Il rifiuto del riduzionismo

Aperto da Apeiron, 29 Marzo 2017, 19:24:27 PM

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sgiombo

Citazione di: myfriend il 03 Aprile 2017, 17:35:43 PM
@sgiombo

Che il bambino tocca il fuoco e si brucia, che il suo cervello attraverso gli organi di senso subisce certe attivazioni di circuiti nervosi cui conseguono determinate alterazioni sinaptiche che si conservano nel tempo e avranno in futuro determinate conseguenze funzionali lo possono rilevare osservatori esterni al bambino (nel' ambito delle loro proprie esperienze fenomeniche coscienti, non in quella del bimbo stesso).

A volte, quando compi i tuoi pomposi giri di parole dei quali si capisce assai poco, è come se tu ti perdessi in un bicchiere d'acqua.  :D


Prova a tagliare il formaggio duro con un coltello...e magari ti sfugge il coltello e ti tagli.
Prova a rifarlo dopo una settimana e vedrai se la tua mente non pensa: "Ah! devo fare più attenzione, perchè potrei tagliarmi".
Ecco che ti ho spiegato in due brevi frasi che NON è uno osservatore esterno che lo rileva. Ma è il tuo cervello che registra una esperienza (ricordo) e, da quel ricordo, il cervello elabora successivamente dei pensieri. Trasformando la forma di energia "ricordo" (PROM) in una forma di energia "pensiero" (RAM), che, appena prodotto, diventa a sua volta "ricordo" (PROM). E da questo nuovo "ricordo" il cervello produce una nuova forma di energia (un nuovo pensiero) che potrebbe essere: "Forse non mi conviene usare un coltello, ora prendo una mannaia". E così, il cervello, partendo dai "ricordi", trasforma questi ricordi in pensieri...in un perenne lavoro di trasformazione di energia. Non per niente i pensieri prodotti dal cervello sono "sequenziali" e non "paralleli".

Esattamente quello che accade nel bambino che tocca il fuoco con la mano.


Tutto molto semplice.
Forse anche troppo perchè tu lo possa intuire.
Oddio....tu magari pensi in modo "parallelo" e non "sequenziale" come fanno tutti gi umani. Forse è per questo che capisco poco di quello che scrivi. Forse i tuoi sono più concetti paralleli mischiati in una stessa frase. Ecco perchè mi sfuggono.  :D

CitazioneNon hai capito proprio nulla (sarà per la "pomposità di miei giri di parole...).

Il mio pensare che devo fare più attenzione per non tagliarmi (nell' ambito della mia coscienza) é una cosa, il mio cervello mentre lo penso con tutte le sue trasformazioni materiali (nell' ambito delle coscienze di chi mi osserva: non della mia) é un' altra cosa, anche se non può darsi l' una senza l' altra (anche il polo positivo e quello negativo di un magnete non possono darsi l' uno senza l' altro, ma non per questo sono la stessa cosa!).

E per la necessaria (perché possa darsene conoscenza scientifica) chiusura causale del mondo fisico non vi sono interazioni causali fra il mio cervello e il mio pensiero.

Nel pensiero (res cogitans e non res extensa) non ha senso parlare di "parallelismo" (e comunque i miei ragionamenti sono conseguenti (=sequenziali in modo logicamente corretto"?).

Eutidemo

Caro Myfriend,
tu scrivi che; "... il "cervello", NON crea quella particolare forma di "energia" che chiamiamo "gioia"; ma semplicemente la manifesta e gli dà una forma che la nostra mente può percepire; e poi aggiungi che, secondo il Primo principio della Termodinamica, quella particolare energia (la gioia)  già esisteva in una forma latente e che il cervello è una macchina che manifesta quella energia - già presente anche se in forma latente - trasformandola da una forma latente in una sensazione che il nostro IO (la nostra mente) può percepire ed elaborare e della quale diviene cosciente."
Sinceramente, il senso del tuo discorso mi sfugge alquanto (almeno a livello "fenomenico"), perchè l'unico termine definitorio che usi in modo appropriato, a mio avviso, è "cervello"; il termine "energia" ed il termine "gioia", invece, li utilizzi  in modo, a mio avviso, un po' improprio.
***
ENERGIA
Il termine "energia" è relativamente recente, anche se risale al greco antico "en ergon", cioè, la capacità che ha un corpo di compiere del lavoro; se non sbaglio, modernamente, venne utilizzato per la prima volta da Keplero nel suo "Harmonice Mundi" del 1619,  ma solo nell'800 assunse, più o meno, il significato odierno.
Significato alquanto ambiguo, peraltro, perchè, in genere, le definizioni che se ne danno suonano più come spiegazioni di "cosa fa" piuttosto che di "cosa è" l'energia.
Ed infatti, dire che l'"energia" è la grandezza fisica che misura la capacità di un corpo o di un sistema di compiere lavoro, è una definizione indubbiamente corretta (ed infatti, è quella che io stesso ho adottato in un altro TOPIC), ma è ben poco esplicativa riguardo alla sua natura "sostanziale"...anche perché essa, a ben vedere, non ha alcuna realtà materiale ma è piuttosto un concetto matematico astratto, e non esiste nessuna "sostanza" corrispondente all'energia pura.
Peraltro, definizioni a parte, esistono "positivamente" vari tipi di energia:
1) Energia cinetica;
2) Energia elettromagnetica;
3) Energia termica;
4) Energia chimica.
5) Energia elettrica.
E ce ne sarebbero altri ancora (come l'energia "potenziale"), per cui, prima di parlare di energia, bisognerebbe capire bene a quale tipologia di essa ci si riferisce; altrimenti è come dissertare del "buco", senza precisare su che cosa è stato praticato.
***
GIOIA
La "gioia", è anch'esso un termine alquanto vago; comunque, penso che possa essere definito, con buona approssimazione, come "uno stato psicologico di benessere".
In effetti, come dici tu, non è il cervello (complessivamente considerato) a "crearla", bensì viene "prodotta", attraverso l'"energia elettrochimica" (4 e 5), dall'attivazione dei seguenti "neurotrasmettitori": dopamina, serotonina, ossitocina e le endorfine.
Come attivarli?
In vari modi.
Per esempio, esponendoci al sole per 20 minuti, la nostra pelle assorbe i raggi UV che promuovono Vitamina-D e, quindi, la produzione di serotonina; oppure, annusando profumo di vaniglia, che, come è stato riscontrato,  aumenta la produzione di endorfine. 
Ed analoghi esempi si potrebbero fare anche per gli altri neurotrasmettitori, attraverso l'innesco di altre forme di energia; che, però, di solito è prevalentemente di carattere elettrochimico, o semplicemente chimico.
***
Per cui, secondo me, la "gioia", in sè, non è affatto una "energia",  bensì lo stato psicologico di benessere generato dall'attivazione di determinati neurotrasmettitori , innescati da vari tipi di energia (di solito di carattere elettrochimico, o semplicemente chimico).
***

myfriend

#17
@Eutidemo

Per cui, secondo me, la "gioia", in sè, non è affatto una "energia",  bensì lo stato psicologico di benessere generato dall'attivazione di determinati neurotrasmettitori , innescati da vari tipi di energia (di solito di carattere elettrochimico, o semplicemente chimico).

Non ho mai voluto dire che la "gioia" sia energia. La "gioia" è una "forma" di energia. Cioè nel cervello avvengono delle reazioni elettrochimiche e questa particolare reazione elettrochimica o "particolare forma di energia" viene percepita dalla nostra mente come "gioia".
Mi chiedo come tu possa non comprendere quallo che ho detto.
Tu stesso, infatti, affermi che nel cervello avvengono reazioni elettrochimiche. Queste reazioni io le chiamo "forme di energia". Queste "forme di energia" diventano, nella nostra mente, pensieri, emozioni e sensazioni.

Il punto è che il cervello NON crea queste "forme di energia". Poichè, secondo il Primo principio della Termodinamicha, l'energia non si può creare dal nulla. Il cervello non crea queste "forme di energia" che noi chiamiamo emozioni,  pensieri e sensazioni. Semplicemente le produce trasformando altre forme di energia, ad esempio i nostri "ricordi".
Quindi il cervello non crea la nostra coscienza. Il cervello è una macchina che, attraverso reazioni elettrochimiche, manifesta la nostra coscienza. La nostra coscienza esiste "prima" del nostro cervello. E il cervello è una macchina che, attraverso processi di trasformazione di "forme di energia", ci fa percepire la nostra coscienza attraverso pensieri, emozioni, sensazioni.

Il cervello è una macchina che elabora energia elettrochimica.
Non esiste nell'universo nessuna macchina che possa "creare energia". Le macchine possono solo "trasformare energia da una forma ad un'altra".
Il cervello, quindi, non crea la "coscienza individuale". Ma la manifesta, cioè la rende a noi percepibile. Fa si che noi possiamo percepire la "Coscienza cosmica" di cui siamo manifestazione attraverso la nostra "coscienza individuale".

Il cervello è come se fosse il "trasformatore" e la "Rete di trasporto" di una centrale elettrica.
E le prese di casa è come se fossero i nostri pensieri, emozioni e sensazioni (coscienza individuale).
A monte di tutto c'è la "centrale elettrica", cioè la "Coscienza cosmica" di cui la materia, e quindi ciascuno di noi, è manifestazione.
Ciascuno di noi è un sistema di "turbina-trasformazione-trasporto-prese di casa", manifestazione della stessa Coscienza cosmica da cui TUTTO deriva.

Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Eutidemo

Caro Myfriend,
veramente tu avevi "testualmente scritto" che "la gioia è una particolare energia", mentre ora scrivi di "non aver mai voluto dire che la "gioia" è energia", bensì soltanto una "forma di energia"; sebbene tu non chiarisca bene, neanche ora, la differenza.
Poi non ti stupire se uno non ti capisce! :)
***
Ed invero, per come, ora, hai riformulato ora il concetto, mi sembra "alquanto" simile a quello che avevo scritto anche io; e, cioè, che, nel cervello avvengono delle reazioni elettrochimiche che innescano alcuni  neurotrasmettitori, provocando un senso di benessere che a buona ragione può essere definito "GIOIA".
Ma quelli che diventano, nella nostra mente, pensieri, emozioni e sensazioni, sono i prodotti del "lavoro" di determinate forme di energia, NON l'energia stessa; così come, per capirci, quelli che diventano bernoccoli sulla nostra testa, sono i prodotti dell'energia con cui siamo stati presi a bastonate, ma non sono l'energia stessa. ;D
Le "forme di energia" impiegate, cioè, non "diventano" esse stesse, nella nostra mente, pensieri, emozioni e sensazioni, bensì si limitano semplicemente ad indurli e provocarli.
Siamo però d'accordo sul fatto che  il cervello NON crea affatto "forme di energia", le quali, in genere, provengono da fattori esterni al cervello; per esempio, dai raggi UV che promuovono Vitamina-D e, quindi, la produzione di serotonina, con conseguente "buonumore" del soggetto (o "gioia" che dir si voglia).
***
Sempre restando al livello "fenomenico", peraltro, per quanto concerne la "coscienza", essa, per comune accezione, è tutto ciò di cui abbiamo esperienza: immagini, forme, colori, suoni, pensieri, emozioni e desideri. 
Già nel VI sec. a.C., Alcmenone da Crotone riconobbe che la coscienza ("individuale") è indubbiamente prodotta dal cervello, ma "non è" il cervello stesso; inoltre,  come essa generi l'esperienza soggettiva del mondo e di noi stessi è un interrogativo che lascia ancora perplessi gli scienziati del XXI secolo. 
Peraltro, recentemente, le neuroscienze hanno fatto notevoli progressi nel localizzare i cosiddetti 'correlati neurali della coscienza': per studiare quelli collegati all'esperienza del colore ROSSO, per esempio, occorre identificare, nel mare di cellule nervose nel nostro cervello, quei particolari neuroni la cui attività segue queste esperienze e che devono attivarsi ogniqualvolta percepiamo il ROSSO (sia da svegli sia in sogno, e persino se lo immaginiamo), ed invece restare inattive se non lo percepiamo.
Quanto all'"AUTOCOSCIENZA" (che è qualcosa di un po' diverso della semplice "coscienza"), il problema si fa davvero complesso; al riguardo vi invito a leggere, pure se è alquanto voluminoso, "L'io della mente" di Daniel C. Dennett, Douglas R. Hofstadter.
Ad ogni modo, riguardo al problema della coscienza in generale, ne ho trattato in modo abbastanza articolato ad altri TOPIC, a cui rinvio.
In ogni caso, anche io distinguo tra "coscienza individuale" e "coscienza cosmica", di cui di cui la materia, e quindi ciascuno di noi, è manifestazione; per cui, sebbene io approcci la cosa in modo un po' diverso dal tuo, su tale punto vedo che convergiamo abbastanza. ;)
Però, tu propendi per mescolare un po' tra di loro, gli aspetti "fenomenici" (riguardo ai quali io tendo ad essere "riduzionista"), rispetto a quelli "noumenici" (riguardo ai quali io tendo ad essere "olista").  :)

myfriend

#19
@eutidemo

Ti faccio una domanda: se il nostro cervello funziona elaborando impulsi (o segnali) elettrochimici (come tu stesso hai giustamente detto), mi sai dire cosa sono pensieri, emozioni, sensazioni?  :D
Non è difficile eh.
E' una domanda facile.  :D

Te lo dico io.
Pensieri, emozioni, sensazioni (che sono generati dal nostro cervello) sono forme particolari o particolari combinazioni di impulsi (o segnali) elettrochimichi.
E siccome impulsi (o segnali) elettrochimici sono particolari "forme" di energia, se ne deduce che pensieri, emozioni, sensazioni altro non sono che "forme" di energia elaborate dal nostro cervello.
Ma che cos'è una "forma" di energia? E' energia.  :D

E quindi la nostra "coscienza individuale" (che è l'insieme di pensieri, emozioni, sensazioni) è energia.
Fondamentalmente, ogni cosa prodotta dal cervello nasce da impulsi - o segnali - elettrochimici. E quindi ogni cosa prodotta dal nostro cervello è fondamentalmente energia, o manifestazione di energia.  :D

Il nostro cervello, quindi, è una macchina che elabora energia (trasformando impulsi e segnali elettrochimici in altri impulsi e segnali elettrochimici).
E siccome l'energia non si crea nè si distrugge (Primo principio della Termodinamica), il nostro cervello non può creare energia, e quindi non può creare la "coscienza individuale".
Cosa significa questo? Significa che quando c'è uno stimolo esterno che genera paura, il cervello non crea "l'emozione paura". Ma attiva i circuiti neuronali che manifestano "l'emozione paura". Tale emozione quindi è già presente. Come forma di energia latente nella "coscienza cosmica" che attende di essere manifestata attraverso il nostro cervello.
Lo stesso vale per i pensieri. Il cervello non crea "i pensieri". Ma attiva i circuiti neuronali che manifestano un pensiero. I pensieri nascono dalla "Coscienza cosmica" che sta dietro al cervello. Semplicemente il cervello la manifesta attraverso quella particolare forma di energia che noi chiamiamo pensiero.

E' per questo che una macchina che riproduce il funzionamento del cervello non potrà mai riprodurre un uomo nella sua interezza. Perchè la coscienza non nasce dal nostro cervello. Il cervello si limita a manifestarla.
Detto in altre parole, il cervello manifesta "l'anima". Ma chi pensa non è il cervello, ma, appunto, la nostra anima. Che sta dietro e prima del cervello.
Il cervello e il corpo sono gli strumenti attraverso i quali la nostra anima (che è una scintilla della Coscienza cosmica) interagisce nel nostro livello di Realtà.


Mi sembra tutto molto semplice e lineare.
Non capisco proprio dove tu ti perda e non capisco proprio dove sarebbero le mie "contraddizioni".  :D
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Eutidemo

Caro Myfriend,
Tu mi chiedi cosa sono pensieri, emozioni, sensazioni?  
Per prima cosa, ti rispondo che sono cose alquanto diverse tra di loro, perchè non tutti i fenomeni cerebrali sono omologabili.
Ciò premesso, a livello definitorio (anche se sono perfettamente lecite anche altre definizioni, a seconda del contesto), a mio avviso:
1) 
Il "pensiero", nel senso di "ragionamento" è la simulazione mentale di parole, in genere nella propria lingua madre, connesse sintatticamente in un senso compiuto; ma tale termine può essere usato anche per la semplice "rappresentazione non verbale" di oggetti, di suoni o altro. Peraltro, si può  si esplicare anche nella formazione delle idee, dei concetti, della coscienza, dell'immaginazione, dei desideri, della critica, e del giudizio.
2)
l'"emozione", invece, è un riflesso istintivo della psiche (di solito in base ad impulsi dell'amigdla) a determinati eventi, che può essere di paura, rabbia ecc., ciascuna con le sue caratteristiche.
3)
 La "sensazione", infine, è la percezione fisiologica e quindi anche involontaria, causata da stimoli interni o esterni recepiti attraverso gli organi di senso.
Sono cose diverse, ma possono anche provocarsi a vicenda; ad  esempio la "sensazione" di sentire la fredda canna di una pistola sulla nuca, mi provoca una "emozione" di paura, e, quindi, "penso" che, forse, sto per morire. :-\
***
Come ho premesso, sono perfettamente lecite anche altre definizioni, a seconda del contesto; ma le tue non mi persuadono molto, a dire il vero.
Ed infatti, pensieri, emozioni, sensazioni (che sono generati dal nostro cervello) non sono affatto forme particolari o particolari combinazioni di impulsi (o segnali) elettrochimichi, BENSI' IL LORO EFFETTO.
Come già ho detto, quelli che diventano, nella nostra mente, pensieri, emozioni e sensazioni, sono i prodotti del "lavoro" di determinate forme di energia, NON l'energia stessa; così come, per capirci, quelli che diventano bernoccoli sulla nostra testa, sono i prodotti dell'energia con cui siamo stati presi a bastonate, ma non sono l'energia stessa. ;D 
Le "forme di energia" impiegate, cioè, non "diventano" esse stesse, nella nostra mente, pensieri, emozioni e sensazioni, bensì si limitano semplicemente ad indurli e provocarli.
***
Quanto al fatto che ora tu scrivi: "Ma che cos'è una "forma" di energia? E' energia", ti ricordo che tu avevi "testualmente scritto" che non è vero che "la gioia è una particolare energia,  bensì soltanto una "forma di energia".
Per cui, sebbene tu non chiarisca bene, neanche ora, la differenza, se  prima dici che tra le due c'è differenza, e poi dici che, invece, non c'è differenza, ti stai contraddicendo apertamente...ed io non riesco più a seguirti!
:)
***
Quanto al fatto che quando c'è uno stimolo esterno che genera paura, il cervello non crea "l'emozione paura", ma attiva i circuiti neuronali che manifestano "l'emozione paura", per cui tale emozione è già presente come forma di energia latente nella "coscienza cosmica" che attende di essere manifestata attraverso il nostro cervello, tale assunto, per me, costuisce un assoluto NONSENSO!
Ed infatti, "l'emozione paura", non è affatto già presente nel nostro cervello, neanche allo stato latente; ma, semmai, quella che è presente, è la PREDISPOSIZIONE ANIMALE (ovvero, una  disposizione innata, o "attitudine") a provare paura, in conseguenza di determinati stimoli.
Quanto al fatto che, addirittura, cui tale emozione sarebbe già presente come forma di energia latente nella "coscienza cosmica", tale affermazione mi sembra ancora più assurda; ed invero, a livello "fenomenico", la "paura" non è altro che una "risposta biologica" del "sistema limbico" degli animali superiori, a reagire ad un pericolo fisico esterno...per cui è IMPOSSIBILE che sia un attributo, sia pure latente, di una "coscienza cosmica" (che, in quanto tale, non può essere sicuramente suscettibile di paura).
Diversamente opinando, finiremmo per scadere in una visione "antropopatetica" (se non addirittura "antropomorfa") della "coscienza cosmica", che si trova ad un livello "noumenico" che non può avere niente a che vedere col nostro "sistema limbico" e le sue emozioni, evolutosi filogeneticamente per la sopravvivenza della "specie" animale!
***
A dire il vero, sono io che non capisco proprio dove tu ti perda, nè comprendo dove sarebbero le mie "contraddizioni".   ;)
***

myfriend

#21
@eutidemo

Carissimo....è vero che osservando dall'esterno, un bernoccolo è l'effetto dell'energia scaturita da un colpo di bastone.
Ma quello che tu non riesci a vedere è che l'energia cinetica del colpo di bastone, si è trasformata in un'altra forma di energia....che è quella prodotta dal tuo corpo per generare il bernoccolo. "L'energia cinetica" del colpo di bastone si è trasformata in "energia bernoccolo"  :D

Il bernoccolo che tu vedi sulla testa di Caio è la "manifestazione visiva" di una forma di energia che tu non vedi (e cioè tutte le molecole prodotte dal tuo corpo che visivamente chiamiamo bernoccolo). E' sempre il Primo principio della Termodinamica: l'energia non si crea, non si distrugge, ma cambia forma.
Il bernoccolo è una forma di energia scaturita dall'energia cinetica del bastone che ha colpito la fronte. Quella energia si è trasformata nella forma di energia che chiamiano "bernoccolo".

Mi stupisce che uno come te non sappia comprendere che tutto ciò che vediamo con gli occhi altro non sono che "forme di energia".

Possiamo dire che "l'effetto" che noi vediamo con gli occhi altro non è che la manifestazione di un energia. Tu chiami "effetto" ciò che io chiamo "manifestazione".
Un pensiero, un emozione, una sensazione...sono una manifestazione di energia.
Non c'è niente in natura che non sia una manifestazione di energia. Niente. Poichè tutto ciò che percepiamo è manifestazione di energia.

Quando dico: un sasso è energia, sto operando una semplificazione. Perchè il sasso, in realtà, è una manifestazione dell'energia.
Però la semplificazione serve a rendere l'idea.
Allo stesso modo quando Einstein diceva che la "materia è energia" voleva sottintendere che "la materia è una manifestazione dell'energia". E' una forma particolare che assume l'energia.
Allo stesso modo i "pensieri sono energia" significa che i pensieri sono una manifestazione dell'energia, o una forma di energia.

Caro Eutidemo....TUTTO è energia. O meglio....TUTTO è manifestazione dell'energia: il sasso, il bernoccolo, i pensieri.
Alla base di tutto c'è energia e tutto prende forma come manifestazione di energia. E l'energia si trasferisce e si trasforma. Non può essere creata nè distrutta. :D


Tu vedi il colpo di bastone come energia...e il bernoccolo come effetto di quella energia.
Sbagliato.
Il colpo di bastone è energia....e il bernoccolo è la stessa energia che c'era nel colpo di bastone, che però ha cambiato forma. Da "energia cinetica" si è trasformata in "energia bernoccolo"  :D

Quando capirai questo, allora vedrai la Realtà per quello che è.  ;)
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

sgiombo

#22
Citazione di: Eutidemo il 04 Aprile 2017, 13:01:19 PM
nel cervello avvengono delle reazioni elettrochimiche che innescano alcuni  neurotrasmettitori, provocando un senso di benessere che a buona ragione può essere definito "GIOIA".
Ma quelli che diventano, nella nostra mente, pensieri, emozioni e sensazioni, sono i prodotti del "lavoro" di determinate forme di energia, NON l'energia stessa; così come, per capirci, quelli che diventano bernoccoli sulla nostra testa, sono i prodotti dell'energia con cui siamo stati presi a bastonate, ma non sono l'energia stessa. ;D
Le "forme di energia" impiegate, cioè, non "diventano" esse stesse, nella nostra mente, pensieri, emozioni e sensazioni, bensì si limitano semplicemente ad indurli e provocarli.
Siamo però d'accordo sul fatto che  il cervello NON crea affatto "forme di energia", le quali, in genere, provengono da fattori esterni al cervello; per esempio, dai raggi UV che promuovono Vitamina-D e, quindi, la produzione di serotonina, con conseguente "buonumore" del soggetto (o "gioia" che dir si voglia).
***
Sempre restando al livello "fenomenico", peraltro, per quanto concerne la "coscienza", essa, per comune accezione, è tutto ciò di cui abbiamo esperienza: immagini, forme, colori, suoni, pensieri, emozioni e desideri.
Già nel VI sec. a.C., Alcmenone da Crotone riconobbe che la coscienza ("individuale") è indubbiamente prodotta dal cervello, ma "non è" il cervello stesso; inoltre,  come essa generi l'esperienza soggettiva del mondo e di noi stessi è un interrogativo che lascia ancora perplessi gli scienziati del XXI secolo.
Peraltro, recentemente, le neuroscienze hanno fatto notevoli progressi nel localizzare i cosiddetti 'correlati neurali della coscienza': per studiare quelli collegati all'esperienza del colore ROSSO, per esempio, occorre identificare, nel mare di cellule nervose nel nostro cervello, quei particolari neuroni la cui attività segue queste esperienze e che devono attivarsi ogniqualvolta percepiamo il ROSSO (sia da svegli sia in sogno, e persino se lo immaginiamo), ed invece restare inattive se non lo percepiamo.
CitazioneLa questione è la stessa dell' altro argomento di discussione, quindi mi sembra utile obiettare anche qui.
Per la chiusura causale del mondo fisico, l' energia (e anche la materia massiva) del nostro cervello non può produrre a non produce (non può causare e non causa) i pensieri, emozioni, sensazioni della nostra coscienza (così come i nostri contenuti mentali coscienti, e in particolare le nostre volontà e decisioni non possono produrre e non producono -non possono causare e non causano- le nostre azioni , i nostri movimenti).

Invece gli eventi neurofisiologici (materiali) producono (causano) solo i nostri comportamenti (immediatamente attivi oppure passivi, omissivi: azioni o momentanee astensioni dall' agire, ma potenziali differenze nel nostro agire futuro).
Invece, come anche tu giustamente rilevi, secondo quanto dimostrato dalle neuroscienze (e intuito da Alcmeone di Crotone; e questo non lo sapevo!) certi determinati pensieri, emozioni, sensazioni (e non altri) della nostra coscienza accadono necessariamente allorché (attualmente o in linea di principio per lo meno potenzialmente, direttamente o almeno indirettamente) in (solitamente altre; e comunque solo indirettamente nella nostra propria) coscienze di osservatori accadono certi determinati eventi neurofisiologici e non altri. Ma si tratta di cose ben diverse (da un parte trasmissioni di potenziali d' azione lungo fasci di assoni, eccitazioni e/o inibizioni trans-sinaptiche, ecc., dall' altra ragionamenti, gioie, dolori, visioni di coloratissimi arcobaleni o alberi fioriti, audizioni di musiche meravigliose, sensazioni di profumi fragranti, ecc.).
Sono i cervelli ad essere nelle coscienze (dei cervelli l' "esse est percipi"!) e non le coscienze ad essere nei cervelli (al contrario di cellule, membrane cellulari, assoni, sinapsi, fatte da molecole, atomi, particelle-onde subatomiche, campi di forze, ecc.).

Come quelli che diventano bernoccoli sulla nostra testa, sono i prodotti dell'energia con cui siamo stati presi a bastonate, così solamente gli impulsi nervosi lungo i nervi motori che azionano i muscoli (o in altri casi l' omissione di essi per il conseguire solo di modificazioni nei circui nervosi intracerebrali), e non affatto pensieri, emozioni e sensazioni nella nostra mente, sono i prodotti dei processi neurofisiologici cerebrali che li precedono e causano.
Se i prodotti di quei processi neurofisiologici fossero pensieri, emozioni e sensazioni nella nostra mente (e viceversa i prodotti dei nostri pensieri ed emozioni, della nostra volontà fossero i nostri comportamenti), allora nel mondo fisico materiale non sarebbe vero il principio di conservazione della materia (massa e/o energia), ma parte dell' energia (della materia) si trasformerebbe in pensieri e sensazioni che sono cose diverse dai corrispondenti eventi neurofisiologici materiali (sono invece eventi mentali, res cogitans) ed esistenti in esperienze coscienti differenti da quelle in cui si rilevano gli eventi neurofisiologici stessi, e dunque non sarebbe più reale (si annichilirebbe) in quanto entità/eventualità fisiche; e allo stesso modo le nostre volontà coscienti di natura mentale (res cogitans; diverse dai corrispondenti eventi neurofisiologici cerebrali, res extensa) causerebbero eventi neurofisiologici cerebrali tali da produrre l' eccitazione dei nervi motori e le contrazioni muscolari, aggiungendo ex nihilo (da nulla di materiale-extensum; ma apportandovelo da qualcosa di mentale-cogitans) al mondo fisico materiale includente i cervelli in questione.


Eutidemo

Carissimo Myfriend, 
non riesco proprio a capire come "L'energia cinetica" del colpo di bastone si possa trasformare in "energia bernoccolo"  :D
Ed infatti, per fare un'altro esempio un po' più brutale (ma forse più esplicativo) , se io venissi aggredito da un criminale, e gli sparassi un proiettile 357 MAGNUM con la mia Smith & Wesson 686, ponendo che costui pesi 80 kg, e che, oltre a fare il criminale, svolga anche un lavoro manuale (ad es. un idraulico, un falegname), che richiede in un giorno (24 ore) circa 3000 kcal (kilocalorie) che corrispondono ad un lavoro giornaliero di 3,5 kWh (chilowattora), anche se lui fosse carico di tutta l'energia accumulata in tre abbondanti pasti, il proiettile 357 MAGNUM, scaricando tutta la sua energia sul bersaglio, esaurirebbe tutta la sua energia cinetica iniziale, nonchè anche tutta l'energia  contenuta nel bersaglio (3,5 kWh).
Per cui,  "l'energia cinetica" del colpo di pistola, non solo non si trasformerebbe in "energia del corpo umano colpito", ma, per giunta, eliminerebbe anche l'energia che quel corpo conteneva...rendendolo per sempre un inerte cadavere!
Tale cadavere, quindi, non penso proprio che sarebbe la "manifestazione visiva" di una forma di energia che io non vedo ma immagino (e cioè tutte le molecole distrutte dall'energia scaricata dal proiettile);  per cui il Primo principio della Termodinamica non mi sembra proprio che c'entri molto, mentre, semmai, c'entra il Secondo, che tiene conto del carattere di irreversibilità di molti eventi termodinamici (vale a dire che con un pollo puoi fare il brodo, ma poi, col brodo, non puoi rifare il pollo).
Mi devi proprio spiegare quale mai sarebbe la forma di energia scaturita dall'energia cinetica della pallottola che ha colpito in fronte il criminale;  quella energia, infatti, si è tutta esaurita scaricandosi sul bersaglio, e, in più, ha distrutto anche l'energia che c'era dentro.
Come la "balistica terminale" dimostra ed insegna!
Quanto all'effetto che vedrei dopo una esperienza del genere (che spero di non dover mai fare), sarebbe solo quello dell'impiego letale di una energia distruttiva, che rende inerte ogni cosa vivente che incontra; uno dei motivi per i quali detesto la caccia, e non l'ho mai praticata!
Altro che creare energia! :D  :D  :D
Chiamalo "effetto" o chiamalo"manifestazione", le cose non cambiano.
Quanto al fatto che un pensiero, un emozione, una sensazione...siano una manifestazione di energia, sono perfettamente d'accordo; ed infatti il cervello genera campi energetici al di fuori della testa, sebbene ad un voltaggio molto basso, e che è comunque misurabile.
***
Quanto all'energia in generale, hai ragione; essa permea l'Universo intero!!! ;)
Però sembra pure Universo si sta lentamente raffreddando: le sue stelle producono oggi metà dell'energia che sprigionavano due miliardi di anni fa.
Ed invero, sin dagli anni Novanta, gli astronomi si sono accorti che l'energia complessiva emessa dalle stelle dell'Universo (che trasformano massa in energia secondo la nota equazione di Einstein) si sta riducendo: la minore densità delle galassie causata dall'aumento delle distanze, prodotto dall'espansione, riduce infatti l'emissione di energia.
Quello che, invece, è stato accertato più di recente, nell'International Astronomical Union XXIX General Assembly del 2015,  è però che gli scienziati sono riusciti a ottenere la più ampia valutazione dell'output energetico dell'Universo finora raggiunta, oltre alla dimostrazione del fatto che questo processo di affievolimento energetico sta avvenendo a tutte le lunghezze d'onda. :-\

myfriend

#24
@eutidemo

Se tu spari un colpo di pistola a un criminale e lo fai secco, hai senza dubbio ucciso il suo corpo.
Ma, sempre per il Primo principio della Termodinamica, l'energia che animava quel corpo non è affatto morta.
Perchè l'energia non si crea e non si distrugge. Ma cambia forma.
L'energia che animava quel corpo si trasforma in una energia "invisibile"...e qui sta proprio il mistero della morte.

Certo...esiste la morte del corpo.
Ma l'energia che dava vita a quel corpo non può morire. Cambia solo forma.

Per quanto riguarda le stelle, è ovvio che le stelle, nel tempo, si spengono.
Ma l'energia che aveva preso forma in quella stella non muore. Perchè nell'universo nulla si crea e nulla si distrugge.
Ti faccio un esempio banale.

Prendi un pezzo di carta e gli dai fuoco.
Lentamente la carta brucia (proprio come una stella o come un corpo umano che vive la sua vita). Poi il pezzo di carta muore e diventa cenere.
Ma la forma di energia "pezzo di carta" non è morta. Solo ha cambiato forma trasformandosi nelle molecole di fumo (che sono un'altra forma di energia) fino a diventare invisibile.
Tutto nell'universo è, alla base, energia. E continua a rimanere energia anche se in forme diverse.
Perchè l'energia non si crea e non si distrugge. Ma cambia forma.  :D
E' il Primo principio della Termodinamica.

Non c'è niente nell'universo che tu possa effettivamente distruggere.
Come non c'è niente che tu possa effettivamente creare.  :D
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Eutidemo

L'energia, dove c'è, è SEMPRE misurabile, e ti assicuro che i 3,5 kWh di energia (cifra di comodo) contenuti nel corpo del criminale ucciso, dopo che lo hai fatto secco, si dileguano in pochi secondi; basta usare un qualunque tipo di "tester" per rilevare la cosa.
Ho usato tale esempio come corollario a quello del "bernoccolo", per confutarne la tua interpretazione, e, cioè, che " L'energia cinetica del colpo di bastone si trasforma in <<energia bernoccolo>>"; ed infatti,  "l'energia cinetica" del colpo di pistola, non solo non si trasforma affatto in <<energia buco in testa>>, ma, per giunta, elimina anche l'energia che il proprietario della testa conservava in tutto il resto del corpo. ;D
Ovviamente anche io conosco la legge di conservazione dell'energia, la quale afferma che, sebbene l'energia possa essere trasformata e convertita da una forma all'altra, la quantità totale di essa "in un sistema isolato" non varia nel tempo; ma non si trasforma certo in <<energia bernoccolo>> o in <<energia buco in testa>>.
Per cui, non c'è dubbio che l'energia che animava (o meglio, che era conservata da) quel corpo non è affatto sparita dall'universo fisico, che è un sistema chiuso, ma si è trasformata; non essendo un fisico, non posso dirlo con sicurezza, ma penso che tale energia si sia trasformata in "energia termica", dispersa nell'aria. Un fisico, però, potrebbe essere più preciso di me, al riguardo.
Ma, che l'energia che animava quel corpo si trasformi in una energia "invisibile"..."in cui consiste il mistero della morte", mi sembra un'ipotesi del tutto "immaginifica" e destituita di fondamento e di prova, in quanto:
- ogni energia è, sì, "invisibile", ma sempre "misurabile", mentre quella che dici tu, non credo;
- a parte questo, se quella contenuta in un corpo si trasformasse nella "invisibile energia" che dici tu, questa dovrebbe avere lo stesso grado di intensità di quella che era contenuta nel corpo stesso, per cui l'energia di un cadavere ben nutrito, dovrebbe essere molto più performante di quella contenuta nel cadavere di un morto di fame (il che sarebbe alquanto grottesco). :D
Comunque, visto che, come dicevo sopra, ogni energia è "invisibile", ma pur sempre "misurabile", tu con che "metro" misureresti quella sopravvissuta al nostro criminale morto?
- in elettronvolt = 1,602 176 46 × 10−19 J  ?
- in calorie = 4,186 799 940 9 J  ?
- in British thermal unit (BTU) = 1 055,06 J  ?
- in kilowattora = 3,6 × 106 J  ?
(J = JOULE, che è l'unità di misura derivata del Sistema Internazionale per l'energia).
***
Quanto al fatto che l'energia che aveva preso forma in una stella non muore, perchè nell'universo nulla si crea e nulla si distrugge, evidentemente non hai letto bene la seconda parte del mio precedente intervento, che hai completamente eluso.
Ed invero, come avevo detto, sin dagli anni Novanta, gli astronomi si sono accorti che L'ENERGIA COMPLESSIVA EMESSA DA TUTTE LE STELLE CHE COMPONGONO L'UNIVERSO, e NON DI UNA SINGOLA STELLA, SI STA PROGRESSIVAMENTE RIDUCENDO SEMPRE DI PIU': la minore densità delle galassie causata dall'aumento delle distanze, prodotto dall'espansione, RIDUCE INFATTI L'EMISSIONE COMPLESSIVA DI ENERGIA,  è cioè, la TRASFORMAZIONE di massa in energia secondo la nota equazione di Einstein.
Più di recente nell'Astronomical Union XXIX General Assembly del 2015,  gli scienziati sono riusciti a ottenere la più ampia valutazione dell'output energetico dell'Universo finora raggiunta, oltre alla DIMOSTRAZIONE del fatto che questo processo di AFFIEVOLIMENTO ENERGETICO sta avvenendo a tutte le lunghezze d'onda. 
Praticamente, si tratterebbe della "morte termica" (o morte entropica), dell'universo in cui non vi sarebbe più "energia libera" per compiere "lavoro".
Ho ripetuto la cosa, poichè tu l'avevi completamente ignorata.
***
Oltre al "BIG FREEZE", di cui sopra (i cui effetti sono stati rilevati sperimentalmente), cè anche, sebbene ancora non dimostrata sperimentalmente, la teoria del "BIG RIP" (Grande Strappo), che distruggerebbe la "struttura fisica" dell'universo, energia compresa.
Secondo tale teoria, un'espansione costantemente accelerata dell'Universo, significa che ogni oggetto fisico in esso contenuto sarà alla fine ridotto a particelle elementari non legate tra loro; per cui, lo stato finale sarà un gas di fotoni, leptoni e protoni che diventerà sempre meno denso, con implicazioni finali identiche a quelle del Big Freeze, cioè un universo privo di energia, freddo e inerte per sempre. :(
***

baylham


Considerare il mondo, la realtà, il tutto come forma, espressione di una energia è un approccio riduzionistico o olistico?

myfriend

#27
@Eutidemo

Caro Eutidemo....mi sa che ci sono un bel po' di cose che ti sfuggono.
L'universo è un "pieno" di energia. Quello che chiamiamo "spazio vuoto" non è vuoto. Ma è un pieno di energia "invisibile" e "non misurabile".
Quando una stella muore, la sua forma di energia si trasforma in "energia invisibile e attulmente non misurabile".

Scusa se te lo dico....ma c'è ancora molto su cui devi lavorare.
La scienza ci descrive ciò che è.
Ma se tu ti perdi interi pezzi, come "l'energia oscura" e la "materia oscura", va a finire che arrivi a conclusioni totalmente errate.  :D

Nell'universo TUTTO è energia. O meglio, l'universo è un "pieno" fatto TUTTO di energia (compreso lo spazio vuoto, che in realtà non è vuoto).  :D
E l'energia cambia di forma. Da "energia latente" si tramuta in stelle e pianeti, e in luce e calore. E da stelle e pianeti, luce e calore torna a essere energia latente.
Se ti sfugge questo concetto, ti sfugge tutto!!!!  ;)

Questa energia latente che permea tutto l'universo la potremmo definire "la mente cosmica" -  cioè Dio - da cui tutto deriva e prende forma. E a cui tutto ritorna dopo che le forme si sono dissolte o sono "morte".
Potremmo dire che le stelle e i pianeti, e anche tutti gli esseri umani e tutti gli animali e tutte le piante, sono i "pensieri" di questa "mente cosmica". Noi siamo "pensieri di Dio".
;)


Effetto Casimir

L'effetto Casimir è generato dalla "spinta" delle particelle virtuali, particelle che "esistono" per un tempo brevissimo prima di annichilirsi e scomparire.
Cosa comporta dunque l'effetto Casimir? Determina la conseguenza che il vuoto non è del tutto "vuoto" ma è perturbato da fluttuazioni quantistiche, cioè dalla continua creazione e annichilazione di particelle e antiparticelle. In poche parole anche nel vuoto c'è una certa quantità di energia che si ripercuote su scala macroscopica anche nelle leggi che regolano l'Universo.
L'affermazione secondo cui il vuoto non è "vuoto" potrebbe suonare come un semplice bisticcio di parole, ma da un punto di vista scientifico la frase assume una notevole importanza a causa delle implicazioni fisiche e cosmologiche associate; stiamo parlando dell'Energia del vuoto, quell'energia che possiamo spiegare ricorrendo soltanto alle leggi della meccanica quantistica.


L'energia del vuoto è una quantità di energia presente ovunque nello spazio anche quando privo di materia, il che rende il vuoto un falso vuoto.

https://it.wikipedia.org/wiki/Energia_del_vuoto

L'energia oscura è un'ipotetica forma di energia non direttamente rilevabile, diffusa omogeneamente nello spazio.
Si stima che rappresenti circa il 68% della massa-energia dell'universo, la cui gran parte, circa il 95% comprendendo anche la materia oscura, sfuggirebbe attualmente ai metodi di rilevazione.

https://it.wikipedia.org/wiki/Energia_oscura
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Eutidemo

Citazione di: baylham il 07 Aprile 2017, 10:15:25 AM

Considerare il mondo, la realtà, il tutto come forma, espressione di una energia è un approccio riduzionistico o olistico?

Dipende tutto da come intendi il concetto di "energia", secondo me!
;)

Eutidemo

Caro Myfriend,
ad essere sincero, temo che mi sfuggano molte più cose di quante tu non pensi, purtroppo. :(
Ma non sono così ignorante da non sapere che, quello che chiamiamo "spazio vuoto" non è affatto vuoto vuoto, ma è  pieno di energia; anche se non capisco che c'entri col nostro ragionamento.
***
Ad ogni modo, quando tu dici che, quando una stella muore, la sua forma di energia si trasforma in "energia invisibile e attualmente non misurabile", forse non ti accorgi che ti stai "autofalsificando" da solo, poichè:
- o quando una stella muore, la sua forma di energia si trasforma in "energia rilevabile e misurabile", e allora hai fatto una affermazione SBAGLIATA;
- oppure quando una stella muore, la sua forma di energia si trasforma in "energia non rilevabile nè misurabile", e allora hai fatto una affermazione GRATUITA.
Ed infatti, se tale energia è "invisibile", non rilevabile e non misurabile, TU COME CAVOLO FAI A SAPERE CHE C'E? 
Te l'ha detto forse l'uccellino?
Invero, potrebbe trattarsi di una ipotesi, questo sì; ma allora dovrebbe essere comunque spiegata e verificata!
***
Scusa se te lo dico, ma sei TU che dovresti essere un po' più accorto nelle fare le tue affermazioni, e nell'esporre razionalmente il tuo pensiero; ed infatti, non fai altro che che ripetere "anapoditticamente" le stesse frasi "stereotipate"
Tipo: "Nell'universo TUTTO è energia", "L'energia cambia di forma" e via dicendo!
Ok..e allora?
***
Quanto all'energia oscura, negli ultimi 20 anni gli astronomi e i fisici teorici si sono scervellati a discuterne, ma ancora oggi rimane un mistero irrisolto; ed infatti, sia su FOCUS (di cui compro tutti i numeri in edicola) sia su WIKIPEDIA, la "materia oscura" viene definita UN'IPOTETICA componente di materia.  
Beato te, che sei ILLUMINATO, ed riesci a trasformare i MISTERI IPOTETICI, in CERTEZZE!
La cosa strana, è che tu stesso riporti il passo di WIKIPEDIA, laddove è chiaramente scritto:
"L'energia oscura è un'IPOTETICA  forma di energia non direttamente rilevabile, diffusa omogeneamente nello spazio."
Sai cosa vuol dire IPOTETICO?
Ti riporto la definizione come da VOCABOLARIO ITALIANO: <<ipotetico i·po·tè·ti·co/ aggettivo "Che attende una verifica o una determinazione sperimentale: ragionamento i.; riferibile a una possibilità o eventualità scarsamente consistente.">>
La scienza ci descrive ciò che la realtà è; il desiderio, invece, ciò che vorremmo che la realtà fosse.
Così come la tua definizione: "Questa energia latente che permea tutto l'universo la potremmo definire "la mente cosmica" -  cioè Dio - da cui tutto deriva e prende forma. E a cui tutto ritorna dopo che le forme si sono dissolte o sono "morte".
Ciascuno è libero di immaginare quello che vuole, ma non di spacciarlo come verità oggettiva; si tratta solo di una credenza soggettiva.
P.S.
Continui ad ignorare le rilevazioni scientifiche da me riportate, da cui risulta che l'universo si sta spegnendo.

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