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L'amore quale inclusione

Aperto da viator, 03 Dicembre 2020, 13:50:17 PM

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viator

 Il presente topic viene da me aperto sulla base di uno scambio di idee con l'amico Green Demetr, dal quale estraggo il seguente inciso relativo ad una possibile sua definizione di cosa possa essere l'amore. Da Green Demetr : "Stando al giochino, ma credo finiamo ot, per cui se ci interessa apriamo spazio di discussione a parte, per me l'amore è la luce che spezza le tenebre.
E' una forza trascendente, che come una gravità attira a sè i corpi e gli oggetti, illuminandone alcuni, e altri no.L'amore è una forza che costringe alla relazione, perchè spezza la stasi, provoca la vita, e ci costringe a vivere".





Come Viator io rispondo : Bene ! Approvo e condivido. Benchè – come temevo – io trovi essere la tua più una descrizione che una definizione. Troppo particolareggiata per poterne definire l'essenza. Però incorpora alcuni degli attributi ed effetti appunto essenziali dell'amore, pur se ne esclude l'universalità (secondo te l'amore irradia verso alcuni aspetti e non verso altri).




Io credo che l'amore consista appunto in una pulsione, presente e riconoscibile in ogni contenuto dell'esistente a qualsiasi livello lo si esamini (cosmico, fisico, biologico, psichico, mentale, trascendente, spirituale)..............la quale tende inesorabilmente alla inclusione.




Tale tendenza all'inclusione, svolta e descritta ad esempio al suo livello a noi più vicino (quello umano, esistenziale e sentimentale, tanto per intenderci) è quella che permette di definire appunto l'amore come "LA TENDENZA AD INCLUDERE O, INDIFFERENTEMENTE, AD ESSERE INCLUSI DA- CIO' CHE SI AMA".




Restando a livello umano, il verbo includere (o l'essere inclusi) ha chiaramente anche il significato di capire oltre a quello di contenere quale parte di sè (o di venir capiti e di essere inclusi quale parte di altro).




Quindi l'amare umano di stampo egoistico, consistente del desiderare, bramare ciò o chi si vuole per sè.......non sarebbe forse manifestazione del voler includere in sè ? E la sua manifestazione complementare ed altruistica, consistente nel voler darsi a ciò o chi si sta amando......non sarebbe forse congruamente la manifestazione del voler essere inclusi, incorporati, compresi, capiti ?.




Il meccanismo dell'includere oppure venir inclusi è infatti – secondo me – quello fondamentale dei rapporti di qualsiasi genere all'interno del mondo, anche se la gente si rifiuterà di chiamarlo "amore cosmico". Quello che avviene tra due innamorati rappresenta solamente la veste umana di ciò che anima i rapporti tra le forze, gli enti e gli "opposti complementari" del Mondo, a qualsiasi livello lo si voglia considerare.




Uno scontro tra asteroidi, la trasmissione ed assorbimento di radiazioni energetiche, la fecondazione di un uovo da parte di uno spermatozoo..........tutti gli altri infiniti fenomeni dell'esistente..........a voi come viene da chiamarli con unico termine (che ne definisca non semplicemente l'esistere, bensì la funzione dinamica e vitale) ??.




Io li chiamo INCLUSIONE, cioè tendenza ad amare oppure ad essere amati quali componenti dell'esistente. Saluti.

Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Alexander

#1
Buongiorno viator




Uno scontro tra asteroidi, la trasmissione ed assorbimento di radiazioni energetiche, la fecondazione di un uovo da parte di uno spermatozoo..........tutti gli altri infiniti fenomeni dell'esistente..........a voi come viene da chiamarli con unico termine che ne definisca non semplicemente l'esistere, bensì la funzione dinamica e vitale??.


Io li chiamerei semplicemente VITA, anche se strettamente per vita si intende l'esistenza di organismi. Da "vita" poi ne segue :vitale, vitalità. Se penso alla "vita" contengo anche lo scontro di asteroidi, come mia immaginazione, o la trasmissione di radiazioni, come mia teoria, ecc. Per me tutto ciò che esiste è nella mente e quindi anche l'amore.La mente è inclusiva infatti.

Socrate78

Secondo me l'opposto dell'amore non è tanto l'odio, ma la MORTE. Infatti che cos'è la morte? La morte è la dissoluzione dell'essere nell'ambiente circostante, e quindi mentre l'amore unisce, la morte disgrega e separa, Freud infatti parla di pulsione di morte come d'impulso alla distruzione dell'essere. La pulsione di vita (Eros) porta infatti all'unione nel congiungimento dei corpi e delle anime, la pulsione di morte porta come conseguenza all'odio e ad atti distruttivi.
Nella storia umana le pulsioni di vita e di morte si sono alternate, ma spesso è prevalsa la pulsione distruttiva, infatti non si contano le guerre e i genocidi, che, al di là delle giustificazioni ideologiche, hanno a mio avviso un fondamento nelle pulsioni distruttive presenti nell'essere umano.


viator

Salve Alexander, e benvenuto.

Quindi secondo te AMORE (concetto filosofico e sentimento) e VITA (concetto biologico) sono termini sinonimi.

Secondo me no, in quanto il fatto che AMORE e VITA necessariamente si compenetrino (non possano esistere separatamente) non implica affatto che ciascun termine abbia significato coincidente con quello dell'altro.

Ciò mi sembra dimostrato - ad esempio - dai termini "panettiere" e "sfilatino", i quali non sono sinonimi anche se l'uno presuppone l'esistenza dell'altro.

Naturalmente la definizione di amore che ho dato in apertura di questo argomento potrebbe non piacere o non funzionare, ma resta il fatto che "LA TENDENZA AD INCLUDERE O, INDIFFERENTEMENTE, AD ESSERE INCLUSI DA- CIO' CHE SI AMA" sarebbe certo del tutto inappropriata se riferita alla VITA (solo biologica od anche figuratamente consistente nell'intero esistere del Mondo). A risentirti, rinnovando il mio benvenuto.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

bobmax

Sebbene l'amore possa essere percepito attraverso l'inclusione, sarebbe fuorviante farvelo coincidere.

Che sia un errore, intendere l'amore limitato all'inclusione, lo si può ben constatare da quel senso di mancanza che sempre lo accompagna.

Una mancanza, una insufficienza, che fanno dubitare che questo nostro "amore" sia autentico amore...

D'altronde basta osservare la persona amata. Chi, cosa sto amando?
L'amore non è forse sempre oltre ciò che c'è?
E... ciò che io sono?

Può tuttavia avvenire che la crosta che ci racchiude esploda e l'amore si diffonda con intensità crescente, senza limiti.
Ma non vi è più chi ama e neppure l'amato.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

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