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L'io "clone"

Aperto da daniele75, 11 Aprile 2020, 07:19:18 AM

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iano

Ci difendiamo bene insieme Daniele  ;D
ma un inconscio noto non è più tale.
L'errore , connaturato al nostro essere , è che la coscienza sia preferibile sempre e comunque.
Ma non è così.
È vero solo che questa è la strada che sta percorrendo la nostra evoluzione.
Ma è una strada come tante.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Caro Daniele , provo a interpretare il tuo problema esistenziale che ti porta ad aprire tante discussioni simili a questa.
Nel nostro piccolo , ognuno di noi si trova ad accumulare esperienza e sapienza, per cui prima o poi si trova a dover fare una scelta.
Come usarla?
Ne approfitto per fregare il prossimo , oppure lo avviso del pericolo che corre?
Ecco.
Se c'è un caso in cui il libero arbitrio sembra intervenire veramente è questo.
Magari è capitato a molti di noi.
Come si saranno comportati i nostri amici qui sul forum?
Facciamo outing.😊
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

daniele75

Citazione di: iano il 11 Aprile 2020, 15:22:52 PM
Caro Daniele , provo a interpretare il tuo problema esistenziale che ti porta ad aprire tante discussioni simili a questa.
Nel nostro piccolo , ognuno di noi si trova ad accumulare esperienza e sapienza, per cui prima o poi si trova a dover fare una scelta.
Come usarla?
Ne approfitto per fregare il prossimo , oppure lo avviso del pericolo che corre?
Ecco.
Se c'è un caso in cui il libero arbitrio sembra intervenire veramente è questo.
Magari è capitato a molti di noi.
Come si saranno comportati i nostri amici qui sul forum?
Facciamo outing.😊


Io cerco di imparare sempre da tutti...apro le discussioni per confrontarmi e per aiutare se posso. Arrivare all'ultima risposta e e fermarsi equivale a morire. C'è sempre da impare, analizzatemi pure, risparmio quattrini, non vado dal psicologo

viator

Salve. Qualsiasi meccanismo sociale affonda le sue radici e ragioni nella fondamentale fisiologia psichica del singolo individuo. Greggi ed "èlites" si formano attraverso i diversi percorsi psicoesistenziali dei singoli (vantaggi e svantaggi individuali costituiti da maggiori o minori capacità di adattamento (=intelligenza), fortune e sfortune esperienziali, censo di nascita etc.etc.).



Alla nascita ciascuno è individuo che non appartiene a greggi ma che dipende da altri (come minimo dai genitori) e che viene "attirato" (tende a venir incorporato) dal gregge sociale che lo circonda.


Crescendo l'individuo tende a liberarsi dai vincoli di ciò che gli è più vicino (genitori e famiglia) ma contemporaneamente a venir influenzato e plasmato da chi gli è meno vicino fisicamente (la società, il gragge, i gruppi).


Perciò, arrivati all'adolescenza, si instaura il conflitto fondamentale tra il desiderio di libertà (l'autoaffermazione di sè come diverso) ed il desiderio di omologazione (il timore di apparire diverso, affrontando il pericolo di esclusione dal gregge-gruppo e perdendo la sua vantaggiosa protezione).



A questo punto i soggetti più deboli psichicamente (e materialmente-socialmente) saranno costretti ad associarsi al gregge il quale nasconderà la loro "debolezza" gratificandoli anche (attraverso la forza del numero) nel farli sentite - se non vincenti - almeno non-perdenti. Questo è il destino delle maggioranze.


Una minoranza invece riuscirà ad affermarsi individualmente, entrando a far parte dell'"èlite", mentre ci sarà ancora una diversa minoranza la quale, all'opposto, rinuncerà, non riuscirà ad intrupparsi o non verrò ammessa nel "grosso" del gregge sociale (categorie dei cosiddetti "sfigati" o dei "cani sciolti").



Naturalmente la realtà è più complessa (esistono persino i gregge di personaggi di "èlite" !) ma io credo proprio (e non sono certo profondo ed originale) che la struttura generale di una società sia il risultato di certi "destini sociali" ai quali noi veniamo indirizzati al termine della nostra adolescenza sulla base della combinazione tra la nostra indole, la situazione che ci circonda, la formazione familiare ed i vari casi del nostro destino fin lì vissuto. Saluti.




Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

iano

Citazione di: daniele75 il 11 Aprile 2020, 15:27:36 PM
Citazione di: iano il 11 Aprile 2020, 15:22:52 PM
Caro Daniele , provo a interpretare il tuo problema esistenziale che ti porta ad aprire tante discussioni simili a questa.
Nel nostro piccolo , ognuno di noi si trova ad accumulare esperienza e sapienza, per cui prima o poi si trova a dover fare una scelta.
Come usarla?
Ne approfitto per fregare il prossimo , oppure lo avviso del pericolo che corre?
Ecco.
Se c'è un caso in cui il libero arbitrio sembra intervenire veramente è questo.
Magari è capitato a molti di noi.
Come si saranno comportati i nostri amici qui sul forum?
Facciamo outing.😊


Io cerco di imparare sempre da tutti...apro le discussioni per confrontarmi e per aiutare se posso. Arrivare all'ultima risposta e e fermarsi equivale a morire. C'è sempre da impare, analizzatemi pure, risparmio quattrini, non vado dal psicologo
Il piacere di discutere e di analizzarsi e' reciproco.
Sono felice che non hai mostrato alcuna permalosità, il che dimostra quel che dici , la tua disponibilità ad imparare da tutti e la tua disponibilità ad essere di aiuto a tutti.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#20
@ Viator
Analisi chiara ed esaustiva la tua.
La,cosa che mi fa' storcere il naso in questo tipo di discussioni è quando sottendono una non precisata ipotesi complottistica..
Davide si preoccupa meritoriamente di lanciarci un allarme.
Tuttavia l'argomento si presta a un interessante sviluppo filosofico.
Il tema potrebbe essere il seguente.
Se l'uomo si configura come un insieme di conscio e inconscio , dei quali suppongo senza partigianeria la rispettiva utile funzione , allo stesso modo si può configurare una società, o gregge che dir si voglia.
Mi pare di osservare però, che , mentre l'individuo sembra tendere evolutivamente verso una coscienza che contende terreno all'inconscio , ciò non si riflette necessariamente sul gregge degli individui.
Il parallelo ammetto che è azzardato , ma è possibile tentare un parallelo fra le pulsioni inconscio che non controlliamo , e gli algoritmi che oggi sembrano governare in modo sempre più invadente le scelte di interesse per la società.
Noi non sappiamo come agiscono , eppure li abbiamo costruiti noi.
Ma più che destare scandalo ,ciò dovrebbe farci riflettere sul gioco delle parti, funzionale , fra conscio e inconscio del gregge ,che indirettamente può far luce sullo stesso gioco a livello individuale .
A noi sembra naturale affermare il primato della coscienza ,e da ciò in sostanza nasce il preoccupato allarme di Davide trasferendolo a livello di gregge ,al di la' delle possibili sottese ipotesi complottistiche , Ma è davvero giustificata questa posizione ?
La puzza di bruciato la sento anch'io , ma la sua origine non mi sembra così chiara.
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Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''