Il "possibile" e il "probabile".

Aperto da Eutidemo, 27 Marzo 2021, 13:14:24 PM

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iano

Perdonami Eutidemo perché colpevolmente non ho seguito tutta la discussione, ma è quel "sempre più improbabile" che non mi convince, come se ci fosse una dipendenza della probabilità dal tempo.
Però adesso prometto di leggere tutto.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Citazione di: iano il 03 Aprile 2021, 11:07:24 AM
Perdonami Eutidemo perché colpevolmente non ho seguito tutta la discussione, ma è quel "sempre più improbabile" che non mi convince, come se ci fosse una dipendenza della probabilità dal tempo.
Però adesso prometto di leggere tutto.
Non dal tempo, ma dal numero di ripetizioni che si verificano in un determinato lasso di tempo tempo, costituendo "sequenze improbabili"; così come la sequenza continua di 32 volte uno stesso colore, che si verificò nel 1943 in una stessa serata.
Però anche le "sequenze più improbabili", più passa il tempo, più diventerà "probabile" che si verifichino di nuovo; ad esempio, sempre che l'umanità e i casinò non si siano estinti nel frattempo, è molto probabile che nel prossimo miliardo di anni la sequenza di 32 volte uno stesso colore uscirà ancora da qualche parte.
Magari anche prima, ma io non sono in grado di calcolarlo! :)

iano

#62
Ok, ho letto tutto e non riuscirei a dire meglio di come ha detto Baylahm, di cui condivido ogni post, tralasciando le questioni morali.
La cosa paradossale è che tu mostri di conoscere perfettamente la teoria, ma questo non ti impedisce di trarne conclusioni sbagliate  perché vi aggiungi qualcosa di troppo.
Quindi non è facile spiegare a te i tuoi errori, perché tu affermerai , dicendo il vero, che quelle argomentazioni non solo le condividi, ma tu stesso le avevi poste a premessa.




Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Citazione di: Eutidemo il 28 Marzo 2021, 05:51:55 AM

Solo un pazzo giocherebbe al raddoppio sul rosso dopo che il rosso è uscito sei volte di seguito; semmai, dopo che il rosso è uscito sei volte di seguito, si comincia a giocare al raddoppio sul nero (se continua ad uscire il rosso).

Il mio sospetto è che tu non abbia ben compreso quali siano le conseguenze dell'indipendenza di ogni singola giocata dalle altre, precedenti e successive.
Non riesco a spiegarmi diversamente da dove nasca questa tua affermazione.
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iano

#64
Citazione di: Eutidemo il 29 Marzo 2021, 14:59:17 PM
Ciao Niko. :)

Come giustamente scrivi tu "il caso non ha memoria", per cui ogni giocata è come se fosse nuova; il motivo per cui giocando al raddoppio (poco e per poco tempo) "in genere" si vince qualche soldino, è perchè la legge delle probabilità, nel caso di opzioni binarie, tende al cosiddetto "livellamento" delle frequenze verso il 50%.


C'è qualcosa di sbagliato in questa frase, che a prima vista sembra corretta.
Dire che qualcosa tende a qualcos'altro al limite, significa introdurre il fattore tempo, cosa non necessaria nella,statistica e fuorviante.
Se io dico che all'umentare delle prove la frequenza si avvicina alla probabilità prevista, con ciò non intendo che più passa il tempo più la frequenza si avvicina alla probabilità prevista.
Usciamo da questa prospettiva dinamica ed entriamo in un quadro statico.
Esamino una tabella dove vengono elencate una prova con dieci lanci, poi cento, poi mille e noto che nelle prove con maggior numero di lanci la frequenza si avvicina con minor errore alla probabilità prevista.
Non ho avuto bisogno nell'esempio precedente di introdurre il,fattore tempo.
Se dico colloquialmente che all'aumentare delle prove diminuisce la discrepanza fra frequenza e probabilità prevista, non devo però farmi ingannare introducendo il fattore tempo.
Prova a riportare il tutto in grafico e vedrai che non occorre mettere il tempo ne come ascissa ne' come coordinata.
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Eutidemo

Citazione di: iano il 03 Aprile 2021, 12:22:21 PM
Citazione di: Eutidemo il 28 Marzo 2021, 05:51:55 AM

Solo un pazzo giocherebbe al raddoppio sul rosso dopo che il rosso è uscito sei volte di seguito; semmai, dopo che il rosso è uscito sei volte di seguito, si comincia a giocare al raddoppio sul nero (se continua ad uscire il rosso).

Il mio sospetto è che tu non abbia ben compreso quali siano le conseguenze dell'indipendenza di ogni singola giocata dalle altre, precedenti e successive.
Non riesco a spiegarmi diversamente da dove nasca questa tua affermazione.
La mia affermazione nasce dall'esperienza e dall'osservazione diretta, per cui nessun argomento teorico riuscirà mai a farmi cambiare idea; le cose sono quelle che sono.
"Verum ipsum factum"!
:)

Eutidemo

Citazione di: iano il 03 Aprile 2021, 12:02:05 PM
Ok, ho letto tutto e non riuscirei a dire meglio di come ha detto Baylahm, di cui condivido ogni post, tralasciando le questioni morali.
La cosa paradossale è che tu mostri di conoscere perfettamente la teoria, ma questo non ti impedisce di trarne conclusioni sbagliate  perché vi aggiungi qualcosa di troppo.
Quindi non è facile spiegare a te i tuoi errori, perché tu affermerai , dicendo il vero, che quelle argomentazioni non solo le condividi, ma tu stesso le avevi poste a premessa.
A dire il vero non sono molto convinto di conoscere perfettamente la "teoria", anche perchè non sono affatto un matematico; però conosco abbastanza bene la "pratica", e quindi non nutro alcun dubbio su ciò che accade a tale livello.
Ne consegue che nessun ragionamento teorico riuscirà mai convincermi che non è vero quello che innumerevoli volte ho visto accadere sotto i miei occhi; neanche se me lo spiegasse Einstein in persona!
In ogni caso non vedo la benchè minima contraddizione tra l'indubbio  fatto che la roulette non abbia memoria, ed il fatto altrettanto indubbio che si verifichino sequenze più o meno probabili; ed infatti si tratta di due aspetti diversi di una stessa perfettamente coerente realtà.
;)

iano

#67
Ciao Eutidemo.
Nessuno di noi due è professore in materia, ma ciò che importa è che abbiamo espresso con chiarezza le nostre posizioni e che la discussione sia stata fruttuosa.
Per me sicuramente lo è stata.
Non è il caso quindi che io insista a dire che sbagli, se non per ribadire dal mio punto di vista, e con il tuo autorevole esempio , quello che  tutti sappiamo, e cioè che la nostra percezione in materia è estremamente fallace.
Come la non necessaria introduzione del tempo, sempre secondo me, sia all'origine della errata percezione,  l'ho scoperto in questa tua bella discussione.
Prima di adesso non ci avevo proprio riflettuto.
Grazie.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''