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Il concetto di verità.

Aperto da iano, 15 Luglio 2024, 08:35:44 AM

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iano

#225
Citazione di: iano il 07 Agosto 2024, 18:50:41 PMSecondo quella logica dunque A=B
dobe B è logicamente lo stesso A in forma diversa.

Ma come fà A ad essere uguale a B se hanno forme diverse.
Se la loro uguaglianza è logica, in questa eguaglianza è implicita la definizione di logica, come ciò che è capace di ridurre in modo fittizio la complessità decretando per legge logica l'uguaglianza di ciò che uguale in se non è.
La logica più che dirci la verità ci dice il falso quindi, dicendoci che due cose diverse sono uguali.
Ma è su questa falsità che riposa la possibilità di un agire cosciente, perchè la realtà possiede una complessità la cui constatazione ci impedirebbe di fatto un azione cosciente, e che perciò necessità di essere ridotta ad altro, laddove di fatto la sua necessaria semplificazione equivale alla sua negazione, ed ecco perchè non possiamo dire reale ciò che pure ci appare come tale, perchè dietro ciò che ci appare c'è una complessità irriducibile ad altro, se non attraverso un utile finzione.

Possiamo vivere nella realtà secondo coscienza nella misura in cui riusciamo efficacemente a ridurla in altro da se, e questa riduzione è il mondo in cui di fatto viviamo descrivibile matematicamente perchè è la stessa logica a produrlo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#226
In altre parole, se la logica è cosa relativa, attraverso essa riduco fittiziamente cose diverse a cose uguali.
Se la logica invece è assoluta allora cose solo apparentemente diverse si dimostra logicamente che sono uguali.
Un logica assoluta non può dipendere da noi, ma deve essere elemento della realtà, ma in effetti lo è solo nella misura in cui con essa ci possiamo confondere.

L'amore sta sicuramente dietro ad ogni legge morale perchè esso di fatto certifica  ''l'imperfezione'' delle nostre individualità, come cose che nascono già comprensive di una relazione, e che perciò non sono vere individualità.
Ciò però non riguarda solo noi, ma ogni cosa dell'universo che con ogni altra ha un legame.
Non è ''l'essere'' causa, ma l'essere causa è compresa nella sua nascitura.
Di fatto l'essere causa equivale alla  negazione della sua esistenza come cosa in se, in quanto non è mai veramente tale, come cosa che con le altre non ha relazione.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

daniele22

@iano
Nel primo intervento sul tema dicevo che trovavo quasi nocivo parlare della verità. Sappiamo tutti cosa sia la verità e per quale motivo sia apprezzata. Trovo inoltre che i tuoi interventi siano spesso a me incomprensibili e li trovo un po' leziosi, oltre che prolissi. Non voglio dire con questo che la lunghezza sia di per sé un difetto

daniele22

Citazione di: Alberto Knox il 07 Agosto 2024, 12:34:02 PMhai ragione ma questo vale anche per l azione morale. Non è tanto l azione in sè nel suo concretizzarsi ma piuttosto è l'intenzione che ci mettiamo dentro. Non è tanto importante poi alla fine come agiremo ma quanto che in realtà vogliamo agire nel bene , vogliamo la giustizia. Kant parla di volontà buona ed è propio questa intenzione all azione, non faccio l'elemosina per farmi bello ma perchè davvero voglio il bene. Allora l azione massimamente morale è sì nella sua concretezza ma sopratutto nella sua intenzione.
Giusto appunto l'intenzione. Bisogna far sì che l'intenzione, imperscrutabile, diventi chiara ai tuoi occhi

iano

#229
Citazione di: daniele22 il 08 Agosto 2024, 06:30:05 AM@iano
Nel primo intervento sul tema dicevo che trovavo quasi nocivo parlare della verità. Sappiamo tutti cosa sia la verità e per quale motivo sia apprezzata. Trovo inoltre che i tuoi interventi siano spesso a me incomprensibili e li trovo un po' leziosi, oltre che prolissi. Non voglio dire con questo che la lunghezza sia di per sé un difetto
Ma almeno l'argomento della discussione l'hai afferrato?
Se non posso diminuire la leziosità posso sempre provare ad aumentare la chiarezza espositiva riguardo l'argomento della discussione, se richiesto, sempre che per te la leziosità non sia un ostacolo insormontabile alla lettura dei miei post.
Non pretendo di essere del tutto comprensibile, se spesso rileggendo i miei post anch'io non li comprendo, immagino perchè sono pensieri espressi al loro nascere, con la speranza che col tempo vengano meglio a precisarsi, del che posso darti conferma di solito avvenga..
Naturalemnte non pretendo da te ciò che io non posso dare, e intervengo infatti sul minimo che comprendo dei tuoi post.
Però se vuoi che anche sul quel minimo non intervenga dillo chiaramente.
Anche per me è una fatica riuscire a dialogare con te, ma quando questa fatica non dovessi più riuscire a sostenere te lo dirò chiaramente, anche se ti dico già che sarà molto difficile ciò avvenga essendo una fatica cui sono ben avvezzo (nota la leziosità del mio dire), e nel caso tu saresti il primo a cui lo avrei detto.
Colpirmi ai fianchi con offese velate non serve. Prova con un dritto.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

daniele22

Citazione di: iano il 08 Agosto 2024, 09:13:30 AMMa almeno l'argomento della discussione l'hai afferrato?
Se non posso diminuire la leziosità posso sempre provare ad aumentare la chiarezza espositiva riguardo l'argomento della discussione, se richiesto, sempre che per te la leziosità non sia un ostacolo insormontabile alla lettura dei miei post.
Non pretendo di essere del tutto comprensibile, se spesso rileggendo i miei post anch'io non li comprendo, immagino perchè sono pensieri espressi al loro nascere, con la speranza che col tempo vengano meglio a precisarsi, del che posso darti conferma di solito avvenga..
Naturalemnte non pretendo da te ciò che io non posso dare, e intervengo infatti sul minimo che comprendo dei tuoi post.
Però se vuoi che anche sul quel minimo non intervenga dillo chiaramente.
Anche per me è una fatica riuscire a dialogare con te, ma quando questa fatica non dovessi più riuscire a sostenere te lo dirò chiaramente, anche se ti dico già che sarà molto difficile ciò avvenga essendo una fatica cui sono ben avvezzo (nota la leziosità del mio dire), e nel caso tu saresti il primo a cui lo avrei detto.
Colpirmi ai fianchi con offese velate non serve. Prova con un dritto.

Premessa sulla realtà. Intanto non capisco che bisogno ci fosse di legiferare sui tappi delle bottiglie di plastica; evidente necessità dei tempi moderni.
Dopodiché, della realtà non sono interessato a produrre un dipinto che sarebbe composto da me che mi trovo nella parte di scrivano che parla della realtà all'interno di essa nel suo divenire. Ho cercato invece di chiedermi, rispondendomi pure, in quale modo tale realtà divenga. Comprensibilmente il mio pensiero si è rivolto al moto umano in relazione al medium in cui si muove. Moto umano, metafisica. Risolvere il moto umano significherebbe quindi far entrare nella fisica la metafisica. Partii quindi dal moto incerto dell'individuo. Fine premessa.
Tempo fa ti anticipai in una replica dicendoti che tu, di fronte alla mia eresia, temevi che l'affermarsi di questa potesse toglierti la creatività. E tu hai risposto sì, che era così. Solo tu sai se sei stato sincero. Può essere comunque che io mi sbagli, ma mi è sembrato che in questo topic che hai aperto tu abbia articolato razionalmente tale timore cercando di contrattaccare.
Proseguendo quindi, il mese scorso, manifestando un certo disprezzo nei confronti della tua postura filosofica e senza pretendere da te un "dover essere", ti ho pure accusato di dire falsità nei riguardi di quello che dicevo. Insomma iano, tra me e te ad oggi c'è reciproca repulsione, nulla più che una delle componenti che muove il divenire. Cosa questa che di fatto si riscontra anche in natura; difficilmente troverai una molecola di cloro, bromo ed elio, così come l'olio non si mischia con l'acqua. Facciamocene quindi una ragione, giacché pure tu in questi ultimi post mi hai provocato più o meno velatamente.
Saluti
Ps: Da parte mia ho già espresso l'idea che ogni scoperta corrisponda a una provocazione e ora cerco di provocare pure io. In ogni caso, solo quando cessi la sete di sapere verrà meno il bisogno della verità

iano

Si Daniele, hai ragione, c'è fra noi una incompatibilità di fatto che difficilmente si risolverà, che non direi nemmeno personale, ma relativa al diverso soggettivo modo di utilizzare il forum.
Quindi, al fine di non intasare il forum con le nostre piccinerie, direi di sospendere momentaneamente il dialogo.
Sospendere nel senso che, siccome mutiamo, la nostra incompatibilità di oggi potrebbe non essere quella di domani.
Intanto comunque è stato un piacere.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

daniele22

Se dovessi attenermi a quello che tu auspichi dovrei andarmene dal forum e non solo dato che sono in guerra col mondo intero. Comunque è da un bel po' di tempo che non intervengo direttamente sui tuoi post, a meno che non sia tu a farlo per primo. Secondo me sarebbe meglio infine sentirci liberi di agire come ci sembra più opportuno con tutte le conseguenze che possano derivarne. Motivandola, l'offesa ci sta per quello che mi riguarda, ma senza calcare troppo. Saluti

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