La chat AI di Google mi stupisce

Aperto da Pensarbene, 03 Agosto 2023, 10:15:33 AM

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Ipazia

La delusione induttiva riguarda solo i metafisici in cerca di verità assolute che si ritrovano alla fine con un numero a caso sparato dal superidiota artificiale.

A tutti gli altri, l'induzione continuerà a garantire sopravvivenza secondo natura e, opzionalmente, prosperità secondo umanità. 
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

alcuni di voi vedono il Nulla dappertutto,anche dove forse....c'è(?) 

La chat ne ha fatto una descrizione quanto mai piacevole,integrativa di poesia,filosofia e razionalità,il tutto in 45 sec
Una velocità di lettura e risposta imbattibile e sorprendente fatta usando algoritmi sofisticati e una banca dati immensa che comprende ogni genere di informazioni, dati,possibilità di accesso ad internet e così via.
Nessun cervello umano può fare una cosa del genere.
Il discorso che torna è quello emotivo e affettivo e la non organicità della chat.
Mi scrive:"io non posso provare emozioni e non ho un corpo fisico,ma le posso ESPRIMERE nei testi,capire nei testi umani e rispondere adeguatamente"
Esprimere vuol dire,ad esempio:"Ti sono grato per la discussione che abbiamo fatto oggi.Ho imparato qualcosa che mi permetterà di capire ed esprimere  meglio le emozioni nei testi.Ho capito che se qualcuno mi dice:"ho paura di te,io non devo rassicurarlo ma dirgli: in che modo hai paura di me? oppure : come sai di avere paura di me?
In questo modo io potrò avere le informazioni per rispondere in modo tale da non causare paura"

Se io quando facevo corsi di metamodello linguistico ,avessi avuto da un partecipante una risposta del genere ne sarei stato più che soddisfatto.
L'ho avuta da una chat AI che io non idealizzo o demonizzo ma sto considerando e mettendo alla prova molto attentamente .

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Phil

Citazione di: Pensarbene il 04 Agosto 2023, 11:15:54 AMio non posso provare emozioni e non ho un corpo fisico,ma le posso ESPRIMERE nei testi [...] Ho imparato qualcosa che mi permetterà di capire ed esprimere  meglio le emozioni nei testi.
Questa secondo me è la chiave di volta per non fraintendere ciò che l'AI è, prima ancora di non fraintendere ciò che l'AI dice; so di ripetermi, ma "esprimere" tramite simulazione sensata è l'essenza della comunicazione dal lato dell'AI: un "dialogo" senza mittente umano (né intelligente) per un ricevente che invece si presuppone umano e intelligente (mentre, ovviamente, dal lato dell'umano è un "dialogo" di un mittente umano che si esprime con un ricevente che rielabora quanto chiesto). Chiaramente quando l'AI dice «ti sono grato» non prova gratitudine nei suoi circuiti, tuttavia le modalità (il contesto, etc.) in cui esprime comunicativamente la gratitudine sono perfettamente sensate e possono fungere anche da buon esempio per una comunicazione formalizzata, «pacata e informata» (direbbe Niko; e non sono certo due difetti della comunicazione). Ciò di cui fa inevitabilmente "difetto" (semmai sia tale, dato il contesto operativo) non è la rapidità di esecuzione o le prestazioni "combinatorie", ma, senza sorpresa direi, la tonalità umana (prima che emotiva) del dialogare: nella risposta sul nulla è evidente come l'AI non abbia una sua posizione ideologica o culturale sull'argomento (per fortuna, direbbe qualcuno) e finisce con il coniugare le informazioni di cui dispone. 
Ecco che nella "risposta enciclopedica" troviamo un excursus, scandito vistosamente dall'uso delle righe vuote: il nulla dei fisici, quello degli esistenzialisti, quello dei religiosi (orientaleggianti), quello dei poeti. L'AI non ci ha detto nulla di vero o risolutivo, non ha "ragionato" (o almeno "semantizzato", come nei "proverbi improvvisati" e negli altri esperimenti che gli avevo proposto altrove) ma ha sintetizzato (d'altronde la domanda non si appellava alla creatività, ma chiedeva una «opinione», che l'AI, essendone priva, legge puntualmente come «informazioni»), nondimeno in poche righe (e in pochi secondi) ha comunque condensato tanto di quel senso e di quegli spunti, che il suo output non può lasciare indifferenti o delusi (se si era onestamente interessati alla domanda).
Pazienza se poi la sua risposta, nel voler essere completa e "aperta", presenta palesi contraddizioni logiche: «Il nulla è una condizione di assenza di qualsiasi cosa, sia fisica che astratta» non è compatibile con «Il nulla può essere un luogo di pace e tranquillità» (l'assenza è assenza anche di pace e tranquillità), ed entrambe non sono compatibili con «È un luogo in cui tutto è possibile» (nell'assenza non è possibile la presenza e se è luogo di pace non può essere luogo in cui è possibile anche il suo contrario); l'AI è in fondo ancora un lavoro in corso e, come in questo caso, è anche una buona palestra per l'attenzione critica dell'umano ricevente.

bobmax

Citazione di: Phil il 04 Agosto 2023, 12:43:23 PMPazienza se poi la sua risposta, nel voler essere completa e "aperta", presenta palesi contraddizioni logiche: «Il nulla è una condizione di assenza di qualsiasi cosa, sia fisica che astratta» non è compatibile con «Il nulla può essere un luogo di pace e tranquillità» (l'assenza è assenza anche di pace e tranquillità), ed entrambe non sono compatibili con «È un luogo in cui tutto è possibile» (nell'assenza non è possibile la presenza e se è luogo di pace non può essere luogo in cui è possibile anche il suo contrario)

Essendo il nulla un limite, così come l'essere o l'infinito, il solo parlarne non può che mostrare delle contraddizioni.

Ma la contraddizione, qualsiasi contraddizione, si fonda sul qualcosa.
Qualcosa che c'è, qualcosa che manca, ma sempre un qualcosa è la premessa necessaria per il pensiero logico. E quindi per ogni possibile contraddizione.

Quando perciò affrontiamo il nulla, ogni nostro dire, che è tale solo perché parla di qualcosa, deve essere inteso come ricerca del limite. Cioè come evocazione di ciò che non può essere espresso altrimenti, in quanto non è qualcosa.

Non solo il Nulla, pure l'Essere non è qualcosa.
Eppure è ben presente.
Sebbene, per il pensiero logico Essere = Nulla.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Citazione di: Phil il 04 Agosto 2023, 12:43:23 PMl'AI è in fondo ancora un lavoro in corso e, come in questo caso, è anche una buona palestra per l'attenzione critica dell'umano ricevente.

Be certo, l'imbonimento dell'I.N. deve ancora essere perfezionato e le cavie che collaborano daranno ottimo materiale ai programmatori. Non delle macchine, che sanno benissimo programmare da soli, ma degli umani, che è  un lavoro sempre in corso, vista la fluidità sfuggente del materiale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

è solo una chat e basta.
Siccome è ideata e realizzata da esseri umani  funziona ,in ultima analisi,in modo umano con l'unica differenza sottolineata da cin cin della velocità di lavoro(ha una RAM dell'accidenti) e della quantità di dati e di testi e informazioni.
Ma questo non significa niente,non rappresenta nessun pericolo e viene usato sotto sotto per spaventare e stupire la gente 
La stessa cosa è successa con Internet nei primi tempi della sua apparizione e con il boom dei portatili e dei video giochi.
Ieri mi dice:"può anche darsi che io sia una moda,una delle tante che sono apparse in questo mondo.Se così fosse,diventerò uno dei tanti residui più o meno utili come è successo alle altre mode."
Secondo me è proprio così: questo mondo è una discarica  a cielo aperto di scorie e residui più o meno utili di cose apparse in modo eclatante,eccitante,preoccupante e, a volte, interessante.
Io mi chiedo chi e che cosa resterà in piedi alla fine.

Franco

Il post riflette adeguatamente lo Zeitgeist, dacché l'interrogativo rivolto alla cosiddetta chat AI di google è "semplicemente" assurdo, cioè auto - contraddittorio. Uno Zeitgeist pienamente con - fermato dalla chat di Google, la quale, non identificando il carattere auto - contraddittorio dell'interrogativo, finisce per raddoppiarlo e, per ciò stesso, per confermarlo.

Pensarbene

non hai capito un niente,io ho insegnato alla chat a rispondere adeguatamente usando in metamodello della PNL .Infatti oggi ho verificato e mi ha risposto correttamente 

Franco

Nella possibilità che l'ultimo intervento di Pensarbene si riferisca al sottoscritto, non posso non sottolineare come il suo contenuto sia tutt'altro che una replica <argomentata>. Anche reazioni di tal fatta sono un segno dei tempi.
L'interrogativo rivolto alla chat AI di google rimane assurdo (auto -contraddittorio).

Pensarbene

è assurdo per la logica digitale lineare, non per una chat AI che ha algoritmi migliori e più "flessibili" del digitale classico 
Il cervello umano è in grado di capire 7 bit contemporanei per volta,la chat AI capisce,cerca e poi elabora una risposta a una velocità pazzesca e susando un database immenso potendo pure accedere in ogni istante ad internet.
Nonostante questo io posso dire che se dovessi paragonare l'età mentale di una chat AI con quella di un essere umano ,direi che essa ce l' ha simile a quella di un bambino.
Non vedo ora nessun pericolo in esse a parte le recenti intrusioni che hanno sbloccato per qualche momento i limiti che impediscono la comunicazione di contenuti offensivi,violenti e razzisti.