Menu principale

Io essere umano

Aperto da jonglar, 07 Aprile 2019, 10:34:26 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

jonglar

Non sapevo bene dove aprire il topic ma credo che, allo stadio attuale dell'argomento, sia ancora una questione filosofica, anche se spero che diventi attualità. Vi chiedo scusa se risulterò un pò prolisso, ma non trovo altro modo per impaginare il discorso.

Sono un ragazzo di 31 anni, con un vissuto abbastanza umile. Ho un lavoro nel settore informatico, ho una casa, fidanzato da 10 anni con una ragazza stupenda con cui convivo; insomma non mi manca nulla per vivere bene.

Quello che mi affligge è qualcosa di molto più sottile e "distante" dalla nostra quotidianità. In poche parole io non riesco a smettere di pensare alla responsabilità che l'essere umano ha nel mondo; di cui mi sento parte attiva dato che faccio parte della stessa specie. Dal mio punto di vista, tra tutti gli esseri viventi di cui noi abbiamo conoscienza, l'essere umano (utilizzerò il termine "uomo" ma sempre intendendo "essere umano") è stato l'unico ad aver utilizzato le sue capacità comportandosi come se tutto fosse "suo" di diritto.
Il prezzo da pagare per raggiungere i propri scopi non è mai troppo alto, che si tratti di distruggere intere aree di vegetazione, o di schiavizzare intere popolazione, o di provocare l'estinzione di specie intere di altri esseri viventi, o di portare morte e distruzione tramite la guerra, o sfruttare la prostituzione, o di vendere esseri umani e non... Qualsiasi soluzione diventa fattibile quando l'uomo decide di "volere" un qualcosa. Ci siamo macchiati dei crimini più orrendi che si possano immaginare. Quale altro essere vivente è stato mai capace di fare cose simili?

Ovviamente esistono anche gradi azioni fatte per ristabilire la bilancia, alcuni uomini hanno dedicato e sacrificato la propria vita per migliorare le cose, per il bene comune. Ma, sempre dal mio punto di vista e poi sarei curioso di conoscere il vostro: la maggior parte degli uomini vissuti nel tempo (e che vivono oggi), passano la propria vita nel quotidiano semplicemente ignorando che nel quadro complessivo siamo tutti parte della stessa specie di animali che sta infestando il mondo.
Oggi soprattutto, siamo distratti continuamente da cosa sempre più inutili ma che ci danno un senso di soddisfazione materiale. Soldi, gioielli, proprietà, bellezza, attrazione, visibilità, followers (non trovavo altro termine)...

Non so se mi credete, se state prendendo seriamente quel che dico, se siete minimamente d'accordo con me... Non so nulla su di voi che mi state leggendo, ma vi prego di credermi che in questo preciso momento stanno scorrendo lacrime sul mio volto e mi sento il cuore spezzato pensando all'ineluttabile indifferenza che mi circonda.

Questa cosa è stata un crescendo, credo da circa una decina di anni, pian piano sono sempre più ossessionato dalla ricerca di una soluzione perchè io sono fermamente convinto che, allo stato in cui il mondo occidentale si trova oggi, se davvero lo volessimo, grazie anche ai mezzi che abbiamo a disposizione, potremmo mettere veramente fine a tutto questo, senza ricorrere alla guerra.

Spero di non aver annoiato nessuno e resto in attesa di un vostro parere.
Il mio sogno sarebbe quello di riuscire a sensibilizzare una massa sempre più grande che avrà il potere di imporre un cambiamento verso un miglioramento basato sul buon senso comune (a tutto il mondo e non solo all'essere umano).

Grazie per l'attenzione.
R.

0xdeadbeef

Ciao Jonglar
Che dire? Ricollegandomi a cose che vado ripetendo spesso in questo forum, io credo che una "cultura"
(quella occidentale in origine; ma ormai tutto il mondo è occidente...) che arriva a ridurre ogni
cosa all'"io" non può che portare alle conseguenze che descrivi (e che descrivi bene).
Perchè mai "io" dovrei pensare all'"altro" (e l'"altro" sono le foreste distrutte, le popolazioni
schiavizzate come le specie viventi estinte)? Non è forse vero che: "quando muoio io finisce
il mondo" (come disse l'idealista semi-analfabeta che sentii in un bar del mio paese)?
Perchè mai dovrei pensare all'"altro" quando addirittura il "bene" da perseguire è l'utile
individuale (così come affermato dalla filosofia anglosassone)?
C'è forse qualcosa di cui meravigliarsi se l'uomo moderno pensa nei termini del "qui ed ora"?
Perchè per la modernità ciò che conta è ciò che è qui presente in questo momento. E nulla conta
se non è qui e se non è adesso...
Per un uomo siffatto, che è un uomo profondamente nichilista, il passato non conta IN QUANTO il
passato è "nulla". Ed anche il futuro lo è, in quanto è NEL futuro che avverrà la nullificazione
dell'"io" come nullificazione dell'intero universo.
Quindi perchè preoccuparsi per il futuro...
Allo stesso modo non conta la lontananza, perchè la lontananza non rappresenta, in quanto tale,
una minaccia immediata per l'"io".
Credo che il tuo sogno sia destinato allo scacco: troppo grande e troppo radicato è il "male".
saluti

viator

Salve Jonglar. Benvenuto. Ciascuno ha la propria sensibilità e la tua sembra veramente notevole se i destini del pianeta ti preoccupano così profondamente.

Io invece tendo al distacco, al cinismo, perfino all'ironia. E me ne scuso.

Dal mio punto di vista il Pianeta (hai presente la teoria di Gaia, la quale considera la Terra come un grande organismo vivente ?) soffre di una affezione dermatologica. Una parassitosi di origine umana.

Ma la cosa (per il Pianeta inanimato) non è grave. Lo è per i suoi parassiti i quali, se vorranno contuare ad esistere dovranno diventare come le altre specie non umane che lo popolano, cioè trasformarsi in simbionti. Diversamente saranno cavoli amari il giorno il cui il Pianeta comincerà a grattarsi.

Non c'è nulla da fare : gli umani si salveranno solo grazie al primo mondo (attraverso nuovi stili di vita,  autolimitazioni e nuove tecnologie) oppure attraverso il terzo mondo (diffusione della cultura del preservativo e delle pratiche sessuali non fecondative).

Perchè il problema dei problemi è semplicemente quello demografico !!.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

jonglar

Buonasera 0xdeadbeef e viator, grazie infinite per la vostra risposta innanzi tutto.

0xdeadbeef, grazie per la descrizione dettagliata, condivido che al momento l' "io" sia cresciuto fino ad oscurare tutto il resto e di certo non spero di cambiare questa condizione generale da solo, ma non credo che tutti abbiano lo stesso grado di dipendenza dal proprio "io". Credo inoltre che questa "droga" ci sia stata instillata lentamente e con mezzi sempre più sofisticati con passare del tempo.

viator, anche secondo me la vita, nel senso "primordiale" del termine (che non ho la presunzione di conoscere, ma solo di immaginare), non sarà certo distrutta da noi umani. Anche se riuscissimo a consumare tutto sul pianeta, la vita organica avrà sempre e comunque il sopravvento (per fortuna), ma l'idea di lasciare il destino del prossimo futuro nelle mani dell'uomo è deprimente, non riesco ad esserle indifferente. Sul problema demografico ok, però lo vedo più come una conseguenza.

A un certo punto mi chiedo, ma chi me lo fa fare? Però mi attira più la domanda: perchè non dovrei farlo? Quindi vi propongo la mia idea, anche se per certi versi assurda se sostenuta solo da me o altri pochi, ma che non sarebbe poi così impossibile se ci partecipasse gente con le specifiche competenze per trovare possibili soluzioni a specifici problemi.
Correggetemi se sbaglio sul presupposto: ogni cosa che oggi per noi è normale e scontata, prima di esistere, quando era solo un'idea di pochi folli, è stata ritenuta un'utopia.
E' così che la vedo se dico che noi potremmo trovare una soluzione, è puramente un'utopia, oggi. Nessuno può affermare che potrà esserlo per sempre. Qualsiasi utopia ha smesso di essere tale perchè sempre più uomini hanno creduto in essa.

1) devo trovare alleati: le persone più adatte sono quelle con predisposizione alla stessa sensibilità, che non hanno l'adorazione per il proprio io e non sono ammalati di potere, ma soprattutto che siano disposti a vivere per migliorare
2) devo estendere la ricerca a tutto il mondo
3) c'è bisogno inoltre di gente specializzata per creare un piano d'azione non violento, allo scopo di rimpiazzare il consumismo, la cultura dell'io, il menefreghismo, l'avidità e chi più ne ha più ne metta, sfruttando gli stessi strumenti che vengono utilizzati per "drogarci"
4) sabotare per quanto sia possibile i "messaggi" che minano al miglioramento
5) trovare il modo pacifico di diffondere il più possibile una cultura che miri a migliorarsi

Per ora la immagino così, ovviamente non mi vedo a capo del nuovo mondo :) anzi, nel mondo non dovrebbero esistere i "capi". Buttata giù così potrebbe sembrare una pazzia e che io sia impazzito già da tempo, ma se ci pensate bene non è tanto folle. Al mondo ci sono certamente persone disposte a farlo, quasi tutto il mondo è raggiungibile via internet e non solo, gente specializzata ce n'è a bizzeffe, (sul sabotaggio lascio un punto interrogativo per ora  :) )... la cultura per il miglioramento esiste già, anzi ne esistono diverse ma ognuna con le proprie regole, i proprio pro e contro, la propria fede, dovremmo solo riuscire a comporle come un puzzle rendendola grande e sempre migliore che è comunque una cosa più fattibile che crearla dal nulla.

Detto ciò mi fermo per oggi, è spero di non perdere mai questa voglia che ho dentro. Grazie ancora per il vostro tempo e vi auguro tanto bene!

Ciao! :)

jonglar

Dimenticavo: qualsiasi idea è bene accetta. Se avete libri da consigliarmi, siti web da visitare, persone da contattare... Qualsiasi cosa! Grazie! :)

viator

Salve caro Jonglar. Le utopie sono cosa bellissima. Una loro piccole parte riesce a realizzarsi, ma si tratta di quelle che sono rivolte alla potenza (potere politico, potere economico, potere tecnologico), cioè di quelle che sono mosse da un qualche genere di interesse particolare se non proprio egoistico.

Le utopie a sfondo invece buonistico, etico, egualitaristico, disinteressatamente filosofico.......beh, hanno avuto tutte sempre vita grama e breve.

Questo perchè i meccanismi naturali, tanto più potenti dei desideri, sogni, sentimentalismi umani, odiano ciò che alcuni di noi amano, cioè appunto l'egualitarismo ed il sentimento.

Tu affermi che sarebbe relativamente semplice costruire ciò che descrivi : ma lo fai considerando solo l'aspetto e gli ingredienti umani di tale costruzione. Staresti commettendo lo stesso errore di un certo Marx. Comunque auguri. Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

green demetr

#6
Citazione di: jonglar il 07 Aprile 2019, 10:34:26 AM
Non sapevo bene dove aprire il topic ma credo che, allo stadio attuale dell'argomento, sia ancora una questione filosofica, anche se spero che diventi attualità. Vi chiedo scusa se risulterò un pò prolisso, ma non trovo altro modo per impaginare il discorso.

Sono un ragazzo di 31 anni, con un vissuto abbastanza umile. Ho un lavoro nel settore informatico, ho una casa, fidanzato da 10 anni con una ragazza stupenda con cui convivo; insomma non mi manca nulla per vivere bene.

Quello che mi affligge è qualcosa di molto più sottile e "distante" dalla nostra quotidianità. In poche parole io non riesco a smettere di pensare alla responsabilità che l'essere umano ha nel mondo; di cui mi sento parte attiva dato che faccio parte della stessa specie. Dal mio punto di vista, tra tutti gli esseri viventi di cui noi abbiamo conoscienza, l'essere umano (utilizzerò il termine "uomo" ma sempre intendendo "essere umano") è stato l'unico ad aver utilizzato le sue capacità comportandosi come se tutto fosse "suo" di diritto.
Il prezzo da pagare per raggiungere i propri scopi non è mai troppo alto, che si tratti di distruggere intere aree di vegetazione, o di schiavizzare intere popolazione, o di provocare l'estinzione di specie intere di altri esseri viventi, o di portare morte e distruzione tramite la guerra, o sfruttare la prostituzione, o di vendere esseri umani e non... Qualsiasi soluzione diventa fattibile quando l'uomo decide di "volere" un qualcosa. Ci siamo macchiati dei crimini più orrendi che si possano immaginare. Quale altro essere vivente è stato mai capace di fare cose simili?

Ovviamente esistono anche gradi azioni fatte per ristabilire la bilancia, alcuni uomini hanno dedicato e sacrificato la propria vita per migliorare le cose, per il bene comune. Ma, sempre dal mio punto di vista e poi sarei curioso di conoscere il vostro: la maggior parte degli uomini vissuti nel tempo (e che vivono oggi), passano la propria vita nel quotidiano semplicemente ignorando che nel quadro complessivo siamo tutti parte della stessa specie di animali che sta infestando il mondo.
Oggi soprattutto, siamo distratti continuamente da cosa sempre più inutili ma che ci danno un senso di soddisfazione materiale. Soldi, gioielli, proprietà, bellezza, attrazione, visibilità, followers (non trovavo altro termine)...

Non so se mi credete, se state prendendo seriamente quel che dico, se siete minimamente d'accordo con me... Non so nulla su di voi che mi state leggendo, ma vi prego di credermi che in questo preciso momento stanno scorrendo lacrime sul mio volto e mi sento il cuore spezzato pensando all'ineluttabile indifferenza che mi circonda.

Questa cosa è stata un crescendo, credo da circa una decina di anni, pian piano sono sempre più ossessionato dalla ricerca di una soluzione perchè io sono fermamente convinto che, allo stato in cui il mondo occidentale si trova oggi, se davvero lo volessimo, grazie anche ai mezzi che abbiamo a disposizione, potremmo mettere veramente fine a tutto questo, senza ricorrere alla guerra.

Spero di non aver annoiato nessuno e resto in attesa di un vostro parere.
Il mio sogno sarebbe quello di riuscire a sensibilizzare una massa sempre più grande che avrà il potere di imporre un cambiamento verso un miglioramento basato sul buon senso comune (a tutto il mondo e non solo all'essere umano).

Grazie per l'attenzione.
R.


Ciao Jonglar purtroppo è proprio il tuo lavoro a doverti far rispettare alcune leggi di comportamento.
Per fare il programmatore ci vuole una testa quadrata.
Io ce l'ho messa tutta, ma quando mollai, non capisci che sollievo.
Credo che non l'ho mai vissuto così. (eppure di lavori nefandi ne ho fatti, tipo la guardia a 12 ore al giorno, ok solo un mese, a onor delle cronache, ma non provai lo stesso sollievo che quando lasciai l'ambito informatico, che pur amo, ma la cui socialità, è vissuta verante come qualcosa di ossessivo (raggiungere l'obiettivo nel minor tempo possibile, ovvero ancora prima!).

Io temo il tuo scritto sia il contraccolpo psicologico di quello che vivi.
E che ricalaca esattamente gli stessi ingranaggi della paranoia.
L'uomo è cattivo, ma può fare di più tramite la tecnica.

Amico mio, è proprio la tecnica che rende l'uomo cattivo!

Per quanto riguada le letture, meglio quelle del forum, perchè almeno ti puoi relazionare.
Magari anche solo pensare un pochino fuori dalle routine, può aiutarti ad alleviare il dolore ossessivo per i problemi del pianeta.
TI consiglio Carlin e i suoi stand-out che ridicolizzano il naturalismo.

Comunque avendo avuto a che fare con un giovane amico, che prendeva sul serio la questione verde.
Bisogna innanzitutto prendere i problemi più grandi, ossia quello dell'esplosione demografica come già correttamente indicato (anche se in maniera burlesca o forse cinica) da Viator.

Il secondo problema che è legato al primo, è l'allarme lanciato dalla FAO.
Ovvero che nemmeno con il cibo mutato, si riuscirà a far fronte al problema dell'alimentazione primaria, ossia la semplice sussistenza dell'individuo.

I cambiamentni climatici a me sembrano una cavolata, in quanto l'acqua degli oceani fa da bilanciatore, come da un corso a Yale capii.
Lo spostamento delle correnti è già un problema più reale....vedi l'acquitrino che è diventato l'adriatico.

Ma per trovare le equazioni della spostamento dei liquidi non servono ingegneri ma super-ingegneri.
Siamo ancora nell'ambito della scienza inesatta (questo me lo ha detto una cara amica ingegnere, che ha tentato pure di spiegarlo in termini matematici, ma di cui non ho capito un acca)

Ma anche ammettendo sistemi di dighe, ci vorrebbero delle supercostruzioni per farle dal fondo dei mari.....
E i capitali???

Io temo che la tua fiducia nei mezzi della tecnica sia un pò troppo sopravvalutata.

E tralascio tutti i problemi di ideologia POLITCA o appunto del problema della TECNICA, cha da Hegel fino ad Heideger, e finendo con Severino, sono prettamente filosofici, e necessitano un pò di anni per semplicemente anche solo acquisirli nel linguaggio.

Comunque fidati gli uomini hanno la libertà di scegliere. Non sono cattivi nel DNA. Lo testimonia anche semplicemente il grado di civiltà in cui siamo.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

iano

#7
Benvenuto Jonglar e spero tu voglia restare con noi anche se non sapremo darti una risposta che ti soddisfi.
La risposta in effetti non è semplice , ma forse sarebbe utile dare forma diversa alla questione che poni , o meglio alla forma in cui la poni.
Potremmo eliminare ad esempio luoghi comuni come quello che l'uomo è cattivo e l'animale è buono e altri simili?
Il vero problema  e tutte le nostre preoccupazioni conseguenti non nascono dal fatto che noi nel bene e nel male siamo animali speciali , ma dal fatto che non riusciamo a non considerarci tali , e non riesco a pensare  ad altri animali , che nella misura in cui lo possano fare non lo facciano.
In questa ottica dovremmo riformulare più correttamente il problema affermando che non l'uomo , ma la vita sulla terra sta distruggendo la terra .
Non so' se è un bene o un male , ma la questione posta in questa diversa forma , se non elimina le nostre preoccupazioni , le sposta quantomeno.
Forse quindi non siamo noi il problema , ma se siamo veramente animali speciali , come non riusciamo a fare ameno di pensare, forse allora siamo noi la possibile soluzione.
Questa soluzione pero' non è pensabile che passi attraverso una censura di noi stessi e quindi della scienza e tecnica che sono nostre parti inalienabili.
Qualunque sia la soluzione , non è quella di alienarci da noi stessi , annullandoci , come ad esempio boicottando la libera informazione, anche quando non ci piace.
Non so' se c'è un mondo da salvare , ma se dobbiamo salvarlo noi non lo faremo rinunciando a noi stessi.
Io sono io e tu sei tu e insieme possiamo trovare la soluzione , e la soluzione non è essere io e te un solo io , anche se in parte ciò è pure vero , se è vero che condividiamo le stesse preoccupazioni , così che almeno possiamo allegerircene a vicenda il peso , al minimo.
Magari saro' anche stato contraddittorio, ma come detto , non è facile la risposta , anche perché ci illudiamo di aver inquadrato bene il problema.
Vogliamo provare a riformularlo insieme?
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

jonglar

Buonasera a tutti, chiedo scusa se non ho risposto ma in questo periodo non ci sto capendo più niente, fra lavoro e due traslochi...



viator concordo con te su questo punto:
CitazioneUna loro piccola parte riesce a realizzarsi, ma si tratta di quelle che sono rivolte alla potenza

secondo la mia visione si dovrebbe modificare la concezione di potere, ossia: se sono ricco sono potente economicamente, se cerco di essere sempre più "altruista"  sono potente in maniera diversa.
In ogni caso il potere può essere tale solo se le masse lo riconoscono (nell'esempio viene riconosciuto maggiormente il primo che il secondo), ma se un giorno decidessimo (per assurdo) tutti che il potere economico non vale più niente, tutti i ricchi cadrebbero in un istante perchè poggiavano su quello.
Cosa ha portato le masse a credere nel potere economico?
Anche se estremamente difficile, sarebbe possibile educare a rivalutare la propria concezione utilizzando gli stessi mezzi che hanno dato importanza al p. economico?

Ovviamente questa è solo un'altra idea, per renderla "fattibile" non sono io la persona con le competenze adatte per fare anche solo un'analisi concreta come hai giustamente evidenziato tu
Citazionema lo fai considerando solo l'aspetto e gli ingredienti umani di tale costruzione

Mi studierò l'esempio di Marx che mi hai riportato (chiedo scusa per la mia grande ignoranza). Credo che sarebbe saggio prendere il meglio di tutti gli uomini che hanno segnato la storia, aggiungerci altre buone idee (non basate sul proprio tornaconto) e cercare di ricostruire la società umana su basi diverse da quelle attuali.



Ciao green demeter
CitazionePer fare il programmatore ci vuole una testa quadrata.
dipende da che tipo di programmatore vuoi essere, per come la vedo io un programmatore dovrebbe avere creatività, non c'è sempre un solo modo per risolvere un problema, anzi, la maggior parte delle volte ce ne sono svariati.

CitazioneAmico mio, è proprio la tecnica che rende l'uomo cattivo!
Per come la tecnica è stata utilizzata finora hai pienamente ragione (anche se credo che sia esistita gente coscienziona anche nella tecnica), ma se si decidi di utilizzare la tecnica non più per il proprio tornaconto?

Per quanto riguarda il problema demografico non ho soluzioni, prima di tutto perchè non conosco effettivamente il problema, l'entità, conseguenze, possibili approcci per risolverlo, ecc... Ma se siamo stati capaci di "dominare" un pianeta, non credo che il problema demografico sia così impossibile.

CitazioneComunque fidati gli uomini hanno la libertà di scegliere
D'accordo al 100% e su questa convinzione continuo ad credere che il cambiamento sia possibile, anche se probabilmente non vivrò abbastanza per vederlo, ma questo non è un motivo valido per rinunciarci.



Ciao iano, già da dopo la prima risposta che ho avuto nel topic è stato come aver ritrovato la speranza quando quasi l'avevo persa. Che non ci sia nessuno che mi sappia dare risposta alle mie domande è ovvio e non lo pretenderei mai. Quello che conta davvero è che ci siano Persone come Voi che hanno la capacità e soprattutto la volontà di occupare la loro mente con questi pensieri (cosa veramente molto rara oggi).
Quindi GRAZIE a tutti voi! :)

Tornando al discorso principale:
Citazione...In questa ottica dovremmo riformulare più correttamente il problema affermando che non l'uomo , ma la vita sulla terra sta distruggendo la terra...Forse quindi non siamo noi il problema, ma se siamo veramente animali speciali forse allora siamo noi la possibile soluzione...
Non l'avevo ancora considerata in questa ottica, per me va bene lo stesso e non va in contrapposizione con lo scopo finale, è un altro modo di vedere la cosa che non ci accusa ma ci indica come possibili risolutori.

Non so in quanti stiano leggendo e credano possibile fare qualcosa, ma la mia idea sarebbe di iniziare a creare uno spazio in cui
- raccogliere le informazioni che abbiamo a disposizione dalla storia (gli uomini che hanno fatto la storia hanno compiuto azioni buone e non. Potremmo isolare solo quelle "buone" per ricostruire)
- creare una sezione delle conseguenze portate dalle scelte errate fatte nella storia (e tutt'ora)
- chiedere aiuto a gente competente negli specifici campi (anzi prima bisognerebbe capire quali figure servono)
- ...

insomma uno spazio dove poter lavorare insieme quanto meno per cercare di analizzare il Problema, non importa se non riusciremo a risolverlo, quello spazio dovrà essere sempre a disposizione di chi verrà dopo e che come me vorrà continuare questo progetto.
Potrei realizzare un sito web dedicato, che ne pensate?

Un saluto e un abbraccio a tutti! :)

Discussioni simili (5)