L'uomo è orientato al male e non al bene?

Aperto da Socrate78, 24 Dicembre 2022, 20:04:47 PM

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green demetr

Citazione di: atomista non pentito il 27 Dicembre 2022, 14:46:14 PML'uomo si comporta semplicemente da animale. Immerso in una situazione di cui e' (come specie) concausa e (come individuo) bersaglio ed a sua volta concausa.  Il resto e' un orpello mentale nel tentativo autoreferenziale di differenziarsi dal resto del "creato" (chissa' poi per quale motivo).
orpello mentale sei tu, e la tua pretesa che l'uomo è un animale, poveri stolti, io non sono nè un bambino nè un cane (tanto meno un lupo  :D )

SAD PEOLPLE FOR A SAD WORLD

Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: daniele22 il 26 Dicembre 2022, 18:11:26 PM
Ti ringrazio Ipazia per avere evidenziato quello che non farei mai, sottolineandolo pure, ma questo fa parte dei tuoi giochetti. Allora tanto per dir due parole in libertà ti dirò che il sottoscritto è una classica pigna nel culo tanto per i capitalisti quanto per i fascisti e comunisti, e per queste due ultime categorie mi son fatto pure dei pregiudizi totalmente indimostrabili e superficiali che mi fanno considerare in linea generale il fascista come un po' vigliacco, ma sincero, mentre il comunista un po' più coraggioso, ma falso. La cosa sarebbe forse anche sostenibile a livello psicologico, ma diciamo che si tratta di pregiudizi, fanfalucche. Comunque, i miei amici sono stati soprattutto comunisti e non mi hanno mai tradito, ma erano amici. Però il pregiudizio è rimasto.
Non so se ci sei o ci fai, ma il bambino si struttura all'interno dei fenomeni i quali corrispondono all'unica realtà oggettiva ed individuale, checché ne possa dire Marx, e su quei fenomeni si fonda la sua consapevolezza riguardo al bene e al male; e da tali fenomeni ne coglierebbe certamente un loro divenire, forse molto fantasioso, ma certo. Il bambino è da subito un individuo socio-economico. Tra l'altro questi discorsi li ho già affrontati quando qualcuno pretendeva, appellandosi a Marx, che sociologia ed economia sono cose distinte, e io gli dissi che l'individuo è un essere economico per natura e le due discipline dovevano considerarsi in realtà una. Di sicuro c'è una rottura tra il mondo degli studi e il mondo del lavoro, ma il mondo delle ideologie esiste già da quando siamo poco più che adolescenti. Un saluto

tutto ok la prima parte, ma dire che l'individuo è un uomo economico, è una cazzata, avevi appenda detto che è determinato dai fenomeni che uno ha attorno.
che tu hai tutti fenomeni economici attorno? e la guerra, che quel demente di hobbes ha studiato così a lungo perchè immersovi dove la mettiamo, per esempio eh, i fenomeni sono infiniti, quanto sono percetti e idealizzati dal soggetto.
E dunque sono infiniti i soggetti.

Diversa cosa il soggetto politico, perchè è ad-soggettum, ossia costretto dentro a dei fenomeni. E di quello lasciando perdere tutte le ouverture teoriche, una peggio dell'altra, si deve andare a parlare....ah un momento, non si può più!  :D
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: Alberto Knox il 27 Dicembre 2022, 12:58:38 PMHo letto con attenzione il tuo interessante punto di vista e somglia, almeno nella prima parte,  a quello che kant chiamò analitica trascendentale dove kant prende ora in considerazione l intelletto.
Dove l intelletto prende le intuizioni sensibili e le struttura grazie alle categorie che ricordiamo essere 12.
 Che sono di nuovo quelle strutture mentali a priori che ci permettono di fare sintesi dell esperienza. le categorie sono concetti derivati dall esperienza da cui se ne sintetizza una regola generale .
Ad es" Il fuoco brucia " ma per quanto riguarda il significato delle cose se di significati si tratta non può essere ovviamente universalizzabile ma solo soggettivo. Significato è molto vicino alla parola senso ed è quindi chiaro che il senso o il significato sia soggettivo. la mia domanda è ; esiste un senso o un significato che non derivi dalla nostra mente ma che sia strutturalmente definito da una realtà che non deriva dalla nostra mente? O il significato deriva totalmente dalla mente umana?
Appunto soggettivo, mentre kant dice che è oggettivo.
E' hegel che dice che è soggettivo.

Ma è proprio il significato che da adito alla filosofia di cominciare a pensare.
Dunque è qualcosa FUORI dalla mente umana, che è semplicemente il luogo topologico dove la mente agisce, e NON FUNZIONA.


Se la mente è l'uomo, e non il luogo dove SPIRA l'anima, ossia NOI, allora non esiste alcun significato.
Ma per poter dire quest'ultima cosa, devi per forza dare un significato, ecco che i nominalisti da sto cazzo a wittgenstein passando per l'intellegheeenziiia artificiiiale della scieeeeeenziaaaaa, me lo devono solo suxxre.

il significato è dunque TOTALMENTE fuori dalla mente umana, e quindi dalla sintesi delle sue percezioni. Non esisterebbero le religioni non credi?
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green demetr

Citazione di: Ipazia il 27 Dicembre 2022, 18:15:40 PMNo, il fondamento è più radicale e, ridimensionata l'aura apocalittica supereroica, assomiglia a questo:

Il senso della terra coi suoi cicli di vita e morte, l'avvicendarsi delle stagioni, il "ricambio organico uomo natura" (Marx), ovvero la fonte stessa della vita umana, è il terreno solido su cui va rifondata l'etica .

L'oltreumanesimo (Übermensch), sfrondato dalle scorie supereroiche, è, direbbe un partecipante al forum, il ritorno del Figlio al Padre, alla Madre (die Erde), da cui solo può promanare uno spirito, Erdgeist, così consapevole del bene e del male, da poter scollinare al di là.
Marx non cià capito niente di Nietzche, nun ce provà Ipazia :D , comunque la citazione è ottima  ;)
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: Alberto Knox il 27 Dicembre 2022, 19:44:37 PMCitare F.Nietzsche nei riguardi dei fondamenti dell etica lo considero inapropriato visto il valore che lui dava alla vita, una citazione fra tutte ; aforisma 964 "si deve aquistare quella enorme energia della grandezza per forgiare l uomo futuro, da un lato elevandolo e dall altro annientando milioni di mal riusciti e non si deve venir meno per il dolore che si crea, un dolore quale non fu mai visto fin ora"
È chiaro no? aforisma che di sicuro Hitler leggeva , Nietzsche era il suo filosofo preferito .
Questo per dire che l etica non può essere fondata dal calcolo della ragione , dalla logica , dalla razionalità . Ciò che ci fa scegliere da che parte stare non viene dalla ragione , da dove viene?
viene dalla ragione, è inutile che citate a cazzo nietzche, senza capire che sta provocando, infatti ipazia dice sfrondato dal suo super-machismo.

in realtà se lo sfrondi non capisci che vi sono pezzi assolutamente irrazionali APPARENTEMENTE, nella costruzione solidissima dell'uomo razionale.
Gli aforismo sono semplicemente balzi spirituali in avanti, talmente avanti che ti viene il mal di testa knox lascia perdere.

hint:
l'uomo razionale CAPISCE benissimo quando CAGA fuori dal vaso...ma lasciate perdere! nietzche non lo capireste nemmeno in cento vite :D!

SAD PEOPLE
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: Ipazia il 27 Dicembre 2022, 20:04:39 PMIl meglio di Nietzsche si può perseguire, cestinando il peggio. Il fondamento etico filosoficamente fondato può essere soltanto ciò che ci nutre e ci permette di sopravvivere: la terra così com'è, non certo il "mondo dietro il mondo".

Anche i malriusciti (chi decide la selezione ? Terribile caduta nel moralismo di un immoralista) sono figli della terra. I bias ideologici accecano anche i grandi, che non sono sempre all'altezza del loro pensiero benriuscito.

Erdgeist è la spiritualità dell'immanenza. Qui bisogna rifondare l'etica, tornando alle origini, reali e non ideologiche, della vita. Almeno di quelle attuali, rodate e note.
Ma l'etica è quella di Platone, ossia FAI CAZZO ATTENZIONE AL TIRANNO.

Non mi sembra così difficile, ma evidentemente per i nani del pensiero italiano SI. :D
Maledetti RIGOLETTO e IAGO mischiati insieme
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: Socrate78 il 27 Dicembre 2022, 20:38:31 PMPer Nietzsche non esiste nessuna etica assoluta ed universale, quindi un filosofo del genere non può essere messo a fondamento di nessuna etica, essendo IL relativista per eccellenza, in tutte le sue opere ha sempre elogiato il relativismo etico (da lui chiamato prospettivismo) ritenendo l'etica una costruzione umana che varia da cultura a cultura, e che anzi non ha un fondamento nemmeno nobile, ma nasconde solo l'egoismo (volontà di potenza) di gruppi e categorie di persone che di volta in volta impongono i loro valori, che hanno per Nietzsche un'origine meschina (lui diceva un'origine "Umana, troppo umana"). Quindi per Nietzsche non solo non esiste nessun valore trascendente (come Dio) a fondamento dell'etica, ma la morale stessa è il frutto di un calcolo egoistico di potere. Non vedo come si possa fondare qualsiasi forma di morale per l'uomo da queste premesse, non a caso Nietzsche piaceva molto agli anarchici, perché appunto il suo è un individualismo anarchico all'ennesima potenza.
Perchè cazzo non lo leggete invece di ripetere a pappagallo le cagate degli altri zombie del pensiero.

Ma quale prospettivismo!  :))

IL VOSTRO PROSPETTIVISMO CANI DELL'IMPERO. non dei saggi.

CAZZO COME VI FA PAURA MISTER FEDERICO!!!
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green demetr

Citazione di: Phil il 27 Dicembre 2022, 22:53:36 PMNon sono affatto esperto di Nietzsche, ma l'appello alla terra di quella citazione non mi pare lasciare adito a nessuna solidarietà, né uguaglianza, né cooperazione. Magari in altri passi l'autore è più filantropico, ma uno schietto appello alla terra (mi) suona come un appello alle leggi della natura (per nulla ingenuo, come ben ricordato da atomista) che nella sua immanenza fa cooperare i lupi fra di loro, ma non con gli agnelli e, se nasci lupo, la seconda informazione da apprendere (la prima è che non mangi altri lupi bensì gli agnelli) è che, nel branco, un lupo non vale l'altro; ne va della tua sopravvivenza (senza nemmeno bisogno di concettualizzare la vita come valore, saranno l'istinto e i morsi altrui ad "orientarti").
Solo un "mondo dietro al mondo", una trascendenza dietro un'immanenza, può imbastire una (seconda) "natura" dietro la natura della sopravvivenza (essa sì incontrovertibile). Se parliamo con ("innaturale") ovvietà di valori come uguaglianza, rispetto di ogni vita umana, etc. non è perché ci ispiriamo alla terra, ma perché la seconda natura ha "darwinianamente" avuto la meglio sulla prima natura: inizialmente grazie alla cinica astuzia, tipicamente umana, che ha compreso che un debole strumentalizzato vale comunque più di un debole morto (v. schiavitù), instaurando una  manipolazione e gestione selettiva della violenza; poi grazie alla forza della quantità (molti deboli diventano più forti di pochi forti) la cruda legge della terra è stata relativamente arginata (spesso con non disinteressato "avallo divino"), favorendo il "successo sociale" anche per doti meno fisiche. A questo punto "la terra" era già molto lontana, nemmeno più sotto i piedi, poiché non tutti i piedi erano abbastanza duri da sopportarne le asperità: per far camminare tutti, abbiamo pavimentato la terra e costruito scarpe (e sono fra quelli che senza scarpe non resterebbe in piedi a lungo...).
Certo, la terra c'è ancora, inevitabilmente, così come abbiamo sempre e comunque una natura animale, ma non è sulla terra che è fondata, nè che possiamo fondare, l'"etica del pavimento e della scarpa" (comportante l'alienazione dalla terra per un "cammino" differente: l'uomo non è affatto solo un animale, dicono infatti le religioni "hard" e anche le ideologie sociali, eredi più o meno consapevoli di quell'antica astuzia, lo confermano, e nel farlo separano aulicamente l'uomo dalla terra su cui, sotto sotto, o meglio, sopra sopra, cammina).
Ma basta con sti moralismi di un cattolicesimo piccino piccino picciò
Poi detto da un giullare della parola, francamente triste.

Ma cosa vuoi fare una etica degli schiavi vero!?
con la RESSSSSPONSABILLLLIITTTAAAA...ma andate a quel paese va.
una etica che ti chiede di essere schiavo non è una etica, è il contrario dell'etica.

infatti non esiste l'etica del tiranno (che poi usi la religgggiiooonnee o la sciiienzzziaiaaaa come mezzo da tagliagole...ma dai smettila!)

l'unica etica è quella di FARE ATTENZIONE AL TIRANNO...ma che demenza diffusa vi è in sto paese....DIO SALVACI!



Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: Alberto Knox il 27 Dicembre 2022, 23:01:55 PMSostituirei eticamente il termine malriusciti con il termine "più deboli" e a creare una morale non possono essere certo loro che in quanto deboli non sono in grado di imporla .
Sono invece i forti a stabilirla, chi nella maniera di F.Nietzsche considerando i deboli come scarto di produzione o come la maggioranza  ritiene ,un dovere morale ed etico il prendersi cura del debole , farsene carico , in netta contrapposizione al motto delle camice nere "me ne frego" .
In paleantropologia è stato individuato grazie a ritrovamenti fossili di uomini primitivi delle caverne ,il momento in cui gli uomini delle caverne sono diventati umani . Questo momento è stato indicato mediante il ritrovamento di un femore che da rotto era stato risanato cioè quando hanno visto che a un uomo si era rotta una gamba ,e quindi in base alla legge della natura destinato a morire, era stato aiutato da un altro uomo che aveva connesso l osso rotto con l altro osso rotto in modo tale da potersi risanare. Ecco che lì è nata l umanità.
 E l etica non può che rifarsi a quella stessa cura per l altro che aveva avuto quell uomo o donna delle caverne nei confronti di un altro uomo a cui gli si era rotta una gamba.

Me state facendo stare male...ma lasciate perdere nietzcheee

come il piu forte prendersi cura del piu debole???????

tipo il tiranno i suoi schiaviiii????

Nietzche vuole che tutti ma proprio tutti siano forti. E UMANI! non lupi, il contrario dei lupi, che sono i tiranni e i moralizzatori (oggi faccccttt cjeeeeeccchherrrr)
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Ipazia

#54
Citazione di: green demetr il 28 Dicembre 2022, 05:10:12 AMSe l'etica è un sapere allora è una religione, la religione dei mattttterialistiiii.

VERY SAD

E invece è una prassi. Se uno parla ma fa il contrario di quello che dice... :)) :)) O:-)

Sapere: know how. Forse così emerge l'aspetto pratico proprio di una filosofia della prassi.

Marx non leggeva Nietzsche, viene prima. Ma entrambi condividono il senso della terra, materica anzichenò. Ciascuno a modo suo. A noi la sintesi.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele22

Citazione di: Alberto Knox il 27 Dicembre 2022, 12:58:38 PMHo letto con attenzione il tuo interessante punto di vista e somglia, almeno nella prima parte,  a quello che kant chiamò analitica trascendentale dove kant prende ora in considerazione l intelletto.
Dove l intelletto prende le intuizioni sensibili e le struttura grazie alle categorie che ricordiamo essere 12.
Che sono di nuovo quelle strutture mentali a priori che ci permettono di fare sintesi dell esperienza. le categorie sono concetti derivati dall esperienza da cui se ne sintetizza una regola generale .
Ad es" Il fuoco brucia " ma per quanto riguarda il significato delle cose se di significati si tratta non può essere ovviamente universalizzabile ma solo soggettivo. Significato è molto vicino alla parola senso ed è quindi chiaro che il senso o il significato sia soggettivo. la mia domanda è ; esiste un senso o un significato che non derivi dalla nostra mente ma che sia strutturalmente definito da una realtà che non deriva dalla nostra mente? O il significato deriva totalmente dalla mente umana?
Ciao Alberto, ovviamente la mia risposta è che sta tutto nella nostra mente. Non mi perdo nelle categorie kantiane avendo già individuato quello che per me corrisponde alla conoscenza a priori. "La vita è sogno" è una commedia di Calderòn de la Barca. Io, di quell'opera ho colto solo una verità nel suo titolo e nulla più. Noi viviamo la vita affidandoci al senso sostengo io, e il significato, che è quello compare a definire le parole nei vocabolari, è una giusta pretesa di definire qualcosa, ma pur sempre pretesa resta. Chiaro è che tra gli oggetti grammaticali della nostra lingua il verbo è quello che mostra di più il suo carattere di essere oggettivo. Ed è per tale motivo che erroneamente fu decretata l'oggettività dei fatti, essendo appunto che nei fatti si palesa l'azione, quindi il verbo.
Ti dirò poi che da agnostico, e da anarchico, me ne sono sempre strafregato delle leggi umane, fino a un certo punto, che è il punto che coincide con la mia etica, la quale assomiglia certamente all'etica cristiana. 
Da un punto di vista filosofico la mia posizione è quella che dice che le sensazioni interiori generano spontaneamente delle fedi più o meno investigabili da noi. Immagino quindi, ma non ne sono certo, che qualcuno possa avere avuto la sensazione che Dio esista. Ma siccome le sensazioni a volte si rivelano giuste e a volte sbagliate può benissimo essere che Dio esista, o anche che i marziani esistano. Che però tutto ciò sia un prodotto della nostra mente penso sia certo, ma lo penso io

Alberto Knox

Daniele22 ha scritto:
"La vita è sogno" è una commedia di Calderòn de la Barca. Io, di quell'opera ho colto solo una verità nel suo titolo e nulla più. Noi viviamo la vita affidandoci al senso sostengo io, e il significato, che è quello compare a definire le parole nei vocabolari..."

tale verità dovrebbe però risultare evidente dopo un attenta analisi .quando dici che noi viviamo la vita affidandoci al senso e il significato mi viene in mente, rifacendomi all esempio "il fuoco brucia" e vedendo in questo una veritá oggettiva ma alla quale si può giungere solo attraverso un esperienza soggettiva ,tocco la fiamma e mi scotto e sintetizzo la regola oggettiva " il fuoco brucia" ma quale pensiero si nasconde dietro all affermazione " il fuoco brucia"? io penso un esperienza sensibile decodificata e memorizzata dall intelletto ed espressa tramite una proposizione che è anche una regola generale e oggettiva "il fuoco brucia" .Quindi noi estrapoliamo conoscenza oggettiva dal mondo ,non solo soggettiva. 
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: green demetr il 28 Dicembre 2022, 05:53:57 AMMe state facendo stare male...ma lasciate perdere nietzcheee

come il piu forte prendersi cura del piu debole???????

tipo il tiranno i suoi schiaviiii????

Nietzche vuole che tutti ma proprio tutti siano forti. E UMANI! non lupi, il contrario dei lupi, che sono i tiranni e i moralizzatori (oggi faccccttt cjeeeeeccchherrrr)
Lo avrei lasciato perdere volentieri se qualcuno non lo avrebbe strumentalizzato per i propri loschi scopi anche in questa sede e non solo nella storia della Germania nazista.
Ammetto di non aver esaminato le sue opere a fondo ma lo fatto abbastanza per vedere che le sue premesse sul moralismo cristiano erano del tutto arbitrarie e fuorvianti. Non è vero che il cristianesimo a portato a una condizione in cui il debole , l infermo, l ammalato è ritenuto giusto e degno della grazia divina e invece il forte è da ritenere cattivo ,egoista e da disprezzare , non è vero che il debole era ritenuto dalla chiesa l agnello innocente in preda agli artigli del falco e che quindi il falco era cattivo e l agnello invece quello buono. Non è vero , sono supposizioni che aveva lui ma che non corrispondono alla verità . Questo esempio degli agnelli e dei falchi viene dalle sue parole quando parlava di transvalutazione dei valori . il suo errore , da quanto ho constatato, è stato quello di ritenere che se la fonte dei valori e della morale può venire dall uomo e non da Dio allora deve essercene una che esclude l altra 
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

daniele22

Citazione di: Alberto Knox il 28 Dicembre 2022, 10:56:55 AMDaniele22 ha scritto:
"La vita è sogno" è una commedia di Calderòn de la Barca. Io, di quell'opera ho colto solo una verità nel suo titolo e nulla più. Noi viviamo la vita affidandoci al senso sostengo io, e il significato, che è quello compare a definire le parole nei vocabolari..."

tale verità dovrebbe però risultare evidente dopo un attenta analisi .quando dici che noi viviamo la vita affidandoci al senso e il significato mi viene in mente, rifacendomi all esempio "il fuoco brucia" e vedendo in questo una veritá oggettiva ma alla quale si può giungere solo attraverso un esperienza soggettiva ,tocco la fiamma e mi scotto e sintetizzo la regola oggettiva " il fuoco brucia" ma quale pensiero si nasconde dietro all affermazione " il fuoco brucia"? io penso un esperienza sensibile decodificata e memorizzata dall intelletto ed espressa tramite una proposizione che è anche una regola generale e oggettiva "il fuoco brucia" .Quindi noi estrapoliamo conoscenza oggettiva dal mondo ,non solo soggettiva.
A parte il fatto che manca il complemento oggetto dovresti leggere quello che ho risposto a Green Demetr nel topic "Fenomenologia dello Spirito". Comunque restiamo sul fuoco che brucia. Se io fossi il padrone della legna che brucia la tua mano, direi : Ohibò!! Alberto brucia la mia legna per fare i suoi esperimenti. Quindi, fregandomene ben poco che sia la tua mano a bruciare, quel che vedo io è che sarebbe la mia legna a bruciare piuttosto che la tua mano. Trovi oggettività?

atomista non pentito

Citazione di: green demetr il 28 Dicembre 2022, 05:13:24 AMorpello mentale sei tu, e la tua pretesa che l'uomo è un animale, poveri stolti, io non sono nè un bambino nè un cane (tanto meno un lupo  :D )

SAD PEOLPLE FOR A SAD WORLD
Non sei un bambino né un cane , ma sicuramente non sei in grado di guardarti attorno e VEDERE cosa Ti arriva al cervello. Il fatto di non essere (piu') un bambino e nemmeno un cane non Ti differenzia particolarmente da loro , tantomeno Ti eleva. E' molto piu' cio' che ci accomuna di cio' che ci distinguerebbe ( animali , piante ...).  Poi poveri stolti chi ? ( plurale ) al limite stolto , non piu' di Te comunque ( e me ne dispiaccio)
P.S. Quale integratore hai usato (doping) per la spianata di rancorose risposte a citazioni che hai inanellato via una l'altra ?

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