L'evoluzionismo darwiniano è scientificamente attendibile?

Aperto da Socrate78, 03 Maggio 2018, 14:42:39 PM

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Carlo Pierini

Citazione di: viator il 14 Dicembre 2018, 21:16:21 PM
Se l'evoluzione o qualsiasi altro processo raggiunge il proprio fine-scopo, significherà quindi che esso cessa. Quindi scopo dell'evoluzione sarebbe il suo cessare. Nel caso del mondo nel suo assieme, scopo del mondo = fine del mondo.

CARLO
Il fatto che tu ti comporti finalisticamente comporta forse la fine del mondo?
Rileggi meglio, qui non si parla di fini ultimi ma di "fini successivi".

viator

Salve Carlo. Forse, come paventavo, mi sono infatti sbagliato.

Mi capita di comportarmi VOLONTARIAMENTE, senza che mai creda che le mie od altrui azioni concorrano a generare un fine ultimo. Invece mi accontento di sperare che i miei atti e comportamenti realizzino l'effetto (cioè la finalità passo-passo sempre provvisoria) da me desiderato ed aleatoriamente previsto.

Che poi l'evoluzionismo darwiniano non sia scientificamente dimostrabile, è cosa nota.

Attendibile invece è termine completamente vago che non esprime nulla.

Si tratta tuttora di una semplice tesi o teoria di successo della quale non è stato finora possibile dimostrare la falsità. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Jacopus

La teoria evoluzionistica non è solo attendibile ma è dimostrata scientificamente, almeno secondo il modello del "paradigma" di Kuhn. Al momento è la teoria migliore per spiegare come evolve la vita sulla terra. Non può dare alcuna risposta sulla presenza o meno di una divinità artefice iniziale della vita, né del passaggio dall'inorganico all'organico. Sui passaggi evolutivi fondati sulla casualità e sull'interazione ambiente-organismi viventi invece la teoria evoluzionistica ha accumulato una serie impressionante di prove, avvalorate in ultimo dalla genetica.
Non mi meraviglio che vi sia una così grande resistenza ad accettare questo fatto, una resistenza che aveva già previsto Darwin all'indomani della pubblicazione della sua opera.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Socrate78

Non c'è NIENTE di dimostrato sulla teoria evoluzionistica, anzi. Se la teoria evolutiva fosse vera, sarebbero dovuti nascere esemplari intermedi con caratteristiche ibride di transizione, mentre l'unica varietà che si nota in natura è quella all'interno di una stessa specie, ma non vi sono esseri ibridi che testimoniano il passaggio da una specie all'altra. Nessun fossile, sepolto negli strati della Terra, testimonia l'esistenza di esseri ibridi di transizione. Inoltre Darwin affermava che in ogni specie sopravvivono le mutazioni vantaggiose, mentre quelle sfavorevoli scompaiono, tuttavia quale vantaggio ci sarebbe se un uomo ad esempio iniziasse a sviluppare un abbozzo di ala per diventare qualcos'altro? Non ci sarebbe nessun vantaggio, sarebbe una mutazione inutile. Tutte le mutazioni genetiche del DNA  invece sono sfavorevoli e non portano ad alcuna evoluzione in positivo, generano solo handicap e svantaggio, quindi non ricadano affatto nelle variazioni favorevoli descritte da Darwin. Io non credo che la teoria evoluzionistica e il gradualismo descrivano davvero la realtà così com'è, anzi, sono smentite da un mondo in cui il codice genetico sembra programmato per produrre il simile e non per mutare gradualmente in qualcosa di qualitativamente diverso. Anzi, secondo me è errata anche la datazione dei dinosauri, poiché se i dinosauri fossero veramente vissuti milioni di anni fa nei loro fossili non ci sarebbe nessuna traccia di carbonio 14, poiché in milioni di anni sarebbe completamente scomparso.

Jacopus

Il tuo codice genetico, tuo malgrado, è invece programmato proprio per creare il dissimile. L'ho già scritto ma lo ripeto. Nel ns codice genetico è ancora potenzialmente operativo il comando per farci crescere la coda. Le mutazioni sono all'ordine del giorno, ma spesso sono del tutto ininfluenti e quindi possono cadere nel vuoto, oppure possono anche essere mutazioni che non portano da nessuna parte, come dimostrano i tanti ominini (Non ominidi) che ci hanno preceduto.
L'evoluzionismo attuale inoltre è solo un derivato di quello di Darwin. Anche l'evoluzionismo si é evoluto. L'attuale modello non è un modello di sviluppo lineare verso forme di vita più complesse ma un modello a cespuglio, dove da un progenitore comune si dipartono linee di specie diverse, che talvolta possono incrociare il proprio materiale genetico e altre volte no, dando vita ad ulteriori specie che si dovranno confrontare con l'ambiente.
Capisco che negare l'evoluzionismo è una confortante soluzione per crederci più importanti, ma non siamo più al centro dell'universo già da circa 400 anni. Negare l'evoluzionismo ha per me lo stesso significato di chi affermerebbe che la terra è al centro dell'universo. Le prove "scientifiche" dell'eliocentrismo e dell'evoluzionismo sono analoghe.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Carlo Pierini

#110
Citazione di: Jacopus il 15 Dicembre 2018, 17:19:56 PMCapisco che negare l'evoluzionismo è una confortante soluzione per crederci più importanti, ma non siamo più al centro dell'universo già da circa 400 anni. Negare l'evoluzionismo ha per me lo stesso significato di chi affermerebbe che la terra è al centro dell'universo. Le prove "scientifiche" dell'eliocentrismo e dell'evoluzionismo sono analoghe.

CARLO
Di fronte a organismi come questo (orchidea vesparia):

https://www.donnamoderna.com/wp-content/uploads/2015/10/4285059-Orchidea-vesparia-se-sei-una-conquistatrice-700x545.jpg

...che per attirare gli insetti impollinatori ha modificato uno dei suoi petali fino ad imitare (nella forma, nei colori e nell'addome peloso) un'ape femmina e che emette persino lo stesso feromone che attira il fuco;
o di fronte a creature come queste:

Bruco su ramo
http://www.lucianabartolini.net/immagini/mimetici/bruco.jpg

Bruco su tronco
http://www.lucianabartolini.net/immagini/mimetici/DSCN0538.jpg

Ragno su cardo
http://www.lucianabartolini.net/Immagini/ragni/araneidi/Agalenatea-redii-5.jpg

Ragno su fiore
http://www.lucianabartolini.net/Immagini/ragni/tomisidi/tomiside-giallo.jpg

Cimice su tronco
http://www.lucianabartolini.net/Immagini/mimetici/Rhaphigaster_nebulosa.jpg

Cimice su foglia
http://www.lucianabartolini.net/immagini/mimetici/DSCN0273.jpg

Mantide a forma di orchidea
https://rivistanatura.com/wp-content/uploads/2014/03/mantide1.jpg

Orchidee a forma di animali vari
http://florpagano.blogspot.com/2014/12/flornews-fiori-con-colori-e-forme-di.html

Insetto-foglia 0
https://3.bp.blogspot.com/-DqwFkbgDFDA/V2klTZnumlI/AAAAAAAAF_k/kh8uyndT69QypIdaiQxpDo-URHvJn7bEwCLcB/s640/185168_544748728885312_378303283_n.jpg

Insetto-foglia 1
https://www.mille-animali.com/wp/wp-content/uploads/2017/11/Insetto-foglia.jpg

Insetto-foglia 2
https://static.fanpage.it/wp-content/uploads/sites/5/2017/11/grillo.jpg

Insetto-foglia 3
https://st2.depositphotos.com/1036843/12410/i/950/depositphotos_124109076-stock-photo-green-leaf-bug-katydid.jpg

Insetto-stecco marrone
http://metrocitypress.altervista.org/wp-content/uploads/2018/04/Insetto-Stecco.jpg

Insetto-stecco verde
https://www.comune.modena.it/salastampa/archivio-comunicati-stampa/2013/10/scoprire-gli-insetti-mimetici-con-la-biblioteca-rotonda/insetto-stecco.jpeg

Insetto-stecco arricciato
https://www.focus.it/site_stored/imgs/0001/033/npl_01043921_web.630x360.jpg

...di fronte a casi come questi e a centinaia di altri casi simili io mi chiedo: che prove ci sono che degli stratagemmi così geniali siano il risultato di mutazioni casuali?
La risposta è: "nessuna prova"!
E allora perché dovrei credere alla casualità, invece che alla finalità, come suggerisce il buon senso? La risposta è ovvia.

Ecco, è tutto qua. Il resto è ideologia.

Insomma: esistono "tonnellate" di prove che la vita si sia evoluta passando da organismi più semplici a organismi più complessi (e che quindi il creazionismo è una bufala), ma non ne esiste nemmeno una che questo processo sia avvenuto per mutazioni casuali.
L'unico indizio forte a favore della casualità (e dico "indizio", non "prova") potrebbe essere l'osservazione di una trasformazione degli organismi continua e graduale nel tempo (su scala geologica) che conduca da una specie all'altra; mentre, al contrario, la paleontologia ci mostra casi sempre più numerosi di stasi evolutive lunghissime - fino a centinaia di milioni di anni - durante le quali non avviene alcuna trasformazione, intervallate da improvvise speciazioni, cioè dalla comparsa improvvisa di nuove specie, nella assenza più totale di forme intermedie di passaggio. ...E allora, quali altri indizi restano a favore della casualità? La risposta è: zero!
Certo, in una partita a dadi, per esempio, persino una serie di 5 mila o di 50 mila vittorie consecutive può essere spiegata col "caso", perché "il culo" non ha confini stabiliti; ma, in casi come questi, la possibilità che i dadi siano truccati è molto più convincente; a meno che non mi si dimostri il contrario.

Jacopus

#111
Il contrario è dimostrabile dalla nostra incapacità di misurare il tempo e gli effetti del tempo. Basti pensare che non siamo in grado di modificare il nostro sistema di vita, pur con la certezza che fra un secolo é molto probabile che vi saranno cataclismi tali da mettere in pericolo la sopravvivenza della nostra specie. Non siamo certo in grado di "pensare" a un periodo come 100.000 anni, una inezia dal punto di vista geologico e biologico. Certo è molto consolatorio pensare che vi sia un orologiaio che abbia pensato a tutto e la prova sarebbe la mirabile natura e i suoi membri. Questo del resto è tuttavia possibile ma secondo una via non ingegneristica (Per quanto di ingegneria genetica). Altrimenti mi dovresti spiegare, se tutto è così mirabilmente architettato, perché si sono ritrovate finora le tracce di sedici (16) diverse specie di homo  e solo una è sopravvissuta (La nostra), tra l'altro conservando una parte residua di dna di altre due specie homo, denisovii e Neanderthal.
E perché, in questo quadro ingegneristico, si sono perdute tutte le precedenti specie di australopiteco dalle quali deriviamo, fino a risalire a Lucy.
Per non parlare dei dinosauri, anche loro perfettamente adattati al loro ambiente.
Altro argomento. Già detto. L'evoluzione non è lineare, è casuale e procede per tentativi ma i tentativi sono coronati dal successo se rispondono alle esigenze dell'ambiente. Il fatto che le specie siano fra loro tutte imparentate rende possibile la loro modifica nel corso del tempo. La parentela é ampiamente dimostrata dall'enorme condivisione di dna fra specie diverse. Noi ci distinguiamo dallo scimpanzé solo per un misero 1,8 % di dna e io mi distinguo comunque da Carlo Pierini per lo 0,1 Per cento. Una pianta di banano e un verme della terra ha il circa il 60 per cento di dna identico al nostro. C'è di più. Le piante si trasmettono a vicenda delle informazioni, sia come singola pianta che come gruppo collegato attraverso le radici, grazie al glutammato, un ormone che usano anche gli esseri viventi.
Ennesimo esempio di come siamo tutti collegati e ibridabili: gli anfibi. Fino a una certa età hanno le branchie, poi sviluppano i polmoni. Niente di definito, ma solo un'ottima strategia per vivere in ambienti paludosi, a metà fra acqua e terra.
Ancora. È ormai la stessa ingegneria genetica ad essere in grado di modificare la struttura del dna e se lo può fare l'uomo, a maggior ragione lo può fare la natura proprio allo scopo della adattabilità fra esseri viventi e ambiente. Quello che l'uomo ottiene grazie alla conoscenza, la natura lo fa grazie al tempo  e all'istinto di sopravvivenza.
Insomma, pensare ad una evoluzione che trasforma progressivamente gli esseri viventi è assolutamente vera "scientificamente" alla luce delle indagini attuali. La stessa modifica del colore della pelle e della forma degli occhi negli esseri umani non è altro che la conferma tanto banale di quanto sto dicendo.
Mi sembra di dire delle cose talmente ovvie da farmi credere che questa discussione sia piuttosto inutile. Non sarò certo io a convincere chi non crede nella teoria evoluzionistica, ma farla passare per non scientifica è equiparabile a chi crede nelle scie chimiche o nella nocività dei vaccini.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Carlo Pierini

#112
Citazione di: Jacopus il 15 Dicembre 2018, 21:42:59 PM
Insomma, pensare ad una evoluzione che trasforma progressivamente gli esseri viventi è assolutamente vera "scientificamente" alla luce delle indagini attuali.

CARLO
Su questo non ho dubbi neanch'io. Ciò che, invece, un numero crescente di biologi contesta è la casualità delle mutazioni. E se rileggi i miei ultimi interventi (a partire dal #101 di due giorni fa) ti renderai facilmente conto che tra i due estremi - il darwinismo casualista e il creativismo - esistono altre ipotesi possibili che ben poco hanno a che vedere con le fantasie sulle scie chimiche o sulla presunta nocività dei vaccini.

everlost

@ Carlo Pierini

Il neodarwinismo non sostiene che l' evoluzione sia costante, progressiva e regolare nel tempo.
Veramente lo stesso Darwin lo comprende, dal momento che scrive:
".....Molte specie, una volta formate, non subiscono mai ulteriori cambiamenti, ma si estinguono senza lasciare dei discendenti modificati; e i tempi, durante i quali le specie soggiacquero a certe modificazioni, furono lunghi sì, se calcolati con un numero di anni , ma probabilmente corti al confronto di quelli, durante i quali le specie rimasero inalterate.
(Charles Darwin, "Sulla origine delle specie per elezione naturale, ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza" Cap. XV)

Sulla teoria degli equilibri punteggiati ti ha già risposto Sgiombo...por omm, l'è sciupàa  ;D  
Gould non smentisce la teoria di Darwin. Parlando di brevità, non intende che nuove forme di vita appaiano all'improvviso. Si tratta di una brevità relativa che può durare anche milioni di anni, e non esiste alcuna prova che la nascita di nuove specie avvenga a salti: è vero che alcune mutazioni possono apparire in modo repentino, ma non sono in grado di generare nuove specie in poco tempo.

Il caso da te citato della Podarcis sicula dimostra appunto questo: negli esseri viventi si manifestano frequenti mutazioni, a volte anche in maniera veloce (in qualche decennio), ma non è altrettanto rapida la differenziazione dalla specie di provenienza, per cui la simpatica lucertolina vegetariana resta ancora una lucertola e non è detto che in futuro dia origine a una specie distinta, potrebbe anche estinguersi o rimanere una sottospecie locale.

Evoluzionismo 'ingenuo' quello di Darwin? Beh, non aveva ancora in aiuto le scoperte genetiche di Mendel, il DNA di Watson & Crick, la filogenesi molecolare. Che poi gli hanno dato ragione.

Darwin poi non pretendeva di spiegare queste mutazioni attraverso il semplice caso, ma riteneva che ci fosse di mezzo l' intervento divino. 
Nella conclusione del cap. XV si legge:
"Così dalla guerra della natura, dalla carestia e dalla morte segue direttamente l'effetto più stupendo che possiamo concepire, cioè la produzione degli animali più elevati. Vi ha certamente del grandioso in queste considerazioni sulla vita e sulle varie facoltà di essa, che furono in origine impresse dal Creatore in poche forme od anche in una sola; e nel pensare che, mentre il nostro pianeta si aggirò nella sua orbita, obbedendo alla legge immutabile della gravità, si svilupparono da un principio tanto semplice, e si sviluppano ancora infinite forme, vieppiù belle e meravigliose."
Mi sembra un gran bel finale, comunque la si pensi.

everlost

@Socrate78

Forse domani si scoprirà una teoria migliore, ma finora sembra che quella del (neo)darwinismo rimanga in prima posizione.
Non è vero che mancano forme di transizione. Valeva ai tempi di Darwin, ma dal ventesimo secolo fino ai giorni nostri sono stati scoperti fossili che dimostrano l'evoluzione da rettili a uccelli, oppure da anfibi a rettili, oltre a moltissimi ominini.
In Italia, nella zona definita Rosso Ammonitico umbro-marchigiano, è stata scoperta una stratificazione eccezionale, ricca di conchiglie fossili intermedie.
E come sia difficile trovarle Darwin lo spiega in modo chiaro, pur non avendone le prove (che oggi invece noi abbiamo):
"Le specie molto sparse variano più delle altre, e di sovente le varietà sono dapprima locali, - e queste due cause rendono meno facile la scoperta delle forme intermedie. Le varietà locali non si diffondono in altre regioni lontane, finchè non siano state modificate e perfezionate notevolmente; e quando passano in nuove contrade, e che vi siano poi scoperte in una formazione geologica, si crederà che vi fossero create improvvisamente e saranno classificate semplicemente quali specie nuove. Le formazioni furono in generale intermittenti nella loro accumulazione; ed io sarei per vedere che la loro durata fosse più breve della durata media delle forme specifiche. Le formazioni successive sono separate generalmente l'una dall'altra da periodi enormi in cui non avveniva alcuna deposizione; perchè le formazioni fossilifere abbastanza profonde da resistere alle future corrosioni possono generalmente accumularsi soltanto là dove si depone molto sedimento, sul letto del mare che si abbassa. Negli alterni periodi di elevazione e di livello stazionario, le memorie geologiche generalmente mancano. In questi ultimi periodi si avrà probabilmente maggiore variabilità nelle forme viventi; mentre in quelli di abbassamento sarà maggiore l'estinzione. "

Sulla datazione dei dinosauri, si usa il metodo della stratificazione, cioè si stima l'epoca misurando lo strato di terreno in cui si trovano i fossili. Ma oggi si può usare il metodo argo-argo (Ar-Ar) che è più preciso.
Chi parla del carbonio radioattivo è mal informato, perché non funziona sui reperti antichissimi, oltre i 50.000 anni.

Parli poi di mutazioni genetiche e del fatto che in genere sono rare, dannose e retrocessive. In parte è vero.
Ma non sono soltanto le mutazioni spontanee del DNA a determinare l'evoluzione dei viventi.
Vi contribuiscono anche molto gli incroci spontanei fra piante e animali selvatici, che producono ibridi più spesso sterili ma alcune volte fertili e in grado di apportare nuovi geni vantaggiosi o dannosi ad una delle specie d'origine con l' ibridazione introgressiva o filopatrica.
Sembra che questi incroci riguardino il 10 per cento degli animali.


Se vuoi sorridere - ma anche no - guarda questa galleria di incroci bizzarri favoriti dall'uomo:

https://www.ilpost.it/2015/06/23/zonkey-ligri-incroci/tiligre/
Il ligre Hercules è colossale, non smette di aumentare finché muore perché tra i suoi geni  (ereditati da papà leone e mamma tigre) manca quello che limita la crescita.

Socrate78

Tuttavia il DNA stesso non mi sembra che possa essere frutto del semplice caso, poiché si tratta di un codice: prendiamo uno degli organismi più semplice, un semplice batterio, sarà pure un organismo assai semplice, eppure il suo DNA ha già dentro di sé tutte le informazioni che permettono al batterio di vivere, viene codificato il modo con cui l'essere effettuerà gli scambi con l'esterno, il suo modo di riprodursi. Ora, di fronte ad un codice, non è più lecito pensare che ci sia un finalismo? Altrimenti sarebbe come dire che l'alfabeto sia frutto del caso e non della volontà di formare parole. Molti animali hanno inoltre comportamenti che sembrano innati, frutto dell'istinto che permettono loro di sopravvivere anche in condizioni estreme ed avverse: ora, mi sembra assai arduo sostenere che questi comportamenti siano il frutto casuale di un processo di tentativi ed errori, poiché altrimenti tali specie si sarebbero estinte visto che i loro errori avrebbero comportato il soccombere a circostanze esterne sfavorevoli, invece gli esemplari sono rimasti per decine di migliaia di anni senza subire decimazioni.

Jacopus

Sì stima che il 99 per cento delle forme di.vita si è estinta.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Socrate78

#117
Sì, ma ad esempio si è scoperto che gli sciami di api emettono sostanze chimiche particolari quando sono attaccate dai calabroni oppure per comunicare la presenza di cibo agli altri esemplari del branco, quindi ti chiedo: hanno imparato a farlo gradualmente per tentativi ed errori oppure sono state come progettate così per farlo? Io direi che è valida la seconda ipotesi. Ancora, si è scoperto che pure le piante emettono sostanze chimiche per avvertire altri esemplari di un pericolo, di qualcosa di negativo che sta per accadere e le altre piante rispondono a questi messaggi! Mi sembra insostenibile credere che questa capacità prima non ci fosse e poi si sia gradualmente sviluppata, perché altrimenti gli organismi sarebbero stati decimati dalle avversità. Anche tante altre capacità che abbiano non mi sembrano il frutto di evoluzione, perché altrimenti non avendo all'inizio quelle capacità semplicemente non saremmo qui in questo momento, come ad esempio le capacità di escrezione, il tutto mi sembra sinceramente il frutto di una mente intelligente superiore alla nostra comprensione, una specie di coscienza superiore che ha progettato il codice DNA con le sue informazioni per far nascere esseri con precise caratteristiche e con funzioni precise. Ad esempio il nostro cervello è un organo sofisticatissimo in cui ogni cellula ha determinate funzioni, è protetto dall'ambiente esterno dalla barriera encefalica, progettata in modo da non far interagire la struttura cerebrale con sostanze nocive e far passare solo ciò che è utile, lo stesso i nostri reni, sono progettati come un sofisticato filtro per far passare le sostanze nocive ed eliminarle dal sangue, secondo te questi sistemi si sono evoluti per caso attraverso tentativi ed errori? Insomma, la visione evolutiva secondo cui il caso sarebbe l'artefice di tutte le forme di vita non mi convince affatto, io credo che ci sia un disegno intelligente dietro.

Carlo Pierini

#118
Citazione di: everlost il 16 Dicembre 2018, 01:11:21 AM
Il neodarwinismo non sostiene che l' evoluzione sia costante, progressiva e regolare nel tempo.
Veramente lo stesso Darwin lo comprende, dal momento che scrive:
".....Molte specie, una volta formate, non subiscono mai ulteriori cambiamenti, ma si estinguono senza lasciare dei discendenti modificati; e i tempi, durante i quali le specie soggiacquero a certe modificazioni, furono lunghi sì, se calcolati con un numero di anni , ma probabilmente corti al confronto di quelli, durante i quali le specie rimasero inalterate.
(Charles Darwin, "Sulla origine delle specie per elezione naturale, ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza" Cap. XV)

CARLO
Appunto. Allora su quali indizi si basa la tesi della casualità delle mutazioni?
Perché la tesi finalista dovrebbe essere meno credibile della casualista? La risposta è ovvia: perché l'ideologia materialista pone come dogma la non-teleologia (non-finalismo) dei processi evolutivi. Ma si tratta di un dogma (principio di causalità), non di una tesi scientificamente comprovata.

Citazione di: everlost il 16 Dicembre 2018, 01:11:21 AMEVERLOST
Gould non smentisce la teoria di Darwin.

CARLO
Non la smentisce perché il casualismo darwiniano è una teoria infalsificabile, cioè non-scientifica, sebbene scientificamente ammissibile come lo è la tesi finalista.
In altre parole, la natura "saltazionale" delle speciazioni (sottolineata da Gould-Eldredge) è molto più coerente con l'ipotesi finalista che con quella casualista.
Come ho già accennato, qualunque dato paleontologico può essere adattato all'ipotesi casualista, proprio perché si tratta di un'ipotesi infalsificabile.

EVERLOST
Parlando di brevità, non intende che nuove forme di vita appaiano all'improvviso. Si tratta di una brevità relativa che può durare anche milioni di anni, e non esiste alcuna prova che la nascita di nuove specie avvenga a salti.

CARLO
...Così come non esistono prove che suffraghino il casualismo darwiniano. Ma esistono prove di stasi evolutive che si protraggono per centinaia di milioni di anni, e ciò rende ancora più inconsistente l'ipotesi casualista.
Insomma, quando lo capirete - voi darwiniani - che il causalismo è una teoria INFALSIFICABILE, cioè non-scientifica, e che dunque non esiste alcun motivo per il quale debba essere privilegiata rispetto alle varie teorie finaliste da me accennate (Eccles, De Rosa, Arcidiacono-Fantappiè, ecc.)?

EVERLOST
Il caso da te citato della Podarcis sicula dimostra appunto questo: negli esseri viventi si manifestano frequenti mutazioni, a volte anche in maniera veloce (in qualche decennio), ma non è altrettanto rapida la differenziazione dalla specie di provenienza, per cui la simpatica lucertolina vegetariana resta ancora una lucertola e non è detto che in futuro dia origine a una specie distinta, potrebbe anche estinguersi o rimanere una sottospecie locale.

CARLO

Infatti, il caso Podarcis è solo un indizio forte a favore della non-casualità delle mutazioni e del loro finalismo adattivo.

EVERLOST
Darwin poi non pretendeva di spiegare queste mutazioni attraverso il semplice caso, ma riteneva che ci fosse di mezzo l' intervento divino.
Nella conclusione del cap. XV si legge:
"Così dalla guerra della natura, dalla carestia e dalla morte segue direttamente l'effetto più stupendo che possiamo concepire, cioè la produzione degli animali più elevati. Vi ha certamente del grandioso in queste considerazioni sulla vita e sulle varie facoltà di essa, che furono in origine impresse dal Creatore in poche forme od anche in una sola; e nel pensare che, mentre il nostro pianeta si aggirò nella sua orbita, obbedendo alla legge immutabile della gravità, si svilupparono da un principio tanto semplice, e si sviluppano ancora infinite forme, vieppiù belle e meravigliose."
Mi sembra un gran bel finale, comunque la si pensi.


CARLO
Infatti questo finale depone a favore della mia idea di evoluzione archetipica (passaggio saltazionale-finalista da una struttura archetipica meno adatta ad una più adatta).

P.S.:
Così come Dio è simbolicamente "localizzato" in cielo, lo stesso vale per i Suoi attributi: gli archetipi. E le figure zodiacali non sono altro che una delle loro espressioni simboliche (Platone sosteneva che la loro dimora è il "Cielo iper-uranio").

"Paracelso considera la psiche oscura come un cielo notturno disseminato di stelle, un cielo in cui i pianeti e le costellazioni sono rappresentati dagli archetipi in tutta la loro luminosità e numinosità. Il cielo stellato è infatti il libro aperto della proiezione cosmica, il riflesso dei mitologemi, degli archetipi appunto".   [JUNG: La dinamica dell'Inconscio - pg.213]


https://st2.depositphotos.com/4080545/11369/v/950/depositphotos_113697378-stock-illustration-set-of-constellation-elephant-owl.jpg


http://6e20.it/data/images/zoom/4247abd3e4dfd91478fdadcc601741f1.jpg

Ipazia

#119
Citazione di: Socrate78 il 16 Dicembre 2018, 11:46:02 AM
... Ad esempio il nostro cervello è un organo sofisticatissimo in cui ogni cellula ha determinate funzioni, è protetto dall'ambiente esterno dalla barriera encefalica, progettata in modo da non far interagire la struttura cerebrale con sostanze nocive e far passare solo ciò che è utile, lo stesso i nostri reni, sono progettati come un sofisticato filtro per far passare le sostanze nocive ed eliminarle dal sangue, secondo te questi sistemi si sono evoluti per caso attraverso tentativi ed errori? Insomma, la visione evolutiva secondo cui il caso sarebbe l'artefice di tutte le forme di vita non mi convince affatto, io credo che ci sia un disegno intelligente dietro.

L'unico disegno intelligente è la complessità della biochimica naturale, su cui c'è ancora molto da scoprire. Il caso spiega assai bene l'affermazione delle mutazioni più adatte alla sopravvivenza nelle condizioni ambientali date. Non dimentichiamo che il laboratorio naturale della vita ha avuto a sua disposizione 1000 volte il tempo dell'evoluzione umana. Un tempo lungo milioni di generazioni di organismi biologici, capace di contenere qualsiasi mutazione genetica, comprese le ripetizioni di mutazioni estinte in condizioni diverse dalle attuali.

Poi, volendola dire tutta, che disegno "intelligente" può esserci dietri i fasti e nefasti della vita su questo pianeta ? O in un buco nero o nella collisione di galassie ?
.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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