Il male morale nasce dalla parte emotiva dell'uomo e non dalla ragione?

Aperto da Socrate78, 16 Aprile 2023, 17:45:00 PM

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Duc in altum!

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 17 Aprile 2023, 12:09:40 PMCome potrebbero i beni materiali sostituire Dio?
Ma questa è la tua fede personale.

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 17 Aprile 2023, 12:09:40 PMAmmesso che Dio esista
Ma se per la gente Dio non esiste, perché non dovrebbero avere fede nella ricchezza?
Visto che poi (ma davvero non riesci ad accorgertene?!) la società sta divenendo prettamente in questo ideale.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Duc in altum! il 17 Aprile 2023, 12:35:49 PMMa questa è la tua fede personale.
Ma se per la gente Dio non esiste, perché non dovrebbero avere fede nella ricchezza?
Visto che poi (ma davvero non riesci ad accorgertene?!) la società sta divenendo prettamente in questo ideale.
No, non si tratta di mia fede personale, ma di consapevolezza che non potremo portare con noi le ricchezze materiali al momento di lasciare questa valle di lacrime. Perciò perché qualcuno dovrebbe avere fede in ciò da cui dovrà separarsi prima o poi? 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Duc in altum!

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 17 Aprile 2023, 12:40:56 PMNo, non si tratta di mia fede personale, ma di consapevolezza che non potremo portare con noi le ricchezze materiali al momento di lasciare questa valle di lacrime. Perciò perché qualcuno dovrebbe avere fede in ciò da cui dovrà separarsi prima o poi?
Perché crede che post-mortem non c'è nulla o se c'è qualcosa non sarà poi così male, quindi il pensiero oggettivo che pervade - nella stragrande maggioranza dei cittadini terrestri - è proprio l'opposto di questa tua personale (e giusta, io concordo con essa) filosofia: non mi porto con me le ricchezze, ma con esse vivo più comodo e felice di tanti che non ce l'hanno, quindi farò qualsiasi cosa e accetterò qualsivoglia compromesso per raggiungerla.
E' solo un'eventuale fede in Dio che può farti ragionare sula realtà che non puoi servire Dio o a mammona o che la "ricchezza" spirituale è il vero tesoro/successo.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

bobmax

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 17 Aprile 2023, 08:41:12 AMConsiderato che non v'è certezza alcuna di Paradiso ed Inferno, da ciò che hai scritto deduco che non vi sia nemmeno certezza di Dio, così come che, essendo soltanto questi due regni ultraterreni (Paradiso e Inferno) la sicurezza per l'uomo, egli sia praticamente spacciato, non avendo la certezza di alcun luogo in cui stare al sicuro. O sbaglio?

Scusami Aspirante, ma stai sbagliando, seppure in nutrita compagnia...
Perché vi è un grave e diffuso fraintendimento riguardo al Paradiso e all'Inferno.

Eppure le stesse parole di Gesù sono chiare, sebbene difficili da comprendere, perché troppo semplici...

Il Paradiso e l'Inferno sono luoghi reali, presenti qui e ora!
Vi si può accedere in qualsiasi momento, sono luoghi dell'anima.

La certezza dell'Inferno, a cui sono aduso, deriva proprio dalla certezza di Dio. 
Non è una certezza logica, bensì etica.
E sono proprio io, in perfetta solitudine, a condannarmi all'Inferno.
Perché così è giusto!

È giusto in nome del Bene, di Dio, che ora vedo certissimamente, e che ho perduto per sempre.

Ah come vorrei che Dio esistesse, e così magari potesse perdonarmi...
Ma Dio non esiste.
Dio è.
Così sta solo a me giudicarmi. E non posso mentire a me stesso, non posso accampare scuse. 
È l'Essere, è ciò che avrei dovuto essere e non sono.

Sono al sicuro, perché ogni dubbio è svanito.
Dio è certo!
Ma perduto per sempre.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Chi garantisce che tutti abbiano la stessa facoltà di auto giudizio di bobmax, la stessa percezione di inferno e paradiso, di Dio che non esiste ma è ? Mi pare una convinzione, o fede, decisamente azzardata e poco riproducibile.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

bobmax

Citazione di: Ipazia il 17 Aprile 2023, 22:14:17 PMChi garantisce che tutti abbiano la stessa facoltà di auto giudizio di bobmax, la stessa percezione di inferno e paradiso, di Dio che non esiste ma è ? Mi pare una convinzione, o fede, decisamente azzardata e poco riproducibile.

Sì, qui non si può più ragionare in termini di universale.
Cioè non funziona come processo induttivo - deduttivo. Dove si va alla ricerca dell'universale partendo dal particolare.

L'Etica non segue questo procedimento.
È invece il particolare a smettere improvvisamente di essere tale per mostrarsi assoluto.
La sua verità non è là fuori, bensì dentro di me.

Anche se sono sempre delle esperienze a risvegliare questa consapevolezza, queste non sono "prove" ma "cifre".
La cui validità è tutta dentro di me.

Esperienze le più disparate, come l'incontro fortuito con uno sconosciuto, o la lettura di un testo di mistica, o un colloquio qui nel forum, possono diventare voci di verità.
Ma che siano effettivamente Vere, dipende sempre e solo da me.

Quindi in effetti la riproducibilità della meccanica spirituale, perché di questo si tratta, è del tutto opinabile.
Anche perché l'altro, qualsiasi altro, è senza dubbio innocente.

Perciò queste mie sono in effetti grida nel deserto.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Pensarbene

Forse ha ragione Charon:Lo Spirito questo sconosciuto,sta con la materia energia ma non si confonde con essa ,la informa senza interferire,come un "informatore neutrale e amichevole"

Ipazia

Quindi un'Etica affine all'imperativo categorico kantiano: dentro di me ? Simile all'illuminazione buddista, laddove il paradiso è il nirvana ?

Non esperibile congiuntamente, ma sempre contrapponendo io e altro, in cui se l'altro è sempre innocente, la "colpa" riguarda solo me. E mentre tutto questo accade, il depositario dell'Etica, il Bene, ovvero il Padre cosa fa, dove sta, chi è ?
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

bobmax

Citazione di: Ipazia il 18 Aprile 2023, 09:44:03 AMQuindi un'Etica affine all'imperativo categorico kantiano: dentro di me ? Simile all'illuminazione buddista, laddove il paradiso è il nirvana ?
Non esperibile congiuntamente, ma sempre contrapponendo io e altro, in cui se l'altro è sempre innocente, la "colpa" riguarda solo me. E mentre tutto questo accade, il depositario dell'Etica, il Bene, ovvero il Padre cosa fa, dove sta, chi è ?

Il Padre non esiste.
Il Padre è.

Questo è il dono del Padre: non esistere.
Se esistesse... io non esisterei.
Invece esisto.

Ed esisto perché sono stato gettato nel mondo.
Dove avrei potuto testimoniare il Padre, ma non l'ho fatto!
E così non posso più tornare.

Perché la scelta del male, che è sempre amore negato, è per l'eternità.

Tuttavia l'altro è innocente, perché non poteva scegliere che ciò che ha scelto.
In quanto l'altro, in se stesso, è nulla.

Mentre io non sono nulla, anche se tanto lo bramerei, una volta che mi ritrovo all'inferno.

Che l'inferno sia la fucina, che brucia ogni scoria di ciò che non sono, per farmi tornare a Dio?
Cioè a Essere = Nulla?
Questa è l'unica speranza, speranza nell'impossibile.

Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

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