Il modello di Sigmund Freud sullo sviluppo della sessualità è ancora valido?

Aperto da Socrate78, 28 Luglio 2020, 12:34:48 PM

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Socrate78

Forse non c'entra moltissimo con un topic strettamente filosofico (anche se Freud è considerato tra i maestri del pensiero filosofico), ma il modello che Freud elaborò in base al quale la sessualità umana attraverserebbe diverse fasi(orale, anale,fallica e poi genitale adulta) è ancora valido e adottato dalla psicologia e psichiatria moderne? Oppure ha il difetto di ricondurre alla sessualità infantile tutti i problemi caratteriali e comportamentali di un ipotetico adulto e quindi è riduttivo?

anthonyi

L'ossessione di Freud sul ruolo della sessualità nel comportamento umano è probabilmente il punto più debole delle sue argomentazioni. L'inventore dell'inconscio, ed anche del metodo psicanalitico, purtroppo tende spesso ad essere associato univocamente alle sue argomentazioni sessuali, probabilmente perché tutti noi siamo ossessionati dalla sessualità stessa.

viator

Salve anthonyi : Citandoti : "L'ossessione di Freud sul ruolo della sessualità nel comportamento umano è probabilmente il punto più debole delle sue argomentazioni. L'inventore dell'inconscio, ed anche del metodo psicanalitico, purtroppo tende spesso ad essere associato univocamente alle sue argomentazioni sessuali, probabilmente perché tutti noi siamo ossessionati dalla sessualità stessa".



Capolavoro di logica, il tuo intervento.

Freud secondo te era ossessionato. Il fatto di risultare ossessionati - secondo te - indebolisce le argomentazioni di un ossessionato circa ciò che lo ossessiona (TUTTO DA DIMOSTRARE !).Dopodichè tu ipotizzi-affermi che siamo tutti più o meno ossessionati. Quindi sembra che l'ossessione per quella certa cosa rappresenti la normalità.Quindi Freud risultava - a quanto sembra - ossessionato dal sesso come tutti noi.

Onde evitare le ire di chi non si sente per nulla ossessionato dal sesso (molti DICONO che il sesso non è importante anche se MOLTISSIMI DI MENO riescono a farne a meno tranquillamente)..............sarebbe stato opportuno precisare che Freud considerava - giustamente - il sesso un istinto, e gli istinti non possono che risultare di natura ossessiva, significando la parola "ossessione"......."ciò che è sempre presente in noi indipendentemente dalla nostra consapevolezza o dalla nostra volontà di negarne l'esistenza".


Ora, se ti dicessi che l'istinto di sopravvivenza (del quale l'impulso sessuale è semplicemente l'espressione specifica - cioè a livello di specie)...................è una ossessione (rileggere la mia definizione soprastante) comune a tutti i viventi, presente in ogni circostanza della vita ed avente l'ASSOLUTA precedenza su tutto il resto .............tu che mi diresti ?. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

viator

Salve socrate78 : "Forse non c'entra moltissimo con un topic strettamente filosofico (anche se Freud è considerato tra i maestri del pensiero filosofico), ma il modello che Freud elaborò in base al quale la sessualità umana attraverserebbe diverse fasi(orale, anale,fallica e poi genitale adulta) è ancora valido e adottato dalla psicologia e psichiatria moderne? Oppure ha il difetto di ricondurre alla sessualità infantile tutti i problemi caratteriali e comportamentali di un ipotetico adulto e quindi è riduttivo?"


Se ciò che biologicamente e materialmente ha generato l'esistenza dei filosofi non deve venir considerato filosofia...................oppure pensiamo che il pensiero veleggi liberamente nell'etere ed ogni tanto qualche cranio umano si apra di colpo, ne acchiappi uno e si richiuda!

Stiamo parlando della TEORIA psicanalitica e quindi le teorie, sinchè non vengono smentite da delle DIMOSTRAZIONI SCIENTIFICHE, restano sospese nel mondo astratto.
Circa poi la PRATICA PSICANALITICA, da subito vi fu chi era parzialmente o totalmente in disaccordo. Infatti attualmente il pensiero e la "terapia" psicanalitici risulta frazionato in diverse correnti (partendo dalla precoce originaria frattura tra FREUDIANI e JUNGHIANI.
Personalmente considero Freud un autentico pioniere. Io attribuisco a lui la "scoperta" (nel senso di teorizzazione) della corrispondenza tra una specie di trinità orifiziale (bocca-vagina-ano) e la trinità biopsicomentale di mente, psiche e corpo (di cui la presunta evoluzione nelle "fasi" da te citate sarebbe la logica conseguenza).

Non sto a descriverti una simile interpretazione, considerando il "luogo" in cui stiamo scrivendo, eccessivamente perbenistico.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Citazione di: viator il 28 Luglio 2020, 16:27:46 PM
Salve anthonyi : Citandoti : "L'ossessione di Freud sul ruolo della sessualità nel comportamento umano è probabilmente il punto più debole delle sue argomentazioni. L'inventore dell'inconscio, ed anche del metodo psicanalitico, purtroppo tende spesso ad essere associato univocamente alle sue argomentazioni sessuali, probabilmente perché tutti noi siamo ossessionati dalla sessualità stessa".



Capolavoro di logica, il tuo intervento.

Freud secondo te era ossessionato. Il fatto di risultare ossessionati - secondo te - indebolisce le argomentazioni di un ossessionato circa ciò che lo ossessiona (TUTTO DA DIMOSTRARE !).Dopodichè tu ipotizzi-affermi che siamo tutti più o meno ossessionati. Quindi sembra che l'ossessione per quella certa cosa rappresenti la normalità.Quindi Freud risultava - a quanto sembra - ossessionato dal sesso come tutti noi.

Onde evitare le ire di chi non si sente per nulla ossessionato dal sesso (molti DICONO che il sesso non è importante anche se MOLTISSIMI DI MENO riescono a farne a meno tranquillamente)..............sarebbe stato opportuno precisare che Freud considerava - giustamente - il sesso un istinto, e gli istinti non possono che risultare di natura ossessiva, significando la parola "ossessione"......."ciò che è sempre presente in noi indipendentemente dalla nostra consapevolezza o dalla nostra volontà di negarne l'esistenza".


Ora, se ti dicessi che l'istinto di sopravvivenza (del quale l'impulso sessuale è semplicemente l'espressione specifica - cioè a livello di specie)...................è una ossessione (rileggere la mia definizione soprastante) comune a tutti i viventi, presente in ogni circostanza della vita ed avente l'ASSOLUTA precedenza su tutto il resto .............tu che mi diresti ?. Saluti.

Molte delle citazioni teoriche dei critici di Freud parlano proprio di ossessione. D'altronde Freud ha portato la sessualità addirittura nella culla dei bambini, in contrasto con il senso comune che vede i bambini come puri, come angioletti.

Parlando della società, soprattutto di quella nella quale viveva Freud, ha senso parlare di ossessione per la sessualità, naturalmente in senso negativo. Anche in questo caso ci sono analisi che evidenziano la nevrosi di quella società che infatti dopo pochi decenni sfociò nel Nazifascismo.
Comunque questa associazione che fai tra istinto ed ossessione credo sia errata, è vero che l'istinto è sempre presente, ma solitamente esso è in equilibrio tra i vari istinti, le emozioni e la ragione, il concetto di ossessione, tipicamente inteso in senso negativo, denota uno squilibrio, tutto a favore di una sola componente.


viator

Salve anthonyi. Citandoti : "Molte delle citazioni teoriche dei critici di Freud parlano proprio di ossessione. D'altronde Freud ha portato la sessualità addirittura nella culla dei bambini, in contrasto con il senso comune che vede i bambini come puri, come angioletti".


Trovo meravigliosa la tua capacità (volontaria od involontaria, non importa) di saper suscitare le mie obiezioni.

Freud ha rivelato la radice della sessualità ove essa sta. Che il "senso comune" (si chiama in effetti "l'ipocrisia socioculturale che vuole negare e mascherare ciò che è naturale") attribuisca purezza e personalità "angelica" (toh, ecco un concetto spiritual-religioso che trovo nuovo in te!) ad un essere vivente generato - guarda caso - dal sesso (per carità.......che dico ! generato dall'AMORE il quale notoriamente non è parente neppur remoto di sesso ed istinti).............che il senso comune, dicevamo, non fornisca nessuna patente di scientificità......questo lo sanno anche i bambini.

proseguendo : "Parlando della società, soprattutto di quella nella quale viveva Freud, ha senso parlare di ossessione per la sessualità, naturalmente in senso negativo. Anche in questo caso ci sono analisi che evidenziano la nevrosi di quella società che infatti dopo pochi decenni sfociò nel Nazifascismo".


Le ossessioni, essendo null'altro che l'espressione dell'istinto, secondo me sono rigorosamente neutre, quindi lasciamo perdere positività e negatività. Sarebbe come dire che l'istinto di sopravvivenza di un massacratore sia da considerare negativo perchè i massacratori fan danno agli altri, mentre quello di un martire che vuole immolarsi sarebbe positivo.Il massimo però lo raggiungi facendo riferimento al Nazifascismo. Spiegami un poco allore quali sarebbero state le nevrosi (anch'esse a sfondo sessuale ?) alla base del Maoismo e della Rivoluzione Culturale.
Infine circa : "Comunque questa associazione che fai tra istinto ed ossessione credo sia errata, è vero che l'istinto è sempre presente, ma solitamente esso è in equilibrio tra i vari istinti, le emozioni e la ragione, il concetto di ossessione, tipicamente inteso in senso negativo, denota uno squilibrio, tutto a favore di una sola componente".............devo prendere la decisione che prese anche Lidbergh quando decise di partire in aereo per Parigi ; "......sorvoliamo !".

Non pretendo che tu capisca che alla base di tutti i nostri contenuti sia psichici che mentali (sia in chiave ontogenetica che filogenetica) c'è solamente UN UNICO ISTINTO che poi prenderà tutte le forme ed i "componenti" che hai citato e moltissimi altri ancora. LA TENDENZA A SALVAGUARDARE SE' STESSI e - subito dopo oppure subito prima, dipende dalle circostanze - A FAR SOPRAVVIVERE LA SPECIE. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Citazione di: viator il 28 Luglio 2020, 21:16:58 PM


Non pretendo che tu capisca che alla base di tutti i nostri contenuti sia psichici che mentali (sia in chiave ontogenetica che filogenetica) c'è solamente UN UNICO ISTINTO che poi prenderà tutte le forme ed i "componenti" che hai citato e moltissimi altri ancora. LA TENDENZA A SALVAGUARDARE SE' STESSI e - subito dopo oppure subito prima, dipende dalle circostanze - A FAR SOPRAVVIVERE LA SPECIE. Saluti.

Mi sa che qui di ossessivo ci sei solo tu. Fai affermazioni con la pretesa di avere una chiave che spiega tutto e sei talmente pieno (o gonfio) della tua verità interiore assoluta, da non essere neanche in grado di interpretare quello che dicono altri all'infuori di te.
Fai collegamenti non razionali tipo contestare l'attribuita personalità angelica ai bambini che però sono generati col sesso, ma che c'entra. Se il senso comune è questo io ti sto descrivendo un fatto sociale.
Non hai capito che negativo e positivo non sono affermazioni di valore, ma descrizioni di una posizione, ossessione negativa vuol dire rifiuto della sessualità, vuol dire che di quelle cose non si può parlare, che sono tabù. E devo dire che se fai confusioni di questo genere mi sa che di Freud non hai capito un cxxxo (Anch'io ho le mie ossessioni negative).

Jacopus

Freud era uno splendido moralista ottocentesco, ma ebreo. Ovvero, pur cercando concretamente di "guarire" e "curare" lo fece in modo eccentrico, come solo un ebreo sa fare. Nel farlo ha compiuto delle scoperte ed ha modellato il nostro modo di pensare come pochi altri grandi uomini degli ultimi due secoli, Freud lo metterei in una classifica da top 6 insieme a Marx, Nietzsche, Einstein, Gandhi e Darwin.
La grandezza di Freud è rintracciabile nel fatto che H. Bloom, un grande critico letterario ha messo L'Interpretazione dei sogni come uno dei grandi libri della civiltà occidentale, insieme, tanto per citarne due, alla Divina Commedia (unico libro italiano, sigh) e all'opera omnia di Shakespeare. Freud oltre ad avere una mente creativa, sapeva scrivere come un romanziere, ed in tedesco.
Il tentativo di spiegare l'uomo da parte di Freud parte da due basi, entrambe importanti, la cultura medica (Freud era laureato in medicina) e la cultura classico-umanistica (sono famosi i viaggi di Freud in Italia per ammirare chiese e musei di ogni genere).
Parlare di Freud solo a proposito delle cosiddette fasi sessuali del bambino è estremamente riduttivo. Consiglio vivamente a tutti di leggere "il disagio della civiltà" per apprezzare gli spunti e gli approfondimenti strettamente filosofici di Freud, come la distinzione fra Kultur e Zivilitation, per separare ciò che è progresso tecnico, che però lascia allo stesso modo la struttura dell'uomo, che saprà solo usare armi più sofisticate per farsi del male, da un progresso interiore, nel senso di equilibrio, maturità, resilienza, accettazione stoica dei propri limiti e della morte.
L'altro fatto straordinario è che, la psicoanalisi è riuscita a sopravvivere un secolo senza dimostrare empiricamente la sua validità, pur inserendosi nell'ambito delle scienze. Come se un alchimista riuscisse ad essere accettato in un congresso di chimici. Motivo in più per apprezzare l'alchimia, di cui infatti si interessò Jung.
Freud, e la chiudo qui, è insomma una miniera di sollecitazioni e di spunti di riflessioni, che ha anche generato, abbastanza comicamente, una classe di esegeti glossatori, che ricordano i giuristi medievali che interpretavano il corpus iuris di Giustiniano.
Sulla validità delle fasi sessuali del bambino, diciamo che gli stessi discendenti della psicoanalisi classica, ovvero la psicologia oggettuale e la psicologià del sè, hanno allargato le maglie interpretative: la sessualità continua ad essere un tema ben presente fin dall'infanzia, ma accanto sono stati studiati altri aspetti della vita infantile che la condizionano in modo stringente, ancor più della sessualità, e questo è avvenuto anche grazie ai recenti studi interdisciplinari che fanno interagire psicoanalisi, filosofia e neuroscienze. La differenza fra es-Io-Super-Io, ad esempio può essere ritrovata nella stessa struttura del nostro cervello. In questo senso Freud ha intuito e nominato delle distinzioni che la scienza empirica ha dimostrato nella sua validità.
Restano inoltre di enorme attualità, gli usi della mitologia per comprendere i meccanismi di alcune psicopatologie, basti pensare al narcisismo o al complesso di Edipo. Rispetto a quest'ultimo si può sinteticamente dire che esso sintetizza in modo sublime la maturazione dell'uomo che passa da un periodo di completa soddisfazione, quando è ancora un neonato e un infante, al momento in cui si rende conto che le sue esigenze si scontrano contro un principio di realtà, dato dalla "legge del padre". Da quel momento deve scendere a compromesso, accettare le ambivalenze della vita, a meno che non voglia uccidere il padre, come purtroppo accade sempre più spesso in questa società che pubblicizza l'assenza di limiti, la moltiplicazione dei piaceri e dei conti in banca.
E a partire da qui si dipana un altra storia, collaterale ma estremamente interessante: l'uso della psicoanalisi per comprendere i meccanismi della società, a partire da un altro piccolo capolavoro che mi permetto di citare, ovvero "psicologia delle masse ed analisi dell'Io". Un libro ancora attuale, nonostante i suoi quasi cento anni di età (fu pubblicato nel 1921).
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi


Ciao Jacopus, condivido con te che le tesi sulla sessualità di Freud sono piccola cosa rispetto alla sua produzione letteraria, anzi era quello che cercavo di sostenere.
Le idee di ogni scienziato, però, si confrontano con le sensibilità della realtà sociale che ha le sue chiavi interpretative e valutative per cui un soggetto che non ha una conoscenza approfondita tende a sintetizzare tutto con il Complesso di Edipo.
D'altronde le sue tesi erano forti e conflittuali, Freud crea le premesse per la messa in discussione di tutto un modello educativo che a quei tempi era considerato la base della civiltà, e che poi si sarebbe sviluppato nel conflitto generazionale e nei movimenti del 68.

Socrate78

In realtà il concetto che esista una "fase orale" può essere evidente dal fatto che il bambino piccolo tende a portare alla bocca gli oggetti che incontra, quindi la bocca diventa per lui un mezzo di esplorazione e conoscenza del mondo circostante. Tuttavia da qui a dire che questo atto nasconda una pulsione di tipo sessuale è indimostrabile, in realtà Freud per formulare le sue tesi si basò sui racconti dei pazienti, ma non fece alcuna dimostrazione empirica. La psicoanalisi freudiana non deriva quindi da una verifica sperimentale ed è una teoria che Popper considerava "non falsificabile".

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