L'evoluzionismo darwiniano è scientificamente attendibile?

Aperto da Socrate78, 03 Maggio 2018, 14:42:39 PM

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everlost

Carlo Pierini, hai scritto:


Citazione"........se applichiamo lo stesso concetto alla speciazione, cioè al passaggio da una specie *già esistente* ad una nuova specie*mai esistita prima*, il discorso si fa davvero interessante, perché alla "riorganizzazione genetica" (Gould & Eldredge) del vecchio DNA che precede questo passaggio improvviso al nuovo DNA si deve attribuire una sorta di conoscenza della meta, di pre-visione della nuova struttura (che non è, ovviamente, codificata nel vecchio DNA), proprio come succede nei processi creativi-inventivi-finalisti della nostra mente quando inventiamo qualcosa di nuovo e lo disegniamo come progetto PRIMA ANCORA di averlo realizzato. .........."
Un passaggio mica tanto improvviso! Mentre che sia irregolare ormai pare assodato.

Vedo un po' difficile, però, sostenere con prove scientifiche che ci sia un progetto o un progettista, esterno o interno all'essere vivente, che diriga la trasformazione verso forme più vantaggiose e addirittura che il futuro intervenga sincronicamente a determinare questo cambiamento. 
Anche perché le mutazioni non sono sempre migliorative né garantiscono la sopravvivenza dell'organismo adattato. Molte specie, in maniera sorprendente, si estinguono pur essendo più adatte di altre. 
Poco importa se lo scopo sia di largo respiro, riguardante il mondo in generale o molto più modesto e limitato a un solo organismo, perché si tratterebbe sempre di finalismo. 
Ma a me pare che le previsioni che l'essere vivente  ricaverebbe dalla sintropia, o dall'energia orgonica di Reich, o dall'Intelligent Designer siano un po' come quelle meteorologiche,  affidabili fino alla curva.
La teoria neodarwinista, da quanto ne so, non afferma che l'evoluzione tenda finalisticamente al miglioramento della specie o alla sopravvivenza individuale, ma che sopravvivano -almeno provvisoriamente - quelli più adatti ; per l'esattezza, gli individui che per pura fortuna abbinano un sufficiente numero di tratti genetici adattivi alle opportune contingenze favorevoli. 
Non sopravvivono i più adatti né i migliori in assoluto.
Darwin porta l'esempio della guerra in cui vengono sacrificati i giovani più forti e coraggiosi, mentre restano a casa gli anziani, i deboli e i malati, ossia i meno validi.
Forse risulta controintuitivo, ma una cosa non deve essere piacevole per essere vera.

Ripropongo il link all'articolo del prof. La Vergata
https://www.spiweb.it/cultura/antropologia/darwin-e-il-caso/
perché è davvero molto chiaro.

viator

Salve. Etciuuu !!. Salve. Salute !. E ridajje cor finalismo ! (non sono romano ma trovo incisivo e divertente il romanesco).

Fini, scopi, progetti risultano concepibili e stendibili solo da umani o da enti-entità in possesso di- e esercitanti- delle caratterstiche umane.

Affermando che l'evoluzione - includente ovviamente l'uomo - realizzi fine o scopo risultante da un progetto significa semplicemente affermare che la comparsa dell'uomo sia stata effetto cercato da qualche volontà umana od umanizzata.

Quindi l'uomo e/o la capacità umana di volere e progettare sarebbero state le cause che avrebbero prodotto - alla fine (magari provvisoria) di un certo progetto - la comparsa dell'uomo.

Ma come si fa a scrivere centinaia o migliaia di righe attorno a questo argomento senza inciampare in una simile incongruenza ?

Ennesima dimostrazione del come sia facile - anzi per alcuni addirittura logico - capovolgere gli effetti rispetto alle loro cause (cioè, fisicamente, capovolgere l'andamento entropico).

La volontà ed il progetto, cioè due degli effetti dell'esistenza dell'umano, sarebbero le cause dell'andamento evolutivo che avrebbe prodotto l'umano !! Saluti ed auguri per quelli che secondo me sono stati ragionamenti prodotti dai postumi di un raffreddore, il quale purtroppo è patologia non grave ma altamente contagiosa per la quale il Viatorol risulterà inefficace.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

everlost

Allora vuol dire che abbiamo il raffreddore in due!  :D
Auguroni doppi e doppia salute anche a te!

Carlo Pierini

#153
Citazione di: everlost il 19 Dicembre 2018, 01:50:56 AM
Carlo Pierini, hai scritto:


Citazione"........se applichiamo lo stesso concetto alla speciazione, cioè al passaggio da una specie *già esistente* ad una nuova specie*mai esistita prima*, il discorso si fa davvero interessante, perché alla "riorganizzazione genetica" (Gould & Eldredge) del vecchio DNA che precede questo passaggio improvviso al nuovo DNA si deve attribuire una sorta di conoscenza della meta, di pre-visione della nuova struttura (che non è, ovviamente, codificata nel vecchio DNA), proprio come succede nei processi creativi-inventivi-finalisti della nostra mente quando inventiamo qualcosa di nuovo e lo disegniamo come progetto PRIMA ANCORA di averlo realizzato. .........."
Un passaggio mica tanto improvviso! Mentre che sia irregolare ormai pare assodato.

Vedo un po' difficile, però, sostenere con prove scientifiche che ci sia un progetto o un progettista, esterno o interno all'essere vivente, che diriga la trasformazione verso forme più vantaggiose e addirittura che il futuro intervenga sincronicamente a determinare questo cambiamento.
Anche perché le mutazioni non sono sempre migliorative né garantiscono la sopravvivenza dell'organismo adattato. Molte specie, in maniera sorprendente, si estinguono pur essendo più adatte di altre.
Poco importa se lo scopo sia di largo respiro, riguardante il mondo in generale o molto più modesto e limitato a un solo organismo, perché si tratterebbe sempre di finalismo.
Ma a me pare che le previsioni che l'essere vivente  ricaverebbe dalla sintropia, o dall'energia orgonica di Reich, o dall'Intelligent Designer siano un po' come quelle meteorologiche,  affidabili fino alla curva.
La teoria neodarwinista, da quanto ne so, non afferma che l'evoluzione tenda finalisticamente al miglioramento della specie o alla sopravvivenza individuale, ma che sopravvivano -almeno provvisoriamente - quelli più adatti ; per l'esattezza, gli individui che per pura fortuna abbinano un sufficiente numero di tratti genetici adattivi alle opportune contingenze favorevoli.
Non sopravvivono i più adatti né i migliori in assoluto.
Darwin porta l'esempio della guerra in cui vengono sacrificati i giovani più forti e coraggiosi, mentre restano a casa gli anziani, i deboli e i malati, ossia i meno validi.
Forse risulta controintuitivo, ma una cosa non deve essere piacevole per essere vera.

CARLO
Gli eventi finalistici sono impossibili da dimostrare scientificamente perché la scienza, nella limitatezza del suo dominio di ricerca, non ha strumenti teorici per dare un significato al concetto di finalità. La scienza è in grado di studiare solo il dominio della causalità (determinismo) e quindi gli scienziati, nella loro ottusità, vorrebbero ricondurre alla logica CAUSale (di cui la CASUalità è un aspetto particolare) anche ciò che, invece, è intenzionale, finalistico. Proprio come l'ubriaco della barzelletta che, di notte, cercava sotto un lampione il portafoglio perso chissà dove, perché - diceva - ...solo lì c'era luce!
Ma, disgraziatamente, la casualità è dimostrabile SOLO se si dimostra l'equiprobabilità delle variazioni possibili, e quindi è INDIMOSTRABILE in casi complessi e poco conosciuti come le mutazioni genetiche, di fronte ai quali la tesi casualista deve scordarsi di accampare pretese di scientificità e riconoscere la propria vera natura di pregiudizio ideologico privo di fondamento oltreché di sano buon senso. Poiché il sano buon senso NON inclina affatto a credere che, come già detto, degli organismi come questo (orchidea vesparia):

https://www.donnamoderna.com/wp-content/uploads/2015/10/4285059-Orchidea-vesparia-se-sei-una-conquistatrice-700x545.jpg

- che per attirare gli insetti impollinatori ha modificato uno dei suoi petali fino ad imitare (nella forma, nei colori e nell'addome peloso) un'ape femmina, e che emette persino lo stesso feromone che attira il fuco -, siano il risultato di una cieca casualità. Almeno fin quando i darwinisti non dimostreranno il contrario.

EVERLOST
Ripropongo il link all'articolo del prof. La Vergata
https://www.spiweb.it/cultura/antropologia/darwin-e-il-caso/
perché è davvero molto chiaro.


CARLO
Il prof. La Vergata non cambia nulla di quanto ho scritto.

everlost

Sei molto convinto, Carlo, ma sai, a volte è utile confrontarsi anche con idee diverse.
L'immagine della Ophrys, ad esempio, fa pensare ma non va considerata isolatamente.
Ecco qui una galleria impressionante di orchidee che fra l'altro ricordano anche figure umane, teste di scimmie, di tigri, di uccelli, colombe e rane con la bocca aperta, animali che dovrebbero spaventare gli imenotteri, non attirarli...ammesso poi che i fuchi siano attirati dall'aspetto e non invece dal profumo del nettare e dalla coppa aperta molto accessibile dove possono addirittura trascorrere comodamente la notte (interpretazione che io ritengo più sensata di una trasformazione eterodiretta).

https://www.boredpanda.com/flowers-look-like-animals-people-monkeys-orchids-pareidolia/

Che scopo hanno queste forme bizzarre?
Ci dev'essere dietro un progettista burlone molto, molto creativo...oppure è soltanto pareidolia?

Jacopus

#155
Nel corso di un periodo di tempo estremamente breve, in termini evolutivi (poche decine d'anni) è stato provato che il seme del tarassaco in molte grandi città americane è cambiato. È diventato più pesante per poter cadere prima, ovvero nell'area vicino alla pianta madre, di solito posta in un piccolo parco circondato da cemento, dove ogni seme sarebbe inutile. Se una modifica del genere è avvenuta nel giro di poche generazioni di alberi, è ipotizzabile che nel giro di qualche milione di anni le orchidee possano essere dotate di gambe ed aver fondato una grande civiltà, se l'adattamento e le interazioni con le altre specie fossero idonee a  ciò.
Pensare ad un mirabile progetto preordinato da un Architetto non regge a meno che non si pensi a questo Architetto come colui che ha semplicemente ordinato alla vita di "essere" senza curarsi di come questa essenza si possa sviluppare. Si tratta però di un dilemma a cui il darwinismo, non sa e non vuole rispondere, trattandosi di problema teologico e non scientifico.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Carlo Pierini

#156
Citazione di: Jacopus il 20 Dicembre 2018, 23:28:44 PM
Pensare ad un mirabile progetto preordinato da un Architetto non regge a meno che non si pensi a questo Architetto come colui che ha semplicemente ordinato alla vita di "essere" senza curarsi di come questa essenza si possa sviluppare.

CARLO
Questa idea di attribuire al casualismo darwiniano una valenza scientifica (che in realtà non possiede) pur  di contrastare il creazionismo, mi ricorda la storiella di quel tizio che si tagliò l'uccello per ...fare un dispetto alla moglie!
Tra l'idea puerile (e non conforme ai dati della paleontologia) di una evoluzione fondata sul caso e sulla selezione naturale, e l'altrettanto puerile idea creazionista ci sono ipotesi molto più adulte e più in linea con la paleontologia. Ipotesi che, tuttavia, confliggono con i dogmi della fede materialista e che per questo resteranno per decenni (o per secoli) emarginate dai circuiti della ricerca  e dai relativi finanziamenti per il loro sviluppo.
Insomma, se è vero che la scienza ha demolito un gran numero di dogmi e di superstizioni, è altrettanto vero che molti/e di essi/e hanno solo cambiato di segno e continuano ad essere una palla al piede dell'evoluzione della conoscenza.

Carlo Pierini

#157
Citazione di: everlost il 20 Dicembre 2018, 23:26:11 PM
Sei molto convinto, Carlo, ma sai, a volte è utile confrontarsi anche con idee diverse.
L'immagine della Ophrys, ad esempio, fa pensare ma non va considerata isolatamente.

CARLO
Certo, infatti avevo già postato questi altri esempi (repetita iuvant):







Geco su ramo

Mantide a forma di orchidea

Orchidee a forma di animali vari

Insetto-foglia 1







EVERLOST

Che scopo hanno queste forme bizzarre?
Ci dev'essere dietro un progettista burlone molto, molto creativo...oppure è soltanto pareidolia?

CARLO
Il dubbio è lecito. E non è da escludere la possibilità di una componente ludica. Di fronte a tali forme, mi vengono in mente immagini come queste:



Ciò che invece è una vera e propria truffa intellettuale è il continuare a contrabbandare l'ipotesi casualista come "scientifica" e stigmatizzare come "anti-scientifiche" le teorie (creativiste-finaliste)  che ad essa si oppongono.

Jacopus

Carlo Pierini: le malattie genetiche a quale principio non casualistico rispondono? (Comunque la teoria evoluzionistica non è semplicemente casualistica, troppo comodo far passare le teorie per qualcosa che non sono, per poterle demolire).
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Carlo Pierini

#159
Citazione di: Jacopus il 21 Dicembre 2018, 09:58:16 AM
Carlo Pierini: le malattie genetiche a quale principio non casualistico rispondono?
CARLO
Quelle sì che possono essere causate da mutazioni casuali di tipo entropico (fattori chimici endogeni, errori di replicazione, raggi X, Gamma, UV, ecc.). Ma sostenere che l'evoluzione (che è un processo sintropico) si fonda su mutazioni patologiche (entropiche) è un po' come dire che il progresso tecnologico si fonda sui guasti tecnici favorevoli. ...Roba da Cottolengo!

JACOPUS
(Comunque la teoria evoluzionistica non è semplicemente casualistica, troppo comodo far passare le teorie per qualcosa che non sono, per poterle demolire).

CARLO
E  come altro viene spiegata, per esempio, una cosa come questa?:

http://cdn2.tstatic.net/jabar/foto/bank/images/buah-loofah_20151215_092603.jpg

...che fa venire la voglia di ...farsi una canna?   :)

Jacopus

Carlo: forse nella tua concezione di evoluzione, che non è quella corretta, l'evoluzione è un processo sintropico. Ad ogni buon conto di fronte ad insulti poco educati, la finisco qui, con questa discussione.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Carlo Pierini

Citazione di: Jacopus il 21 Dicembre 2018, 15:06:43 PM
Carlo: forse nella tua concezione di evoluzione, che non è quella corretta, l'evoluzione è un processo sintropico. Ad ogni buon conto di fronte ad insulti poco educati, la finisco qui, con questa discussione.

CARLO
Tu non daresti del "matto" a chi sostenesse che il progresso tecnologico si fonda sui guasti tecnici favorevoli? 
Insomma, questo apprezzamento non è sicuramente rivolto a te visto che per te l'evoluzione biologica non è un processo sintropico come, invece, lo è l'evoluzione tecnologica.

everlost

Invece io penso proprio che il progresso tecnologico funzioni come l'evoluzionismo, naturalmente in maniera più veloce ed efficace perché è controllato dall'intelligenza umana e da molte menti coordinate. 
Dobbiamo ringraziare anche gli errori, una caterva impressionante di sbagli  non tutti dipendenti dall'ignoranza  dei progettisti, ma individuati e  corretti - a portarci dove oggi siamo, altrimenti saremmo ancora cavernicoli alle prese con le ombre platoniche.
Stavamo però parlando di sintropia e di orchidee.
Dato che ne esistono molte simulanti il muso di una scimmia o di una tigre, ecc. ecc., è un po' difficile, dal mio punto di vista, immaginare trasformazioni ad hoc.
CitazioneIl dubbio è lecito. E non è da escludere la possibilità di una componente ludica. Di fronte a tali forme, mi vengono in mente immagini come queste:

https://www.italian-frescos.com/wp-content/uploads/2011/11/Stile-classico-e-armonia-delle-forme-contraddistinguono-questa-dolce-affresco-di-putti-ispirato-al-Boucher-.jpg

https://giunti-scuola-prod.s3.amazonaws.com/public/files/dbtitoli/50709X.jpg

Ciò che invece è una vera e propria truffa intellettuale è il continuare a contrabbandare l'ipotesi casualista come "scientifica" e stigmatizzare come "anti-scientifiche" le teorie (creativiste-finaliste)  che ad essa si oppongono.

La mia era solo una domanda retorica, in realtà. Il dubbio che tu poni sarà anche lecito ma personalmente non mi sfiora nemmeno.
Rispetto all'idea di evoluzione spontanea concepita dal darwinismo, trovo molto più puerile immaginare che esista un creatore stravagante il quale indirizza le piante verso forme da spettacolo 'burlesque' (alcune pure alquanto becere), al solo scopo di divertire o scandalizzare maschi e femmine del genere umano...sì, perché di esempi ce ne sarebbero anche per le signore, volendo, ma non sarò certo io a citarli.
Secondo me sono solo casi di pareidolia.
Non risulta che gli insetti ne soffrano come noi, quand'anche fosse si spaventerebbero, e allora non credo che un simile... travestimento possa favorire l'impollinazione o che comporti qualsiasi altro vantaggio evolutivo per le orchidee.
Invece, per quanto riguarda il mimetismo degli animali, ha certamente uno scopo dimostrabile. Nel camaleonte o nella seppia il cambiamento di colore è prodotto a comando dall'animale stesso che diventa capace di assumere la tonalità di fondo per nascondersi o colori squillanti per mandare segnali ai propri simili, e poi ritorna del colore originario. E' una funzione stupefacente e non ti nascondo che farebbe comodo a molte persone, me compresa: sfortunatamente non siamo capaci di ottenerla e neanche di farci spuntare le ali per saltare le file o muoverci meglio nel traffico cittadino. 
Potremmo anche farci crescere le dita palmate invece di usare le pinne, ma purtroppo non ci riusciamo... come lo concili con la sintropia?

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@ tutti
Molti divulgatori scientifici in effetti si esprimono in modo da suggerire a noi profani l'idea che esista una sorta di finalismo nel mondo naturale. Forse non se ne rendono neanche conto, almeno spero.
Così certe persone leggendo  la notizia riportata da @ Jacopus penseranno che il tarassaco cittadino abbia modificato la grandezza del seme per poter germogliare vicino alla pianta madre, anche se naturalmente ciò è ridicolo!
Probabilmente alcune varietà a seme grosso e pesante avranno soppiantato quelle a seme piccolo e leggero, perché queste ultime volando lontano non riuscivano a germogliare, finivano per seccare sull'asfalto o sul cemento, mentre invece le prime, cadendo sul terreno non lontano dalle piante madri, avevano il privilegio di attecchire e svilupparsi.
Un caso fortunato fra mille altri sfortunatissimi.

E' ben diverso dall'immaginare che le piante stesse si siano... rese conto di dover sviluppare semi più pesanti!
Anch'io come @Jacopus credo che Ipotizzare l'intervento diretto di Dio in ogni piccolo adattamento di ogni minima forma vivente sia abbastanza assurdo. 
Troverei più logico il panteismo, allora. Ma certo bisognerebbe dimostrarlo e nessuno finora ci è riuscito.
Oppure è possibile che l'Architetto abbia dato ordine al cosmo di evolversi in maniera autonoma, stabilendo le precise leggi di base all'origine di tutto. Una di queste potrebbe essere l'evoluzione naturale. Che forse non conosciamo ancora in maniera completa, e che forse si evolverà anch'essa come tutte le idee e le teorie umane.
Ad ogni modo, comunque la si pensi, conciliare il monoteismo con la precarietà del mondo fisico è troppo difficile e solleva problemi enormi. Ad esempio, ci si potrebbe chiedere (come Darwin in effetti fece) perché un Creatore amorevole e onnipotente dovrebbe essere attentissimo al miglioramento di certe forme viventi e non preoccuparsi affatto delle migliaia di specie che si estinguono, o peggio dei tanti cuccioli e bambini che nascono deformi e sono condannati a morire per gravi malattie congenite di cui non sono minimamente responsabili.
Non vale obiettare che non possiamo capire la volontà divina...perché allora non avrebbe senso neppure ragionare e discutere come stiamo facendo. Non avrebbe senso essere stati creati a immagine e somiglianza di Dio, se non fossimo neppure in grado di capire che progetto Egli ha per il mondo e per noi.

Carlo Pierini

#163
Citazione di: everlost il 26 Dicembre 2018, 23:16:08 PM
Invece io penso proprio che il progresso tecnologico funzioni come l'evoluzionismo, naturalmente in maniera più veloce ed efficace perché è controllato dall'intelligenza umana e da molte menti coordinate.

CARLO
Certo, ci sono analogie col darwinismo anche in questo aspetto dell'attività umana. Tuttavia, il controllo intelligente da parte dell'uomo è un controllo "mirato", cioè, di finalistico. Quindi, le "mutazioni" tecnologiche evolutive non sono guidate da eventi casuali, ma da nuove conoscenze, da nuove scoperte della ricerca teorica, da nuove realizzazioni nei settori più avanzati (per es.: miniaturizzazione spinta, nuove proprietà dei materiali, nuove soluzioni tecniche, nuovi farmaci specifici, ecc.),  sebbene poi la "selezione naturale", cioè il mercato svolga un ruolo molto simile a quello della selezione naturale in campo biologico.
Per questo c'è una differenza sostanziale tra evoluzione darwiniana - fondato su una cieca casualità - ed evoluzione fondata su fini. E non parlo, naturalmente, di "fini ultimi", cioè di scopi verso i quali, secondo certi creazionisti dogmatici, Dio stesso indirizzerebbe dall'esterno, col suo dito magico le varie creature, una per una in vista di un disegno ultimo glorioso. Nell'ambito delle teorie finaliste-mentaliste che vanno emergendo sempre più numerose in questi ultimi decenni (Eccles, Arcidiacono, De Rosa, Grof, Bohm, Margenau, ecc.) sono ben altre le ipotesi che sembrano conformarsi coerentemente ai dati via via crescenti della paleontologia.

EVERLOST
Dobbiamo ringraziare anche gli errori, una caterva impressionante di sbagli  non tutti dipendenti dall'ignoranza  dei progettisti, ma individuati e  corretti - a portarci dove oggi siamo, altrimenti saremmo ancora cavernicoli alle prese con le ombre platoniche.

CARLO
Sicuramente! Ma mentre nella visione darwiniana sono gli errori stessi che costruiscono il processo evolutivo, nel nostro caso succede il contrario: è il superamento degli errori il motore della trasformazione.. C'è una bella differenza.

CIT. EVERLOST
Stavamo però parlando di sintropia e di orchidee.
Dato che ne esistono molte simulanti il muso di una scimmia o di una tigre, ecc. ecc., è un po' difficile, dal mio punto di vista, immaginare trasformazioni ad hoc.
CitazioneCARLO
Il dubbio è lecito. E non è da escludere la possibilità di una componente ludica. Di fronte a tali forme, mi vengono in mente immagini come queste:


https://www.italian-frescos.com/wp-content/uploads/2011/11/Stile-classico-e-armonia-delle-forme-contraddistinguono-questa-dolce-affresco-di-putti-ispirato-al-Boucher-.jpg

https://giunti-scuola-prod.s3.amazonaws.com/public/files/dbtitoli/50709X.jpg

Ciò che invece è una vera e propria truffa intellettuale è il continuare a contrabbandare l'ipotesi casualista come "scientifica" e stigmatizzare come "anti-scientifiche" le teorie (creativiste-finaliste)  che ad essa si oppongono.

EVERLOST
La mia era solo una domanda retorica, in realtà. Il dubbio che tu poni sarà anche lecito ma personalmente non mi sfiora nemmeno.
Rispetto all'idea di evoluzione spontanea concepita dal darwinismo, trovo molto più puerile immaginare che esista un creatore stravagante il quale indirizza le piante verso forme da spettacolo 'burlesque' (alcune pure alquanto becere), al solo scopo di divertire o scandalizzare maschi e femmine del genere umano...sì, perché di esempi ce ne sarebbero anche per le signore, volendo, ma non sarò certo io a citarli.

CARLO
Beh, certo! Se l'alterativa al darwinismo dovesse essere questa, allora ..meglio il darwinismo!

EVERLOST
Secondo me sono solo casi di pareidolia.

CARLO
Secondo me, invece, si tratta di influenze di archetipi diversi; così come penso che l'evoluzione sia il passaggio (relativamente libero) da un archetipo biologico meno adatto ad uno più adatto. La pareidolia può, se mai, riguardare figure più bizzarre, davvero casuali. In casi come questi, invece, la cieca casualità è altamente improbabile:

http://metrocitypress.altervista.org/wp-content/uploads/2018/04/Insetto-Stecco.jpghttps://www.comune.modena.it/salastampa/archivio-comunicati-stampa/2013/10/scoprire-gli-insetti-mimetici-con-la-biblioteca-rotonda/insetto-stecco.jpeg

https://poracaso.com/wp-content/uploads/2014/09/arareplant.jpg

http://4.bp.blogspot.com/-S3Zd3FqNX3A/T0hDroeRRfI/AAAAAAAAAz0/xcrbGfMl6ig/s1600/Mime3.jpg

EVERLOST
Non risulta che gli insetti ne soffrano come noi, quand'anche fosse si spaventerebbero, e allora non credo che un simile... travestimento possa favorire l'impollinazione o che comporti qualsiasi altro vantaggio evolutivo per le orchidee.
Invece, per quanto riguarda il mimetismo degli animali, ha certamente uno scopo dimostrabile. Nel camaleonte o nella seppia il cambiamento di colore è prodotto a comando dall'animale stesso che diventa capace di assumere la tonalità di fondo per nascondersi o colori squillanti per mandare segnali ai propri simili, e poi ritorna del colore originario. E' una funzione stupefacente e non ti nascondo che farebbe comodo a molte persone, me compresa: sfortunatamente non siamo capaci di ottenerla e neanche di farci spuntare le ali per saltare le file o muoverci meglio nel traffico cittadino.
Potremmo anche farci crescere le dita palmate invece di usare le pinne, ma purtroppo non ci riusciamo... come lo concili con la sintropia?

CARLO
Infatti nessuno si sogna di sostenere che il patrimonio genetico sia modificabile ...a capriccio.

EVERLOST
E' ben diverso dall'immaginare che le piante stesse si siano... rese conto di dover sviluppare semi più pesanti!

CARLO
Se continui a proporre stupidaggini come "il rendersi conto" da parte delle piante (o degli animali) come alternative alla sciocchezza del casualismo darwiniano, allora hai ragione tu: è meglio Darwin. Ma tu dovresti mettere a confronto il darwinismo con le ipotesi alternative reali che esistono, non con le stupidaggini.Altrimenti mi dai l'impressione che ...a te piace vincere facile!   :)

https://youtu.be/407jFKGDEhI

https://youtu.be/gKgkYxWoZ-M

everlost

CitazioneCARLO
Sicuramente! Ma mentre nella visione darwiniana sono gli errori stessi che costruiscono il processo evolutivo, nel nostro caso succede il contrario: è il superamento degli errori il motore della trasformazione.. C'è una bella differenza.
Non tanto quanto credi. Se vogliamo essere precisi, parlando di quantità non sono gli errori clamorosi a sostenere l'evoluzione naturale,  anzi, le mutazioni dannose sono molto meno frequenti di quelle neutre o poco significanti e sono proprio queste ultime- più delle prime- a dominare il processo evolutivo... quindi non so se sia giusto dire che l'evoluzionismo si basa sugli errori: anche se tecnicamente questo sono, piccolissimi sbagli nella replicazione del DNA, essi non impediscono all'organismo di vivere, anzi gli offrono ulteriori chances di adattamento se l'ambiente esterno dovesse cambiare. 
Ma anche il progresso tecnologico, se vogliamo, approfitta dei piccoli sbagli e delle leggere modifiche più che degli errori abissali.

Non mi piace vincere facile, è che non mi chiaro cosa pensi quando parli di 'influenza di archetipi diversi'. Influenza su cosa? Dal momento che le piante sono prive di anima e di coscienza, non vedo come potrebbero subire l'influenza di archetipi. A meno che tu non creda nella Mente universale...ma questa mi pare un'ipotesi più filosofica che scientifica.
Dato che respingi il creazionismo e ritieni che animali e piante non possano modificarsi volontariamente, roba che del resto attiene allo sciocchezzaio antidarwinista, vorrei capire quale alternativa  dimostrata scientificamente proponi all'accumulo di cambiamenti casuali che ti sembra tanto assurdo.

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