Il migliore dei mondi possibili

Aperto da Alberto Knox, 18 Gennaio 2024, 19:24:43 PM

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baylham

Citazione di: Alberto Knox il 18 Gennaio 2024, 19:24:43 PMFrase che è diventata celebre , l aforirsma di Leibniz fu messa in ridicolo più volte , si ricordi Voltaire quando replicò, "se questo è il migliore dei mondi chissà come sarà il peggiore". Io però non sto dicendo che viviamo nel migliore dei mondi , sto dicendo che viviamo. E vivere , all interno di questo universo così freddo e buio e immenso  non è per niente scontato. Come mai è nata la vita all interno di questo universo? secodo me la vita è nata esattamente grazie a quello che Anassagora chimava "Nous", a quello che Platone chiamava "Sophia" a quello che Eraclito chiamava "Logos" voi chiamatelo come vi pare questa forza, questa informazione dice la fisica contemporanea , ciò che da forma all energia e alla materia e senza questa forza informativa sarebbe caos.
Noi siamo intelligenza incarnata operativa, e così le piante, così il cielo , così gli alberi, qualunque cosa voi possiate pensare è governata dall intelligenza. Noi umani , all interno di questo esperimento cosmico, frutto dell intelligenza in quanto armonizzazione, abbiamo la peculiarità di essere espressione di questa intelligenza cosmica, liberamente , cioè siamo logos ma siamo anche  caos. Siamo obbedienza ma siamo anche ribellione, siamo capacità di archia e capacità di anarchia , siamo il fenomeno umano più terribile e al contempo il più generoso , il più assassino e al contempo più filantropico , siamo antinomia , siamo libertà. 

Sinceramente trovo che la stupidità sia molto più diffusa tra gli umani e tra i loro dei rispetto all'intelligenza.
Così ho risposto a te e a Leibniz.

Alberto Knox

Citazione di: daniele22 il 23 Gennaio 2024, 08:49:04 AMSarebbe infine il confronto tra la tua legge e il tuo contraddirla a darti un'immagine di te
contradictio est regula veri, non-contradictio falsi, ovvero la contraddizione è la regola del vero, la non-contraddizione del falso. Cosa intendeva Hegel con questo aforisma? intendeva l'antinomia di cui noi siamo parte.
Perciò è buona cosa cercare l'equilibrio ma consapevoli che l'equilibrio è ciò che sta a metà fra il cadere e lo stare in piedi. Battiato cantava la canzone "cerco un centro di gravità permanente" (aforisma che aveva preso dal filosofo Gurdjeff di cui lui era membro del circolo pur non avendolo mai conosciuto) ma è possibile avere un centro di gravità permanente , a volte non bisogna forse perderlo l'equilibrio? per formare il carattere?
Citazione di: daniele22 il 23 Gennaio 2024, 08:49:04 AMLetto il testo ti dirò che secondo me non ci si può cristallizzare in un "io sono così" perché si è in ragione di quello che si fa.
ma sai, io di quel brano sento vicino quando parla del rifugio . E parlando per me stesso io fin da piccolo sento la necessità di questo prendere rifugio , anzi diciamo che avevo una forma di autismo in quanto vivevo chiuso in una bolla in un mondo tutto  mio, ero il classico taciturno che sul pulmino si siedeva in fondo nell angolo e non è che parlavo poco, non parlavo propio. E quindi mi è rimasta questa cosa del prendere rifugio dal mondo esterno, lo prendo da questo forum , o quando costruisco le mie cose nel mio laboratorio di falegnameria hobbistica o quando realizzo i miei diorami o semplicemente facendo una passeggiata nella natura quando riesco.  Se mi togliessero questi momenti di rifugio dal mondo non credo che la mia ragione rimarrebbe stabile.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: baylham il 23 Gennaio 2024, 09:57:59 AMSinceramente trovo che la stupidità sia molto più diffusa tra gli umani e tra i loro dei rispetto all'intelligenza.
Così ho risposto a te e a Leibniz.
E gli animali fanno bene a ridere e pensare che le bestie siamo noi. Come diceva Celentano. Ma allo stesso tempo constato che sono esistiti grandi uomini e grandi donne che con il loro pensiero hanno dato un contributo al bene, all intelligenza,alla bontà , al modo di ragionare, alla creatività, alla bellezza , all arte, uomini che hanno trasemsso valori di libertà e di uguaglianza , uomini che si impegnano per la savaguardia degli animali e dell ambiente, volontari della croce rossa, giudici che combattono per la giustizia a costo della loro stessa vita. Portatori di pace, medici senza frontiere ecc Quindi è vero che c'è tanta ma tanta stupidità , cattiveria , egoismo , ignoranza . Ma è in nome di questi uomini e donne di cui ho parlato prima che estendo il mio discorso sul mondo come manifestenzazione di intelligenza buona, giusta. Il lavoro più raffinato, più bello, più buono che l'universo ha realizzato sono due occhi che brillano di bontà , di giustizia e di intelligenza. E noi abbiamo bisogno di recuperare quegli occhi, più che intelligenze artificiali abbiamo bisogno di umanità , più che di tecnologia all avanguardia abbiamo bisogno di bontà , più che social network e influencer , abbiamo bisogno di gentilezza. Sì ritraduco così il discorso de "il grande dittarore " di Charly Cheplin
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

#78
ah ma dice ;è buonismo questo, è moralismo , sei un moralista per caso? 

perchè tu cosa vuoi dal prossimo se non essere trattato con umanità, bontà e gentilezza?
sei un moralista perchè vuoi questo?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

daniele22

Citazione di: Alberto Knox il 23 Gennaio 2024, 12:15:41 PMcontradictio est regula veri, non-contradictio falsi, ovvero la contraddizione è la regola del vero, la non-contraddizione del falso. Cosa intendeva Hegel con questo aforisma? intendeva l'antinomia di cui noi siamo parte.
Perciò è buona cosa cercare l'equilibrio ma consapevoli che l'equilibrio è ciò che sta a metà fra il cadere e lo stare in piedi. Battiato cantava la canzone "cerco un centro di gravità permanente" (aforisma che aveva preso dal filosofo Gurdjeff di cui lui era membro del circolo pur non avendolo mai conosciuto) ma è possibile avere un centro di gravità permanente , a volte non bisogna forse perderlo l'equilibrio? per formare il carattere?
Non so in quale contesto si sia espresso Hegel, ma nell'ambito del comportamento quando scopri che non sei quello che pensavi di essere contraddici di fatto il tuo pensiero e riveli allo stesso istante una nuova verità da indagare. Che l'esodo si compia o non si compia sta tutto a te. L'equilibrio non è a metà tra lo stare in piedi e cadere, ma nel camminare diritti. Pertanto, per come la penso io, lo squilibrio, lo sbandamento può essere opportuno se abbia un senso per te in quel momento, non intendendolo quindi come una mera "curiosità del non l'ho mai fatto" ... comunque ognuno segue la sua via

Ipazia

Panta rei...anche i centri di gravità permanenti. E noi con loro. Così funziona l'universo antropologico.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

"Questa informazione dice la fisica contemporanea , ciò che da forma all energia e alla materia e senza questa forza informativa sarebbe caos."

Vero, è proprio così.La quantistica ci dice che la funzione d'onda si occupa di informazione e, guarda caso, il fotone esce dal campo elettromagnetico prima come onda per poi firmattarsi come particella completa.
La triade informazione/energia/materia è un tutto unico sin dall'inizio.

Alberto Knox

Citazione di: daniele22 il 23 Gennaio 2024, 23:25:57 PMNon so in quale contesto si sia espresso Hegel,
Stiamo parlando del giovane Hegel, quindi prima delle sue innumerovoli critiche a kant.  all età di 30 anni dovette presentare una relazione per ottenere l'abilitazione di insegnante all universtià di Jena. La relazione era un discorso attorno un argomento scientifico , una dissertazione, ovvero lo sviluppo di una tesi dal titolo "De orbitis planetarum" nella quale sviluppa una critica verso la concezione classica di "principio di identità" e "principio di non contraddizione" . Per la prima volta veniva esposta la necessità della contraddizione per la conoscenza della verità. il vero sta nell intero come sostenne nelle sue opere successive. A è A oppure non è A (principio di non contraddizione)  non mi aiuta a determinare che cosa sia A . Non appena si voglia determinare che cosa sia A io devo fare ricorso a qualche determinazione che sia diversa da A. Quindi anche  il principio di identità A=A che mi dice solo un lato della verità è criticato e viene messo in evidenza che se voglio conoscere pienamente A sono costretto  a porre questo principio di contraddizione. Cioè l'identità fra A e ciò che è diverso da A. Questo per dare un quadro sintentico a ciò che intendeva con "Contradictio est regula veri, non-contradictio falsi".  Ma poi continua , perchè anche questo secondo principio di contraddizione se preso da solo sarebbe soltanto parziale , soltanto astratto, la verità concreta , cioè la verità completa è data soltanto dall insieme dei due( A=A e A diverso da A ).
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 24 Gennaio 2024, 08:28:34 AMPanta rei...anche i centri di gravità permanenti. E noi con loro. Così funziona l'universo antropologico.
anche il centro di gravità del pianeta terra che tiene legata la rotazione terrestre attorno al sole è una buona metafora , il centro di gravità infatti non deve essere considerato staticità, ma movimento. Quindi è giusto avere uno o due otre punti fermi che sono centri di gravità permanenti ma poi io mi devo muovere, devo vedere come le cose cambiano e cambiare anche le mie idee . Se il centro di gravità permanente è considerato l essere fermo sulle propie ideologie e convinzioni non c'è creatività, non c'è novità.  E gli schemi di valutazione diventando rigidi .
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Pensarbene

A non è niente, è un'astrazione come il punto geometrico .La logica, in fondo è aria fritta,fumo che fuma  ...
Nella realtà non esiste nessuna "A", nessun punto, nessun "+" e nessun "@"
Ciò che è reale può  appare  razionale e irrazionale,possibile o impossibile, probabile,plausibile,immaginabile ...  perché è definito dalla mente umana. 
Se la mente, i sensi e tutto il resto sono   silenti,  il reale ,se esiste, diventa evidente.

daniele22

Citazione di: Alberto Knox il 24 Gennaio 2024, 12:50:43 PMStiamo parlando del giovane Hegel, quindi prima delle sue innumerovoli critiche a kant.  all età di 30 anni dovette presentare una relazione per ottenere l'abilitazione di insegnante all universtià di Jena. La relazione era un discorso attorno un argomento scientifico , una dissertazione, ovvero lo sviluppo di una tesi dal titolo "De orbitis planetarum" nella quale sviluppa una critica verso la concezione classica di "principio di identità" e "principio di non contraddizione" . Per la prima volta veniva esposta la necessità della contraddizione per la conoscenza della verità. il vero sta nell intero come sostenne nelle sue opere successive. A è A oppure non è A (principio di non contraddizione)  non mi aiuta a determinare che cosa sia A . Non appena si voglia determinare che cosa sia A io devo fare ricorso a qualche determinazione che sia diversa da A. Quindi anche  il principio di identità A=A che mi dice solo un lato della verità è criticato e viene messo in evidenza che se voglio conoscere pienamente A sono costretto  a porre questo principio di contraddizione. Cioè l'identità fra A e ciò che è diverso da A. Questo per dare un quadro sintentico a ciò che intendeva con "Contradictio est regula veri, non-contradictio falsi".  Ma poi continua , perchè anche questo secondo principio di contraddizione se preso da solo sarebbe soltanto parziale , soltanto astratto, la verità concreta , cioè la verità completa è data soltanto dall insieme dei due( A=A e A diverso da A ).
Ti ringrazio Alberto per questo tuo spot su Hegel 

Phil

Citazione di: Alberto Knox il 24 Gennaio 2024, 12:50:43 PMNon appena si voglia determinare che cosa sia A io devo fare ricorso a qualche determinazione che sia diversa da A. Quindi anche  il principio di identità A=A che mi dice solo un lato della verità è criticato e viene messo in evidenza che se voglio conoscere pienamente A sono costretto  a porre questo principio di contraddizione. Cioè l'identità fra A e ciò che è diverso da A.
Non ho letto il testo che citi, ma mi sembra un ragionamento piuttosto insolito. Se per conoscere A realizzo di aver bisogno di "altro da A" (non-A), tale "altro" appunto non è A; dunque non c'è alcuna identità fra A (ciò che voglio conoscere) e non-A (ciò mi serve a determinare A, ma non è A).
Esemplificando: se voglio conoscere l'ora, mi serve l'orologio, ma l'orologio non è l'ora. Se l'ora è A, l'orologio è sicuramente non-A (pur servendomi a determinare A, quindi essendo in relazione con essa).

Alberto Knox

Citazione di: Pensarbene il 24 Gennaio 2024, 13:29:09 PMA non è niente, è un'astrazione come il punto geometrico .La logica, in fondo è aria fritta,fumo che fuma  ...
Nella realtà non esiste nessuna "A", nessun punto, nessun "+" e nessun "@"...
A in queste formule indica una "proposizione"
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

#88
Citazione di: Phil il 24 Gennaio 2024, 17:25:20 PMSe per conoscere A realizzo di aver bisogno di "altro da A" (non-A), tale "altro" appunto non è A; dunque non c'è alcuna identità fra A (ciò che voglio conoscere) e non-A (ciò mi serve a determinare A, ma non è A).
Esemplificando: se voglio conoscere l'ora, mi serve l'orologio, ma l'orologio non è l'ora. Se l'ora è A, l'orologio è sicuramente non-A (pur servendomi a determinare A, quindi essendo in relazione con essa).
Hegel qui vuole dimostrare come il principio di identità inaugurato da Leibniz per il quale A è A e non può essere B corre il rischio di diventare una sterile tautologia . PEr Hegel se si vuole sintetizzare in un unica proposizione l'intero sistema della verità bisogna  che la proposizione esprima l'unione con l'identità  con la non-identità ovvero proclama la necessità della contraddizione per poter conoscere la verità . Per cui un orologio non è solo un orologio e non un altra cosa ma è ad es. un Sector, le sue lancette, la sua cassa, i singoli ingranaggi che compongono il meccanismo, il cinturino di pelle , il vetro , la batteria , la precisione , la sua capacità di resistere alla pressione sott acqua. Tutte  queste propietà non sono l orologio , cioè la sua identità, ma essa è un identità propio in quanto è la successione particolare di queste parti o di queste propietà . E non si può nemmeno dire che un orologio è la sua efficenza di funzionamento delle sue parti per segnare l'ora giusta  per cui ora e orologio sono in relazione  , anche perchè un orologio rotto che relazione ha con l'ora? un orologio rotto non è più un orologio? l'opposizione non si gioca sul binomio efficenza -guasto. Ogni cosa è inserita in un sistema di relazioni , ed è, ed esiste non solo in quanto è , ma in quanto in relazione con il tutto.
Hegel comprenderà che  La proposizione che esprime l'unione di identità  con la non-identità è l'insieme di tutte le proposizioni che formano il sistema.

Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: Phil il 24 Gennaio 2024, 17:25:20 PMNon ho letto il testo che citi
Nella dissertazione "de orbitis planetarum" per l ammissione all insegnamento Hegel aveva già citato la sua tesi rivoluzionaria ma è nella " Differenza tra il sistema filosofico di Fichte e quello di Schelling"  che espone più dettagliatamente e rigorosamente la sua tesi.

Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

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