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La morte della Scienza

Aperto da Ipazia, 30 Marzo 2023, 10:40:50 AM

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Jacopus

Mi vien da dire, sinteticamente, che equiparare economia, scienza e religione è una mossa decisamente anti-storica, che non riconosce la presenza di una filosofia della storia, che si muove accanto (e più velocemente) all'evoluzionismo filogenetico della specie homo.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

#16
@nico

No, penso che basti liberarsi dai feticci (in ciò sta il mio ateismo) per liberarsi pure dal feticcio Capitale. Poi, venuti meno i fedeli praticanti, verrà pure il turno del capitalismo. Come per ogni religione.

L'oblio sarà pure naturale e il feticismo pseudo-innocente, ma chi ci marcia non lo è per nulla e di fronte a tale forbice c'è molto grigiore nell'accondiscendenza alla gerarchia in-tronata e alle sue infarinature ideologiche liberal.

Il feticcio è il potere dei vivi sui vivi attraverso i morti: lavoro morto e cadaveri di sperimentazioni magnifiche e progressive, per la religione vigente.

Citazione di: Jacopus il 31 Marzo 2023, 11:56:52 AMMi vien da dire, sinteticamente, che equiparare economia, scienza e religione è una mossa decisamente anti-storica, che non riconosce la presenza di una filosofia della storia, che si muove accanto (e più velocemente) all'evoluzionismo filogenetico della specie homo.

La buona filosofia della storia supera i suoi pregiudizi una volta falsificati. Economia e scienza non sono riducibili a tessera e distintivo a bocce storiche ferme. Per far ciò, essa lascia agire la "rodente critica dei topi" che nella filogenesi ideologica postmoderna trovano molto cacio ammuffito da bonificare.

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#17
@Ipazia.
Se c'è religione c'è fede.
Ma se c'è fede non necessariamente c'è religione.
Se cambio fede cambio religione, ma non cambio la scienza.
La scienza si basa su una fede non immutabile, e se cambia la fede la scienza rimane. Fede nella scienza è una contraddizione in termini, ma senza capacità di credere non vi è scienza. Anche nella scienza si accettano misteri, ma solo in via momentanea, laddove per il non addetto ai lavori mistero e lacuna conoscitiva si confondono. La scienza quindi non si esaurisce nel mistero.
Ciò non vale per la religione, che è l'accettazione definitiva del mistero.
Che inevitabilmente poi vi siano posizioni ibride, che screditano la scienza quanto la religione, và da sè.
Alla base di tutto vi è la capacità di credere, senza la quale non vi è religione né scienza.
Scienza e religione rappresentano due atteggiamenti umani opposti descritti nella loro purezza ideale, mai corrispondente alla realtà.
La vera idolatria sta nel credere alle storie che ci raccontiamo, che pure hanno una irrinunciabile utilità.
Non possiamo farne a meno perchè quelle storie siamo noi.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#18
In sostanza secondo me la fede nella scienza equivale al tentativo impossibile di rendere la scienza indipendente da noi, prerogativa riservata solo a Dio.
Fede nella scienza è credere che noi si possa giungere ad una conoscenza oggettiva, ed è questa una fede molto diffusa fra chi pratica la scienza, ed è anzi la motivazione più gettonata per praticarla.
Io non credo nella scienza in questi termini.
Ipazia parla di immanenza, ma a me pare solo una delle tante posizioni ibride fra scienza e religione, perchè di posizioni pure in effetti non ne ho prova.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
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Ipazia

Citazione di: iano il 31 Marzo 2023, 12:53:42 PM@Ipazia.
Se c'è religione c'è fede.
Ma se c'è fede non necessariamente c'è religione.
Se cambio fede cambio religione, ma non cambio la scienza.
La scienza si basa su una fede non immutabile, e se cambia la fede la scienza rimane. Fede nella scienza è una contraddizione in termini, ma senza capacità di credere non vi è scienza. Anche nella scienza si accettano misteri, ma solo in via momentanea, laddove per il non addetto ai lavori mistero e lacuna conoscitiva si confondono. La scienza quindi non si esaurisce nel mistero.
Ciò non vale per la religione, che è l'accettazione definitiva del mistero.
Che inevitabilmente poi vi siano posizioni ibride, che screditano la scienza quanto la religione, và da sè.
Alla base di tutto vi è la capacità di credere, senza la quale non vi è religione né scienza.
Scienza e religione rappresentano due atteggiamenti umani opposti descritti nella loro purezza ideale, mai corrispondente alla realtà.
La vera idolatria sta nel credere alle storie che ci raccontiamo, che pure hanno una irrinunciabile utilità.
Non possiamo farne a meno perchè quelle storie siamo noi.

Perchè non dovrebbe esistere una religione sempre mutabile, garantita dalle sue gerarchie religiose (comunità scientifica). Chiamiamola religione.2, ma sempre religione è, ovvero sempre fede in un feticcio.

Una religione postveritativa, in cui la verità si riscrive continuamente ad opera di una casta di iniziati. Non confondiamo scienza e Scienza. La scienza è il cavallo di Troia che legittima continuamente la Scienza, ovvero l'ideologia scientista che alimenta il fideismo nei fedeli e li fa sentire salvi e benedetti appena pronunciano il mantra: "credo nella scienza".

Come in ogni religione le faide interne sono senza esclusione di colpi e gli eretici non li decide nè la scienza (che spesso dà loro ragione a posteriori), nè la Scienza, ma la $cienza che comanda tutto l'ambaradan.

La covidemia è stata una dimostrazione sperimentale planetaria di tale processo, ancora in atto, con la scienza sotto scacco. Ma pure la ecologia gretina procede con modalità analoghe, l'eziologia del cancro mezzo secolo fa, e tutto ciò che quotidianamente ci spacciano per "ultima scoperta della scienza", senza che i chierici abbiano nulla da replicare.

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

atomista non pentito


iano

#21
Citazione di: Ipazia il 31 Marzo 2023, 14:37:55 PMPerchè non dovrebbe esistere una religione sempre mutabile, garantita dalle sue gerarchie religiose (comunità scientifica). Chiamiamola religione.2, ma sempre religione è, ovvero sempre fede in un feticcio.
Per me il feticcio è quello dell'oggettività ottenibile grazie alla scienza.
Un oggettività da contemplare in eterno una volta raggiunta, perchè indipendente dal prosieguo della storia umana, sebbene attraverso quella la si sarebbe ottenuta.
Che differenza c'è col premio di un Dio al cui cospetto stare in eterno?
Così sparisce dall'orizzonte una scienza che nasce dal, e produce un rapporto con la realtà, una scienza vitale, così come dall'orizzonte della religione sparisce questa vita in nome di altra.
Ciò non è necessariamente un male, anzi, ma non ci si dovrebbe neanche sorprendere che possa produrlo.
La capacità di credere, che nella sua accezione negativa è superstizione, e in quella positiva è illuminazione, è alla base dell'uomo, e ne guida i passi, e che poi non tutti questi passi vadano a buon fine possiamo considerala un ovvietà, ma non perciò colpevolizzerei il nostro sistema motorio.
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Ipazia

Citazione di: iano il 31 Marzo 2023, 15:57:38 PMPer me il feticcio è quello dell'oggettività ottenibile grazie alla scienza.
Un oggettività da contemplare in eterno una volta raggiunta, perchè indipendente dal prosieguo della storia umana, sebben attraverso quella la si sarebbe ottenuta.
Che differenza c'è col premio di un Dio al cui cospetto stare in eterno?
Così sparisce dall'orizzonte una scienza che nasce dal, e produce un rapporto con la realtà, una scienza vitale, così come dall'orizzonte della religione sparisce questa vita in nome di altra.

Concordo, ma la "verità oggettiva" era il feticcio dello scientismo positivista ottocentesco. Oggi non è più spendibile del covaccino "sperimentato, sicuro e immunizzante", per cui ci si para le terga con la fallacia della scienza, ma senza abdicare all' "extra scientiam, nulla salus" della religione in questione. Quindi ancora una volta ponendo la verità, per quanto sub iudice, nelle mani della gerarchia religiosa, unico giudice autorizzato, inclusa la repressione delle eresie, ovvero la cancellazione di ciò che non è funzionale allo sponsor.

Riguardo all'immanenza è quella che Husserl chiama "Lebenswelt", mondo della vita, così come è esperibile in-mediatamente con una dose modica, non falsificatrice e falsificata, di trucco e inganno, che chiamiamo (cono)scienza.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#23
Citazione di: Ipazia il 31 Marzo 2023, 16:14:12 PMConcordo, ma la "verità oggettiva" era il feticcio dello scientismo positivista ottocentesco. Oggi non è più spendibile del covaccino "sperimentato, sicuro e immunizzante", per cui ci si para le terga con la fallacia della scienza, ma senza abdicare all' "extra scientiam, nulla salus" della religione in questione. Quindi ancora una volta ponendo la verità, per quanto sub iudice, nelle mani della gerarchia religiosa, unico giudice autorizzato, inclusa la repressione delle eresie, ovvero la cancellazione di ciò che non è funzionale allo sponsor.


Posso convenire, anche perchè nessuno degli attori possiede una posizione pura, ma escludo che dietro vi sia una regia.
Parliamo di un sistema che Giorgio Parisi definirebbe complesso, che si autoregola in modo a volte così inspiegabile da indurci a facili spiegazioni di regie che scimmiottano la regia divina, quando quella divina la si è esclusa.
E' ovvio che le differenze conoscitive creino differenze sociali, ma non sono le differenza sociali che vanno eradicate, ma le differenze conoscitive.
Bisogna rendere la scienza appetibile a tutti per quel che è, senza abbellirla se non esponendola con una letteratura attraente nella forma, senza mutarne i contenuti.
Qui nel forum è esperienza quotidiana come la gente cerchi attraverso la scienza quello che sente mancargli dopo aver rifiutato Dio.
Da lì, a improvvisarsi sacerdoti della scienza per alcuni il passo è breve.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
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Ipazia

#24
Non vi è una regia onnipotente, ma quando la partita economica diventa importante le opposte regie si attivano per spartirsi la torta. Il fattore $ nella scienza diventa sempre più importante in funzione dell'aumento dei costi, organici e complessità della ricerca.

L'autoregolazione è un mito del libero mercato, a meno che non intendiamo per autoregolazione la guerra per bande che si contendono il malloppo. Ma chi non intende, per dignità professionale e morale, partecipare alle scorribande, resta inesorabilmente tagliato fuori dalla ricerca. Un po' come avviene in politica: le caste dove c'è un briciolo di potere in gioco, funzionano in modalità assai simili tra loro.

Qualche volta accade, come nella covidemia, che la truffa sia così evidente da permettere anche a singoli ricercatori o laboratori, votati alla verità scientifica, di denunciare, dati alla mano, i magheggi. Ma di solito gli stregoni sono più accorti. Stavolta ha prevalso quella che negli squali viene definita "frenesia alimentare", e si è perso quel minimo di cautela atto a coprire la truffa.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

#25
come la religione è fatta di esseri umani , anche la scienza è fatta di esseri umani e se in ambedue le istanze c'è del marcio la colpa non è da imporre ne a una ne all altra ma , piuttosto ad un problema di etica. Sentivo l altro giorno al tg che in ambito di transazione energetica per quanto riguarda l'abolizione dei motori termici benzina/diesel è stato approvata dalla comunità Europea la decisione di abolirle entro il 2035 ma permettendo ai motori termici di poter continuare a circolare a patto che usino come carburante l e-fuel che, al momento, è prodotto solo in Germania e i bio-carburanti italiani non sono stati presi in considerazione nonostante la proposta insistente da parte di italia. Perché? questione di soldi. Si fa profitto su questioni etiche come la salvaguardia dell ambiente ,la scienza scopre un prodotto ecologicamente a emissione zero ma poi è la politica in combutta con le multinazionali che sceglie quando, come e dove. Vedo mancanza di etica e di diritto  nelle questioni energetiche, nelle questioni del lavoro, nelle questione imigrazione, nelle questione sanità, nella questione dello sport, dell istruzione, della politica ecc allora il problema non è se uno scientista o se la scienza è corrotta perchè tanto la corruzzione è ovunque.  il problema è che abbiamo perso una visione comune in grado di dare energia e obbiettivo   verso una struttura sociale più giusta , una visione in grado di creare armonia.  Questa visione comune non può che derivare dall etica , che ognuno conosce benissimo dentro di sè e che è il senso della giustizia, il senso del bene, il senso della responsabilità verso gli altri , il senso dell affidabilità e da dove viene questa etica? dalla natura umana, dalla coscienza che percepisce il valore di ogni essere umano e il valore del bene comune.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

InVerno

Buona notizia, non la sapevo ma buona lo stesso. Sto aprendo uno studio da aruspico, all'evenienza anche aeromante, squarto polli e vi dico la diagnosi, se volete potete contattarmi in privato, con la scienza morta bisogna pur sempre campà..

Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Sì, l'etica è fondamentale e la scienza pareva in prima linea, dopo la "morte di Dio", per raccoglierne l'eredità in quanto avanguardia, votata alla verità, di quelle magnifiche e progressive sorti della modernità. Purtroppo anche lei si è scoperta ancella del mondo degli affari e da lì al postribolo il passo è stato breve. Con tutti i confort della produzione scientifica, ovviamente.

La Scienza è morta, o meglio agonizzante, come motore ideologico generale di redenzione umana, non come capacità produttiva di tecnologia, che poi sarebbe il suo compito istituzionale. La pandemia di nichilismo sta tutta qui. Soluzioni: riesumare feticci antichi o imparare a vivere senza feticcio alcuno, nel rispetto etico delle leggi naturali, cacciando i mercanti dal tempio.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 31 Marzo 2023, 21:59:57 PMLa Scienza è morta, o meglio agonizzante, come motore ideologico generale di redenzione umana, non come capacità produttiva di tecnologia, che poi sarebbe il suo compito istituzionale. La pandemia di nichilismo sta tutta qui. Soluzioni: riesumare feticci antichi o imparare a vivere senza feticcio alcuno, nel rispetto etico delle leggi naturali, cacciando i mercanti dal tempio.
ok impariamo a vivere senza feticcio alcuno.  Può bastare?
Sei d' accordo con me se dico che la maturità di un essere umano genera una maturità estetica e che si riversa su tutti i campi? estetica non intendo ad un riferimento alla bellezza, certo sì, anche alla bellezza quindi alla musica, alla pittura, alla cultura, al cinema, alla letteratura, la poesia... ma estetica propio nel senso Greco del termine cioè come "sensazioni" . Quindi una maturità che ti porta ad avere una coerenza tra le  sensazioni. Per cui se uno ascolta un certo tipo di musica è naturale che preferisca anche un certo tipo di poesia ed è naturale che preferisca un certo tipo di pittura ecc ecc
Questo a proposito della coltivazione di sè. La maturità di una persona si misura anche sulla sua consapevolezza e autonomia dei propi gusti. Fatta questa premessa metodica , noi abbiamo la sensa zione del bene ? bene inteso come armonia, aggregazione , relazione o abbiamo la sensazione dell antitesi del bene, cioè la lotta, la rivalità , il conflitto, la supremazia , volontà di potenza come diceva Nitzche. è ovvio che entrambi sono presenti nel mondo. E quindi per bene intendo quella dinamica che fa sì che in principio ci sia l'essere e non "il non essere" e quanto più si favorisce questa dinamica del bene tanto più state bene e tanto più diffondete salute e diffondete benessere dentro di voi e attorno a voi. Nitzche questa cosa che ho appena scritto la ritiene un idiozia perchè dice "ma davvero? ma hai presente la natura che cos'è? hai presente cos'è la storia? hai mai visto come è la giungla e la sua legge? ti vuoi svegliare e accorgere che quello che manda avanti il mondo non è certo la tua armonia strampalata che dici ma è piuttosto la lotta? la supremazia dei più forti? e quindi se anche tu vuoi essere naturale devi semplicemente esercitare quella legge che governa il mondo che non è il tuo bene ma è la potenza! e tu sarai tanto più vero e naturale quanto più tu dirai sì a questa potenza e quanto più tu sarai volontà di potenza. Perchè tutto! è volontà di potenza lo vuoi capire? piccolo Platonico kantiano idiota." infatti secondo Nitzche ci sono tre grandi idioti nella storia del prensiero ; il primo è Platone, il secondo è Gesù e il terzo è kant. Ovvio nitzche non era solo questo , ma è stato anche questo. E c'è una cosa da dire , lui è il vero e propio imperatore teoretico dei nostri giorni . I nostri giorni si muovono sulla base della filosfia Nicciana , basta guardarsi attorno e lo vediamo, bullismo, anarchia, tifoserie che si ammazzano a vicenda, guerra, interessi , la filosofia dei giovani è "abbassare il prossimo per innalzare se stessi" . Hai detto che l etica è fondamentale , eccola qua.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Pensarbene

L'etica non è esterna a scienza o non scienza,  è nelle motivazioni,nei metodi e negli scopi.
Il giuramento mediceo dice:"primum,non nocere"
Ambroise Poincaré diceva:"io li curo,Dio li guarisce" per significare la modestia,il rispetto e la relatività nell'essere medico,valorizzando,nel contempo,la volontà di guarire dei pazienti.
La tecnologia,usata in questo senso, diventa una benedizione,la scienza e la non scienza pure.

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