Il migliore dei mondi possibili

Aperto da Alberto Knox, 18 Gennaio 2024, 19:24:43 PM

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Phil

Onestamente non saprei cosa scrivere; sia perché non credo ci sia un «accordo» condiviso da «tradurre», sia perché ho avuto come interlocutore non "la gente comune", ma Alberto (e anche Ipazia); se ci fosse stato lo stesso discorso in un bar, probabilmente non sarei nemmeno intervenuto.
Se il mio linguaggio non è risultato comprensibile, al punto da non poter essere capito cercando su Google (o sul dizionario) il significato delle eventuali parole o espressioni ignote, sono chiaramente disposto a rispondere a precise domande in merito.

daniele22

Non è questo il peggiore dei mondi possibili essendo forse solo il migliore tra i peggiori. Quando nel confronto tra tesi divergenti possa giungersi al momento in cui una prevale sull'altra la perdente non dovrebbe rinnegare se stessa, bensì accettare la sconfitta, la quale nulla avrebbe a che fare con un "concordato" trattandosi appunto di "accettazione". Non deve quindi rinnegare se stessa poiché deve pure ricordare che il modello che l'ha fatta funzionare fu a suo tempo altra tesi che "sconfisse" la tesi precedente. Per quello che riguarda infine la banditesca verità filosofica, sentendomi in causa, dirò quindi che le divergenze assiomatiche sono a me note (da dove muove la conoscenza). Dirò inoltre che la tesi sconfitta nella notte dei tempi fu sconfitta perché accettò (non concordó) l'idea di Dio. La mia tesi non squalifica l'idea di Dio, bensì la ridimensiona assecondandola alla forza della ragione individuale umana ... di fatto, una ragione materialista con la sua "spiritualità" individuale

Pensarbene

C'è da dire che quando una tesi  è condivisa da molti sembra più vera e realistica delle altre.
Per questo ho chiesto se eravate addivenuti a un qualcosa di integrato.
Non era una critica naturalmente ma una domanda.

green demetr

Citazione di: Alberto Knox il 22 Gennaio 2024, 23:16:55 PMla fattoria degli animali certo. è bastato vedere come è andata con la rivoluzione Francese per capire il circolo vizioso . Gli stessi che avevano proclamato la rivolta sotto la bandiera di fraternité , liberté e  legalité sono finiti poi per cadere nella stessa trappola pur abolendo la monarchia. Fraternité se la son giocata subito, appena ricostruito il nuovo ordine e poi anche le altre due. E il gioco oppressi & oppressori dal quale gioco sorge la domanda ; e tu da che parte stai?
Per me la questione riguarda la resistenza di cui parlava Nietzche, impossibile darne conto qui.
Quello che odio è cioè l'oppresso che non si dà una misura almeno morale (ossia che riguarda il proprio sè, e non come molti credono che riguarda gli altri, vedi il film di wajda che confronta danton e robespierre, come d'altronde accenni anche tu).
E d'altronde se non c'è la volontà del sè, non può nemmeno esistere la volontà insieme agli altri, cosa quest'ultima che non è mai stata risolta, vedi il fallimento dei sindacati per esempio.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: Pensarbene il 30 Gennaio 2024, 16:25:56 PMC'è da dire che quando una tesi  è condivisa da molti sembra più vera e realistica delle altre.
Per questo ho chiesto se eravate addivenuti a un qualcosa di integrato.
Non era una critica naturalmente ma una domanda.
Va bene provo io a dare una sintesi:

Alberto ha posto la frase del migliore mondo possibile, come una sorta di pensiero positivo che tramite la ragione riesca a trovare tramite rapporto dialettico, ovvero tramite discussioni tra persone, un modo per uscire dal caos, caos che riguarda anche i pensieri, verso un mondo ordinato, perchè ordinato da pensieri.

In verità la frase è di Leibniz, che mettava nella divina provvidenza, il fato di una uscita dallo stato di caos, disordine, entropia, in un improbabile, ma proprio per questo migliore dei mondi possibili.
Leibniz ricordiamo era un matematico sopratutto.

La frase è poi stata criticata tramite spinoza ed hegel che vedono questo mondo l'unico possibile, perchè l'unico abitato da un essente (spinoza) e un soggetto (hegel).

Siamo poi passati a ragionare sulla dialettica di hegel, che la legge come etica dei processi servo-padrone (ipazia) o logica formale (phil).
Per quel che mi riguarda e vi ricordo che c'è una discussione da me aperta al riguarda, il processo caotico dei pensieri, viene da hegel pensato come un problema del soggetto.
Ossia come un problema del tempo, dell'impossibilità della stasi.
La discussione si può ritenere finita, o invece, come è, un problema tutt'ora in fase di studio da parte di accademici e non-accademici.
l'interpretazione di Leibniz è fondamentale.
Purtroppo sono all'inizio, ma vi è sul sito della Università di Napoli, un contributo sulla influenza proprio di Leibniz su Hegel, e in generale, si afferma che fu proprio Leibniz a introdurre i concetti fondamentali del futuro idealismo tedesco.

Phil poi ci invita a pensare contro Hegel, e di rifarci anche al novecento.
Francamente non so di che sta parlando.

Nel novecento la tematica del tempo viene affrontata da Heidegger, ma anche dai fisici, da Bohr ad Einstein, fino ad arrivare a Schroedinger, il problema del tempo viene ancora oggi trattato, e cercato di capire dai più, non da ultimi dal nostro forum che sembra ossessionato con l'ontologia.
Negli anni tante idee e spunti di riflessione.
Complimenti a tutti.

In filosofia i problemi rimangono aperti. Mi raccomando. Ciao!
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Alberto Knox

Citazione di: green demetr il 10 Febbraio 2024, 00:00:41 AMVa bene provo io a dare una sintesi:

Alberto ha posto la frase del migliore mondo possibile, come una sorta di pensiero positivo che tramite la ragione riesca a trovare tramite rapporto dialettico, ovvero tramite discussioni tra persone, un modo per uscire dal caos, caos che riguarda anche i pensieri, verso un mondo ordinato, perchè ordinato da pensieri.
Penso che hai dato una buona sintesi , io non avevo capito la domanda , sto " addivenuti a qualcosa di integrato" non è che mi è molto chiaro, e la mia impostazione principale è propio quella di voler fare chiarezza per uscire dal disorientamento, che si può anche chiamare confusione o anche caos. Ma nel mio dire "siamo  logos più caos"  mi ero ben reso conto di violare il classico principio di non contraddizione Aristotelico. E allora ho introdotto il mio discorso sulla  contraddizione come regola del vero presa in prestito da Hegel. Nel farlo mi sono impegnato in un confroto con Phil che mi faceva notare L insermento di " etichette di qualità" nelle mia tesi per darle più consistenza e valore mentre invece avrei dovuto farlo con le mie gambe senza saltare in groppa ai giganti. E mi ha suggerito di provare  a cambiare metodo. Il fatto è che io posso anche cambiare metodo ma penso ancora che il principio di non contraddizione  non sia un luogo di verità! è un luogo per avere stabilità, sicurezza ,comprensione.  Così che se prendo in mano un coltello uno si aspetta che io lo usi per tagliare la carne e non per altro. Seppur rimane logico il principio secondo cui non puoi dire " quel bel rosa tinta unica di quella casa bianca"   , dire questo sarebbe sicuramente un assurdo, ma quella casa non è solo una casa e non altra cosa ma è utile dire che una casa è una casa e non altro. è utile dare un significato alle cose.  in questo caso la verità del principio di non contraddizione è da attribuire all efficacia del suo funzionamento. Fa si che si possa ragionare con idee , numeri , misure e molto velocemente. è un economia della mente ragionare per essenze.  Sto parlando del fondamento della ragione che viene da Aristotele e prima ancora da Platone. , la mia critica non vuole dire che non è valida , vuole dire che è valida , utile , costruttiva , ma non luogo di verità.  Sto leggendo "al di là del bene e del male " di Nietzche, forse qualcuno lo avrà intuito dai miei ultimi interventi. Già nelle prime pagine ha già attaccato Kant, Platone e gli stoici. Con grande capacità e con grande risolutezza.  E io sono Platonico e di conseguenza kantiano . Nietzche è un grande filosofo, la sua penna  potrebbe tagliare un diamante. Perciò concluderò con un suo scritto " In ogni filosofia esiste un punto nel quale entra in scena la "convinzione" del filosofo o per dirla nel linguaggio di un antico mistero: adventavit asinus pulcher et fortissumus"
 Che cos'è una cosa se non ciò che è già fatto a vantaggio di chi ne da le definizioni?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Pensarbene

Forse non è il migliore dei mondi ma  è l'unico che abbiamo a disposizione.
Questo per essere realisti.
Continuando ad esserlo,io dico che è l'unico che siamo stati in grado di costruire fino ad ora.
Siccome abbiamo impiegato millenni a metterlo su,la domanda migliore da farsi è: come supportarlo e,soprattutto,SOPPORTARLO  ancora?


 

Ipazia

Citazione di: green demetr il 10 Febbraio 2024, 00:00:41 AMNel novecento la tematica del tempo viene affrontata da Heidegger, ma anche dai fisici, da Bohr ad Einstein, fino ad arrivare a Schroedinger, il problema del tempo viene ancora oggi trattato, e cercato di capire dai più, non da ultimi dal nostro forum che sembra ossessionato con l'ontologia.

Rammento che il novecento ha inserito il tempo nell'ontologia. Lo ha fatto scientificamente con Einstein (relatività) e filosoficamente con Wittgenstein (Tractatus).

Perfino i tardo parmenidei hanno dovuto prenderne atto ripuntellando la loro metafisica tolemaica.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

La psicopatologia permea ogni cosa su questo pianeta compresa  la ...psichiatria e le psicoterapie.
Diciamo che in ogni "cosa" umana c'è un poco di follia, eufemisticamente parlando.
Quindi anche sui forum.


Alberto Knox

Citazione di: Pensarbene il 10 Febbraio 2024, 07:50:45 AMSiccome abbiamo impiegato millenni a metterlo su,la domanda migliore da farsi è: come supportarlo e,soprattutto,SOPPORTARLO  ancora?
Per essere realistici direi di continuare a metterci le nostre belle maschere pirandelliane, giocare con gli scenari di autorealizzazione del propio io, giocare con i nostri  pensieri che usiamo per spiegarci il mondo non prederci troppo sul serio e cercare di non rompere le balle al prossimo. Abbiamo dimenticato che la verità è un illusione e ci illudiamo di costruire delle verità , ma la verità è che devi nascere, crescere , riprodurti per l'impulso sessuale impiantato dalla natura per la conservazione della specie  e poi morire così come è stato stabilito dalla natura. Quindi che cos'è che tiene il timone dell esistenza? il nostro io o la natura?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Pensarbene

io direi che in parte e parte di quello che dici sembra essere utile al supporto,data l'assuefazione della gente a questo genere di mondi autodestinati al fallimento .Quindi supporto e sopportazione.
Per il resto bisogna che le persone capiscano che un cambiamento significativo non è più possibile da tempo, quindi ignorino lo status il più possibile e si costruiscano un entourage compatibile 

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