Lo strano caso della fine dell'infinito.

Aperto da iano, 28 Marzo 2018, 00:38:05 AM

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sgiombo

Citazione di: bobmax il 29 Marzo 2018, 18:48:50 PM
Per Sgiombo,
Zenone nega l'oggettività in sé. Se l'oggetto fosse davvero distinto da tutto il resto non potrebbe muoversi.
Ma se per te l'oggettività è verità assoluta ne consegue che il paradosso di Zenone non sta in piedi.
CitazioneVedo che su Zenone proprio non ci intendiamo.
Per me i suoi paradossi non stanno in piedi perché erronei in sé e per sé (ragionamenti sbagliati, che "non filano"), indipendentemente dall' oggettività in sé o meno di ciò che si muove (o non si muove, secondo Zenone), problema che non mi pare i filosofi Eleati si ponessero

iano

Citazione di: bobmax il 29 Marzo 2018, 18:39:41 PM
Per Iano.

Se la materia è continua non si può dividerla. La divisione agisce sulla discontinuità. Ossia sul vuoto presente in ciò che a prima vista sembra materia compatta. Se il vuoto non ci fosse la divisione sarebbe impossibile. Questa è stata la grande intuizione greca.

Davvero non riesco ad afferrare.
Ovvio che è possibile dividere ciò che è discontinuo,ciò che è già' composto da elementi individuali aggregati , ma non perché fra essi alligna il vuoto.
Se c'è il vuoto fra essi oppure no non capisco cosa cambi.
Se li immagino come sfere il vuoto c'è, se li immagino come cubi può non esserci.
Sia in un caso che nell'altro non vedo dove stia la difficoltà a disaggregarli.
Quindi non posso neanche aggregarli se non lascio spazi vuoti?
Ma siccome la mia ignoranza è magna forse è arrivato il momento di colmare le mie lacune , almeno sui greci , che son d'accordo con te , non smettono di meravigliarci.
Così potresti consigliarmi qualche lettura mirata. Grazie.😊
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

bobmax

Per Iano.
se lo spazio fisico è composto solo da materia e da vuoto, la divisione di un oggetto materiale può avvenire solo agendo laddove vi è del vuoto.
 
Non è intuitivo, perché nella nostra esperienza dividiamo ciò che appare materialmente continuo. Ma questa continuità è solo un'illusione.
 
Se quella materia fosse veramente senza soluzione di continuità, come potremmo dividerla, dove agiremmo?
 
I cubi, sono cubi solo per il vuoto che sta loro attorno. Se il vuoto non ci fosse, non vi sarebbero neppure i cubi...
 
Penso che Aristotele, pur non dichiarandosi atomista, descriva bene la filosofia atomistica, sia in Fisica sia in Metafisica.
 
Comunque anche con una ricerca su web della voce "atomismo" puoi trovare molte fonti disponibili.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

bobmax

Per Sgiombo,
ciò che abbiamo davanti, sia nella realtà fisica sia in quella mentale, sono solo eventi.
Eventi dove non è possibile discernere tra ciò che diviene e il suo stesso divenire.
 
Questa constatazione è, secondo me, meravigliosa!
Perché mette in discussione l'ovvia interpretazione della realtà di un essere soggetto al divenire. Questo convincimento è la principale causa del nichilismo (qui condivido il pensiero di Severino).
 
Mettere in discussione il molteplice è necessario. Lo richiede l'Etica.
Lo so che non sei d'accordo, ma l'Etica è tutto.
In qualsiasi campo, anche nella logica, ogni possibile valore lo dà l'Etica.
 
Tanto per venire dalle tue parti... il valore del Manifesto del Partito Comunista è squisitamente etico.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

sgiombo

#49
Citazione di: bobmax il 29 Marzo 2018, 20:21:31 PM
Per Sgiombo,
ciò che abbiamo davanti, sia nella realtà fisica sia in quella mentale, sono solo eventi.
Eventi dove non è possibile discernere tra ciò che diviene e il suo stesso divenire.

CitazioneVedo che il tuo rapporto con Zenone di Elea é ancora più variegato (e di molto!) del mio con Spinoza: lo citi con evidente ammirazione ma ne dissenti sulla parte (correntemente ritenuta) più sostanziale del suo pensiero

Posso benissimo discernere, per esempio, nel divenire di una persona vissuta ottant' anni, il suo esistere (divenendo, mutando, ovviamente) essendo "di età matura fra i venticinque e i cinquanta, di età avanzata dopo, ecc..

O nel divenire del cielo sulla mia città il suo essere coperto da nuvole dalle 7 del mattino alle 15 del pomeriggio di ieri.

O nel divenire dell' orografia delle Alpi la persistenza millenaria del Monte Bianco.

Ecc.
Questa constatazione è, secondo me, meravigliosa!
Perché mette in discussione l'ovvia interpretazione della realtà di un essere soggetto al divenire. Questo convincimento è la principale causa del nichilismo (qui condivido il pensiero di Severino).

CitazioneIo invece no (ne ho un' opinione assolutamente pessima in toto, "a 360°").

Come negli esempi di cui sopra, nel divenire vi sono (anche) caratteristiche che rimangono costanti per tempi più o meno lunghi; e talune (le leggi fisiche; fino a prova contraria e malgrado gli assai poco scientifici voli pindarici di fantasia di alcuni ricercatori) per sempre ed ovunque, se la conoscenza scientifica (vera) é possibile (altrimenti é destituita di ogni fondamento).

Mettere in discussione il molteplice è necessario. Lo richiede l'Etica.
Lo so che non sei d'accordo, ma l'Etica è tutto.
In qualsiasi campo, anche nella logica, ogni possibile valore lo dà l'Etica.

CitazioneChe l' etica non sia tutto (ci sono anche per lo meno logica, gnoseologia, ontologia -fisica, mentale, metafifica-metamentale-, estetica) mi sembra evidente.

Ma che l' etica imponga di "mettere in discussione" il molteplice (di "omettere di considerare" di "non tener conto de-"; mi sembra che l' espressione vada intesa in questo senso) non mi pare proprio.
Per esempio non credo proprio che imponga un unico, indifferenziato atteggiamento, il medesimo atteggiamento verso chi ha mezzi materiali superflui e atti a consentire il benessere degli indigenti (per esempio espropriarlo; o per lo meno tassarlo progressivamente: la "flat tax" essendo decisamente, oltre che senza alcun dubbio anticostituzionale, a mio avviso anche decisamente immorale!) e verso chi é nella miseria (per esempio provvedre ai suoi bisogni).
Ma se al contrario con l' espressione "mettere in discussione" intendessi "prendere in considerazione", allora ovviamente sarei d' accordo".

Nella logica i valori (di coerenza-correttezza-significanza o di contraddittorietà-assurdità-insignificanza) li danno i rapporti semantici e sintattici fra i concetti messi in reciproca relazione (tanto per chi sia eticamente buono, quanto per chi sia eticamente malvagio).
E nella gnoseologia i valori (di verità o di falsità) li danno i rapporti fra proposizioni o giudizi e fatti reali (tanto per gli eticamente buoni quanto per gli eticamente malvagi).



Tanto per venire dalle tue parti... il valore del Manifesto del Partito Comunista è squisitamente etico.
CitazioneSecondo me é' tanto etico quanto scientifico (nel senso delle "scienze umane", non delle "scienze naturali" e men che meno delle "scienze esatte"): la vita é varia e complessa, molto più di qualsiasi schema conoscitivo e di qualsiasi "distinguo" che ad essa possa più o meno adeguatamente applicarsi (...checché ne pensassero gli antichi Eleati).

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