Il Tutto, il Nulla e il Qualcosa

Aperto da Damiano Bergamaschi, 11 Ottobre 2023, 16:51:50 PM

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bobmax

#45
Citazione di: green demetr il 21 Ottobre 2023, 03:51:28 AMA livello morale invece mi è più facile seguirti, anche se permane la mia impressione che vi sia un nichilismo latente nelle conclusioni.

Ritengo che la tua impressione abbia una qual ragion d'essere. Perché per affrontare il nichilismo occorre accettare il suo campo di gioco.

E il campo di gioco del nichilismo è la materia, la logica, insomma è lo stesso pensiero determinato.
Mentre per sconfiggerlo deve prevalere la spiritualità.

Come fare allora?

Secondo me, occorre usare le stesse armi del nichilismo, ma utilizzandole meglio del nichilista stesso!
È cioè necessario condurre il pensiero razionale sino a dove cessa il suo potere.
Proprio là dove la razionalità trova il proprio limite. E trovandolo, normalmente che fa?

Ripiega.
Ripiega incurante, perché incapace di ammettere a se stessa che vi è un limite, che esiste davvero un punto oltre il quale non le è concesso di andare.

Per la razionalità esiste infatti solo ciò che è razionale. Ciò che non lo è non esiste. Se vi si imbatte, si è trattato solo di un malinteso. E così ripiega nel suo mondo logico rassicurante.

Se invece tu resisti sul limite, allora ti coglierà l'angoscia del Nulla.
È il Nulla ciò che aborrisce la razionalità.

Ma il cuore impavido è qui chiamato alla scelta per l'eternità.
Che lì, dietro quel Nulla, vi sia lo Spirito dipende solo da lui.
Se non vi riesce e cade, ecco il nichilismo.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

green demetr

Citazione di: bobmax il 21 Ottobre 2023, 18:14:26 PMRitengo che la tua impressione abbia una qual ragion d'essere. Perché per affrontare il nichilismo occorre accettare il suo campo di gioco.

E il campo di gioco del nichilismo è la materia, la logica, insomma è lo stesso pensiero determinato.
Mentre per sconfiggerlo deve prevalere la spiritualità.

Come fare allora?

Secondo me, occorre usare le stesse armi del nichilismo, ma utilizzandole meglio del nichilista stesso!
È cioè necessario condurre il pensiero razionale sino a dove cessa il suo potere.
Proprio là dove la razionalità trova il proprio limite. E trovandolo, normalmente che fa?

Ripiega.
Ripiega incurante, perché incapace di ammettere a se stessa che vi è un limite, che esiste davvero un punto oltre il quale non le è concesso di andare.

Per la razionalità esiste infatti solo ciò che è razionale. Ciò che non lo è non esiste. Se vi si imbatte, si è trattato solo di un malinteso. E così ripiega nel suo mondo logico rassicurante.

Se invece tu resisti sul limite, allora ti coglierà l'angoscia del Nulla.
È il Nulla ciò che aborrisce la razionalità.

Ma il cuore impavido è qui chiamato alla scelta per l'eternità.
Che lì, dietro quel Nulla, vi sia lo Spirito dipende solo da lui.
Se non vi riesce e cade, ecco il nichilismo.
Grazie bobmax,

Avevo questa impressione, ma temevo non fosse così.
E invece c'è molto di più.
Messaggio eccezionale, che spero di fissare nella mente. E' come dici tu.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: Ipazia il 21 Ottobre 2023, 07:00:22 AMLa matematica in sè, no. Ma si comincia dagli iperurani popolati da forme ideali del Padre nobile e, tralasciando i passaggi intermedi, si finisce coi Figli ignobili delle armi di distruzione di massa ...

... per via razionale (i sogni della ragione...) che ha partorito stati, religioni, ideologie,... mentre l'empirico al massimo alimenta filosofia naturale e lo spirito della terra di nicciana memoria. Per cui non posso che dissentire su questa inversione di segno e significato:

(N.B. senza infoiarmi nello scontro spuntato tra opposti nichilismi)

Ma no certo, non sarò io a portare avanti una diatriba su opposti nichilismi.
L'importante è capire l'humus da cui parte ogni considerazione.
Direi che Nietzche sia un nome piuttosto risonante, direi necessario.
Va bene cos' andiamo avanti (anche se a me vien da ridere ;) ).

Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: bobmax il 21 Ottobre 2023, 04:19:27 AMMa l'infinito non c'è.

Il convincimento che l'infinito ci sia, è emblematico di quanto si sia ormai imposto il pensiero nichilista.
Abbiamo ridotto l'infinito a cosa, in modo da poterlo maneggiare e così spiegare ogni cosa. Lo abbiamo trascinato nel razionale, appiattendo la realtà eliminandone  il limite insuperabile.
Perché in realtà abbiamo sempre a che fare con l'illimitato.

L'infinito è, ed è soltanto, la negazione del finito.

Con Cantor e compagnia ci siamo illusi di possedere l'infinito!
Ma l'infinito non è possibile possederlo perché è inattualizzabile: non c'è.
Reificando l'infinito ci siamo inoltrati lungo il sentiero della notte, dove regna il nichilismo.

Infinito e infinitesimo, concetti utili per una sistemazione della realtà. Ma dovremmo sempre tenere presente che non esistono.
Il molteplice ha i piedi d'argilla. Cosificando l'infinito ci siamo illusi di rendere questi piedi di roccia. Ma è una solidità inventata, frutto del nichilismo.
L'infinito è un oggetto matematico, e come tale esiste.
Il nichilismo che descrivi è a livello morale, e non ontologico, per cui invece, se ho capito bene e se il libro liceale sia stato onesto (cosa che visto Platone non so più se vera) per esempio potrei utilizzarlo come concetto (di un esistente reale, in quanto matematico) per una analogia con Dio. E dunque come spiegazione razionale del Dio. Si devo proprio aprire 3d anche su Anselmo d'Aosta.
Come dice Hegel tutto ciò che è razionale è reale.
Naturalmente in un discorso morale che itenda questa realtà matematica come applicabile all'uomo, servirebbe altro discorso, che è quello proposto brillantemente da Damiano. (anche se di nuovo mi pare aporetico, e di base potenzialmente nichilistico, e infatti non risponde più. E non è certo il primo utente a lasciare, per lesa maestà, tale per cui non sputerei sui frequentatori del forum  ;) , e questo è proprio l'abc del provare a fare comunità ;) , beh certo prima che mi venisse da ridere  :D ).
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Ipazia

In fb blocco sistematicamente chi si limita a ridere senza argomentare. Non facessi così quelle pagine sarebbero ancora più schifose di quello che sono.

In realtà,  c'è poco da ridere. Pure con Platone, meglio Ronsard o Twain per ridere.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Damiano Bergamaschi

Scusate la mia assenza ma credo di aver perso interesse per l'argomento. Non ho più voglia di rispondere. Non perché si sta generando una discussione ma perché sono io che non sono più invogliato a rispondere. Piuttosto che "sparire" ho preferito scrivere questo messaggio.

green demetr

Citazione di: Damiano Bergamaschi il 24 Ottobre 2023, 23:26:31 PMScusate la mia assenza ma credo di aver perso interesse per l'argomento. Non ho più voglia di rispondere. Non perché si sta generando una discussione ma perché sono io che non sono più invogliato a rispondere. Piuttosto che "sparire" ho preferito scrivere questo messaggio.
E cosa cambia? La tua discussione era aporetica e nichilistica. Come volevasi dimostrare. Almeno hai avuto la decenza di annunciare l'addio, altri tuoi simili manco quello.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

PhyroSphera

Citazione di: Damiano Bergamaschi il 11 Ottobre 2023, 16:51:50 PMBuongiorno a tutti.

In questa discussione vorrei parlare di una mia teoria del tutto personale che magari è già stata formulata millenni fa.
Partiamo col definire i 3 elementi della discussione: il Tutto,il Nulla e il Qualcosa. Cominciamo dal Tutto. Esso è semplicemente tutto ciò che è, tutto ciò che esiste. Il Nulla è l'opposto del Tutto,quindi, viene definito come tutto ciò che non è, che non esiste. Il Qualcosa è un misto tra ciò che esiste e ciò che non esiste.
Detto ciò parto con l'affermare che solo Qualcosa c'è, perché ce lo dice l'esperienza. Infatti non posso dire che Tutto esiste. Dimostrazione? Schiocco le dita e l'universo scomparirà. È sparito? No. Quindi questo unico tra gli infiniti esempi basta per confermare che il Tutto non è possibile. Allora esiste il Nulla. Impossibile dato che il Nulla è la non-esistenza per definizione, quindi, è inesistente. E il Qualcosa? È un misto tra il Tutto e il Nulla e infatti l'esperienza ci dice che alcune cose esistono e sono possibili mentre altri non esistono e non sono possibili.
Quindi con questa semplice teoria possiamo rispondere alle 2 domande fondamentali quali: perché l'universo esiste? Perché l'universo è così com'è?
Infatti considerando che solo Qualcosa esiste si può rispondere alla prima domanda con: l'universo esiste perché il Nulla non è possibile. Ma neanche il Tutto. Solo Qualcosa può esistere (e l'esperienza conferma).
Alla seconda domanda,invece, si risponde così:
L'universo è così com'è perché se così non fosse non esisterebbe. Di conseguenza si cadrebbe nella contraddizione e allora l'unica alternativa rimanente rimane il Qualcosa fatto così come l'esperienza ce lo mostra.
Come vi sembra la mia teoria? Vi piace? La odiate? Avete trovato qualche elemento discordante?
Resto in attesa delle vostre risposte e dei vostri pareri.
Un cordiale saluto
Bergamaschi Damiano
E se invece tu pensassi che l'esistenza è essere e nulla, due opposti cioè entrambi esistenti? Si può dire che il nulla non è, ma che il non-essere esiste. Si tratta di distinguere tra essere ed esistere, invece che pensarli perfettamente coincidenti.

Mauro Pastore 

Alberto Knox

Citazione di: Damiano Bergamaschi il 24 Ottobre 2023, 23:26:31 PMNon ho più voglia di rispondere
Benchè l'intero mondo casca letteralmente in rovina , ad un povero Damiano Bergamaschi non va più di rispondere :'(
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

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