L' assurda negazione della Verità

Aperto da bobmax, 22 Febbraio 2024, 13:05:08 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Ipazia

#30
Possiamo pure addentrarci nella semantica della "adaequatio" che non può che avere un carattere epistemico - non certo "ontologico" -  tra la cosa e chi la pensa, il cui esito non consiste nella identificazione, ma nella comprensione corretta del "fatto" ( come lo definisce LW nel Tractatus).

Il successo di tale operazione avviene nell'esperimento, nel dato tecnico che riscontra la correttezza del lavoro intellettuale, rendendolo epistemico.

La tecnica permette infine la adaequatio ontologica tra naturale e artificiale.

Che tale "adaequatio" sia esportabile nell'ambito delle "scienze umane", concordo trattarsi di corbelleria scientista, allo stato attuale dell'arte evolutiva antropologica, grondante contraddizioni sempre più inadeguabili.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

Tra gli uomini ei rimasti c'è uno 0, qualcosa per cento di diffeferenza.
Io non so se questo 0,...x sia un bene o un male ma posso dire che tra uomo e uomo c'è più che lo 0,...x per cento citati 
Non parlo ovviamente di mera materialitá ma di tutto il resto considerando anche che, perfino il.metabolismo avviene tramite una impronta fisiologica soggettiva che converte ,ad esempio le proteine ingurgitate in proteine ptontate ad hoc per l'indivifuo.
Quindi esiste in ognuno di noi un quid e uno spazio.interiore in cui non entra mai nessuno, per fortuna nostra e questa è forse la caratteristica umana che ci accomuna di più INDIVIDUALIZZANDOCI VERAMENTE E ...alla faccia dei
burattinai e dei burattini.


Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 25 Febbraio 2024, 15:54:20 PMPossiamo pure addentrarci nella semantica della "adaequatio" che non può che avere un carattere epistemico - non certo "ontologico" -  tra la cosa e chi la pensa, il cui esito non consiste nella identificazione, ma nella comprensione corretta del "fatto" ( come lo definisce LW nel Tractatus).


Solo comprensione del fatto o anche determinazione del fatto? cioè , una volta compreso, abbiamo determinato il fatto?
Ipazia non è difficile gridare che il Re è nudo , ovvero non è affatto rivestito dagli schemi concettuali con cui lo infagottano i filosofi. Che cosa rappresenta il Re nella metafora se non la Re-altà ?  però in quest'ultima è lecito infagottarla di concetti costruzionistici volti a stabilire il fatto in una cornice teorica di comprensione. Una volta stabilta la comprensione il passo successivo è la determinazione. Che differenza c'è fra comprendere un fatto e determinare un fatto? penso che ce ne sia.
La domanda è pura e semplice; attraverso la comprensione che è conoscenza dei fatti, noi determiniamo il mondo?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

Citazione di: Alberto Knox il 25 Febbraio 2024, 17:48:28 PMSolo comprensione del fatto o anche determinazione del fatto? cioè , una volta compreso, abbiamo determinato il fatto?
Ipazia non è difficile gridare che il Re è nudo , ovvero non è affatto rivestito dagli schemi concettuali con cui lo infagottano i filosofi. Che cosa rappresenta il Re nella metafora se non la Re-altà ?  però in quest'ultima è lecito infagottarla di concetti costruzionistici volti a stabilire il fatto in una cornice teorica di comprensione. Una volta stabilta la comprensione il passo successivo è la determinazione. Che differenza c'è fra comprendere un fatto e determinare un fatto? penso che ce ne sia.
La domanda è pura e semplice; attraverso la comprensione che è conoscenza dei fatti, noi determiniamo il mondo?

Per quello che è nella nostra possibilità denominata "tecnica", inclusa in quella che i naturalisti hanno definito "impronta antropica".

Inoltre determiniamo, con maggiore severità,  quello che ho definito "universo antropologico", il "nostro" mondo.

Anche "mondo" richiede una concordanza semantica per ragionarci sopra.

Personamente rifuggo da accezioni "troppo" metafisiche del suo significato e delle sue determinazioni.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

Certo che se si considera il mondo terreno come un contenitore in qualche modo  "universale", non si va molto lontano.
Se lo si considera come un pianeta e per il pianeta che è, si relativizza tutto quanto e, forse, ci si capisce meglio.
Il problema sta negli esseri umani che generalizzano, estrapolano,proiettano e speculano perfino con la scienza.
Non considerano che, tutto sommato,
potrebbe essere, in qualche modo, una apparenza meno reale e più illusoria di quanto si potrebbe pensare.



Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 25 Febbraio 2024, 18:08:06 PMPer quello che è nella nostra possibilità denominata "tecnica", inclusa in quella che i naturalisti hanno definito "impronta antropica".
impronta che si traduce in effetti dannosi sull ambiente a causa del nostro intervenire sulla natura adattandola ai nostri scopi.
Citazione di: Ipazia il 25 Febbraio 2024, 18:08:06 PMInoltre determiniamo, con maggiore severità,  quello che ho definito "universo antropologico", il "nostro" mondo.
quindi c'è un mondo antropologico e un mondo reale di cui mondo reale interpretiamo a misura del nostro mondo.
Il mondo reale non dipende da noi, ma la sua comprensione è dipendente dalle nostre facoltà conoscitive, a misura d uomo appunto. Tutto questo è squisitamente di radice kantiana.
Citazione di: Ipazia il 25 Febbraio 2024, 18:08:06 PMAnche "mondo" richiede una concordanza semantica per ragionarci sopra.
Non sempre la concordanza è totalitaria se no non avremmo avuto così grandi successi , a volte bisogna uscire dalla concordanza per vedere quello che altri non vedono.
Citazione di: Ipazia il 25 Febbraio 2024, 18:08:06 PMPersonamente rifuggo da accezioni "troppo" metafisiche del suo significato e delle sue determinazioni.
Non è forse metafisica questo passaggio da un mondo all altro?
Ah no, lo chiamano il trascendentale umano.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Un altra domanda; che differenza c'è fra il determinare il mondo (sulla luna ci sono montagne alte piu di 4000 metri) e la costruzione del mondo? con il ben inteso che questa costruzione sia fatta nella maniera il più possibile coerente con gli eventi reali e seguendone gli sviluppi, il modo in cui cambia, la sua evoluzione nel tempo con tutte le sue previsioni statistiche ben congeniate e corrispondeti con i fatti e con le sue previsioni deterministiche . Che , che differenza c'è?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Pensarbene

se è per questo, su Marte c'è un vulcano alto 24000 m compagno di altri tre che sono alti più o meno due terzi di esso.
Non sono le misure di un mondo  che contano ma chi vi abita e come.
Niente da dire, quindi,  contro la natura terrestre, animali e vegetali ,neppure contro il  fisico, l' inorganico.
Il problema è quello di sempre: gli esseri umani che rifiutando di essere quello che sono sognano di essere migliori o peggiori seguendo una pletora di sirene  e non si svegliano mai.

Alberto Knox

Citazione di: Jacopus il 24 Febbraio 2024, 14:06:15 PMa verita Applicata alla giustizia è il genotipo, ma occorre anche valutare il fenotipo attraverso la Prudentia.
ovvero attraverso il discernimento
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: Pensarbene il 25 Febbraio 2024, 20:28:07 PMse è per questo, su Marte c'è un vulcano dkto 24000 m compagno di altri tre che sono alti più o meno due terzi di esso.
Non sono le misure di un mondo  che contano ma chi vi abita e come.
Niente da dire contro la natura animali e vegetali ,neppure contro il mondo fisico e inorganico.
Il problema è quello di sempre: gli esseri umani che rifiutando di essere quello che sono sognano di essere migliori o peggiori e non si svegliano mai.
Non hai capito la domanda
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: iano il 24 Febbraio 2024, 19:59:05 PMIn ogni caso, tutto ciò che può fondarsi su una verità assoluta, può parimenti fondarsi su una verità che duri la vita di coloro che la possiedono.
anche una balla assoluta può fondarsi su una balla che duri la vita di coloro che la possiedono.
Citazione di: iano il 25 Febbraio 2024, 11:00:19 AMPerchè se ci troviamo di fronte a diverse realtà non potremo mai scongiurare il rischio di una loro collisione, perchè di esse solo  una può essere quella vera.
Se ognuno vive la propia realtà perchè una sola può essere quella vera? Una cosa è la realtà che uno vive e altra cosa è la verità in cui uno crede. E basta andare in India ( ma in generale in ogni altro stato) per scontrarci con un pensiero del tutto diverso dalla nostra concezione di verità del tutto improntata sul platonismo.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

Il trascendentale non è "troppa" metafisica. È quella giusta per evidenziare la specificità umana entro l'evoluzione naturale.

A costruire l'universo, incluso quello antropologico, ci pensa l'evoluzione. Lo possiamo determinare attraverso le facoltà cognitive, ovvero l'intelletto, mediante operazioni logiche ben descritte negli aforismi di carattere filosofico generale del Tractatus: i fatti, il mondo, le strutture logiche, il dicibile,  l'ineffabile,...

Tenendo pure conto della natura negativa, discriminante, della determinazione. Altra buona eredità del pensiero epistemologico antico.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

Citazione di: Alberto Knox il 25 Febbraio 2024, 19:30:53 PMUn altra domanda; che differenza c'è fra il determinare il mondo (sulla luna ci sono montagne alte piu di 4000 metri) e la costruzione del mondo? con il ben inteso che questa costruzione sia fatta nella maniera il più possibile coerente con gli eventi reali e seguendone gli sviluppi, il modo in cui cambia, la sua evoluzione nel tempo con tutte le sue previsioni statistiche ben congeniate e corrispondeti con i fatti e con le sue previsioni deterministiche . Che , che differenza c'è?
Determinare il mondo: verità fisica. Costruire il mondo: verità antropologica. Nel momento in cui la seconda segue "correttamente" le istruzioni, Alberto sembra sugggerire che fra le due non c'è una grande differenza. Se questa interpretazione è giusta, credo che:
1) non esiste una costruzione corretta, esiste solo una propensione a vivere, ma nel mondo della tecnica questa propensione ha molteplici strategie adottabili, a differenza che nel mondo naturale (ed è per questo che esistono le discussioni morali ed etiche, molto meno importanti durante la vita dei primati che ci hanno preceduto.) Ed è questa la ragione per cui verità fisica e verità antropologica sono due concezioni diverse. La prima è relativamente "oggettiva", la seconda lo è molto meno ed è provato storicamente che quando si è imposta una verità antropologica oggettiva, le conseguenze sono state immancabilmente sangue e tirannia.
2) È vero però che oggi, per la prima volta, costruire il mondo ha assunto una potenza tale da diventare descrizione del mondo. Mai era accaduto che l'uomo potesse addirittura cambiare il clima o il patrimonio genetico del grano in pochi istanti, invece che in centinaia di anni. È questa accelerazione che forse rende possibile collegare descrizione e costruzione del mondo.
3) la scommessa è puntare sull'uomo in grado di sentirsi responsabile di questo potere e che lo attivi in modo armonico con il pianeta che abitiamo. Le notizie che riceviamo, purtroppo, non vanno in questa direzione.
4) proprio a partire dalle considerazioni 2 e 3, è evidente come costruzione e descrizione del mondo siano diverse. La descrizione è un cerchio, la costruzione una linea. Noi possiamo solo chiederci se quella linea è predeterminata ( da una Divinità o dalla Selezione naturale è la stessa cosa, ai fini di questo discorso) oppure se abbiamo possibilità di scelta (e quindi possiamo "risponderne").
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Alberto Knox

Citazione di: Jacopus il 25 Febbraio 2024, 21:13:29 PMla seconda lo è molto meno ed è provato storicamente che quando si è imposta una verità antropologica oggettiva, le conseguenze sono state immancabilmente sangue e tirannia.
Questo dovresti dirlo (anche)  quando parlano di verità assolute.
Citazione di: Jacopus il 25 Febbraio 2024, 21:13:29 PM1) non esiste una costruzione corretta, esiste solo una propensione a vivere, ma nel mondo della tecnica questa propensione ha molteplici strategie adottabili, a differenza che nel mondo naturale (ed è per questo che esistono le discussioni morali ed etiche, molto meno importanti durante la vita dei primati che ci hanno preceduto.) Ed è questa la ragione per cui verità fisica e verità antropologica sono due concezioni diverse. La prima è relativamente "oggettiva", la seconda lo è molto meno ed è provato storicamente che quando si è imposta una verità antropologica oggettiva, le conseguenze sono state immancabilmente sangue e tirannia.
2) È vero però che oggi, per la prima volta, costruire il mondo ha assunto una potenza tale da diventare descrizione del mondo. Mai era accaduto che l'uomo potesse addirittura cambiare il clima o il patrimonio genetico del grano in pochi istanti, invece che in centinaia di anni. È questa accelerazione che forse rende possibile collegare descrizione e costruzione del mondo.
3) la scommessa è puntare sull'uomo in grado di sentirsi responsabile di questo potere e che lo attivi in modo armonico con il pianeta che abitiamo. Le notizie che riceviamo, purtroppo, non vanno in questa direzione.
4) proprio a partire dalle considerazioni 2 e 3, è evidente come costruzione e descrizione del mondo siano diverse. La descrizione è un cerchio, la costruzione una linea. Noi possiamo solo chiederci se quella linea è predeterminata ( da una Divinità o dalla Selezione naturale è la stessa cosa, ai fini di questo discorso) oppure se abbiamo possibilità di scelta (e quindi possiamo "risponderne").
sì, tu parli di descrizione del mondo, ma io mi riferivo a determinare.
 Determinare un fatto non significa solo descriverlo, significa indicare qualcosa di esistente come dato di fatto conosciuto . è un dato di fatto che sulla luna ci sono montagne? sì perchè lo sappiamo, lo abbiamo tradotto in concetti, nozioni , riferimenti e come con la luna tutto il resto. è in questo il vero significato di "determinare" . Allora questa operazione non è traducibile in costruzione?  in altre parole, la sfera del conoscibile non equivale essenzialmente al costruibile?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 25 Febbraio 2024, 20:45:15 PMIl trascendentale non è "troppa" metafisica. È quella giusta per evidenziare la specificità umana entro l'evoluzione naturale.
oh è quella giusta dici, molto interessante.
Citazione di: Ipazia il 25 Febbraio 2024, 20:45:15 PMA costruire l'universo, incluso quello antropologico, ci pensa l'evoluzione
Son certo che abbiam cercato di determinare anche quella.
Citazione di: Ipazia il 25 Febbraio 2024, 20:45:15 PMLo possiamo determinare attraverso le facoltà cognitive, ovvero l'intelletto, mediante operazioni logiche ben descritte negli aforismi di carattere filosofico generale del Tractatus: i fatti, il mondo, le strutture logiche, il dicibile,  l'ineffabile,...
Vero,  ma un essere che ha più di 5 sensi determinerebbe in maniera più completa il mondo di quanto facciamo noi con i nostri 5 . So bene che non ci limitiamo hai 5 sensi, abbiam mandato in orbita telescopi che vedono l'infrarosso o come Chandra che vede ai raggi x.  Ma era solo per dire che un essere con più facoltà sensitive potrebbe avere molti dubbi riguardo a quello che noi chiamiamo un operazione logica ben descritta da Wittgeistein o da quello che definiamo un argomentazione logica e razionale.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Discussioni simili (5)