IL PARADOSSO DEL GIORNO DI SAN VALENTINO

Aperto da Eutidemo, 10 Novembre 2016, 13:18:25 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Eutidemo

Forse non tutti sanno che anche il nostro legislatore, talvolta, si diverte ad ideare dei paradossi veramente degni del buon Protagora.
Per esempio, l'art. 10 del Decreto Legislativo del 30/12/1992 n. 504 sancisce che l'IMU: "... e' dovuta proporzionalmente alla quota ed ai mesi dell'anno nei quali si e' protratto il possesso; a tal fine, il mese durante il quale IL POSSESSO SI E' PROTRATTO PER ALMENO QUINDICI GIORNI, e' computato per intero."
Il che, secondo il senso che si evince dalla connessione logica delle parole, significa che il mese nel quale la titolarità si è protratta solo in parte è computato per intero in capo al soggetto che ha posseduto l'immobile per almeno 15 giorni, mentre non è computato affatto, in capo al soggetto che lo ha posseduto per meno di 15 giorni.
Tanto per citare un illustre Autore, in tanto un periodo inferiore al mese è rilevante, in quanto si tratti di un periodo protratto per almeno quindici giorni, per cui, se il periodo di possesso è inferiore ai quindici giorni, per quel mese l'IMU non è dovuta (Angelo Busani - MANUALE DELL'IMU pag.338 - IPSOA 2012).
Sembra evidente!
Ma da ciò conseguirebbe che, se l'immobile viene ceduto il 14 febbraio, per tale mese, l'IMU non la deve pagare nè il venditore, nè il compratore, in quanto:
28 : 2 = 14
Sembra un po' un paradosso, in effetti!
:o
E se il passaggio, invece, avviene il giorno 16 di un mese di 31 giorni?
Alla lettera, l'IMU dovrebbero pagarla entrambi, perchè tutti e due hanno posseduto l'immobile "per almeno 15 giorni" (come recita testualmente la legge).
Ma anche questo sembra un po' un paradosso!
:o
Nell'interpretare la norma, è obbligatorio applicare i criteri ermeneutici di cui all'art. 12 Preleggi, il quale sancisce che: "Nell'applicare la legge NON SI PUO' ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse, "e" dalla intenzione del legislatore".
La congiunzione logica (e) costituisce un'operazione binaria perche' si applica su due proposizioni ed è definita come l'operazione che applicata allle congiunte proposizioni, le rende entrambe vere o entrambe false (questo, secondo la nota "tabella della verità" della logica modale); diverso sarebbe stato il caso se l'art.12 avesse usato la proposizione disgiuntiva (o), sia in forma inclusiva (vel) che in forma esclusiva (aut)...ma non lo ha fatto.
Detto in parole povere, anche secondo la pacifica giurisprudenza della Cassazione, l'intenzione del legislatore va quindi necessariamente desunta dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse, e non può in nessun caso essere intesa in senso diverso; ferma restando, in talunti casi, la possibilità della interpretazione restrittiva, estensiva ecc.
A parte il fatto, che, comunque, nel caso di specie se c'è uno "spirito" del legislatore da ricercare, secondo me è di natura esclusivamente "etilica": Grappa ad almeno 62 gradi!
;D

Chi di voi è in grado di risolvere il paradosso (il)logico dell'art.10?

Eutidemo

Va bene, visto che nessuno tenta (giustamente) di risolvere il paradosso, vi svelerò io l'arcano: non si può risolvere, perchè, in effetti non è risolvibile.
Si tratta di una LACUNA...non di un PARADOSSO!
:P
Per aver pubblicamente messo in luce tale lacuna normativa, relativamente all'identico testo della vecchia ICI (nel mio libro "ELUSIONE FISCALE" - Ed.BUFFETTI 1993- ), venni personalmente "strigliato" dal Ministro delle Finanze pro-tempore; il quale, sembra, dopo aver istituito una apposita Commissione riservata "ad hoc", decise che nessun tipo di recupero fiscale poteva essere operato al riguardo, mancandone i presupposti normativi ex art.12 delle Preleggi (come io testardamente argomentai sul SOLE 24 ORE).
Per cui, coloro che effettuavano la transazione il 14 febbraio (anni bisestili a parte), in pratica, godevano entrambi dell'esonero ICI per un mese.
In tale Commissione, venne deciso, alla fine, che si sarebbe potuto rimediare solo normativamente; e ci si ripromise, solennemente, di provvedere a ciò... il prima possibile (era il 1993).
:D
Io suggerii di aggiungere i seguenti commi:
"Se la transazione avviene in un mese durante il quale IL POSSESSO <<NON>> SI E' PROTRATTO PER ALMENO QUINDICI GIORNI in capo a nessuna delle parti, tale mese e' computato per intero in capo alla parte dante causa (o all'avente causa, è lo stesso)"
"Se, invece, la transazione avviene in un mese durante il quale IL POSSESSO SI E' PROTRATTO PER ALMENO QUINDICI GIORNI in capo a più di una parte, tale mese e' computato per intero, una sola volta, in capo alla parte dante causa (o all'avente causa, è lo stesso)"
Ed invece non fu fatto nulla, per la gioia dei compravenditori (o dei donanti) del 14 febbraio; giorno prediletto dai fidanzatini che vogliono regalarsi immobili, e molto gettonato presso i Notai più accorti.
Infine, il bovino redattore dell'IMU, ha pedissequamente ricopiato il testo dell'art.10 dell'ICI, senza alcun correttivo; ovviamente, Governo e Parlamento, non si sono nemmeno posti il problema poichè, in materia fiscale (e non solo in quella), hanno la stessa competenza di una capra nel risolvere una equazione quadratica.
:D

Di analoghi paradossi, potrei enumerarvene a bizzeffe!
Il loro cervello (Dio lo abbia in gloria), in tutt'altre faccende affaccendato...a questa roba è morto è sotterrato.
Per cui, se vi capita di dover vendere o comprare un immobile all'inizio dell'anno, vi conviene attendere il giorno di San Valentino (se siete un po' innamorati di voi stessi); non è che il risparmio sia granchè...ma è sempre meglio di niente.
;)

Discussioni simili (5)