La fallacia di consistenza.

Aperto da Eutidemo, 11 Luglio 2018, 12:58:29 PM

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Eutidemo

La fallacia di consistenza è un comunissimo errore logico, in cui ancor oggi non di rado si incorre; e spesso lo si fa  intenzionalmente, ricorrendo al c.d. "argumentum ad judicium", cioè quando si afferma che una tesi è corretta soltanto perché è sostenuta da un gran numero di persone.
Un'estensione di tale abuso logico, è l'"argumentum ad populum", cioè quando si sostiene che una cosa è vera (buona e giusta), solo perchè la vuole il "popolo".
Tale secondo argomento, a differenza del primo, è doppiamente fallace, in quanto:
- non è mai avvenuto storicamente che un intero popolo abbia voluto unanimemente la stessa cosa (a parte nelle "sceneggiate" totalitarie), per cui bisognerebbe parlare di "maggioranza del popolo", e MAI di "popolo "tout court";
-  ciò premesso, quando la "maggioranza del popolo" vuole una determinata cosa, in un regime democratico -e nei limiti della costituzione-, è indiscutibilmente "LEGALE" che quella cosa si debba fare, ma questo non significa affatto che sia quella cosa sia anche "GIUSTA"!
Ma attenzione:
- come detto, non è affatto detto che la decisione presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare) sia "GIUSTA";
- però è invece indubbiamente "GIUSTO", almeno secondo me, che ogni decisione sia presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare), perchè, tutto sommato fino ad oggi non mi pare che si sia trovato un sistema migliore.
Ed infatti, se è vero che la decisione presa dalla maggioranza non è necessariamente quella "GIUSTA" (anzi, spesso non lo è), è anche vero che che ancora meno può risultare "GIUSTA" quella presa da una minoranza, o, al limite, da un solo uomo; se non bastasse la logica a farcelo capire, basterebbe la storia ad insegnarcelo.
Una Repubblica governata da pochi saggi filosofi, è solo un sogno platonico. ::)
P.S.
Ci sarebbe anche da considerare come, a volte, determinate minoranze possano manipolare le decisioni delle maggioranze, ricorrendo ad abili espedienti ("mass media", condizionamenti mirati su INTERNET ecc.); ma questo è un altro interessante discorso, che, però, merita un "thread" a parte.

Carlo Pierini

Citazione di: Eutidemo il 11 Luglio 2018, 12:58:29 PM
La fallacia di consistenza è un comunissimo errore logico, in cui ancor oggi non di rado si incorre; e spesso lo si fa  intenzionalmente, ricorrendo al c.d. "argumentum ad judicium", cioè quando si afferma che una tesi è corretta soltanto perché è sostenuta da un gran numero di persone.
Un'estensione di tale abuso logico, è l'"argumentum ad populum", cioè quando si sostiene che una cosa è vera (buona e giusta), solo perchè la vuole il "popolo".
Tale secondo argomento, a differenza del primo, è doppiamente fallace, in quanto:
- non è mai avvenuto storicamente che un intero popolo abbia voluto unanimemente la stessa cosa (a parte nelle "sceneggiate" totalitarie), per cui bisognerebbe parlare di "maggioranza del popolo", e MAI di "popolo "tout court";
-  ciò premesso, quando la "maggioranza del popolo" vuole una determinata cosa, in un regime democratico -e nei limiti della costituzione-, è indiscutibilmente "LEGALE" che quella cosa si debba fare, ma questo non significa affatto che sia quella cosa sia anche "GIUSTA"!
Ma attenzione:
- come detto, non è affatto detto che la decisione presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare) sia "GIUSTA";
- però è invece indubbiamente "GIUSTO", almeno secondo me, che ogni decisione sia presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare), perchè, tutto sommato fino ad oggi non mi pare che si sia trovato un sistema migliore.
Ed infatti, se è vero che la decisione presa dalla maggioranza non è necessariamente quella "GIUSTA" (anzi, spesso non lo è), è anche vero che che ancora meno può risultare "GIUSTA" quella presa da una minoranza, o, al limite, da un solo uomo; se non bastasse la logica a farcelo capire, basterebbe la storia ad insegnarcelo.
Una Repubblica governata da pochi saggi filosofi, è solo un sogno platonico. ::)
P.S.
Ci sarebbe anche da considerare come, a volte, determinate minoranze possano manipolare le decisioni delle maggioranze, ricorrendo ad abili espedienti ("mass media", condizionamenti mirati su INTERNET ecc.); ma questo è un altro interessante discorso, che, però, merita un "thread" a parte.

CARLO
Parole sante! 
...Ma finché non scopriremo un principio di validità universale dimostrata, tale da poter definire "giusto" tutto ciò che è chiaramente conforme ad esso, non ci resta altro che invocare il "consensus gentium". Che altro, se no?

BABY K & ANDRÉS DVICIO - Voglio ballare con te
https://youtu.be/YprBWiUAKgE

TAKAGI & KETRA - L'esercito del selfie
https://youtu.be/FQkaH5ppFek?t=36

paul11

Citazione di: Eutidemo il 11 Luglio 2018, 12:58:29 PM
La fallacia di consistenza è un comunissimo errore logico, in cui ancor oggi non di rado si incorre; e spesso lo si fa  intenzionalmente, ricorrendo al c.d. "argumentum ad judicium", cioè quando si afferma che una tesi è corretta soltanto perché è sostenuta da un gran numero di persone.
Un'estensione di tale abuso logico, è l'"argumentum ad populum", cioè quando si sostiene che una cosa è vera (buona e giusta), solo perchè la vuole il "popolo".
Tale secondo argomento, a differenza del primo, è doppiamente fallace, in quanto:
- non è mai avvenuto storicamente che un intero popolo abbia voluto unanimemente la stessa cosa (a parte nelle "sceneggiate" totalitarie), per cui bisognerebbe parlare di "maggioranza del popolo", e MAI di "popolo "tout court";
-  ciò premesso, quando la "maggioranza del popolo" vuole una determinata cosa, in un regime democratico -e nei limiti della costituzione-, è indiscutibilmente "LEGALE" che quella cosa si debba fare, ma questo non significa affatto che sia quella cosa sia anche "GIUSTA"!
Ma attenzione:
- come detto, non è affatto detto che la decisione presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare) sia "GIUSTA";
- però è invece indubbiamente "GIUSTO", almeno secondo me, che ogni decisione sia presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare), perchè, tutto sommato fino ad oggi non mi pare che si sia trovato un sistema migliore.
Ed infatti, se è vero che la decisione presa dalla maggioranza non è necessariamente quella "GIUSTA" (anzi, spesso non lo è), è anche vero che che ancora meno può risultare "GIUSTA" quella presa da una minoranza, o, al limite, da un solo uomo; se non bastasse la logica a farcelo capire, basterebbe la storia ad insegnarcelo.
Una Repubblica governata da pochi saggi filosofi, è solo un sogno platonico. ::)
P.S.
Ci sarebbe anche da considerare come, a volte, determinate minoranze possano manipolare le decisioni delle maggioranze, ricorrendo ad abili espedienti ("mass media", condizionamenti mirati su INTERNET ecc.); ma questo è un altro interessante discorso, che, però, merita un "thread" a parte.
E' spesso collegato al ricorso all'emozione:
1) emozioni positive sono associate con X
2)quindi X è vero.
Si utilizza per manipolare le emozioni della gente,per fargli accettare un 'affermazione come vera.
Si sostituiscono vari mezzi per produrre forti emozioni ,al posto della prova a favore di un'affermazione.
Se alle persone "X piace",allora si cade in errore.
Basterebbe chiedersi:"Questa persona che tipo di affermazione sta cercando di fare accettare alla gente in modo di farli agire secondo il suo scopo?"

Eutidemo

Citazione di: Carlo Pierini il 11 Luglio 2018, 13:56:09 PM
Citazione di: Eutidemo il 11 Luglio 2018, 12:58:29 PM
La fallacia di consistenza è un comunissimo errore logico, in cui ancor oggi non di rado si incorre; e spesso lo si fa  intenzionalmente, ricorrendo al c.d. "argumentum ad judicium", cioè quando si afferma che una tesi è corretta soltanto perché è sostenuta da un gran numero di persone.
Un'estensione di tale abuso logico, è l'"argumentum ad populum", cioè quando si sostiene che una cosa è vera (buona e giusta), solo perchè la vuole il "popolo".
Tale secondo argomento, a differenza del primo, è doppiamente fallace, in quanto:
- non è mai avvenuto storicamente che un intero popolo abbia voluto unanimemente la stessa cosa (a parte nelle "sceneggiate" totalitarie), per cui bisognerebbe parlare di "maggioranza del popolo", e MAI di "popolo "tout court";
-  ciò premesso, quando la "maggioranza del popolo" vuole una determinata cosa, in un regime democratico -e nei limiti della costituzione-, è indiscutibilmente "LEGALE" che quella cosa si debba fare, ma questo non significa affatto che sia quella cosa sia anche "GIUSTA"!
Ma attenzione:
- come detto, non è affatto detto che la decisione presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare) sia "GIUSTA";
- però è invece indubbiamente "GIUSTO", almeno secondo me, che ogni decisione sia presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare), perchè, tutto sommato fino ad oggi non mi pare che si sia trovato un sistema migliore.
Ed infatti, se è vero che la decisione presa dalla maggioranza non è necessariamente quella "GIUSTA" (anzi, spesso non lo è), è anche vero che che ancora meno può risultare "GIUSTA" quella presa da una minoranza, o, al limite, da un solo uomo; se non bastasse la logica a farcelo capire, basterebbe la storia ad insegnarcelo.
Una Repubblica governata da pochi saggi filosofi, è solo un sogno platonico. ::)
P.S.
Ci sarebbe anche da considerare come, a volte, determinate minoranze possano manipolare le decisioni delle maggioranze, ricorrendo ad abili espedienti ("mass media", condizionamenti mirati su INTERNET ecc.); ma questo è un altro interessante discorso, che, però, merita un "thread" a parte.

CARLO
Parole sante!
...Ma finché non scopriremo un principio di validità universale dimostrata, tale da poter definire "giusto" tutto ciò che è chiaramente conforme ad esso, non ci resta altro che invocare il "consensus gentium". Che altro, se no?

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Per parafrase Candido, se è vero che nulla è più rispettabile di un antica credenza, consolidata da tempo dal consenso popolare, la ragione, però, è molto più antica; altrimenti, se dovessimo appiattirci sul "consensus gentium", saremmo ancora tutti dell'idea che la terra sia piatta! ;)  

Eutidemo

Citazione di: paul11 il 11 Luglio 2018, 21:58:50 PM
Citazione di: Eutidemo il 11 Luglio 2018, 12:58:29 PM
La fallacia di consistenza è un comunissimo errore logico, in cui ancor oggi non di rado si incorre; e spesso lo si fa  intenzionalmente, ricorrendo al c.d. "argumentum ad judicium", cioè quando si afferma che una tesi è corretta soltanto perché è sostenuta da un gran numero di persone.
Un'estensione di tale abuso logico, è l'"argumentum ad populum", cioè quando si sostiene che una cosa è vera (buona e giusta), solo perchè la vuole il "popolo".
Tale secondo argomento, a differenza del primo, è doppiamente fallace, in quanto:
- non è mai avvenuto storicamente che un intero popolo abbia voluto unanimemente la stessa cosa (a parte nelle "sceneggiate" totalitarie), per cui bisognerebbe parlare di "maggioranza del popolo", e MAI di "popolo "tout court";
-  ciò premesso, quando la "maggioranza del popolo" vuole una determinata cosa, in un regime democratico -e nei limiti della costituzione-, è indiscutibilmente "LEGALE" che quella cosa si debba fare, ma questo non significa affatto che sia quella cosa sia anche "GIUSTA"!
Ma attenzione:
- come detto, non è affatto detto che la decisione presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare) sia "GIUSTA";
- però è invece indubbiamente "GIUSTO", almeno secondo me, che ogni decisione sia presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare), perchè, tutto sommato fino ad oggi non mi pare che si sia trovato un sistema migliore.
Ed infatti, se è vero che la decisione presa dalla maggioranza non è necessariamente quella "GIUSTA" (anzi, spesso non lo è), è anche vero che che ancora meno può risultare "GIUSTA" quella presa da una minoranza, o, al limite, da un solo uomo; se non bastasse la logica a farcelo capire, basterebbe la storia ad insegnarcelo.
Una Repubblica governata da pochi saggi filosofi, è solo un sogno platonico. ::)
P.S.
Ci sarebbe anche da considerare come, a volte, determinate minoranze possano manipolare le decisioni delle maggioranze, ricorrendo ad abili espedienti ("mass media", condizionamenti mirati su INTERNET ecc.); ma questo è un altro interessante discorso, che, però, merita un "thread" a parte.
E' spesso collegato al ricorso all'emozione:
1) emozioni positive sono associate con X
2)quindi X è vero.
Si utilizza per manipolare le emozioni della gente,per fargli accettare un 'affermazione come vera.
Si sostituiscono vari mezzi per produrre forti emozioni ,al posto della prova a favore di un'affermazione.
Se alle persone "X piace",allora si cade in errore.
Basterebbe chiedersi:"Questa persona che tipo di affermazione sta cercando di fare accettare alla gente in modo di farli agire secondo il suo scopo?"

*Molto interessante*...dovresti approfondire il tema ;)

Carlo Pierini

#5
Citazione di: Eutidemo il 12 Luglio 2018, 15:53:03 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 11 Luglio 2018, 13:56:09 PM
Citazione di: Eutidemo il 11 Luglio 2018, 12:58:29 PM
La fallacia di consistenza è un comunissimo errore logico, in cui ancor oggi non di rado si incorre; e spesso lo si fa  intenzionalmente, ricorrendo al c.d. "argumentum ad judicium", cioè quando si afferma che una tesi è corretta soltanto perché è sostenuta da un gran numero di persone.
Un'estensione di tale abuso logico, è l'"argumentum ad populum", cioè quando si sostiene che una cosa è vera (buona e giusta), solo perchè la vuole il "popolo".
Tale secondo argomento, a differenza del primo, è doppiamente fallace, in quanto:
- non è mai avvenuto storicamente che un intero popolo abbia voluto unanimemente la stessa cosa (a parte nelle "sceneggiate" totalitarie), per cui bisognerebbe parlare di "maggioranza del popolo", e MAI di "popolo "tout court";
-  ciò premesso, quando la "maggioranza del popolo" vuole una determinata cosa, in un regime democratico -e nei limiti della costituzione-, è indiscutibilmente "LEGALE" che quella cosa si debba fare, ma questo non significa affatto che sia quella cosa sia anche "GIUSTA"!
Ma attenzione:
- come detto, non è affatto detto che la decisione presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare) sia "GIUSTA";
- però è invece indubbiamente "GIUSTO", almeno secondo me, che ogni decisione sia presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare), perchè, tutto sommato fino ad oggi non mi pare che si sia trovato un sistema migliore.
Ed infatti, se è vero che la decisione presa dalla maggioranza non è necessariamente quella "GIUSTA" (anzi, spesso non lo è), è anche vero che che ancora meno può risultare "GIUSTA" quella presa da una minoranza, o, al limite, da un solo uomo; se non bastasse la logica a farcelo capire, basterebbe la storia ad insegnarcelo.
Una Repubblica governata da pochi saggi filosofi, è solo un sogno platonico. ::)
P.S.
Ci sarebbe anche da considerare come, a volte, determinate minoranze possano manipolare le decisioni delle maggioranze, ricorrendo ad abili espedienti ("mass media", condizionamenti mirati su INTERNET ecc.); ma questo è un altro interessante discorso, che, però, merita un "thread" a parte.

CARLO
Parole sante!
...Ma finché non scopriremo un principio di validità universale dimostrata, tale da poter definire "giusto" tutto ciò che è chiaramente conforme ad esso, non ci resta altro che invocare il "consensus gentium". Che altro, se no?

BABY K & ANDRÉS DVICIO - Voglio ballare con te
https://youtu.be/YprBWiUAKgE

TAKAGI & KETRA - L'esercito del selfie
https://youtu.be/FQkaH5ppFek?t=36

Per parafrase Candido, se è vero che nulla è più rispettabile di un antica credenza, consolidata da tempo dal consenso popolare, la ragione, però, è molto più antica; altrimenti, se dovessimo appiattirci sul "consensus gentium", saremmo ancora tutti dell'idea che la terra sia piatta! ;)  

CARLO
E' vero, ma la "terra rotonda" appartiene all'ordine delle verità OGGETTIVE, non a quello delle verità morali-politiche SOGGETTIVE, che cadono al di fuori della verifica sperimentale del sapere scientifico. Per questo ho parlato della necessità di un criterio oggettivo, come un principio di validità universale dimostrabile, per distinguere il giusto dall'ingiusto.
Tu parlavi dell'idea platonica di una Repubblica governata da saggi come di un "sogno". Ma dimentichi che per l'amministrazione della Giustizia noi ricorriamo ancora a dei "saggi" chiamati "magistrati" e al quel "consensus gentium" inappellabile che chiamiamo "giuria popolare".

Phil

@Eutidemo

Le fallacie appartengono al (dis)ordine logico, nella fattispecie argomentativo, per cui in alcuni campi d'azione, in cui l'argomentazione non è l'aspetto più importante, risultano persino funzionali.
Come osservi, in democrazia è inevitabile che l'opinione della maggioranza sia rilevante, più di quanto possa esserlo una scelta saggia o ben argomentata. Parimenti, quando vado dal medico commetto sistematicamente la fallacia "ad auctoritatem", fidandomi ciecamente dei suoi consigli solo per il camice che indossa, senza nemmeno chiedergli di "argomentare" (che non è esattamente "spiegare"). Oppure quando un agente della municipale mi intima di rispettare i limiti, altrimenti la prossima volta scatta la multa, non gli rimprovererò certo la fallacia "ad baculum" e gli darò ragione pur in assenza di argomentazioni esplicite.

Con ciò non voglio sminuire il ruolo preziosissimo della capacità di individuare fallacie e "cognitive bias" (capacità che può essere addestrata anche frequentando un forum ;) ), ma soltanto ricordare la loro appartenenza ad un campo d'applicazione che, per quanto trasversale, talvolta risulta secondario.

paul11

#7
Citazione di: Eutidemo il 12 Luglio 2018, 15:55:14 PM
Citazione di: paul11 il 11 Luglio 2018, 21:58:50 PM
E' spesso collegato al ricorso all'emozione:
1) emozioni positive sono associate con X
2)quindi X è vero.
Si utilizza per manipolare le emozioni della gente,per fargli accettare un 'affermazione come vera.
Si sostituiscono vari mezzi per produrre forti emozioni ,al posto della prova a favore di un'affermazione.
Se alle persone "X piace",allora si cade in errore.
Basterebbe chiedersi:"Questa persona che tipo di affermazione sta cercando di fare accettare alla gente in modo di farli agire secondo il suo scopo?"

*Molto interessante*...dovresti approfondire il tema ;)
Ricorso alla popolarità

La maggior parte delle persone approvano X.
Così, anche io dovrei approvare X.
Poiché io approvo X, X deve essere vero.


Ricorso all'emozione

Io approvo X.
Quindi, X è vero.

Secondo questa visione, in un Ricorso alla popolarità l'affermazione viene accettata perché la maggior parte delle persone approvano l'affermazione. Nel caso di un Ricorso all'emozione l'affermazione viene accettata perché l'individuo approva l'affermazione a causa del sentimento di approvazione che percepisce riguardo all'affermazione.

Esempi di Ricorso all'emozione

Il nuovo computer LunarPower ti dà la forza di cui hai bisogno. Se ne compri uno, la gente invidierà la tua forza. Guarderanno verso di te e vorranno essere proprio come te. Conoscerai la vera gioia del potere.

La nuova dieta UltraSlim ti farà sentire alla grande. Non sarai più preoccupato dal tuo peso. Goditi gli sguardi ammirati del sesso opposto. Beati della tua nuova libertà dal grasso. Conoscerai la vera felicità se proverai la nostra dieta!

Bill va a sentire un discorso politico. Il politico dice alla folla dei mali del governo e del bisogno di mandar via la gente che adesso è al potere. Dopo aver sentito il discorso, Bill è pieno di odio per i politici di adesso. A causa di questo, gli piacerebbe mandare via i vecchi politici e accetta che è la cosa giusta da fare a causa di come si sente.


Come ben dice Phil ci sono molte fallacie e sono importanti i bias cognitivi,
Mai sentito di finanza comportamentale utilizzate anche nelle tecniche di marketing?
un esempio è l'effetto ancora molto famoso poichè fu utilizzato da Steve Jobs quando
nelle sue mitiche presentazioni dei prodotti Apple presentò in questo caso l'IPAD.
Alla fine della presentazione delle caratteristiche del prodotto, sulle slide apparve il punto interrogativo sul prezzo di vendita. Dopo apparve il primo prezzo 999 dollari(questo è l'effetto ancora), come dire che quello sarebbe potuto essere il prezzo reale.
Ma poi l'effetto scenico fu che nella seguente slide quel prezzo iniziale si ruppe come un vetro e ne uscì l'effettivo prezzo di vendita 499 dollari, con applausi e urla entusiastici.

Se io vi dicessi esistono alberi più o meno superiori a 365 metri di altezza e quale secondo voi è l'altezza dell'albero più alto, non è la stessa cosa che se vi dicessi
esistono alberi più o meno altri di 200 metri, ecc.
Il numero che vi dò influisce sulle vostre scelte, è stato testato molte volte.
Questa tecnica è utilizzata ad esempio nella negoziazione dei  prezzi,

Ma ancora.
Acquisto un auto da 60.000 euro, il venditore mi propone optional per 3.000 euro.
Quei tremila euro rapportati al prezzo dell'auto sono relativamente bassi, così quando ci offrono una ulteriore assicurazione su un elettrodomestico dicendoci che il ciclo di vita del prodotto spesso è di poco superiore alla garanzia dei due anni del codice del consumatore, e così via.

Il rapporto , prezzo in più, noi lo relazioniamo non come cifra in assoluto, ma al prezzo di vendita del prodotto che è ben superiore e quindi molto spesso finisce che accettiamo, l'optional, l'assicurazione in più ecc.
Cosa volete che sia una cover da 50 euro su una smartphone da 1000 euro?
E così ci convinciamo........

Eutidemo

Citazione di: paul11 il 12 Luglio 2018, 23:54:52 PM
Citazione di: Eutidemo il 12 Luglio 2018, 15:55:14 PM
Citazione di: paul11 il 11 Luglio 2018, 21:58:50 PM
E' spesso collegato al ricorso all'emozione:
1) emozioni positive sono associate con X
2)quindi X è vero.
Si utilizza per manipolare le emozioni della gente,per fargli accettare un 'affermazione come vera.
Si sostituiscono vari mezzi per produrre forti emozioni ,al posto della prova a favore di un'affermazione.
Se alle persone "X piace",allora si cade in errore.
Basterebbe chiedersi:"Questa persona che tipo di affermazione sta cercando di fare accettare alla gente in modo di farli agire secondo il suo scopo?"

*Molto interessante*...dovresti approfondire il tema ;)
Ricorso alla popolarità

La maggior parte delle persone approvano X.
Così, anche io dovrei approvare X.
Poiché io approvo X, X deve essere vero.


Ricorso all'emozione

Io approvo X.
Quindi, X è vero.

Secondo questa visione, in un Ricorso alla popolarità l'affermazione viene accettata perché la maggior parte delle persone approvano l'affermazione. Nel caso di un Ricorso all'emozione l'affermazione viene accettata perché l'individuo approva l'affermazione a causa del sentimento di approvazione che percepisce riguardo all'affermazione.

Esempi di Ricorso all'emozione

Il nuovo computer LunarPower ti dà la forza di cui hai bisogno. Se ne compri uno, la gente invidierà la tua forza. Guarderanno verso di te e vorranno essere proprio come te. Conoscerai la vera gioia del potere.

La nuova dieta UltraSlim ti farà sentire alla grande. Non sarai più preoccupato dal tuo peso. Goditi gli sguardi ammirati del sesso opposto. Beati della tua nuova libertà dal grasso. Conoscerai la vera felicità se proverai la nostra dieta!

Bill va a sentire un discorso politico. Il politico dice alla folla dei mali del governo e del bisogno di mandar via la gente che adesso è al potere. Dopo aver sentito il discorso, Bill è pieno di odio per i politici di adesso. A causa di questo, gli piacerebbe mandare via i vecchi politici e accetta che è la cosa giusta da fare a causa di come si sente.


Come ben dice Phil ci sono molte fallacie e sono importanti i bias cognitivi,
Mai sentito di finanza comportamentale utilizzate anche nelle tecniche di marketing?
un esempio è l'effetto ancora molto famoso poichè fu utilizzato da Steve Jobs quando
nelle sue mitiche presentazioni dei prodotti Apple presentò in questo caso l'IPAD.
Alla fine della presentazione delle caratteristiche del prodotto, sulle slide apparve il punto interrogativo sul prezzo di vendita. Dopo apparve il primo prezzo 999 dollari(questo è l'effetto ancora), come dire che quello sarebbe potuto essere il prezzo reale.
Ma poi l'effetto scenico fu che nella seguente slide quel prezzo iniziale si ruppe come un vetro e ne uscì l'effettivo prezzo di vendita 499 dollari, con applausi e urla entusiastici.

Se io vi dicessi esistono alberi più o meno superiori a 365 metri di altezza e quale secondo voi è l'altezza dell'albero più alto, non è la stessa cosa che se vi dicessi
esistono alberi più o meno altri di 200 metri, ecc.
Il numero che vi dò influisce sulle vostre scelte, è stato testato molte volte.
Questa tecnica è utilizzata ad esempio nella negoziazione dei  prezzi,

Ma ancora.
Acquisto un auto da 60.000 euro, il venditore mi propone optional per 3.000 euro.
Quei tremila euro rapportati al prezzo dell'auto sono relativamente bassi, così quando ci offrono una ulteriore assicurazione su un elettrodomestico dicendoci che il ciclo di vita del prodotto spesso è di poco superiore alla garanzia dei due anni del codice del consumatore, e così via.

Il rapporto , prezzo in più, noi lo relazioniamo non come cifra in assoluto, ma al prezzo di vendita del prodotto che è ben superiore e quindi molto spesso finisce che accettiamo, l'optional, l'assicurazione in più ecc.
Cosa volete che sia una cover da 50 euro su una smartphone da 1000 euro?
E così ci convinciamo........

Mi piace :)

Eutidemo

Citazione di: Phil il 12 Luglio 2018, 16:47:38 PM
@Eutidemo

Le fallacie appartengono al (dis)ordine logico, nella fattispecie argomentativo, per cui in alcuni campi d'azione, in cui l'argomentazione non è l'aspetto più importante, risultano persino funzionali.
Come osservi, in democrazia è inevitabile che l'opinione della maggioranza sia rilevante, più di quanto possa esserlo una scelta saggia o ben argomentata. Parimenti, quando vado dal medico commetto sistematicamente la fallacia "ad auctoritatem", fidandomi ciecamente dei suoi consigli solo per il camice che indossa, senza nemmeno chiedergli di "argomentare" (che non è esattamente "spiegare"). Oppure quando un agente della municipale mi intima di rispettare i limiti, altrimenti la prossima volta scatta la multa, non gli rimprovererò certo la fallacia "ad baculum" e gli darò ragione pur in assenza di argomentazioni esplicite.


Con ciò non voglio sminuire il ruolo preziosissimo della capacità di individuare fallacie e "cognitive bias" (capacità che può essere addestrata anche frequentando un forum ;) ), ma soltanto ricordare la loro appartenenza ad un campo d'applicazione che, per quanto trasversale, talvolta risulta secondario.
Interessante :)

sgiombo

Citazione di: Eutidemo il 11 Luglio 2018, 12:58:29 PM
- però è invece indubbiamente "GIUSTO", almeno secondo me, che ogni decisione sia presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare), perchè, tutto sommato fino ad oggi non mi pare che si sia trovato un sistema migliore.
Ed infatti, se è vero che la decisione presa dalla maggioranza non è necessariamente quella "GIUSTA" (anzi, spesso non lo è), è anche vero che che ancora meno può risultare "GIUSTA" quella presa da una minoranza, o, al limite, da un solo uomo; se non bastasse la logica a farcelo capire, basterebbe la storia ad insegnarcelo.

Ma si pone anche il problema se la decisione presa dalla maggioranza sia libera o coatta.
 
E a mio parere (non che mi illuda di convincerti, men che meno con questa brevissima considerazione che serve solo a porre il problema a chi non se lo sia mai posto ...e non credo sia il tuo caso) senza la ineludibile conditio sine qua non della uguaglianza economico-sociale, cioè della proprietà collettiva dei mezzi di produzione, le minoranze che detengono il potere reale hanno tali mezzi di pressione e di costrizione da rendere sostanzialmente illusoria e non reale un' espressione autenticamente libera della volontà della maggioranza (per quanto in diversa misura a seconda dei rapporti di forza nella lotta di classe; non é un caso che per esempio solo la cosiddetta "prima repubblica italiana", ove operava un Partito Comunista molto forte, abbia avuto in vigore per decenni una legge elettorale "quasi proporzionale", essendo quelle proporzionali le uniche non sfacciatamente truffaldine e antidemocratiche).
 
Per questo a mio parere (e so benissimo che non sarai d' accordo) qualsiasi processo politico che tenda realmente nei fatti (inevitabilmente attraverso un percorso durissimo, irto di enormi difficoltà ed ostacoli di ogni genere e necessitante l' accettazione di compromessi onde essere realistico e non velleitario) al conseguimento della proprietà collettiva sociale dei mezzi di produzione, é incomparabilmente più autenticamente democratico di qualsiasi processo politico che vi si opponga (per quanto comunque pur sempre, e in larga misura inevitabilmente, democratico solo più o meno limitatamente ed embrionalmente a seconda dei casi concreti della storia).
E infatti molti paesi del cosiddetto "socialismo reale (quando esistevano i quali -a mio parere non affatto a caso- le masse popolari di tutto il mondo, nostro paese compreso, stavano moooolto ma moooolto meglio di ora, al contrario delle infime -per numero e per qualità umane, culturali, morali- minoranze privilegiate) a mio parere del tutto a buon diritto si autodenominavano nelle loro costituzioni "repubbliche democratiche".

P.S.: non ho intenzione di imbarcarmi in una discussione su quelle esperienze storiche in questo forum, che non ritengo la sede adatta all' uopo, anche perché credo si tratti di materia storica vastissima e dalle molteplici ed estremamente complesse  implicazioni che richiederebbero tempi e spazi (di scrittura) incompatibili con i limiti oggettivi del forum stesso.
Preannuncio pertanto che (ovviamente senza pretendere che non vi siano dissensi, anche profondi, da queste mie convinzioni) ad eventuali provocazioni in tal senso non risponderò (tanto più -ma non solo- se basate sulle solite liquidazioni sommarie di Stalin mangiatore di preti e di bambini, su pretesi "genocidi in Ucraina", sulle largamente correnti moltiplicazioni ad libitum delle vittime più o meno innocenti di tali eventi, ecc.; Ma voglio sia chiaro che questo non sarà per mancanza di argomenti (ma casomai di tempo e spazio per svolgerli con un minimo di serietà), e tantomeno che se ne possa dedurre che "chi tace acconsente".

Eutidemo

Caro Sgiombo,
hai perfettamente ragione nel dire che si pone anche il problema se la decisione presa dalla maggioranza sia libera o coatta; ed invero sono perfettamente d'accordo sul fatto che esiste tale problema (sia a livello storico che attuale), ma solo in parte per le ragioni che esponi tu.
Ed infatti, a conclusione del mio primo intervento, osservavo: "Ci sarebbe anche da considerare come, a volte, determinate minoranze possano manipolare le decisioni delle maggioranze, ricorrendo ad abili espedienti ("mass media", condizionamenti mirati su INTERNET ecc.); ma questo è un altro interessante discorso, che, però, merita un "thread" a parte." ;)

sgiombo

Caro Eutidemo, sono ben felice che concordiamo (ovviamente in parte, e non affatto "in altra molto importante parte", sulla quale credo anch' io sarebbe molto interessante discutere, e infatti leggo quel che posso, anche ovviamente di sostenitori di tesi contrarissime alle mie; ma resto convinto che questo magnifico forum non sia la sede adatta, un po' come non é adatta a discutere con gli antidarwiniani sull' evoluzione biologica, le cui argomentazioni ridicole -contrariamente a molte tesi anti staliniste e in varia misura anticomuniste!- ho deciso di ignorare completamente).