Il doppio legame del Capitalismo maturo

Aperto da Jacopus, 22 Gennaio 2024, 20:10:00 PM

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Jacopus

Il concetto di "doppio legame" è stata una geniale intuizione di G. Bateson, per descrivere quelle situazioni psicopatologiche nelle quali qualsiasi risposta si formula, sarà una risposta erronea. Il caso tipico è quello della madre che compra un paio di scarpe nere al figlio. Il figlio le indossa e la madre lo guarda delusa: "ma allora non ti piacciono più le scarpe marroni?" e viceversa.

Il capitalismo si trova in una situazione simile come lucidamente scrive E. Severino:
"O il capitalismo perviene realmente alla propria distruzione - giacchè considerato separatamente dalla innovazione tecnologica, esso è una forma di produzione destinata a distruggere la Terra, sì che il capitalismo, distruggendo la propria base naturale, distrugge sè stesso - oppure il capitalismo si convince del proprio carattere distruttivo e finisce con l'assumere come compito non più il semplice profitto, ma la sintesi tra profitto e salvezza della Terra- e anche in questo caso il capitalismo perviene alla propria distruzione, perché assume uno scopo diverso per cui il capitalismo è capitalismo".
Un po' tranchant ma di una lucidità tale, come solo il maestro poteva permettersi.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Phil

La citazione del «double bind» mi ha fatto tornare in mente l'ermene(u)tica di Derrida e il suo parlare di "double bind" come aporia fra due elementi in tensione fra loro, in una dialettica centripeta in cui nessuno dei due può allontanarsi troppo dall'altro, pur essendo entrambi reciprocamente "respingenti"; una sorta di "alterità vincolata", come quella del "gioco del rocchetto" ("fort/da") di cui parla Freud (e che Derrida, puntualmente, riprende).
Non so quanto ciò rappresenti il rapporto fra capitalismo/natura, ma sono piuttosto sicuro che la chiave di volta della citazione severiniana sia la postilla: «considerato separatamente dalla innovazione tecnologica, esso [il capitalismo] è una forma di produzione destinata a distruggere la Terra». Quanto il capitalismo è davvero considerabile separatamente dalla innovazione tecnologica? Non è forse proprio l'innovazione tecnologica ad "alienare" il capitalismo dalla resa (in entrambi i sensi) della terra, facendolo verdeggiare anche nell'emergenza ecologica e producendo profitto e finanza, che arrivano fino alla virtualità delle criptovalute e degli NFT (Non Fungible Token)?

daniele22

Il concetto si può ricondurre anche all'immagine dello zugzwang nel gioco degli scacchi. 
Il capitalismo altro non è che una via delle molteplici forme del pensiero liberale, probabilmente la peggiore ... la pratica, l'etica del pensiero liberale è una forma di fascismo di mezza tacca, mezza tacca non per i danni che già compie, ma per l'ipocrisia di ergersi a paladina della libertà dell'individuo  ... ah ah ah hahaaa quanto ridere per non piangere. Insomma, essendo che si tratta di persone ... tanti quaqquaraqquá tanto per capirci. Il pensiero liberale non distruggerà la terra, gli basterebbe giungere alla fusione nucleare tanto per dire; distruggerà invece a modo suo una bella fetta di persone ... e i suoi conti li sa fare bene. È perdente in potenza dato pure che di fatto è perdente da un punto di vista intellettuale, ma la potenza può dargliela solo quella banda di sinvergüenzas irresponsabili che lo tengono in piedi, alcuni in completa indifferenza, altri, i peggiori, criticandolo ipocritamente con un vano blaterare a volte pure balbettante. Giusto Ipazia?

green demetr

Citazione di: Jacopus il 22 Gennaio 2024, 20:10:00 PMIl concetto di "doppio legame" è stata una geniale intuizione di G. Bateson, per descrivere quelle situazioni psicopatologiche nelle quali qualsiasi risposta si formula, sarà una risposta erronea. Il caso tipico è quello della madre che compra un paio di scarpe nere al figlio. Il figlio le indossa e la madre lo guarda delusa: "ma allora non ti piacciono più le scarpe marroni?" e viceversa.

Il capitalismo si trova in una situazione simile come lucidamente scrive E. Severino:
"O il capitalismo perviene realmente alla propria distruzione - giacchè considerato separatamente dalla innovazione tecnologica, esso è una forma di produzione destinata a distruggere la Terra, sì che il capitalismo, distruggendo la propria base naturale, distrugge sè stesso - oppure il capitalismo si convince del proprio carattere distruttivo e finisce con l'assumere come compito non più il semplice profitto, ma la sintesi tra profitto e salvezza della Terra- e anche in questo caso il capitalismo perviene alla propria distruzione, perché assume uno scopo diverso per cui il capitalismo è capitalismo".
Un po' tranchant ma di una lucidità tale, come solo il maestro poteva permettersi.
Severino portava la filosofia del divenire alle sue più estreme conseguenze.
Questo perchè negava l'etica, come il suo ultimo libro in quarta copertina minacciava.
In Marx invece la critica del capitale, portava ad un ripensamento sociale delle quote di interesse.
Io non credo che il capitalismo sia una forma destinata a distruggere, infatti mi pare il contrario, è una teoria delle merci.
Pensare che l'uomo non usi la natura per i suoi scopi, non ha alcun senso.
Il catastrofismo ecologico, oggi così alla page, è stato solo marginalmente pensato a Marx, che non escludeva nulla, se fatto con criterio scientifico.
In questo caso le derive ecologiche del marxismo, possono anche starci.
Ma non vedo come possano conciliarsi con il capitalismo stesso.
Le economie della descrescita sono solo ìngenue, perchè dimenticano la necessità di avere un esercito.
Bateson ancora fatico a inquadrarlo, mi sembra quasi un formalista in continuo stato di pentimento.
Forse la malattia che attribuisce agli altri è in realtà banalmente la sua.


Vai avanti tu che mi vien da ridere

Ipazia

#4
Il double bind a me ricorda comma22: "chi è pazzo è esentato dai combattimenti, ma chi chiede di essere esentato dai combattimenti non è pazzo"

D.Cooper e R.Laing hanno scritto pagine memorabili sulla eziologia schizofrenica del double bind in età evolutiva.

Marx lo chiamava: "contraddizioni del capitalismo". La principale delle quali è il "cattivo infinito" della sua genetica accumulativa. Cattivo infinito che tende a consumare ogni risorsa naturale e umana per la sua coazione ad accumulare. Che è la coazione a ripetere dell'economia patologica.

Severino giustamente dice che se il capitalismo rinuncia a questa sua genetica coazione fa seppuku. Ed è vero. Ma c'è ancora tanto da consumare e la guerra può dare molte ulteriori soddisfazioni, aggiustando pure i tarocchi finanziari dell'economia irreale, a sua santità il Capitale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

#5
Il capitalismo non "si convincerà" di niente tanto quanto il feudalesimo non si "è accorto" della sua imminente fine e "ha sterzato" all'ultimo. La Terra non è più salva oggi di quanto lo era quando era ricolma di vulcani e anidride solforosa senza un lombrico. Sono gli uomini che devono convincersi non il capitalismo, e per salvare sè stessi non la Terra. Mi sfugge di trovare un valore chiarificatore e maieutico da queste antropomorfizzazioni, al contrario, deresponsabilizza l'unico che può fare qualcosa ad ottenere l'unico obbiettivo che realmente gli importa.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 23 Gennaio 2024, 09:41:52 AMIl capitalismo non "si convincerà" di niente tanto quanto il feudalesimo non si "è accorto" della sua imminente fine e "ha sterzato" all'ultimo. La Terra non è più salva oggi di quanto lo era quando era ricolma di vulcani e anidride solforosa senza un lombrico. Sono gli uomini che devono convincersi non il capitalismo, e per salvare sè stessi non la Terra. Mi sfugge di trovare un valore chiarificatore e maieutico da queste antropomorfizzazioni, al contrario, deresponsabilizza l'unico che può fare qualcosa ad ottenere l'unico obbiettivo che realmente gli importa.
Hai colto nel segno, inverno. Cos'é il "capitalismo" se non uno strumento di deresponsabilizzazione. Io uso l'automobile, inquino, ma la reaponsabilita dell'inquinamento é del "capitalismo" che mi ha fornito sia l'automobile che la benzina.
Mi sembra una riproposizione delle tesi di papà Francesco sulla guerra in ucraina, dove la responsabilità della guerra é posta a carico dei produttori di armi, chiaramente capitalisti, deresponsabilizzando chi questa guerra l' ha voluta. 

Pensarbene

Mescolare idee psicologiche e finanziar-economia non è corretto:
la psiche è un mondo molto diverso e immateriale!
Detto questo, io trovo il mondo finanziario ed economico attuale confrontato con una missione impossibile.
Lasciamo da parte, per il momento,le solite solfe sui buoni e i cattivi, capitalismo predatorio e così via.
Prendiamo solo un dato di fatto:
il sistema finanziario ed economico attuale deve pagare tutti coloro che lavorano in modo tale che possano vivere in un continuum che va dal minimo indispensabile vitale al massimo dei guadagni.
Di Otto miliardi di persone, la metá circa lavora tutti i giorni e tutto l'anno, con una media statistica di 5 giorni lavorativi a settimana e un mese di vacanza l'anno. Il sistema li deve pagare in modo tale che essi possano mantenere loro stessi e famiglie annesse e connesse 24 ore al giorno per 365 giorni l'anno.
In più deve offrire servizi , garantire il suo funzionamento ,investire capitali,cercare, nuove tecnologie, riparare danni e aggiornarsi ecc....
Mi sapete dire come può un sistema  finanziario ed economico riuscire a fare tutto questo in modo tale da garantire non dico la ricchezza ma un tenore di vita appena appena decente per tutti:lavoratori,pensionati,casalinghe,
bambini e giovani, malati,disoccupati?
E questo senza usare il pianeta più di quel tanto , senza inquinarlo ecc ...
Una missione impossibile!!
Io lo dico e lo ripeto,le chiacchiere non servono a niente perchè il motivo è uno solo:se fossimo un miliardo di persone  la terra sarebbe un mezzo paradiso, per modo di dire, completamente diversa dal pasticcio odierno.
Ovviamente io non alludo neppure al fatto che bisognerebbe eliminare 7 miliardi di persone, faccio un ragionamento logico e basta.
Quando io parlo di queste cose uso anch'io toni duri ma,adesso, una volta tanto, bisogna che dica queste cose!
Cristo moltiplicò i pani e i pesci per dare da mangiare a cinquemila persone, il sistema finanziario economico attuale dovrebbe fare lo stesso moltiplicando soldi, risorse,materie prime,numero di lavoratori,tempi e ritmi di lavoro und so weiter 
Qualcuno potrebbe dire:" i soldi ci sono,
basta fare questo e quello, è tutta colpa di...."
Niente di più falso:
a)un terzo dei capitali finanziari non esiste
b)una parte di economia produttiva , beni immobili e mobili non esistono o sono soggetti fantasma dei capitali che non esistono o che esistono in un certo modo e per determinati scopi.
c)le risorse energetiche e  le materie prime  sono all'estrema unzione
d)siccome il numero di abitanti aumenta esponenzialmente il numero di lavoratori ê sempre meno sufficiente per l'economia produttiva e il sistema previdenziale e PENSIONISTICO!!!
e)tutte le professioni e dico tutte,la burocrazia, i servizi,i trasporti di merci e persone,ll e molto altro ancora richiedono ritmi e tempi di lavoro sempre maggiori e peggiori, visto anche il punto  d) e c)
f)lo stato di salute generale della gente sul.puaneta,anche a causa della pandemia,non è per niente ottimale....per usare un eufemismo!
g)le spese conseguenti individuali e sociali relative al punto f) aumentano continuamente.
h)visto tutto questo, è chiaro che le macchine diventino non solo indispensabili come tali  ma entrino nella mente e nella vita della gente macchinizzandola sempre di più!
i)visto questo status ,i poteri aumentano controlli e si distribuiscono in una rete invisibile e visibile influenzando e generando ,tra le altre cose, una mediatica  e una culturalitá
adatte  alla situazione di crisi crescente 
SE FOSSIMO UN MILIARDO DI INDIVIDUI O LO DIVENTASSIMO,LO STATO DEL PIANETA E DELLA POPOLAZIONE SAREBBERO O DIVENTEREBBERO MOLTO  MIGLIORI.
Siccome ciò non è e non sarã,la sistemica umana terrena peggiorerà sempre di più fino all'implosione.
Non parlo di esplosione perchè da quello che vedo gli esplosivi sono troppo costosi, i detonatori sembrano inefficaci ,simulati o recitati ad hoc ,
le p....e per fare sul serio non ci sono e
la paura/terrore/recita/simulazione sono troppe e troppo permeanti il pianeta e i suoi abitanti.
Io non vedo nessun rimedio se non quello individuale di dare  l'essenziale per avere l'essenziale, laddove essenziale non significa un essenziale allegro e prospetticamente superfluo!
Rinunciare e ignorare,scegliere e comportarsi di conseguenza senza mai voltarsi indietro, inciampare e scivolare sulle bucce di banana.

,








Ipazia

Il Capitale è ovviamente la persona collettiva, storica e giuridica, che raggruppa i capitalisti. E lo scettro con cui questa classe domina il mondo attraverso gli apparati economici, statali, giuridici e propagandistici.

Come tutte le classi dominanti ha le sue contraddizioni e brutture, intrecciate con le dinamiche "esistenziali" del Capitale. 
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Se Marx fosse stato "junghiano" forse si, invece era un economista. Il capitalismo è un periodo della storia umana dove l'accumulo costante di capitale causa una caduta tendenziale del saggio di profitto basandosi sulla teoria del valore-lavoro. Questo non è avvenuto, e il capitalismo diventa perciò "Tiamath", l'idra del caos primordiale che senza distruggere non può esistere perchè egli stessa è distruzione. Nell'evemerismo le divinità sono re mitologicizzati, il "capitalismo-Tiamath" è la mitologicizzazione di una teoria che aveva i piedi piantati per terra nell'analisi di centinaia di migliaia di pagine contabili, trasformata in un ente autoconservativo e autocosciente. OK!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Per evitare la caduta del saggio di profitto che un capitalismo "etico" avrebbe geneticamente prodotto si è ricorso ai tarocchi finanziari, agli oligarchi monopolisti, alla alienazione dei capitali sociali degli stati, alle migrazioni forzata degli espropriati verso paesi a (ex) maggiori tutele, a giurisdizioni vessatorie nei confronti degli schiavi salariati, ad un moderno signoraggio monetario servoassistito da arsenali nucleari e hitech, e dulcis in fundo, alle guerre: del petrolio, dei metalli rari, dell'uranio e dell'impero.

Tu indichi la luna e il fidelizzato vede mitologie complottiste.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

In realtà il Capitalismo è esattamente il contrario del caos primordiale. E' una forma raffinata di razionalizzazione, poichè riesce ad ottenere un prezzo per qualsiasi merce. In questo modo il potere viene sradicato, al punto che esso non risiede più nella forma-stato, ma nella forma-corporation. La fame di potere viene sostituita dalla fame di mercato, che subordina ogni scelta politica. Anche la politica, alla lunga diventa un mercato e gli elettori consumatori di sigle politiche. Alla fine quella razionalizzazione iniziale altamente raffinata, che permise ai servi della gleba di scuotersi di dosso le proprie catene, diventa effettivamente un Tiamath, non tanto come caos primordiale ma come Dio che mangia i suoi stessi figli. L'equilibrio precario finora ottenuto derivava dalla potenza tecnica ancora ai primi stadi, ma oggi con la potenza tecnica esaltata, con la globalizzazione, il capitalismo diventa un'idrovora dell'ambiente perchè non conosce limiti all'accumulazione del capitale. Accumulazione che avviene in due modi: distruggendo l'ambiente e capitalizzando finanziariamente il futuro attraverso bond e obbligazioni che non sono altro che una scommessa antinomica sulla floridità di quello stesso ambiente che viene distrutto.
In realtà la situazione è questa. L'alta efficienza sistemica è riuscita finora a compensare gli squilibri che avvengono ora in una parte o nell'altra del globo, ma la tendenza è quella di un aumento delle crisi e della impossibilità, ad un certo punto, di compensare gli squilibri. Quel punto di non ritorno è ipotizzabile come la disarticolazione globale del sistema. Una crisi globale del sistema è quello che ci aspetta se non adottiamo nuovi modi di pensare, ovvero sostanzialmente non capitalistici e non tecnologici. Non ci sarà pertanto alcuna rivoluzione verde o rossa o gialla ma semplicemente un aumento costante di infrazioni, irregolarità, violenze, disfunzioni sempre su più vasta scala, alle quali la tecnologia non sarà in grado di rispondere. Sembra che non si riesca a vedere la gravità della situazione o si finga di non vederla. Di fronte ad una situazione simile non sorprende la ripresa di movimenti di destra fortemente reazionari, che sono l'illusione di una risposta ad una situazione che diverrà sempre più insostenibile, se non si farà fronte ad un cambiamento del modello capitalistico in qualcos'altro ed ovviamente il qualcos'altro non può essere nè fascismo nè comunismo, perchè tutti i sistemi politici finora conosciuti servono lo stesso padrone, la tecnica. Per tornare all'intervento di Inverno, il capitalismo non è una chimera, ma una ideologia che condiziona in modo potente gran parte della popolazione mondiale. E' stato un sogno, simile a quello comunista, del benessere per tutti. Entrambi erano in ogni caso adoratori della tecnica, che ora è diventato il vero Signore del pianeta Terra, almeno fino al prossimo grande terremoto sociale. Oppure è proprio l'esperimento antropico ad essere sbagliato, poichè il nostro codice di sopravvivenza ha proprio, da sempre, fatto affidamento sulla tecnica piuttosto che sulle zanne o sulle mandibole.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

niko

#12
In realta' l'integrazione tra profitto ed ecologia in una logica di profitto puo' esistere eccome, e sempre di piu' sara' implementata, perche' non ci saranno alternative, ad implementarla

Il capitalista puo' distruggere la Terra in nome del Profitto finche' i costi, anche economici, dei danni che fa, a breve e medio termine, non ricadono su di lui come costi di produzione, e sono esternalizzati in maniera impersonale, e parassitaria, sullo stato, sulla salute pubblica e su tutta la societa'. Sostanzialmente, finche' non paga lui, ma pagano soggetti terzi.

Basta fargli pagare tutti o quasi i danni che fa (in termini di resposabilita' civile occasionale per casi singoli di danni particolarmente eclatanti, e di tassazione dell'inquinamento e sull'inquinamento, e sullo sfruttamento di risorse limitate, tassazione, questa, abituale) in forma di costi vivi di produzione, sicuri e probabili, e anche il piu' assatanato dei capitalisti, distruggera' la natura solo finche' ed entro i limiti in cui gli conviene distruggerla. E non impunemente e all'infinito, o un po' meno, impunemente e all'infinito.

Sempre piu', anche nell'epoca del liberismo, a parole, saranno implementati questi sistemi, di tassazione dell'inquinamento e del prelevamento, diciamo cosi' "socialisti". Anche perche' l'epoca del liberismo, a parole, sta (ri) diventando l'epoca del protezionismo, di fatto.
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Trasferire alla tecnica le magagne del capitalismo mi pare fuori luogo. Semmai è il capitalismo che trasferisce alla tecnica le sue magagne, come hai riportato correttamente nella prima metà del post. Maddai Jacopus: sostituire alla tecnica zanne, mandibole e muscoli può andare bene per il fitness, non per l'economia, qualunque essa sia.

La tecnica è il fato della nostra specie. Fatta con amore può superare anche l'antropo-geo-fagia del capitale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

io sfido qualsiasi sistema economico finanziario a reggere otto e più miliardi di persone garantendo loro  più che l'essenziale e nel contempo usare le risorse del pianeta per poterlo fare  senza implodere.
Non è possibile.
La gente lo capisca e faccia da sola questa scelta qualunque sia il sistema se vuole sopravvivere ancora per qualche decennio.


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