In che senso Nietzsche oggi?

Aperto da PhyroSphera, 09 Gennaio 2024, 01:11:06 AM

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PhyroSphera

C'è nel pensiero di Nietzsche una componente universale: l'appello ai valori, il richiamo ai corsi e ricorsi storici che mostrano illusorio un certo estremismo progressista... Eppure la sua filosofia non è quel che sembra a prima vista. Alla volontà di potenza e contro l'ottimismo del socialismo reale di Marx e compagnia, aveva già inoltrato il non abbastanza ricordato Max Stirner, la dottrina dell'Eterno Ritorno l'avevano già gli Stoici. Ugualmente per la fase illuministica e per quella romantica ed anche per quella decadente. Nulla in sé di tanto originale se non fosse stato per il suo magnetismo, che rendeva la sua retorica, o se vogliamo i suoi sofismi, simili a una grande ruota che trascinava pregiudizi e bassezze per allontanarli da chi ben disposto... Eppure resta il lato negativo di questa "dinamite":  la trasvalutazione di tutti i valori ripresentava il mito della forza del paganesimo antico in una situazione ormai non più favorevole, la avversione al cristianesimo segnava il passo alle future degenerazioni naziste. Sicché, diversamente dalla rabbia di Marx ed Engels ma con conseguenze ugualmente disastrose, fu la sua attività politico-filosofica — pur essendo doveroso riconoscerne l'altezza e sublimità. Il suo invito all'ambizione individualista più esasperata e a "cavalcare" i movimenti socialisti fu occasione per le dittature di Mussolini e Hitler, il suo timore per la debolezza cristiana era del tutto inconsapevole che la Cristianità esiste a causa dei limiti umani in situazioni di crisi o mancanza che necessitano la presenza diretta di Dio (a riguardo Nietzsche fu falso maestro!)... Egli vedeva il mondo comprendendolo assai parzialmente e di lui resta altro di unico e grandioso: la sua filologia, la sua critica musicale (nonostante il valore non più attuale di essa (quasi da sùbito, a dire il vero)), la sua poesia, finanche le sue brevi e poche (e pochissimo note) composizioni musicali. La Destra non ha da imparare dal suo scarso distacco verso i movimenti socialisti e deve stare in guardia dalla sua incomprensione del significato del messaggio biblico di Paolo su Gesù (le apparenze possono ingannare); in fin dei conti a tante sue trovate filosofiche ad effetto lui stesso aveva posto fine e allora è inutile rinnovarne il fuoco irresponsabilmente... Ma fino a quando faranno girare per l'Europa e per il mondo lo spettro del comunismo di Marx ed Engels, col suo potere omologante e contro le differenze, il fantasma del 'superuomo' nietzschiano avrà nonostante tutto ancora qualcosa da comunicare. A patto di non essere ingenui e pedissequi.

Mauro Pastore


daniele22

Non conosco Nietzsche a parte qualche aforisma; uno tra questi suggeriva di guardarsi da coloro in cui è forte l'istinto a punire, che corrisponde invece a ciò che fa la nostra destra. Dall'idea che me ne sono fatto tenderei a pensare che molte persone abbiano ideologicizzato il coraggio 

Pensarbene

"non sappia la destra quel fa la sinistra" è una frase che indica il lato oscuro del cristianesimo: il portare all'estremo un essere buono che non è UMANO.
Mi sono chiesto come mai un tale modo di essere del tutto ipotetico e fuori perfino da una "logica divina" abbia sedotto così tante persone.
Poi ho capito che, più l'amore è seduttivo e incondizionato più danni fa trasformandosi nel suo contrario.
Basta un amore  serenamente e PACATAMENTE  umano.
Chi esce dalla pacatezza, su questo pianeta in ogni ambito della vita, entra in un inferno insospettabile,insospettato inaspettato .

 

green demetr

Il tentativo di rendere "politico" Nietzche mi fa sorridere, e di certo non ho tempo da perdere con questo o quello intellettuale, sono tutti ugualmente ingiusti per non dir di peggio.
Pensavo di aver allontanato questi discorsi dal forum e invece come l'erba cattiva tornano ancora e ancora e ancora.
Ma poi lo sappiamo vero che il Nazismo era tutt'uno col crisitianesimo vero?
Per non parlare del fascismo.
Poi che il comunismo leninista abbia completamente travisato marx, basta leggere il pensatore di treviri, per accorgersene.
In marx l'unica cosa che conta è trovare una economia che possa dirsi socialista, e questa economia era quella capitalista.
Che poi le sinistre storiche invasate, dall'urss alla cina, e quelle naziste contemporanee ancor piu invasate e deliranti, sinistroidi per l'appunto, abbiano prodotto gli stessi deliri, mi paiono discorsi irrelati.

Tranne la codardia, ecco è questo che Nietzche non ha mai sopportato.
E i sottoprolet di cui parla Marx cosa sono se non questa masnada di dannati da girone infernale?
Lascia perdere Maurizio.
Se la gnosi si occupa del male, è perchè il male non ha nome, lo trovi ovunque.
Questa non è una buona idea per sottomettersi. Insisto.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

PhyroSphera

Il nazismo tutt'uno col cristianesimo? I nazisti amavano i pagani e il fanatismo di Hitler era altra cosa dal fondamentalismo cristiano. Il fatto poi che c'erano falsi cristiani, questo è altro conto.

Che Nietzsche non fosse un pensatore politico, è assurdo sostenerlo.

(Non mi chiamo Maurizio, comunque.)


Mauro Pastore 

green demetr

Citazione di: PhyroSphera il 12 Gennaio 2024, 22:56:51 PMIl nazismo tutt'uno col cristianesimo? I nazisti amavano i pagani e il fanatismo di Hitler era altra cosa dal fondamentalismo cristiano. Il fatto poi che c'erano falsi cristiani, questo è altro conto.

Che Nietzsche non fosse un pensatore politico, è assurdo sostenerlo.

(Non mi chiamo Maurizio, comunque.)


Mauro Pastore
Non so cosa dirti, ascolta su youtube i video che parlano del sole nero, oppure i revival pagani, secondo te perchè la croce uncinata?
Per quanto riguarda il cristianesimo ascolta Barth e la sua polemica contro la chiesa che fece nel suo "lettere ai romani".
Vogliamo parlare dei patti lateranensi?
I cristiani chi odiano: gli ebrei, è dura a morire il concetto di deicidi...cose ridicole. ;)
PS 
Scusa Mauro, Maurizio era un capetto che conoscevo...
PPS
Nietzche non è mai stato un pensatore politico, rifiutò anche il tentativo della sorella di farlo diventare tesserato.
Nietzche è un pensatore metafisico, per l'esattezza un anti-metafisico.
Egli anzi criticò aspramente la piccola politica borghese dei suoi anni, e di quella dei sottoprolet.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

PhyroSphera

Citazione di: green demetr il 13 Gennaio 2024, 19:10:30 PMNon so cosa dirti, ascolta su youtube i video che parlano del sole nero, oppure i revival pagani, secondo te perchè la croce uncinata?
Per quanto riguarda il cristianesimo ascolta Barth e la sua polemica contro la chiesa che fece nel suo "lettere ai romani".
Vogliamo parlare dei patti lateranensi?
I cristiani chi odiano: gli ebrei, è dura a morire il concetto di deicidi...cose ridicole. ;)
PS
Scusa Mauro, Maurizio era un capetto che conoscevo...
PPS
Nietzche non è mai stato un pensatore politico, rifiutò anche il tentativo della sorella di farlo diventare tesserato.
Nietzche è un pensatore metafisico, per l'esattezza un anti-metafisico.
Egli anzi criticò aspramente la piccola politica borghese dei suoi anni, e di quella dei sottoprolet.


La croce uncinata è un simbolo diverso dalla croce cristiana.
Il movimento cristiano non va considerato come se tutto fosse evidente. La fede è un fatto interiore e se si resta alla esteriorità si possono scambiare i falsi cristiani per veri. Inutile citare Barth.

Mauro Pastore 

green demetr

Citazione di: PhyroSphera il 16 Gennaio 2024, 09:45:52 AMLa croce uncinata è un simbolo diverso dalla croce cristiana.
Il movimento cristiano non va considerato come se tutto fosse evidente. La fede è un fatto interiore e se si resta alla esteriorità si possono scambiare i falsi cristiani per veri. Inutile citare Barth.

Mauro Pastore
Allora diciamo i ricercatori spirituali che meditano sul cristo.
Perchè per me i cristiani sono coloro che aderiscono alla chiesa.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Autodidatta

#9
Citazione di: PhyroSphera il 09 Gennaio 2024, 01:11:06 AMC'è nel pensiero di Nietzsche una componente universale: l'appello ai valori, il richiamo ai corsi e ricorsi storici che mostrano illusorio un certo estremismo progressista... Eppure la sua filosofia non è quel che sembra a prima vista. Alla volontà di potenza e contro l'ottimismo del socialismo reale di Marx e compagnia, aveva già inoltrato il non abbastanza ricordato Max Stirner, la dottrina dell'Eterno Ritorno l'avevano già gli Stoici. Ugualmente per la fase illuministica e per quella romantica ed anche per quella decadente. Nulla in sé di tanto originale se non fosse stato per il suo magnetismo, che rendeva la sua retorica, o se vogliamo i suoi sofismi, simili a una grande ruota che trascinava pregiudizi e bassezze per allontanarli da chi ben disposto... Eppure resta il lato negativo di questa "dinamite":  la trasvalutazione di tutti i valori ripresentava il mito della forza del paganesimo antico in una situazione ormai non più favorevole, la avversione al cristianesimo segnava il passo alle future degenerazioni naziste. Sicché, diversamente dalla rabbia di Marx ed Engels ma con conseguenze ugualmente disastrose, fu la sua attività politico-filosofica — pur essendo doveroso riconoscerne l'altezza e sublimità. Il suo invito all'ambizione individualista più esasperata e a "cavalcare" i movimenti socialisti fu occasione per le dittature di Mussolini e Hitler, il suo timore per la debolezza cristiana era del tutto inconsapevole che la Cristianità esiste a causa dei limiti umani in situazioni di crisi o mancanza che necessitano la presenza diretta di Dio (a riguardo Nietzsche fu falso maestro!)... Egli vedeva il mondo comprendendolo assai parzialmente e di lui resta altro di unico e grandioso: la sua filologia, la sua critica musicale (nonostante il valore non più attuale di essa (quasi da sùbito, a dire il vero)), la sua poesia, finanche le sue brevi e poche (e pochissimo note) composizioni musicali. La Destra non ha da imparare dal suo scarso distacco verso i movimenti socialisti e deve stare in guardia dalla sua incomprensione del significato del messaggio biblico di Paolo su Gesù (le apparenze possono ingannare); in fin dei conti a tante sue trovate filosofiche ad effetto lui stesso aveva posto fine e allora è inutile rinnovarne il fuoco irresponsabilmente... Ma fino a quando faranno girare per l'Europa e per il mondo lo spettro del comunismo di Marx ed Engels, col suo potere omologante e contro le differenze, il fantasma del 'superuomo' nietzschiano avrà nonostante tutto ancora qualcosa da comunicare. A patto di non essere ingenui e pedissequi.

Mauro Pastore
Molte culture e filosofie hanno avuto la concezione dell'eterno ritorno. Credo che ciò che rende unica la teoria di Nietzsche sia "L'eterno ritorno dell'uguale" a cui deve far fronte l'Oltreuomo. Da qui "l'amor fati" e l'eroica potenza della volontà di poter volere ed amare ciò che è già accaduto e ritornerà ad accadere infinite volte sempre allo stesso modo.

Ipazia

Il ciclo di nascita e morte, giovinezza e vecchiaia, le stagioni, il cuore pulsante della natura che ripete sempre gli stessi cicli con piccolissime variazioni, gettando fuori dalle sue orbite le creature dell'hybris e i loro deliri divini.

L'oltreuomo diviene tale per la semplice accettazione del suo fato evolutivo che ha imparato ad amare senza trucchi e senza inganni. Soprattutto: senza illusioni ultramondane.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Autodidatta

Citazione di: Ipazia il 17 Gennaio 2024, 20:57:06 PMIl ciclo di nascita e morte, giovinezza e vecchiaia, le stagioni, il cuore pulsante della natura che ripete sempre gli stessi cicli con piccolissime variazioni, gettando fuori dalle sue orbite le creature dell'hybris e i loro deliri divini.

L'oltreuomo diviene tale per la semplice accettazione del suo fato evolutivo che ha imparato ad amare senza trucchi e senza inganni. Soprattutto: senza illusioni ultramondane.
Interessante commento Ipazia. Da dove viene quel "con piccolissime variazioni"?
Per quanto riguarda l'Oltreuomo, egli diviene tale, a me sembra, perché impara ad amare ciò su cui la sua volontà non ha più nessun potere, ovvero il passato. E lo ama a tal punto, da amare il fatto che esso ritornera (come è già ritornato) nello stesso identico modo con cui gli si è presentato infinite volte.

green demetr

Citazione di: Autodidatta il 17 Gennaio 2024, 18:39:07 PMMolte culture e filosofie hanno avuto la concezione dell'eterno ritorno. Credo che ciò che rende unica la teoria di Nietzsche sia "L'eterno ritorno dell'uguale" a cui deve far fronte l'Oltreuomo. Da qui "l'amor fati" e l'eroica potenza della volontà di poter volere ed amare ciò che è già accaduto e ritornerà ad accadere infinite volte sempre allo stesso modo.

ciao autodidatta ben tornato.
io lo disprezzo, ma visto che ormai siamo nel mondo dominato da questi traditori del pensiero, a cui la maggioranza, e quindi anche un autodidatta si affida, ti rimando a cacciari.

Il superuomo vuole il tramonto del tempo, ossia della circolarità che il demone, ossia la scimmia (coloro che agiscono per induzione e giammai per deduzione) vorrebbe che tutti abbracciassero: ossia l'eterno ritorno dell'uguale.
Nietzche non ama le scimmie cha amano la ripetizione, anzi le detesta.
Qua sta facendo confusione tra l'amor fati della volontà dell'uomo a diventare superuomo, ossia dio, con il suo opposto ossia la volontà dell'umano troppo umano che vuole permanere nel suo immobilismo ebete (l'ebetismo dei vari galimberti e company)
nietzche non è autore per tutti!
mi dispiace deluderti  ;)

Per capire cosa sia l'industria culturale ti rimando a minima moralia, il testo fondamentale per qualsiasi autodidatta.
lasciando perdere l'introduzione  ;) in cui rimanda ad hegel, altro autore difficile difficile.
ma adorno si capisce anche senza hegel  ;)

Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: Ipazia il 17 Gennaio 2024, 20:57:06 PMIl ciclo di nascita e morte, giovinezza e vecchiaia, le stagioni, il cuore pulsante della natura che ripete sempre gli stessi cicli con piccolissime variazioni, gettando fuori dalle sue orbite le creature dell'hybris e i loro deliri divini.

L'oltreuomo diviene tale per la semplice accettazione del suo fato evolutivo che ha imparato ad amare senza trucchi e senza inganni. Soprattutto: senza illusioni ultramondane.
:D si l'esatto opposto di quello che hai detto.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: Autodidatta il 17 Gennaio 2024, 21:52:44 PMInteressante commento Ipazia. Da dove viene quel "con piccolissime variazioni"?
Per quanto riguarda l'Oltreuomo, egli diviene tale, a me sembra, perché impara ad amare ciò su cui la sua volontà non ha più nessun potere, ovvero il passato. E lo ama a tal punto, da amare il fatto che esso ritornera (come è già ritornato) nello stesso identico modo con cui gli si è presentato infinite volte.

al contrario, il superuomo verrà quando esso avrà imparato a distruggere costantemente il passato, in un atto eterno di creazione, giammai di ripetizione.

quando avrai letto adorno, sarai già nella psicanalisi (a me manca fromm) laddove le intuizioni nicciane vengono messe in forma ben formata.

La paranoia, la ripetizione, il controllo del tempo, il fantasma di padronanza, tutti questi sintomi dell'uomo contemporaneo,possono esere risolti solo tramite la capacità di uscire da ciò che pensiamo di essere, e invece non siamo necessariamente.
la cura in freud e company consiste nella ricreazione di un sè volto alla felicità.

naturalmente freud e co, come adorno fa notare, parla di una felicità borghese, in nice la felicità è cosmica.

Argomenti molto difficili, spero di starti incuriosendo.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

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