Il paradosso dialettico dell'Unità del Due (2=1)

Aperto da Carlo Pierini, 29 Giugno 2018, 15:51:01 PM

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Carlo Pierini

La dialettica postula l'unità "sintetica" della dualità di opposti "tesi" e "antitesi".
Ma Hegel si è dimenticato di dirci che, se l'Uno giacesse sullo stesso piano immanente del Due, sarebbe una contraddizione inaccettabile l'idea di "Unità del Due" (in aritmetica, 1 non può essere uguale a 2).
Eppure nella concezione taoista Yin e Yang riescono nell'impresa di risalire alla loro complementarità originaria rispetto a quel "Tertium" superiore che li ha generati (il Tao), ottenendo il "miracolo" apparentemente paradossale dell'"Unità del Due". E' una contraddizione? No, è un paradosso logicamente risolvibile se poniamo l'Uno su un piano diverso (trascendente) da quello a cui appartiene il Due.

Per esempio, gli opposti "uomo" e "donna" non realizzano forse un'unità profonda in quel "Tertium" superiore che chiamiamo "Amore" (anche Amore è un Dio) senza perdere la propria distinzione duale, anzi, portandola al suo compimento ultimo? Quando ci si ama davvero, cioè, l'uomo realizza in pieno la propria virilità e la donna la propria femminilità: il miracolo dell'"Unità del Due"! (per questo il sacramento del matrimonio si configura non come semplice unione, ma come "unione in Cristo").
Capisco che si tratti di un concetto non immediatamente assimilabile, specialmente se lo affrontiamo con la sola rudimentale logica aristotelica (principio di non contraddizione). E non è casuale che il conflitto tra il parmenideo "En to pan" ("tutto è Uno") e l'eracliteo "panta rei" ("tutto scorre", cioè, "tutto è divenire", "non esiste alcun Essere-Uno") non sia stato ancora risolto.
Infatti, l'idea di una unità ontologica che cancella ogni molteplicità (Saturno che divora i suoi figli) e quella, opposta, di una molteplicità ontologica che annienta ogni unità, confliggeranno irrimediabilmente fin quando non introdurremo il concetto di "complementarità del molteplice (immanente) rispetto all'Uno (trascendente)"; concetto che equivale più o meno alla "Analogia Entis" di Tommaso, alla Dialettica di Hegel, alla filosofia ermetica della Pietra Filosofale intesa come "Coniunctio Oppositorum", ma anche e soprattutto all'idea religiosa di "uni-trinitarietà" di Dio, o di Cristo, o di molte altre divinità della tradizione.

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