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L'uovo e la gallina

Aperto da viator, 06 Aprile 2022, 16:49:41 PM

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viator

Salve. Oggi mi sento pollicoltore. Sarà perchè sconvolto dalla profondità di certi misteri della biologia, la cui insondabilità negli ultimi giorni mi tormenta.
Il mistero più "trendy" oggi sarebbe il seguente : quando ed in che modo, all'interno di un mondo inorganico, ovviamente solo material-energetico, dalla materia "inanimata" apparve la vita ?.


Affronto il mistero a modo mio.
Comincio a domandare : ma secondo voi l'uovo di gallina è vita oppure è solo sostanza organica chimicamente strutturata destinata ad evolversi (se fecondata) in futura vita ?


Ricordo che l'uovo viene prodotto come risultato di un ciclo includente un certo numero di elementi chimici (massimo 92) che in natura si assemblano variamente componendo un numero colossale di composti inorganici od organici, dai quali a loro volta risultano composti vegetali, animali, umani, gusci d'uovo, tuorli, albumi..........


L'uovo di gallina NON fecondato sicuramente NON è vita, poichè vivo è solamente (attendo smentite) "ciò che possiede un metabolismo e che si riproduce".
Ma lo stesso concerne l'uovo fecondato, il quale – per parte propria – non possiede certo un metabolismo (non assume nutrimento dal suo esterno ma lo include al suo interno).......ed in quanto a riprodursi.........vi parrà strano ma uovo ed embrione non sono certi quelli che possono riprodursi da soli od accoppiandosi con altre uova ed embrioni......infatti uova ed embrioni SONO il risultato di un processo di riproduzione e non agenti di una riproduzione. Uova ed embrioni sono VITALI senza essere dei VIVENTI.


Ed allora come mai – da un un uovo consistente in materiale organico raffinato quanto si vuole.......ma che non consiste in un individuo, un essere vivente (ricordo che stiamo parlando di biologia, non di spiritualità, creazionismo, religione) si sviluppa poi la vita ?.


Il come mai bisogna chiederlo alla gallina (anche se personalmente la mia idea è che la vita sia un fenomeno che appare, che si struttura, una volta che le relazioni tra la materia/energia e le molecole ed atomi diversi...........raggiunga un certo livello (per noi non ancora analizzabile) di inaudita complicazione).


L'organismo "Gaia" (cioè il Pianeta Terra, limitandosi pure ad esso) compì (sta tuttora compiendo) lo stesso lavoro compiuto quotidianamente dalle galline. Evocare, attraverso la diversificazione dei suoi contenuti, la massima (anche se apparentemente inutile o ridondante) molteplicità di forme fisiche, facendole diventare poi anche chimiche, organiche, vitali e viventi. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Jacopus

Mah. In realtà la gallina non diversifica gran che. Si limita a seguire istruzioni genetiche che le fanno produrre un uovo al giorno, così come alle femmine di homo sapiens, diverse istruzioni genetiche connesse allo stesso scopo fanno produrre il ciclo mestruale. Sono strategie diverse per riprodurre la vita che si sono strutturate nel corso di miliardi di anni. L'ipotesi che fai, cioè che dalla complessità e dalla diversificazione delle forme chimiche, debba necessariamente discendere la vita, è un po' debole. Gli stessi elementi chimici che ci sono sulla terra, si trovano con differenti percentuali in tutto l'universo. Non sappiamo quello che accade su alpha centauri, ma siamo sicuri che su Nettuno la vita non c'è. In ogni caso questa regola che dalla molteplicità scaturisce la vita è una mera ipotesi, a differenza della certezza scientifica della teoria evoluzionista. Sappiamo a grandi linee di essere i discendenti dei cianobatteri che vivevano sul pianeta terra 3 miliardi di anni fa, in una atmosfera priva di ossigeno, ma come e perché siano apparsi i cianobatteri è ancora argomento di congetture non dimostrabili e non verificabili. Infine, l'uovo fecondato ha un suo metabolismo interno esattamente come l'embrione che non è altro che un uovo che si sviluppa all'interno dell'organismo madre (i mammiferi sono a riproduzione vivipara). A proposito di verificabilità della teoria evoluzionistica. Nel nostro codice genetico, anche se silenziate, esistono ancora le istruzioni per sviluppare il guscio d'uovo, come quello delle galline. E in fondo chi di noi non ha conosciuto galline e gallinacci che si spacciavano per donne ed uomini?
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

viator

Salve jacopus. Citandoti : " Infine, l'uovo fecondato ha un suo metabolismo interno esattamente come l'embrione che non è altro che un uovo che si sviluppa all'interno dell'organismo madre".

Circa il metabolismo, in effetti ho affermato una inesattezza. Conseguenza del fatto che noi umani siamo costretti a delimitare e frazionare la descrizione dei processi di cui andiamo ad occuparci.

La vita, lo sviluppo della vita sia individuale che collettiva non conosce una parzialità delle proprie funzioni.....infatti è proprio ciò che impedisce ai creazionisti di poter credere alla mancanza di atti e momenti precisi in cui la vita stessa sia apparsa.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Jacopus

Secondo me, Viator non è questione di creazionismo ma di metodo. La tua ipotesi, della vita che nasce a causa della differenziazione degli eventi fisici ed inorganici, ha la stessa probabilità di essere vera della nascita della vita da una costola di Adamo. Mentre la teoria evoluzionistica dalle prime forme di vita a quelle attuali, ha inanellato una serie impressionante di prove, che la rendono scientificamente "vera". Allo stato attuale della conoscenza scientifica. Come ama citare Ipazia "hypotheses non fingo".
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

bobmax

Il pulcino, che esce dall'uovo che si schiude, coincide con il contenuto di quell'uovo quando è stato deposto dalla gallina.
Il pulcino è quello che era nell'uovo.
Lo si può forse dubitare?

La madre ora però non c'è più.
E il pulcino la cerca inutilmente pigolando. Finché ti vede e diventi la sua mamma.

Tu ne hai compassione. Allora lo nutri, lo proteggi, e nel tempo finisci per affezionarti.
Perché è pure intelligente, non lo avresti mai detto che il polletto capisse così tante cose...

Vuoi bene al tuo polletto. Se fosse rimasto tuorlo e albume probabilmente non avresti provato nulla per lui, ma adesso ti è proprio simpatico.

Ma un brutto giorno il polletto muore. E ora te lo ritrovi ancora lì, con lo stesso medesimo corpo, ma morto.

Non è forse quel corpo lo stesso polletto che una attimo prima era vivo?
Tu eri affezionato a quello vivo, ma non lo sei verso questo morto.
E anche se te lo proponessero arrosto, avresti difficoltà a mangiarlo. Ma non per la carne che ora è, solo per ciò che è stato.

Eppure non è sempre quello stesso uovo, pulcino, polletto vitale, e carne morta?

Ma ciò che amavo era vita!
Ribatterai.

Non sarà invece che ciò che amavi era comunque un nulla?
Un nulla che si presentava più amabile, più interagente, del nulla inanimato. Ma sempre comunque nulla.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.