IL male morale deriva dalla ragione o dal cuore?

Aperto da Socrate78, 25 Agosto 2020, 09:13:12 AM

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Ipazia

La natura ci insegna a sussumere la morte nell'ambito della vita, non del bene. Il bene - pure ontologico - riguarda noi ed è la nostra vita, individuale e collettiva, perchè quando c'è la vita ci siamo e quando c'è la morte non ci siamo più. Riportare la morte nell'ambito della vita è non solo rispettare la "fallacia naturalistica" ma pure assumere l'atteggiamento spirituale ed etico/estetico della buona/bella morte, la cui bontà e bellezza risiede nel renderla un momento, per quanto terminale ed estremo, della vita.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Socrate78

La morte non viene assolutamente da Dio e non può assolutamente essere considerata un bene, ma anzi essa è il massimo dei mali, infatti il morire (come è ben descritto dalla medicina) non è altro se non un insieme di eventi disastrosi che avvengono all'interno dell'organismo (tumori, infezioni, aneurismi e via dicendo), che poi portano alla catastrofe dell'arresto cardiaco (morte clinica) e poi alla conseguente definitiva morte biologica . La morte è male assoluto anche dal punto di vista religioso oltre che umano, infatti dice chiaramente l'Antico Testamento al Libro della Sapienza: "Per invidia del demonio la morte entrò nel mondo, e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono!". E nel Nuovo Testamento Gesù dice del demonio che egli è stato "omicida sin dal principio", significa appunto che il demonio fece ribellare a Dio Adamo ed Eva e il frutto del peccato fu appunto il destino di morte che accomuna tutti gli esseri umani. L'uomo infatti nel profondo del suo intimo ha sempre desiderato e desidera l'immortalità, proprio perché egli in origine era stato creato immortale nel progetto originario di Dio.
Io stesso, pur essendo credente convinto, non vivo per morire, ma tendo a focalizzarmi su questa vita, diffido di quelle forme di religiosità che tendono a dipingere la morte come qualcosa di desiderabile (in quanto ingresso per la vita eterna), poiché si dimentica il reale volto distruttivo della morte stessa.

Hlodowig

Buongiorno a tutti,

è un pensiero originato del momento, per tanto, lo trascrivo qui, se mi è permesso;

<<"Imparare attraverso la sofferenza">>

Citazione..Questa sembra essere la legge dei nuovi dei, e anche la via del pensiero maschile*, che non vuole amare Madre Natura..

*Il pensiero maschile non è altro che la parte razionale, la parte logica, la parte rigida, dei numeri, delle tabelle, delle associazioni.

Ed è presente sia negli uomini che nelle donne.

Stai uccidendo la tua parte femminile, quella che intuisce, immagina, sogna, spera e crea.

In fondo all'abisso, il buco, per chi sa guardare, è nascosto il cuore di una madre.

viator

Save Socrate78. Il tuo ultimo intervento è colmo di considerazioni che per un credente risultano tanto ovvie quanto - come al solito - contradditorie. Limitandomi ad un paio di punti : "L'uomo infatti nel profondo del suo intimo ha sempre desiderato e desidera l'immortalità, proprio perché egli in origine era stato creato immortale nel progetto originario di Dio". Domando :

       
  • ma, secondo te, l'uomo desidera l'immortalità del corpo, quella dell'anima o magari quella di entrambi ? (Tanto il desiderare è gratis!)

       
  • se l'uomo in origine era stato creato immortale (nel corpo ? - nell'anima ? - in entrambi ?)........era previsto che popolasse ugualmente la Terra attraverso una propria discendenza ?. In tal caso, in quante migliaia di miliardi saremmo stati oggi sul nostro pianeta ? Oppure era prevista solo l'immortalità delle anime (ma allore perchè creare il sesso di Adamo+Eva?) ?

       
  • cosa successe veramente per produrre il mutamento del progetto divino ? Non mi dirai che sia bastato un morso per produrre simili conseguenze ! Femminei denti più potenti dei divini eventi ??. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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