Il paradosso del viaggio nel tempo.

Aperto da Carlo Pierini, 30 Settembre 2017, 03:20:31 AM

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iano

Sant'Agostino ha detto che lui sapeva cosa era il tempo , ma quando qualcuno gli chiedeva di dire cosa fosse , allora non lo sapeva più.
Se al posto di tempo mettiamo il colore rosso e cose simili , l'affermazione continua a valere.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

epicurus

@Viador, Iano

Che lo spaziotempo sia relativo è ormai un dato di fatto. Ma dire "lo spaziotempo è relativo" non è un modo generico per dire che lo spaziotempo non esiste, ma solo che non sono costanti.

Per quanto mi riguarda, dire "Il tempo esiste" (o anche "Lo spazio esiste") può essere fonte di confusione, perché si pensa di usare il termine "esiste" nel modo usuale, come lo usiamo con matite, automobili, alberi e similari. In realtà, non esistono veramente tempo e spazio in quanto oggetti, ma tali frasi indicano solo che gli eventi hanno caratteristiche temporali e spaziali.

Dire "esiste il tempo" equivale a dire "accadono eventi" o "prima quella cosa era così, ora è colà". Tutto qui, nient'altro di strano. Gli scienziati fanno esperimenti: fare esperimenti richiede cambiamento. Noi stiamo argomentando qui sul forum: ciò richiede cambiamento.

Ripeto, se si ricerca qualcosa di metafisico e/o qualcosa di assoluto, allora d'accordo che si rimarrà delusi. Ma per il resto, mi pare tutto non problematico.

E, ritornando sulla questione dei viaggi del tempo, Iano, la domanda ha senso. Ha senso nella misura nella quale io mi chiedo se oggi, 29 gennaio 2018, posso andare a fare un salto nell'Antica Roma. Se sia vero o falso è una questione, ma per quanto sensatezza mi pare sensata.

baylham

Citazione di: epicurus il 29 Gennaio 2018, 11:51:29 AM
E, ritornando sulla questione dei viaggi del tempo, Iano, la domanda ha senso. Ha senso nella misura nella quale io mi chiedo se oggi, 29 gennaio 2018, posso andare a fare un salto nell'Antica Roma. Se sia vero o falso è una questione, ma per quanto sensatezza mi pare sensata.

Nell'antica Roma il viaggiatore temporale non c'era, quindi il viaggiatore non sta facendo un salto nell'Antica Roma.

epicurus

Citazione di: baylham il 29 Gennaio 2018, 11:58:48 AM
Citazione di: epicurus il 29 Gennaio 2018, 11:51:29 AM
E, ritornando sulla questione dei viaggi del tempo, Iano, la domanda ha senso. Ha senso nella misura nella quale io mi chiedo se oggi, 29 gennaio 2018, posso andare a fare un salto nell'Antica Roma. Se sia vero o falso è una questione, ma per quanto sensatezza mi pare sensata.

Nell'antica Roma il viaggiatore temporale non c'era, quindi il viaggiatore non sta facendo un salto nell'Antica Roma.
Magari c'era, chi lo sa.  ;)

Apeiron

#19
Citazione di: epicurus il 29 Gennaio 2018, 11:51:29 AM@Viador, Iano Che lo spaziotempo sia relativo è ormai un dato di fatto... E, ritornando sulla questione dei viaggi del tempo, Iano, la domanda ha senso. Ha senso nella misura nella quale io mi chiedo se oggi, 29 gennaio 2018, posso andare a fare un salto nell'Antica Roma. Se sia vero o falso è una questione, ma per quanto sensatezza mi pare sensata.

No, non è un dato di fatto secondo l'"ufficiale" teoria sullo spazio-tempo della fisica, ovvero la Relatività Generale (RG). Le misure degli intervalli spazi-temporali è uguale per ogni sistema di riferimento, quindi lo spazio-tempo secondo la RG è assoluto nella stessa misura in cui lo erano lo spazio e il tempo secondo Newton. Oggi però ci sono teorie della gravità quantistica che mettono in discussione la validità della RG dove vale la meccanica quantistica, ma è un altro discorso (per esempio la teoria di Rovelli, Loop Quantum Gravity, tratta effettivamente lo spazio-tempo come quantizzato, instabile ecc)

Rigaurdo alla sensatezza del ritornare indietro nel tempo, dipende. Nella RG ci sono le curve temporali chiuse (CCC) di Goedel, scoperte nel 1949 (scoperta "teorica", nel senso che Goedel ha scoperto che la RG permette tali traiettorie nello spazio-tempo). In questo caso però il viaggio nel tempo sarebbe ciclico, ovvero: tu prendi la macchina del tempo, torni a Roma, muori nell'Impero Romano (per esempio), nasci dimenticandoti di aver fatto il viaggio, cresci, fai il viaggio, torni a Roma, muori ecc.Ad ogni iterazione la memoria però è cancellata, quindi la storia si ripete sempre uguale a sé stessa. Si dà il caso che questa è semplicemente una proprietà del formalismo matematico. Ad ogni modo in questo caso la storia sarebbe ciclica. Il paradosso del nonno per il quale se torno indietro nel tempo e faccio in modo che mio nonno e mia nonna non si conoscano (ciò ovviamente fa in modo che io non nasco) è senza senso fisico proprio perchè non è ciclico. In sostanza nel mio stesso riferimento non avrei più un rapporto causale tra gli eventi coerente (dopotutto io esisto grazie al fatto che i miei nonni si sono cosciuti, ma io sono anche la causa del fatto che non si conoscono) - vorrei far notare la differenza col caso delle CCC, dove invece la storia diventa ciclica (in tal caso anche se torno indietro nel tempo non posso fare in modo che i miei nonni non si conoscono, altrimenti la storia non è più ciclica ecc)

Ma c'è di più.

Se il viaggio nel tempo fosse possibile allora per te l'Antica Roma sarebbe nel futuro. Per altri riferimenti invece l'Antica Roma sarebbe il passato. In sostanza se si ammette la possibilità dei viaggi nel tempo dobbiamo rinunciare alla causalità relativistica*(è un po' più complesso il concetto visto che ogni "riferimento" ha il suo cono-luce. In realtà è un po' complesso da spiegare, se volete cerco di farlo, ma ci vuole tempo...). Ma in ogni caso se si ammettono i viaggi nel tempo si deve ammettere la retrocausalità, ovvero che il futuro influenza il passato (l'interpretazione transazionale della Meccanica Quantistica va in questa direzione ma pochi sono inclini ad accettarla). L'eventuale scoperta di tachioni - o più precisamente se si scopre che la trasmissione dell'informazione può avvenire a velocità maggiori della velocità della luce - ovviamente confermerebbe la retrocausalità.


*vedi per esempio: https://en.wikipedia.org/wiki/Causality_(physics), https://en.wikipedia.org/wiki/Light_cone, https://en.wikipedia.org/wiki/Retrocausality

Per quanto mi riguarda, il verso del tempo è dato dal verso della causalità, che ritengo uguale per ogni riferimento. Ergo per me non esiste la retrocausalità e i viaggi nel tempo sono impossibili. L'unico modo per ammetterli è rinunciare alla causalità ma questo ha spiacevoli conseguenze, molte più di quanto ingenuamente si può pensare ;)
"[C]hi non pensa di trovarsi nell'indigenza non può desiderare quello di cui non pensa di aver bisogno" (Diotima - Simposio, Platone)

epicurus

Citazione di: Apeiron il 29 Gennaio 2018, 15:19:14 PM
Citazione di: epicurus il 29 Gennaio 2018, 11:51:29 AM@Viador, Iano Che lo spaziotempo sia relativo è ormai un dato di fatto... E, ritornando sulla questione dei viaggi del tempo, Iano, la domanda ha senso. Ha senso nella misura nella quale io mi chiedo se oggi, 29 gennaio 2018, posso andare a fare un salto nell'Antica Roma. Se sia vero o falso è una questione, ma per quanto sensatezza mi pare sensata.

No, non è un dato di fatto secondo l'"ufficiale" teoria sullo spazio-tempo della fisica, ovvero la Relatività Generale (RG). Le misure degli intervalli spazi-temporali è uguale per ogni sistema di riferimento, quindi lo spazio-tempo secondo la RG è assoluto nella stessa misura in cui lo erano lo spazio e il tempo secondo Newton.
Quello che volevo dire è che il concetto di tempo (e spazio), dopo Einstein, è profondamente cambiato. Sinteticamente si dice che "il tempo (e lo spazio) è relativo", ma in realtà la cosa è ben più complessa, come tu stesso sai meglio di me. E non vuol dire semplicemente "il tempo non esiste". Penso che su questo siamo d'accordo.  :)

Citazione di: Apeiron il 29 Gennaio 2018, 15:19:14 PMRigaurdo alla sensatezza del ritornare indietro nel tempo, dipende. Nella RG ci sono le curve temporali chiuse (CCC) di Goedel, scoperte nel 1949 (scoperta "teorica", nel senso che Goedel ha scoperto che la RG permette tali traiettorie nello spazio-tempo). In questo caso però il viaggio nel tempo sarebbe ciclico, ovvero: tu prendi la macchina del tempo, torni a Roma, muori nell'Impero Romano (per esempio), nasci dimenticandoti di aver fatto il viaggio, cresci, fai il viaggio, torni a Roma, muori ecc.Ad ogni iterazione la memoria però è cancellata, quindi la storia si ripete sempre uguale a sé stessa. Si dà il caso che questa è semplicemente una proprietà del formalismo matematico. Ma c'è di più.
Parlavo proprio di questo. Poi ci sono diversi livelli del problema: c'è il problema di sensatezza linguistica, poi il problema di coerenza logica ed infine il problema della possibilità fisica.

Citazione di: Apeiron il 29 Gennaio 2018, 15:19:14 PMSe il viaggio nel tempo fosse possibile allora per te l'Antica Roma sarebbe nel futuro. Per altri riferimenti invece l'Antica Roma sarebbe il passato.
Esattamente.

Citazione di: Apeiron il 29 Gennaio 2018, 15:19:14 PMIn sostanza se si ammette la possibilità dei viaggi nel tempo dobbiamo rinunciare alla causalità relativistica*: ovvero che gli eventi futuri vengono causati da quelli passati (è un po' più complesso di così visto che ogni "riferimento" ha il suo cono-luce. In realtà è un po' complesso da spiegare, se volete cerco di farlo, ma ci vuole tempo...). Ma in ogni caso se si ammettono i viaggi nel tempo si deve ammettere la retrocausalità, ovvero che il futuro influenza il passato (l'interpretazione transazionale della Meccanica Quantistica va in questa direzione ma pochi sono inclini ad accettarla). L'eventuale scoperta di tachioni - o più precisamente se si scopre che la trasmissione dell'informazione può avvenire a velocità maggiori della velocità della luce - ovviamente confermerebbe la retrocausalità.


*vedi per esempio: https://en.wikipedia.org/wiki/Causality_(physics), https://en.wikipedia.org/wiki/Light_cone, https://en.wikipedia.org/wiki/Retrocausality
Certo. La cosa che mi incuriosisce di più dei viaggi del tempo sono gli oggetti "jinnee"  ("jinn" al singolare).

Citazione di: Apeiron il 29 Gennaio 2018, 15:19:14 PMPer quanto mi riguarda, il verso del tempo è dato dal verso della causalità, che ritengo uguale per ogni riferimento. Ergo per me non esiste la retrocausalità e i viaggi nel tempo sono impossibili. L'unico modo per ammetterli è rinunciare alla causalità ma questo ha spiacevoli conseguenze, molte più di quanto ingenuamente si può pensare ;)
Io sono agnostico in merito alla possibilità fisica, e mi limito ad analizzare la questione da un punto di vista logico.  :D

Apeiron

@epicurus,

grazie del chiarimento. Comunque secondo me il problema è proprio logico: dopotutto se riuscissi a mandare un segnale all'indietro nel tempo creerei un'inconsistenza nella storia. Secondo me è sufficiente questo per dire che logicamente questo scenario non ha senso.

Il punto è che un segnale all'indietro nel tempo causerebbe un'inconsistenza nella catena causale, ergo direi che semplicemente si risolve così il problema, ammettendo che non è possibile nemmeno dal punto di vista logico  ;)
"[C]hi non pensa di trovarsi nell'indigenza non può desiderare quello di cui non pensa di aver bisogno" (Diotima - Simposio, Platone)

epicurus

#22
Citazione di: Apeiron il 29 Gennaio 2018, 18:55:00 PM
@epicurus,

grazie del chiarimento. Comunque secondo me il problema è proprio logico: dopotutto se riuscissi a mandare un segnale all'indietro nel tempo creerei un'inconsistenza nella storia. Secondo me è sufficiente questo per dire che logicamente questo scenario non ha senso.

Il punto è che un segnale all'indietro nel tempo causerebbe un'inconsistenza nella catena causale, ergo direi che semplicemente si risolve così il problema, ammettendo che non è possibile nemmeno dal punto di vista logico  ;)
Aperion, non necessariamente. Le migliori opere che trattano di viaggi nel tempo (o almeno quelle che più preferisco) sono quelle in cui il passato non può essere cambiato (cosa che troverei contraddittoria pure io). Tipo un ottimo film a riguardo è Predestination.

Un'altra possibilità meno problematica sarebbe quella in cui gli unici viaggi del tempo possibili ti permettono di raggiungere zone lontane dello spaziotempo (un caso estremo sarebbe quello in cui si raggiunge sempre e solo l'altrove assoluto, ma in questo caso credo non si possa parlare di viaggio nel tempo).

iano

#23
Citazione di: epicurus il 29 Gennaio 2018, 11:51:29 AM
@Viador, Iano

Che lo spaziotempo sia relativo è ormai un dato di fatto. Ma dire "lo spaziotempo è relativo" non è un modo generico per dire che lo spaziotempo non esiste, ma solo che non sono costanti.

Per quanto mi riguarda, dire "Il tempo esiste" (o anche "Lo spazio esiste") può essere fonte di confusione, perché si pensa di usare il termine "esiste" nel modo usuale, come lo usiamo con matite, automobili, alberi e similari. In realtà, non esistono veramente tempo e spazio in quanto oggetti, ma tali frasi indicano solo che gli eventi hanno caratteristiche temporali e spaziali.

Dire "esiste il tempo" equivale a dire "accadono eventi" o "prima quella cosa era così, ora è colà". Tutto qui, nient'altro di strano. Gli scienziati fanno esperimenti: fare esperimenti richiede cambiamento. Noi stiamo argomentando qui sul forum: ciò richiede cambiamento.

Ripeto, se si ricerca qualcosa di metafisico e/o qualcosa di assoluto, allora d'accordo che si rimarrà delusi. Ma per il resto, mi pare tutto non problematico.

E, ritornando sulla questione dei viaggi del tempo, Iano, la domanda ha senso. Ha senso nella misura nella quale io mi chiedo se oggi, 29 gennaio 2018, posso andare a fare un salto nell'Antica Roma. Se sia vero o falso è una questione, ma per quanto sensatezza mi pare sensata.
Secondo me a rigore non è corretto dire che lo spazio tempo della Relatività sia un dato di fatto , allo stesso modo che non è corretto dire che spazio e tempo assoluto Newtoniani siano un dato di fatto.
Non è il fatto che essi non siano oggetti ciò che osta alla loro esistenza .
Noi facciamo un uso proficuo dello spazio e del tempo assoluti  come ipotesi di una teoria , quella Newtoniana , facendone proficuo uso, e lo spazio tempo è un costrutto che rende semplice "immaginare " e maneggiare la teoria della Relatività .
A rigore non esiste però una descrizione matematica unica per una teoria.
O meglio , non esiste un solo modo di giungere ad una teoria a partire dai dati sperimentali.
Non ti sto dando torto.
Le tue osservazioni hanno valore.Ma....
Il fatto che la velocità della luce sia costante collide con l'idea che tu ed io , e 'Sant'Agostino , abbiamo di spazio e tempo.
Come facciamo a salvare capre e cavoli ?
Come facciamo a mantenere i concetti di spazio e tempo che tanto sono cari alla nostra intuizione , con il fatto controintuitivo che qualcosa  abbia una velocità costante?
Costruendo , inventandocelo , uno spazio tempo relativistico , che probabilmente non è una soluzione obbligata , per quanto efficace , di salvare capre e cavoli. Per questo non è corretto considera lo spazio tempo un dato di fatto ne' più né meno di quanto lo siano lo spazio e il tempo.
Un problema simile ,legato a spazio e tempo , secondo me si presenta pure nella teoria Quantistica , per la quale , in base al principio di indeterminazione, non possiamo conoscere lo "spazio e il tempo legati a una particella " con precisione infinita teorica , seppur disponessimo di strumenti perfetti.
In un modo o nell'altro , per salvare spazio e tempo , dobbiamo invischiarci in strane questioni.
Non mi preoccuperei tanto del fatto che le nostre percezioni , delle quali in qualche modo spazio e tempo sono parte possano collidere con le teorie di successo se è vero che queste a loro volta collidano fra loro.
In un certo senso la nostra percezione è solo una di queste teorie , più o meno utile come le altre.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
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Apeiron

@epicurus,

in tal caso però devi pensare che il "viaggio nel tempo" sia in qualche modo una necessità. Ovvero: se il viaggio nel tempo non porta influenze sul passato (= ovvero non è possibile mandare un segnale nel passato) allora devi per esempio pensare alla cosmologia ciclica di Goedel. Se la poni così secondo me devi anche accettare il "pre-determinismo". Se "tutto è già scritto" allora chiaramente da un punto di vista "globale" allora è solo un'impressione che un segnale sia stato mandato nel passato: in questo scenario tutti gli eventi della storia sono già "scritti" all'"inizio dei tempi" e quindi effettivamente in questo caso non è un vero problema il viaggio nel tempo  ;) ma senza il "pre-determinismo" non saprei come evitare uno scenario logicamente inconsistente!
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iano

Il tempo della Relatività e il tempo della nostra intuizione non sono la stessa cosa.
Nel tempo della relatività infatti i viaggi nel tempo sono possibili , mentre nel mondo della nostra intuizione no.
Se continuiamo a confondere i due diversi tempi possiamo continuare questa discussione all'infinito.
Per la teoria della relatività il tempo è quello misurato dagli orologi , queste misure ci dicono che il tempo sul pavimento è diverso da quello che scorre , se scorre , sulla nostra scrivania.
Nulla a che fare dunque col tempo della nostra intuizione che esiste da quando esistiamo noi , e gli orologi , che sono venuti dopo , non hanno modificato.
Possiamo considerare che siano la stessa cosa senza gravi danni per le nostre piccole questioni quotidiane , ma farci sopra filosofia negli stessi termini ci porta fuori strada.
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Apeiron

Citazione di: iano il 30 Gennaio 2018, 18:47:49 PMIl tempo della Relatività e il tempo della nostra intuizione non sono la stessa cosa. Nel tempo della relatività infatti i viaggi nel tempo sono possibili , mentre nel mondo della nostra intuizione no. Se continuiamo a confondere i due diversi tempi possiamo continuare questa discussione all'infinito. Per la teoria della relatività il tempo è quello misurato dagli orologi , queste misure ci dicono che il tempo sul pavimento è diverso da quello che scorre , se scorre , sulla nostra scrivania. Nulla a che fare dunque col tempo della nostra intuizione che esiste da quando esistiamo noi , e gli orologi , che sono venuti dopo , non hanno modificato. Possiamo considerare che siano la stessa cosa senza gravi danni per le nostre piccole questioni quotidiane , ma farci sopra filosofia negli stessi termini ci porta fuori strada.

Come dicevo gli unici "viaggi nel tempo" possibili sono quelli che non generano inconsistenze nella struttura logica della causalità (ovvero le curve temporali chiuse di Goedel). Il punto è che situazioni come "il paradosso del nonno" o simili non sono possibili nella relatività proprio perchè la coerenza logica deve essere mantenuta. Per lo stesso motivo non ci possono essere i tachioni o particelle che viaggiano a velocità superluminale: se ciò fosse possibile si potrebbero mandare segnali all'indietro nel tempo, rompendo la coerenza logica.

Se ritieni che il "paradosso del nonno" & co sono compatibili con la relatività, secondo me ti sbagli. Se ritieni che mi sbaglio io ti chiedo, per favore, di segnalarmi dove posso trovare una dimostrazione (o almeno una spiegazione a parole, ben fatta) di tale affermazione. A me sinceramente non risulta. Felice di essere smentito.
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iano

@Non ho contraddetto le tue affermazioni , perché non ho le competenze farlo.
Mi pare che Goedel , correggimi se sbaglio , abbia appunto derivato dalla teoria della Relatività la possibilità dei viaggi nel tempo.
Ma il fatto che la teoria lo dice non significa che sia davvero possibile.
E se non è possibile , come tu dici , ciò non non invalida la teoria , ma ne definisce i limiti.
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Apeiron

#28
@iano,

Mi scuso se sono stato troppo severo, non era mia intenzione farlo. Più che altro provo una certa "antipatia" per i fisici che si dilettano a sostenere che non ci siano problemi con "time travel"  :)  ti dirò che ieri sera ho fatto un po' di ricerche e sono giunto alla conclusione che "formalmente" la matematica della RG in realtà permette il viaggio nel tempo (e non solo quello di Goedel, su cui torno dopo). https://en.wikipedia.org/wiki/Time_travel
Il problema di tutte queste alternative (meno Goedel) è che contemplano la possibilità di mandare un segnale nel passato. Per farti un esempio: ieri sera ho scritto quel post, ma adesso vorrei non averlo fatto. Cosa faccio? Beh, guarda uso un wormhole (o qualche altra cosa) per mandare un segnale all'indietro nel tempo per impedirmi di scrivere quel post. Il punto è: cosa succede logicamente? In sostanza nel passato decido di non scrivere il post perchè nel futuro (?) ho scritto quel post e ho deciso che ho sbagliato. Ancora peggio in un istante del passato avviene una sorta di paradosso. Nella "storia 1", quella in cui ho scritto il post, non ricevo alcun messaggio. Nella "storia 2" invece lo ricevo ad un certo tempo, t, momento in cui nella storia 1 non ho ricevuto nulla. Ergo in un istante io ho "ricevuto e non ricevuto il messaggio" (?!?). Alcuni fisici (e l'anime Steins;Gate in realtà  ;D ) dicono che il paradosso si risolve utilizzando l'interpretazione a molti mondi della MQ. In realtà, no. Il problema si risolve se ritieni che passato, presente e futuro siano tutti e tre reali. Oppure il problema lo "risolvi" dicendo che la causalità è incoerente, ma possiamo ancora chiamarla fisica?  ::)   Voglio dire: vogliamo veramente accettare che la contraddizione della storia (=connessione causale degli eventi) sia una realtà? Personalmente trovo tutto questo molto "patologico". In realtà se posso dirlo secondo me il fatto che molti fisici parlino di "viaggi nel tempo" non dà una bella immagine della fisica ma al massimo è utile per "raccontare una favola" utile a stupire chi legge la divulgazione. Ancora peggio è quando si crede a questa favola solo perchè "formalmente" è permessa. Sinceramente trovo nel mondo dei fisici una tendenza ad avere due comportamenti estremi: il primo è quello di dare troppa importanza alla matematica - ovvero quello di pensare che la realtà sia la teoria - il secondo è quello di non dare importanza alla matematica - in questo caso l'errore è ritenere che la matematica non dica nulla sulla realtà, sia semplicemente qualcosa che inventiamo noi per mera utilità pratica. Purtroppo la tendenza a pensare per estremi ormai è ovunque, fisica compresa. Motivo per cui, personalmente, quando leggo eminenti fisici che sostengono l'esistenza dei "viaggi nel tempo" oppure che sostengono che la MQ è semplicemente un modellino inventato ad hoc per far tornare i risultati sperimentali mi metto le mani nei capelli. Quello che mi pare di vedere è una mancanza di senso critico. Ma è solo la mia opinione, ognuno è libero di farsi la sua, dopotutto (ed è pur vero che se tutti la pensassimo allo stesso modo non ci potrebbe essere progresso - ciononostante essere convinti di certe cose lo ritengo errato).


Ma supponiamo anche che questi abbiano ragione! Se ciò fosse vero allora spontaneamente nella natura ci sarebbero stati fenomeni per cui si sono mandati segnali all'indietro nel tempo. Quindi i "paradossi temporali" ci sono già stati. Perchè non vediamo inconsistenze? Lascerei questo tipo di "paradossi" personalmente agli scrittori e ai registi di opere fantasy e fantascientifiche. Quello che mi preoccupa è che con la divulgazione molti si convincono che sia "ovvio" che questo tipo di "fenomeni" avvengano - C'est la Vie...



Concludo parlando di Goedel:  nel suo caso non c'è alcun paradosso, perchè le curve temporali sono chiuse. In sostanza sarebbe come l'Eterno Ritorno di Nietzsche. Non ci sarebbero inconsistenze nella struttura causale degli eventi, ma semplicemente un loop.


@epicurus, grazie per la segnalazione del film  ;)

P.S. Nuovamente, perdonate l'ardore ma secondo me un po' di critica filosofica ci vorrebbe anche nella fisica... Poi eh ammetto che posso sbagliare ;) ma ormai le due tendenze estreme che ho citato le trovo spesso nella fisica e credo che entrambe siano errate :(
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Il_Dubbio

la cosa bella dei paradossi è che le conclusioni sembrano inacettabili dal nostro punto di vista logico, ma ciò sembra diverso dal dire che sono inacettabili dal punto di vista sperimentale.
La logica è una costruzione (sperando di non dire troppe bestialità) che si basa alle volte su degli assiomi. Ad esempio due gemelli si presume, secondo la nostra logica, continueranno ad invecchiare nello stesso flusso temporale. Chi poteva mai immaginarsi che questa logica fosse sbagliata? Chi poteva immaginarsi che il flusso temporale di due gemelli potesse divergere a tal punto da farli invecchiare in modo diverso?

So bene che da questo punto in poi si possono dire solo fesserie, ma mi prendo la responsabilità delle fesserie che potrò dire:
orbene, se due gemelli, quindi nati in un tempo definito, potranno un "giorno" non concordare piu sulle loro gesta, vuol dire che è possibile raffigurare per loro due storie differenti. Non potremmo cioè dire che se un gemello prende il caffe l'altro nello stesso momento sta attraversando la strada per andare al supermercato. Queste due azioni non sono contemporanee. Cosa succederebbe (per la nostra logica) se considerassimo l'idea che uno dei due gemelli ritorni nel passato per uccidere il nonno in comune? Un cosa stranissima. Sarebbe ancora piu strana se entrambi i gemelli abbiano la stessa idea.
Cerchiamo di ragionarci: i due gemelli (parlo dei gemelli che si allontano tra loro in situazione relativistica... ) vivono due mondi separati e le loro azioni sono del tutto indipendenti (non c'è contemporaneità tra le loro azioni). Per cui se entrambi decidono di ritornare nel passato per uccide il nonno solo uno dei due lo troverà ancora vivo. Almeno secondo la nostra logica che presume esista una causa e no due cause per giunta indipendenti e non contemporanee.

Secondo voi chi dei due sarebbe il piu veloce nell'impresa...?

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