L'INTELLIGENZA E LA STUPIDITA'

Aperto da Eutidemo, 28 Febbraio 2019, 13:39:10 PM

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Eutidemo

Ciao DAVINTRO.
Sono sicuramente d'accordo con te, nell'essere anche io restìo a dar un peso spropositato alle misurazioni del Q.I. (soprattutto in ambiti non pertinenti); ed infatti, come anche evidenziato dall'aneddoto personale che ho raccontato, talvolta i risultati dei test possono essere interpretati in modo diverso, a seconda del particolare tipo di intelligenza che si intende esaminare. ;)
Ed è anche vero che -almeno in origine- si trattava di approcci diffusi soprattutto nella cultura anglosassone, laddove la tradizione filosofica è maggiormente orientata verso tendenze "pragmatiche"; per le quali l'intelligenza viene considerata soprattutto come facoltà da valutare sulla base di prestazioni esteriori.
Penso pure, però, che neanche queste ultime vadano sottovalutate; con il rischio di cadere in un fosso, camminando a naso in su a guardare estasiati le nuvole!
Come diceva Hobbes: "Primum vivere, deinde philosophari"; ed invero, se non si ha una intelligenza sufficiente a perseguire con efficacia i mezzi adeguati a sopravvivere (fosse pure con una nocciolina), una volta morti non avremo più modo di "filosofare" in alcun modo.
Il che, ovviamente, non significa affatto che ci sia una identità tra intelligenza ed efficienza, bensì soltanto che, in determinate occasioni, la seconda costituisce indubbiamente una significativa "misura" della prima: come nel caso dello scimpanzè e della nocciolina.
Peccato, però, che lui si fermi lì...mentre l'intelligenza umana va sicuramente OLTRE!
Come ho più volte ripetuto, infatti, ci sono diversi TIPI di intelligenza, ciascuno dei quali con la sua specifica dignità ed importanza; e non sono certo tutti "quantificabili" con i test di Q.I.. ;)
Ad esempio:
- sarebbe assurdo sottoporre ad test di Q.I. un compositore musicale (Mozart non lo avrebbe sicuramente superato);
- sarebbe assurdo, però, NON sottoporre ad test di Q.I. il controllore di un sistema d'arma o un pilota d'aereo supersonico (anche se incapace di scrivere una poesia, o di comporre una sinfonia).
Cioè, ritengo "intelligente" non assolutizzare il tutto, in termini di "principio"! ;)

Eutidemo

Ciao TERSITE. :)
Il mio "esempio" del pulman era meramente "esemplificativo" (se mi si consente la pleonastica ripetizione), al solo fine di distinguere la mera ASTUZIA dall'INTELLIGENZA.
Tu, invece, lo hai più approfonditamente sottoposto ad una analisi basata sulla TEORIA DEI GIOCHI, in ordine al cosiddetto "comportamento opportunistico". ;)
La tua analisi è estremamente "interessante", ed invero anche molto "intelligente".
Al riguardo però, non concordo del tutto su parte delle tue osservazioni:
1)
Tu scrivi: "E' certo che il pulman non ripartirà mai se tutti non spingono ma è altrettanto certo che esisterà sempre una piccola percentuale di individui che, una volta che il pulman si è mosso smetterà di spingere".
Il che, però, non è del tutto esatto.
Ed infatti, se l'intento è di far partire il pulman "all'americana" (come io ho fatto tante volte da giovane con la mia automobile, e pure con il nostro vecchio scuolabus), è pressochè CERTO che:
- i pochi o i tanti che stavano effettivamente spingendo il pullman, smetteranno soltanto quando sentiranno che il motore ingrana, non certo non appena il mezzo si muove per la spinta;
- i pochi o i tanti che stavano solo facendo finta di spingere il pullman, non smetteranno di spingere niente, perchè non lo avevano mai fatto neanche prima.
2)
Poi tu scrivi: "Esisteranno sicuramente uno o più individui che non avranno mai spinto, se le condizioni tra numero degli individui partecipanti e l'investimento energetico richiesto ad ognuno lo consentono, vale a dire se ci sono abbastanza individui collaborativi su cui distribuire il proprio carico senza che questi ne risentano al punto da accorgersene."
Questo, invece, è sicuramente VERO, anzi, direi che è addirittura "scontato" che in ogni "squadra" ci siano almeno uno o due "paraculi" che provano a far fare tutto il lavoro agli altri, sperando che gli altri non se ne accorgano; questo, contando sul fatto che il loro numero ridotto, rispetto alla maggioranza degli individui collaborativi, sia sufficiente a nascondere l'inganno. ;)
Nella mia vita, sia da ufficiale sotto le armi, sia successivamente, ho assisistito una infinità di volte a questo genere di "paraculate"; ma, per mia esperienza, i "paraculi" sono sempre stati scoperti:
- o da chi dirige la squadra (il cui compito precipuo è proprio questo, adottando varie "intelligenti" metodologie)
- ovvero dai suoi stessi compagni (in quanto "Ccà nisciuno è fFesso!").
Per cui, alla fin fine, il comportamento FURBO, non si è mai dimostrato davvero INTELLIGENTE, visto le sgradevoli conseguenze che ha dovuto subire una volta scoperto!
3)
Poi tu scrivi: "Ci sarebbe poi ancora da stabilire quanto spinge Caio e quanto spinge Tizio ( sempre come percentuale riferita ai loro potenziali) però questo complica si la faccenda ma non ne modifica l'impostazione in quanto sempre di comportamento opportunistico si tratterebbe, solo meno pronunciato e continuamente modulato."
Ed anche questo è VERO; solo che, se si tratta di un comportamento "simulato", vale quanto detto in 2).
4)
Poi tu scrivi: "Questo è uno dei pochissimi ambiti di indagine in cui diventa possibile un accostamento tra comportamento animale e comportamento umano ma solo perché questi comportamenti opportunistici possono venire "accettabilmente quantificati" in termini di investimento energetico e numero di individui."
Questo, invece, NON E' AFFATTO VERO, perchè (anche considerata la mia tesi di Laurea sugli aspetti "etologici" del Diritto Naturale), ti posso assicurare che gli ambiti di indagine in cui diventa possibile un accostamento tra comportamento animale e comportamento umano sono INNUMEREVOLI; non certo solo questo! ;)
4)
Poi tu scrivi: "In ogni caso le conclusioni non saranno mai "conclusioni forti" ma saranno sempre conclusioni utili come orientamenti generali ed indirizzi di ulteriore indagine per coloro i quali investiranno la loro carriera accademica in quel campo."
Questo, invece, mi sembra VERO e pienamente condivisibile, perchè, scientificamente, la conclusione di ogni ricerca è di spunto e stimolo per una ricerca successiva; non capisco, però, cosa c'entri questo con "la loro carriera accademica in quel campo." :)

tersite

#17
ad Eutidemo

----> i "paraculi" sono sempre stati scoperti..
insomma, buon per voi che sia andata sempre così ma sicuramente non penserai che succeda sempre così; io personalmente (i vecchi parlano sempre di quando erano sotto le armi...), dal lato truppa, ho passato dodici mesi a "paratergare" ufficiali e sottoufficiali con risultati che suscitavano invidia emulazione e sconforto sia nei graduati che nei commilitoni.

-----> ti posso assicurare che gli ambiti di indagine in cui diventa possibile un accostamento tra comportamento animale e comportamento umano sono INNUMEREVOLI;

la mia indole (paratergica..appunto..) mi trattiene sempre dal porre domande dirette circa le affermazioni che leggo perché penso che le domande dirette contengano sempre una sfumatura di sfida e di provocazione e quindi preferisco sempre girarci un poco attorno ma siccome per tua ammissione "hai fatto il militare", penso tu possa sopportare il peso di una domanda diretta e sia in grado di passar sopra a certe sottigliezze epistolari e quindi eccoci qua : citamene un paio.

p.s.: riuscivo a "paratergarli" non perché fossi particolarmente dotato ma perché io avevo solo quello a cui pensare, loro invece avevano da non farsi "paratergare" da altri 1000 come me e non potevano,statisticamente, smascherarli  tutti.
Ogni definizione è artificiosa e in ciò è il suo potenziale evolutivo. (anonimo)

Eutidemo

Ciao TERSITE. :)
                                       ***
Hai ragione ;)
Rettifico: "I "paraculi" sono <<QUASI>> sempre stati scoperti", almeno quelli della mia compagnia. O, forse, io mi illudo che sia stato così. ;D  ;D  ;D
Ma, con riferimento al nostro Paese, forse sarebbe il caso di dire che, probabilmente, i"paraculi"  non sono stati scoperti QUASI MAI. :(
Però qualche volta sì! :)
                                       ***
Invece non rettifico, ma, anzi, ribadisco,  che gli ambiti di indagine in cui diventa possibile un accostamento tra comportamento animale e comportamento umano sono INNUMEREVOLI; fermo restando, ovviamente, che ogni "specie" animale ha suoi comportamenti "specifici" (che variano da specie a specie), alcuni dei quali "somigliano" ai nostri -per prossimità genetica o per convergenza evolutiva- altri, invece, per niente. ;)
E, questo, talvolta, a prescindere dalla nostra specifica classificazione tassonomica.
Per esempio, in genere:
- gli animali la cui prole è "a dispersione rapida e/o estesa", non hanno il "tabu dell'incesto", perchè la probabilità di accoppiamenti parentali (geneticamente nocivi) è talmente scarsa, da rendere inutile l'insorgere di tale tabu comportamentale (che, umanamente, definiremmo "etico");
- gli animali, invece, la cui prole è "a dispersione lenta e/o ridotta", di solito hanno il "tabu dell'incesto" -come l'uomo, l'"oca cinerina" ed altri-, perchè la probabilità di accoppiamenti parentali (geneticamente nocivi) è molto intensa, e, quindi, l'insorgere di tale tabu comportamentale è selettivamente utile alla specie. 
Ovviamente, modificandosi la pressione selettiva dei vari habitat (e dei "modus vivendi" connessi), si evolvono e cambiano anche i comportamenti (gen)etici di una determinata specie; che, quindi, non sono affatto fissi per sempre.
Ad esempio, in genere, le scimmie hanno un comportamento sessuale genetico molto promiscuo; ma i nostri antenati, nel corso di milioni di anni, hanno lentamente sviluppato e sovrapposto a tale originario comportamento poligamico, un comportamento sessuale "prevalentemente" monogamico (sebbene molto imperfetto); questo, principalmente perchè la lunga gestazione della femmina umana, e la "lunghissima" maturazione dei figli fino all'età adulta, richiedeva l'assistenza e la protezione costante di un maschio adulto. ;)
Per cui il nostro comportamento "etico" monogamico, si è evoluzionisticamente "avvicinato" a quello dei colombi: i quali, come noto, sono strenuamente "monogamici".
Noi, invece, molto meno! ;D
Ed infatti, in quanto scimmie, in origine il nostro comportamento sessuale era molto più promiscuo; il che, sembra, ha reso necessaria una mutazione genetica non solo comportamentale (e latu sensu "etica"), ma anche fisica.
Tanto per fare un esempio (ma ce ne sarebbero altri), lo sviluppo abnorme e assolutamente "non funzionale" del seno femminile, "sembra" sia dovuto ad una sorta di "simulazione anteriore delle natiche", per indurre progressivamente, dall'accoppiamento scimmiesco "a posteriori", all'accoppiamente anteriore "faccia a faccia" -tipicamente umano e non scimmiesco- ed al bacio, strumentalmente utili a rinsaldare il rapporto "identitario" di coppia monogamica (o, almeno, così sostengono prevalentemente gli etologi e i paleontologhi); lo stesso dicasi per la carnosa bocca femminile, che, molto probabilmente, simula la vulva...culturalmente accentuata dai rossetti.
Nonostante ciò, mentre il TABU' dell'incesto è in noi molto più radicato (con le debite eccezioni),  il TABU' monogamico, invece, lo è molto di meno.
Su tali comportamenti innati, si innestano poi (con maggiore o minore forza) quelli culturalmente acquisiti, o per accentuarli o per reprimerli; ma mi fermo qui, altrimenti il discorso diventerebbe troppo ampio e complesso! ::)
Ovviamente, in questi ed in altri ambiti, si tratta solo di IPOTESI, più o meno serie e fondate; ma, in questo campo, non si possono avere CERTEZZE assolute come in matematica. ;)

Sariputra

Forse la nostra più grande distinzione come specie è la nostra capacità, unica tra le bestie, a fare scelte contro-evolutive. Infatti si è portati a pensare che l'intelligenza sia una forma superiore dell'evoluzione umana, ma i batteri sopravvivono molto meglio di noi bestie umane, pur senza la nostra intellighenzia, e ci sopravviveranno quando noi, in maniera molto intelligente, ci autodistruggeremo... :(


La maggior parte delle persone subiscono una evoluzione inversa rispetto a Pinocchio; sono nati come un uomo e finiscono come un burattino.
(Gerd De Ley)
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Eutidemo

Ciao Sariputra. :)
In effetti, per quanto concerne il FUTURO, anche io sono propenso a credere che, senza una radicale inversione di rotta in molti campi (a cominciare da quello dell'inquinamento), siamo effettivamente a rischio di estinzione; con l'ulteriore rischio di condurre all'estinzione anche molte altre specie, oltre alla nostra.
Tuttavia, per quanto concerne il PASSATO, non si può negare che la specie sapiens abbia sinora ottenuto uno strepitoso successo evolutivo rispetto alle altre specie; ed invero, almeno zoologicamente ed ecologicamente parlando, il successo evolutivo di una determinata specie si misura precipuamente dall'aumento costante del numero dei suoi esemplari, dalla loro diffusione territoriale, e dal loro accesso alle risorse. 
Comunque, a prescindere dal fatto se questa sia una cosa globalmente positiva o meno, per il futuro, come ho premesso, "la vedo dura" anch'io! ;)

sgiombo

Citazione di: Sariputra il 05 Marzo 2019, 11:20:54 AM
Forse la nostra più grande distinzione come specie è la nostra capacità, unica tra le bestie, a fare scelte contro-evolutive. Infatti si è portati a pensare che l'intelligenza sia una forma superiore dell'evoluzione umana, ma i batteri sopravvivono molto meglio di noi bestie umane, pur senza la nostra intellighenzia, e ci sopravviveranno quando noi, in maniera molto intelligente, ci autodistruggeremo... :(


La maggior parte delle persone subiscono una evoluzione inversa rispetto a Pinocchio; sono nati come un uomo e finiscono come un burattino.
(Gerd De Ley)


Mio caro amico Sari, soltanto una concezione errata della selezione naturale, che la assimila eccessivamente a quella artificiale di allevatori e coltivatori (umani), come agente "in positivo" consentendo unicamente la sopravvivenza dei "superadatti" a un ambiente in continuo cambiamento (mentre in realtà agisce "in negativo", impedendo la sopravvivenza unicamente dei "troppo inadatti") può far considerare "controevolutive" caratteristiche morfologiche o comportamentali che danno modesti svantaggi (ma non talmente ingenti da essere eliminate dalla selezione naturale).

E' il caso, fra le tante altre meraviglie, delle criniere dei leoni, delle corna dei cervi, della penne caudali dei pavoni e del piacere umano della musica.

Che per il fatto di essere preferiti dai partner per la riproduzione non diventano affatto più adatti delle alternative (mancanza di criniera o di corna, penne caudali misere e indifferenza alla musica o, peggio, gradimento per il "rap" e altri rumori): restano relativamente meno adatti (ma del tutto compatibilmente con la "benevolenza o generosità della selezione naturale" e con l' "altruismo dei geni").

Lou

#22
<Gli sviluppi sulle teorie evolutive e gli approfondimenti sono molto interessanti, tuttavia occorrerebbe tener ferma la focalizzazione sul tema del topic, nulla vieta di aprire o ricercare topic dedicati esclusivamente all'evoluzionismo et similia per disquisirne nei dettagli.>

—> https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/t1490/
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

Sariputra

@Sgiombo

E' dell'evoluzione dell'intelligenza che sto parlando, non certo di quella morfologica .Per inciso: non è che tutte le donne hanno aumentato la taglia del seno. Ce ne sono ancora tantissime, soprattutto giovinette ,che presentano quel seno che definirei "perfetto", se non fosse una parole così osteggiata nel nostro forum, ossia quello detto a "coppa di champagne"...che...ehm...io preferisco  :-[ (detto tra noi, dato che Green demetr non ci sente...altrimenti mi bacchetta subito come moralista buddhista ipocrita...). Naturalmente la mia è solo una valutazione estetica, visto che ho ormai superato questi "bassi" desideri...che mi tormentavano in giovine età, molto sollazzevoli fisicamente invero ma, in definitiva, assai deludenti... ;D
Torniamo all'intelligenza... Più intelligenza= più dominio del territorio= più distruzione del territorio = più velocemente verso l'autodistruzione = più "coglioni" in definitiva (più stupidi e meno intelligenti in senso assoluto...) e a questo concorrono tutti: i più "intelligenti" e adatti costruendo sempre nuove tecnologie per far schei e i meno adatti comprandole. Si calcola che, in soli 40 anni, dal 1970 al 2014 circa il 60% delle specie animali si sono estinte causa l' intelligente essere umano, distruttore di ogni biodiversità (fonte Living Planet Report 2018 del WWF in collaborazione con la Zoological Society of London).
In soli 40 anni signori, in soli 40 anni...che sono meno di una cacca di mosca riferiti alla vita complessiva del pianeta... :(
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

sgiombo

Citazione di: Sariputra il 05 Marzo 2019, 16:25:03 PM
@Sgiombo

E' dell'evoluzione dell'intelligenza che sto parlando, non certo di quella morfologica .Per inciso: non è che tutte le donne hanno aumentato la taglia del seno. Ce ne sono ancora tantissime, soprattutto giovinette ,che presentano quel seno che definirei "perfetto", se non fosse una parole così osteggiata nel nostro forum, ossia quello detto a "coppa di champagne"...che...ehm...io preferisco  :-[ (detto tra noi, dato che Green demetr non ci sente...altrimenti mi bacchetta subito come moralista buddhista ipocrita...).
Citazione
Beh, vista la coincidenza delle preferenze in proposito, mi sento un po' "virtualmente bacchettato" anch' io (e meno male per l' avverbio).



Naturalmente la mia è solo una valutazione estetica, visto che ho ormai superato questi "bassi" desideri...che mi tormentavano in giovine età, molto sollazzevoli fisicamente invero ma, in definitiva, assai deludenti... ;D
Citazione
...pure io li ho ormai superati: il tempo passa, e importante é non rimpiangere inutilmente le (nel mio caso non poche...) occasioni perdute e cercare di non soffermarsi nei ricordi sugli aspetti deludenti di quelle colte ma invece cercare di rammentare soprattutto quelli appaganti.
E poi cercare di vivere al meglio (innanzitutto accontentandoci) il presente e il poco futuro che ci rimane.



Torniamo all'intelligenza... Più intelligenza= più dominio del territorio= più distruzione del territorio = più velocemente verso l'autodistruzione = più "coglioni" in definitiva (più stupidi e meno intelligenti in senso assoluto...) e a questo concorrono tutti: i più "intelligenti" e adatti costruendo sempre nuove tecnologie per far schei e i meno adatti comprandole. Si calcola che, in soli 40 anni, dal 1970 al 2014 circa il 60% delle specie animali si sono estinte causa l' intelligente essere umano, distruttore di ogni biodiversità (fonte Living Planet Report 2018 del WWF in collaborazione con la Zoological Society of London).
In soli 40 anni signori, in soli 40 anni...che sono meno di una cacca di mosca riferiti alla vita complessiva del pianeta... :(
Citazione
Purtroppo verissimo.

acquario69

Citazione di: Eutidemo il 05 Marzo 2019, 13:35:45 PM
Ciao Sariputra. :)
In effetti, per quanto concerne il FUTURO, anche io sono propenso a credere che, senza una radicale inversione di rotta in molti campi (a cominciare da quello dell'inquinamento), siamo effettivamente a rischio di estinzione; con l'ulteriore rischio di condurre all'estinzione anche molte altre specie, oltre alla nostra.
Tuttavia, per quanto concerne il PASSATO, non si può negare che la specie sapiens abbia sinora ottenuto uno strepitoso successo evolutivo rispetto alle altre specie; ed invero, almeno zoologicamente ed ecologicamente parlando, il successo evolutivo di una determinata specie si misura precipuamente dall'aumento costante del numero dei suoi esemplari, dalla loro diffusione territoriale, e dal loro accesso alle risorse.
Comunque, a prescindere dal fatto se questa sia una cosa globalmente positiva o meno, per il futuro, come ho premesso, "la vedo dura" anch'io! ;)


Secondo me non e' affatto cosi..
Innanzitutto evoluzione...non credo che sia mai esistita in realtà alcuna evoluzione, semmai ci sarebbe solo un processo di trasformazione che di per se non implica nessun concetto di evoluzione.

successo...quale? e dove sarebbe?...e poi cosa vuol dire veramente?
Se si va a vedere l'etimologia indica un "venire dopo" una "successione" che e' appunto frutto di un processo di trasformazione (come sopra)

..su l'aumento del numero di esemplari, della loro diffusione e del loro accesso alle risorse..questo secondo me segnala al contrario un disequilibrio, una profonda anomalia e che essendo tale non può che condurre alla sua stessa eliminazione..proprio come fenomeno essendo che 
in Natura (e l'uomo non e' certo qualcosa di estraneo ad essa) tutto tende all'equilibrio ad ogni microistante,quindi nel momento in cui avviene un anomalia (un momentaneo disequilibrio) e' cosa certa che verra subito ripristinato.

Prima che intervenisse l'idea di "evoluzione"...e di tutti i suoi corollari, quali il progresso e via di questo passo,tutte le civiltà precedenti avevano profonda consapevolezza di cio che erano e in stretta interconnessione con la Natura stessa...lo erano ad esempio gli indiani d'america,gli aborigeni australiani, lo stesso oriente..prima che arrivassero gli anomali e quanto mai stupidi occidentali...tremila anni di storia,cioe da quando e' nato l'occidente come lo conosciamo noi e' in paragone lo spazio-tempo di un battito di ciglio ed e' come se assurdamente tutta l'attenzione,tutti i parametri fossero misurati solo su quel breve istante - cosi circoscritto da essere asfissiante - cosi del tutto insignificante e in realtà del tutto anomalo

Eutidemo

Come ha giustamente osservato LOU
<<<Gli sviluppi sulle teorie evolutive e gli approfondimenti sono molto interessanti, tuttavia occorrerebbe tener ferma la focalizzazione sul tema del topic, nulla vieta di aprire o ricercare topic dedicati esclusivamente all'evoluzionismo et similia per disquisirne nei dettagli.>>>
Sono d'accordo con lei, dovremmo attenerci di più al tema del TOPIC! ;)

sgiombo

Citazione di: acquario69 il 06 Marzo 2019, 04:19:12 AM


Prima che intervenisse l'idea di "evoluzione"...e di tutti i suoi corollari, quali il progresso e via di questo passo,tutte le civiltà precedenti avevano profonda consapevolezza di cio che erano e in stretta interconnessione con la Natura stessa...lo erano ad esempio gli indiani d'america,gli aborigeni australiani, lo stesso oriente..prima che arrivassero gli anomali e quanto mai stupidi occidentali...tremila anni di storia,cioe da quando e' nato l'occidente come lo conosciamo noi e' in paragone lo spazio-tempo di un battito di ciglio ed e' come se assurdamente tutta l'attenzione,tutti i parametri fossero misurati solo su quel breve istante - cosi circoscritto da essere asfissiante - cosi del tutto insignificante e in realtà del tutto anomalo

L' occidente imperialistico ha indubbiamente operato ovunque devastazioni inimmaginabili e genocidi.

Ma tutte le civiltà precedenti non avevano affatto profonda consapevolezza di ciò che erano e in stretta interconnessione con la Natura stessa...

Non hanno devastato la natura nemmeno lontanamente rispetto a quanto ha fatto l' imperialismo occidentale solo perché non erano nemmeno lontanamente dotati di potenza tecnica rispetto ad esso, e non affatto perché avessero conoscenza dei reali rapporti fra sé, le altre civiltà (con le quali erano spesso in guerra quanto i popoli occidentali) e la natura complessivamente intesa.

Ipazia

Citazione di: Eutidemo il 05 Marzo 2019, 13:35:45 PM
Ciao Sariputra. :)
In effetti, per quanto concerne il FUTURO, anche io sono propenso a credere che, senza una radicale inversione di rotta in molti campi (a cominciare da quello dell'inquinamento), siamo effettivamente a rischio di estinzione; con l'ulteriore rischio di condurre all'estinzione anche molte altre specie, oltre alla nostra.
Tuttavia, per quanto concerne il PASSATO, non si può negare che la specie sapiens abbia sinora ottenuto uno strepitoso successo evolutivo rispetto alle altre specie; ed invero, almeno zoologicamente ed ecologicamente parlando, il successo evolutivo di una determinata specie si misura precipuamente dall'aumento costante del numero dei suoi esemplari, dalla loro diffusione territoriale, e dal loro accesso alle risorse.
Comunque, a prescindere dal fatto se questa sia una cosa globalmente positiva o meno, per il futuro, come ho premesso, "la vedo dura" anch'io! ;)

Siamo all'apice della catena alimentare, del controllo del territorio e della predazione. Gli unici antagonisti ancora temibili sono virus e batteri che però abbiamo imparato a trattare farmacologicamente. Dobbiamo solo imparare ad essere degni di tutto ciò. E qui la vedo dura anch'io.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

Non solo uno scimpanzè mi ha battuto in velocità nello scoprire il metodo migliore per impossessarsi della nocciolina in un contenitore di vetro (problema che, in verità, in natura si presenta alquanto raramente), ma ho pure scoperto che, da una vita intera, io sbucciavo le banane dal lato sbagliato. :-[
Ed invece, da sempre, TUTTE le scimmie sanno benissimo quale è il lato giusto da cui cominciare a sbucciarle!!! ::)
C'è sempre qualcosa da imparare! ;)
https://www.youtube.com/watch?v=P8svUCSuMS4