L'amore in sé non fa soffrire, la sofferenza viene dall'egoismo?

Aperto da Socrate78, 27 Giugno 2022, 16:33:31 PM

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Socrate78

Spesso si sente dire che l'amore è la fonte di molte sofferenze per l'uomo, delusioni, abbandoni, tradimenti, quindi molte persone hanno paura di sperimentare l'amore perché pensano che ciò possa portarle appunto a grandi sofferenze.
Ma è veramente l'AMORE, quello puro e vero a causare il dolore? Secondo me, potrà sembrare bizzarro, ma la risposta è no. Infatti, se amiamo veramente, noi vogliamo sempre il bene dell'altro senza aspettarci e chiedere NULLA in cambio, quindi dovremmo essere felici se l'altra persona è più felice stando con un altro invece che con noi! Se soffriamo quindi non è per amore, ma per l'aspettativa che quella persona sia sempre prodiga di attenzioni nei nostri confronti, ci faccia stare bene, ci appaghi materialmente e psicologicamente, in una parola soffriamo per.......EGOISMO. Perché appunto la pretesa che l'altro ci stia sempre accanto, che risponda ai nostri ideali (fisici e mentali), è una pretesa egoistica che nulla ha a che vedere con l'amore, la cui essenza vera consiste nel dare senza aspettarsi nulla in cambio.
Ne consegue quindi che non è l'amore a far soffrire, ma è il desiderio di veder gratificato il nostro Io dall'altro (appunto egoismo, l'egoismo è la spinta a voler ottenere gratificazioni per l'Io).
Se invece si ama senza aspettarsi niente, nemmeno di essere rispettati a nostra volta o che l'altro stia sempre con noi, allora noi saremo felici anche se il partner dovesse innamorarsi di un'altra persona e lasciarci, proprio perché vorremmo la sua felicità senza chiedere niente in cambio.
Ma esiste questo tipo di amore? A voi la risposta........ O:-)

Ipazia

Esiste, ma esiste anche l'amore che brama di essere corrisposto. L'innamoramonte innesca un amore che esige una risposta. L'amore corrisposto genera un amore più  attento al bene dell'amato e meno bisognoso di "prove d'amore".
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

Un amore completamente oblativo è probabilmente un tipo di amore particolare, quasi mistico, ma che nel classico rapporto di coppia diventa maligno o semplicemente inconsistente. L'amore è vivere insieme. Il vero amore terreno, fragile e finito, si fonda sulla reciprocità dei sentimenti, sul rispecchiamento più o meno profondo, sulla compensazione, sulla accettazione e sul perdono. Subentra poi con il tempo un affetto profondo, che forse non è più amore ma è condivisione dei ricordi, della vita che diventa memoria e attraverso quella memoria avviene una sorta di fusione e diventa così facile quasi leggere nel pensiero dell'altro/a.
Quindi, quell'amore gratuito è sicuramente prezioso ma non crea alcun legame. Si dissolve nella sua gratuità. L'amore vissuto è sempre quello che gioca a cavallo di due mondi, quello terrestre del "do tu des" e quello celeste del rispecchiamento, del vivere con l'anima gemella, che a poco a poco diventa una specie di sè alternativo, sicuro come sei, che lei/lui è diventato una parte importante della tua stessa mente. Il dolore è il prezzo da pagare nel caso di fallimento di questo amore, mentre l'altro nella sua apollineità non crea nè gioia nè dolore, perché non c'è perdita, non c'è lutto e non c'è neppure rischio di perdita o di lutto.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

L'amore erotico connesso all'innamoramento è certamente più intenso e carico di energia vitale, ma questa carica ne aumenta anche la pericolosita e il rischio di slittamento verso morbosità patologiche. La parte apollinea dell'amore è l'antidoto al bozzolo amoroso, spesso soffocante, che la foga dionisiaca genera.

Pertanto non vedo un decadimento nella transizione dalla passione alla consuetudine amorosa, all'empatia, che, meno tumultuosamente, ha energia adeguata a riempire di senso la vita umana, riscegliendola e riprogettandola ad ogni risveglio.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele22

Citazione di: Ipazia il 28 Giugno 2022, 07:32:22 AML'amore erotico connesso all'innamoramento è certamente più intenso e carico di energia vitale, ma questa carica ne aumenta anche la pericolosita e il rischio di slittamento verso morbosità patologiche. La parte apollinea dell'amore è l'antidoto al bozzolo amoroso, spesso soffocante, che la foga dionisiaca genera.

Pertanto non vedo un decadimento nella transizione dalla passione alla consuetudine amorosa, all'empatia, che, meno tumultuosamente, ha energia adeguata a riempire di senso la vita umana, riscegliendola e riprogettandola ad ogni risveglio.
Ipazia, un pensiero del genere è da far innamorare ... si perdoni la scarsa argomentazione razionale dell'intervento

doxa

 
Socrate ha scritto:
Citazionese amiamo veramente, noi vogliamo sempre il bene dell'altro senza aspettarci e chiedere nulla in cambio, quindi dovremmo essere felici se l'altra persona è più felice stando con un altro invece che con noi!
Scusa Socrate, ma chi afferma ciò che hai scritto ?

Un chierico in sacris in "odore di castità" ? o di "santità" ?

Nell'ambito della psicologia  l'amore  non è unilaterale ma consiste in un rapporto  tra due persone basato su uno scambio emotivo generato dal bisogno fisiologico della gratificazione sessuale e dal bisogno psicologico dello scambio affettivo.

L'amore è contatto continuo, è ascoltare l'altro, guardarlo. L'amore è condividere...

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