Identità o soggetto di "sinistra"?

Aperto da green demetr, 02 Ottobre 2022, 01:38:16 AM

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green demetr

Sono arrivato alla quarta internazione di North seguendo il filo rosso delle critiche a Zizek, mio filosofo di riferimento per quanto riguarda il lacanismo-marxismo.
Già sapevo grazie all'intellettuale Francesco Rubino e un altro canale di psicanalisi che l'errore di Zizek era di quelli gravi, ma fino all'altro ieri ovvero dopo l'"affaire" pandemia, ma già a partire dal suo schierarsi con greta tumberg e i catastrofisti ambientali (noto ad oggi come transizione ecologica  :D , ossia ritorno al carbon-fossile!) per me era facile emendarlo, quest'uomo che ha fatto fortuna e continua a farla almeno nei circoli radical chic della sinistra americana, ha superato da tempo ogni più  banale definizione di ciarlatano o clown, ormai si è trasformato nell'ombra di se stesso, in un insopportabile gran cassa dell'imperialismo americano.
Qualcuno lo capisce in quanto per chi viene dall'esperienza dell'ex-jugoslavia, conosce l'assoluta impossibilità di fare il buffone (a questo punto direi, stavo per dire di fare l'intellettuale) vivere a Lubiana, anche se qualcuno lo ha visto sulle strade di Los Angeles, significa rivivere l'incubo del revanchismo serbo, appogiato, sempre secondo il Nostro, dal wagnerismo spinto che sta vedendo la serbia pullulare sempre più di soldati con in vista come primo step l'invasione della bosnia con la Croazia ad un passo dalla sua DEM Slovenia.
può essere che questa paura stia incidendo in qualche maniera, ma che dire del suo silenzio sui bombardamenti nato proprio nella sua terra anche allora come oggi la stessa pusillanimità?



https://www.limesonline.com/bosnia-erzegovina-serbia-russia-turchia-ucraina-balcani-dodik-erdogan-vucic-putin-croazia/127493

Alle domande sugli orrori della guerra la sua risposta è "i don't know but..etc" ossia non lo so ma gli altri sono cattivi etc...


https://www.wsws.org/en/special/pages/pseudoleft.html


Che cosa è la pseudo-sinistra?

vado a tradurre col buon google:



"Il termine "pseudo-sinistra" denota tendenze politiche che utilizzano la fraseologia democratica e populista per promuovere gli interessi delle sezioni privilegiate dell'alta borghesia e difendere il capitalismo dalla rivoluzione socialista. Ci sono molti rappresentanti di questa tendenza politicamente reazionaria a livello internazionale, inclusi i Socialisti Democratici d'America negli Stati Uniti, il Partito della Sinistra in Germania, il Partito Socialista dei Lavoratori in Gran Bretagna, l'Alternativa Socialista in Australia, il Nuovo Partito Anticapitalista in Francia, Podemos in Spagna, Syriza in Grecia e NSSP in Sri Lanka.

Nella sua prefazione a The Frankfurt School, Postmodernism and the Politics of the Pseudo-left, pubblicata nel 2015, il presidente del comitato editoriale di WSWS International David North ha fornito una concisa "definizione operativa" della pseudo-sinistra, come segue: 1) È " antimarxista, rifiuta il materialismo storico, abbracciando invece varie forme di idealismo soggettivo"; (2), È "antisocialista, si oppone alla lotta di classe e nega il ruolo centrale della classe operaia e la necessità della rivoluzione socialista nella progressiva trasformazione della società"; (3) "Promuove la 'politica dell'identità', fissando questioni relative a nazionalità, etnia, razza, genere e sessualità al fine di acquisire una maggiore influenza nelle società, nei college e nelle università, nelle professioni più remunerate, nei sindacati e nel governo e istituzioni statali, per effettuare una distribuzione più favorevole della ricchezza tra il dieci per cento più ricco della popolazione"; e, (4) "nei centri imperialisti del Nord America, dell'Europa occidentale e dell'Australasia, la pseudo-sinistra è generalmente filo-imperialista e utilizza gli slogan dei 'diritti umani' per legittimare, e persino sostenere direttamente, le forze armate neocolonialiste operazioni".

Lo sviluppo di un movimento socialista indipendente della classe operaia richiede una lotta incessante contro tutte le forme di pseudo-sinistra e di politica opportunista. etc..."


Il punto in questione da un punto di vista filosofico è la questione dell'idealismo soggettivo contrapposto al marxismo.


Per quale motivo si pone una tale discordia: non è forse vero che Marx deriva da Hegel proprio quella problematica del soggetto che si invera sotto la tematica DEFINITIVA e IMPORTANTISSIMA dell'alienazione e del feticismo?

Se non vi fosse una tale problematica che investe il soggetto, come potrebbe esistere anche solo l'idea che esista una cura scientifca a questo male?
( e di fatto quale sia la scienza in questione io non ne so ancora niente, sempre che il mio modo di domandare c'entri qualcosa con l'argomento).

Di fatto però la lucidità e la perentorietà del punto 3, a cui si può aggiungere francamente sia Fratelli d'Italia che i 5 Stelle, mi hanno fatto venire voglia di attacare il monte della sinistra mondiale, a mio parere l'intellettualità che conosce la STORIA, che il trotskismo rivendica, è assolutamente necessaria.
La mia ignoranza sulla storia pesa naturalmente come un macigno, con molta umilità mi metto sulle tracce del passato, stando a guardare attentamente il presente.

Di fatto questo 3d però è anche un omaggio al lacanismo, e in una certa misura anche ad uno Zizek emendato, ma MAI PIU' PERDONATO che l'onta del giudizio rimanga!
E comincio anche a capire dell'odio del Chomsky verso questo barbagianni del pensiero.

Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

http://www.idcommunism.com/2022/07/slavoj-zizek-apologist-of-capitalism-disguised-as-marxist-philosopher.html

Slavoj Žižek, apologeta del capitalismo travestito da "filosofo marxista"

Di Nikos Mottas.

"Il minimo che dobbiamo all'Ucraina è il pieno sostegno, e per farlo abbiamo bisogno di una Nato più forte [...] Oggi, non si può essere di sinistra se non si sta inequivocabilmente dietro l'Ucraina" (The Guardian, 21 giugno 2022).

Chi è l'autore delle parole di cui sopra? È il segretario della NATO Jens Stoltenberg? O il cancelliere tedesco Olaf Scholz? Forse il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez? Nessuno di loro. La frase appartiene a una celebrità dell'intellighenzia di sinistra contemporanea. Il tanto pubblicizzato filosofo "marxista hegeliano" Slavoj Žižek.

L'opinione di Žižek sull'Ucraina sarebbe stata del tutto insignificante se il pensatore e teorico culturale sloveno non avesse ricevuto così tanta pubblicità dai media occidentali, affermandosi come uno dei "più importanti intellettuali viventi". Per più di due decenni, Žižek ha una posizione di rilievo non solo nella stampa borghese, ma anche nei più prestigiosi istituti accademici e think tank in Europa e negli Stati Uniti.

La realtà è che Slavoj Žižek è l'incarnazione del ciarlatanismo pseudo-marxista che, attraverso analisi magniloquenti, mumbo-jumbo filosofici incoerenti e spesso contraddittori ed espressioni pompose, cerca di "imbiancare" lo stesso sistema di sfruttamento.

Non è un caso che il ciarlatano che ora chiede una "Nato più forte" per difendere l'Ucraina, sia lo stesso che nel 1999 era un schietto sostenitore dell'intervento imperialista della NATO e del bombardamento della Jugoslavia. Nel suo articolo intitolato "NATO, la mano sinistra di Dio", Žižek scriveva tra le altre cose:

"Oggi possiamo vedere che il paradosso del bombardamento della Jugoslavia non è quello di cui si sono lamentati i pacifisti occidentali, che la NATO ha dato il via proprio alla pulizia etnica che avrebbe dovuto prevenire. No, l'ideologia della vittimizzazione è il vero problema: va benissimo aiutare gli albanesi indifesi contro i mostri serbi, ma in nessun caso si deve permettere loro di liberarsi di questa impotenza, di prendere possesso di se stessi come suddito politico sovrano e indipendente [...] Ma è non solo la NATO che ha spoliticizzato il conflitto, così come i suoi oppositori della pseudo-sinistra. Per loro, il bombardamento della Jugoslavia ha rappresentato l'ultimo atto dello smembramento della Jugoslavia di Tito. Ha segnato la fine di una promessa, il crollo di una Utopia del socialismo multietnico e autentico nella confusione di una guerra etnica. Anche un filosofo politico così acuto come Alain Badiou sostiene ancora che tutte le parti sono ugualmente colpevoli. C'erano pulitori etnici su tutto lo schieramento, dice, tra i serbi, gli sloveni ei bosniaci. [...] Mi sembra che questo rappresenti un desiderio di sinistra per la Jugoslavia perduta. L'ironia è che questa nostalgia considera la Serbia di Slobovan Milosevic il successore di quello stato onirico, cioè esattamente la forza che ha così efficacemente ucciso quella vecchia Jugoslavia" (lacan.com/zizek-nato.html, 29 giugno 1999 ).


Slavoj, lo schietto sostenitore dell'orrendo crimine della NATO in Jugoslavia, non era abbastanza contento della barbarie scatenata contro il popolo serbo. Voleva ancora più bombe: "Quindi, proprio da sinistra, la mia risposta al dilemma "Bomba o no?" è: non ancora ABBASTANZA bombe, e sono TROPPO TARDI" (Slavoj Žižek, Against the Double Blackmail, New Left Review, 04/1999).

Quattro anni dopo il delitto in Jugoslavia, nel 2003, il "filosofo" sloveno sottolineava durante un'intervista: "Con orrore di molti esponenti di sinistra, anche io ho mostrato una certa comprensione per il bombardamento NATO dell'ex Jugoslavia. Siamo spiacenti, ma questo bombardamento ha fermato un terribile conflitto" (Left Business Observer n. 105, agosto 2003)

Quando Slavoj Žižek non approva gli interventi imperialisti della NATO, si impegna in magniloquenti mumbo-jumbo su questioni sociali, politiche e filosofiche. Intervenendo in un evento organizzato da SYRIZA, l'allora nascente partito socialdemocratico in Grecia, già nel 2012 l'intellettuale sloveno è arrivato a difendere l'opportunismo! Ecco cosa ha detto: "Sapete, c'è anche un opportunismo di principio, un opportunismo di principi. Quando dici che la situazione è perduta, non possiamo fare nulla, perché tradiremmo i nostri principi, questa sembra essere una posizione di principio, ma è proprio la forma estrema dell'opportunismo".

Nel 2012, Žižek ha apertamente sostenuto SYRIZA partecipando a eventi politici congiunti con Alexis Tsipras, mentre non ha esitato a scatenare calunnie contro il KKE dicendo che "è il partito del popolo che è ancora vivo perché si è dimenticato di morire" . È lo stesso ciarlatano che, in seguito agli attentati terroristici di Parigi nel 2015, ha suggerito che l'antidoto allo stallo del capitalismo globale è la militarizzazione della società: "I movimenti di base motivati democraticamente sono apparentemente destinati al fallimento, quindi forse è meglio rompere il circolo vizioso del capitalismo attraverso la 'militarizzazione', che significa sospendere il potere delle economie autoregolamentate". (Slavoj Žižek: Sulla scia di Parigi attacca la sinistra deve abbracciare le sue radici radicali occidentali, inthesetimes.com, 16 novembre 2015).

Un anno dopo, nel 2016, lo sgargiante pensatore ha appoggiato il miliardario ultra-reazionario Donald Trump per la presidenza degli Stati Uniti, definendolo un "liberale centrista". Più recentemente, è stato visto in panel politici insieme ad altri sedicenti "marxisti erratici", come l'ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis.

No, Slavoj Žižek non è né un marxista né un filosofo radicale. Non è un pazzo che esprime sciocchezze solo perché vuole attirare l'attenzione. Al contrario, è un apologeta molto colto della barbarie capitalista e un anticomunista consapevole. In quanto tale, diffama il socialismo del 20° secolo, attacca senza vergogna Lenin e promuove, apertamente o di nascosto, l'alleanza imperialista omicida della NATO. Anche quando pretende di difendere il comunismo, Žižek lo fa solo a parole, come una questione teorica astratta, separandolo deliberatamente dal suo campo di applicazione sociale e politico.

Qui l'attacco è documentato benissimo, non c'è molto da aggiungere, se non il contorcersi delle budella a vedere come il lacanismo moderno sia veramente "fuori di testa". Meglio tornare all'originale.

Vai avanti tu che mi vien da ridere

Ipazia

#2
Tale soggetto è stato talmente parcellizzato dalle bombe ideologiche, militari ed economiche del Capitale, da essere ridotto ad una poltiglia informe, direi piuttosto marroncina che fucsia o bluette, dall'inconfondibile olezzo di letame umano.

Il marxismo nasce umanista, in risposta all'inumanesimo del Capitale che riduce ogni cosa, inclusa l'anima, a merce. Penso sia ancora un ottimo filo di Arianna per seguire la retta via verso un soggetto altro rispetto all'inumanesimo capitalistico.

La prassi è l'altro elemento, la pietra di paragone su cui si regge il materialismo marxista, che seguendo l'argent, trova lo pseudosinistro nel momento topico del suo outing a favore del Capitale e delle sue imprese.

Qui la politica si difrange in un gioco di specchi da luna park, in cui è assai difficile distinguere il vero dal falso. Dilemma che risolverei, anarchicamente, alla De André, affermando che non esistono "poteri buoni".

Ma è sempre possibile,  tra i tanti poteri cattivi e le loro dissimulazioni ideologiche, individuare il male maggiore e minore.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Ipazia il 02 Ottobre 2022, 07:47:25 AMIl marxismo nasce umanista, in risposta all'inumanesimo del Capitale che riduce ogni cosa, inclusa l'anima, a merce. Penso sia ancora un ottimo filo di Arianna per seguire la retta via verso un soggetto altro rispetto all'inumanesimo capitalistico.


Il marxismo é disumano nell'obiettivo di imporre l'uguaglianza a degli esseri umani che sono tutti differenti l'uno dall'altro, e nel porli tutti sotto un unico padrone (questo non é scritto esplicitamente nell'idea marxista, ma é la realtà storica osservata, e fa parte delle tante menzogne che l'idea marxista ci ha propinato). 

green demetr

Citazione di: Ipazia il 02 Ottobre 2022, 07:47:25 AMTale soggetto è stato talmente parcellizzato dalle bombe ideologiche, militari ed economiche del Capitale, da essere ridotto ad una poltiglia informe, direi piuttosto marroncina che fucsia o bluette, dall'inconfondibile olezzo di letame umano.

Il marxismo nasce umanista, in risposta all'inumanesimo del Capitale che riduce ogni cosa, inclusa l'anima, a merce. Penso sia ancora un ottimo filo di Arianna per seguire la retta via verso un soggetto altro rispetto all'inumanesimo capitalistico.

La prassi è l'altro elemento, la pietra di paragone su cui si regge il materialismo marxista, che seguendo l'argent, trova lo pseudosinistro nel momento topico del suo outing a favore del Capitale e delle sue imprese.

Qui la politica si difrange in un gioco di specchi da luna park, in cui è assai difficile distinguere il vero dal falso. Dilemma che risolverei, anarchicamente, alla De André, affermando che non esistono "poteri buoni".

Ma è sempre possibile,  tra i tanti poteri cattivi e le loro dissimulazioni ideologiche, individuare il male maggiore e minore.
Ciao Ipazia, bisogna essere seri e precisi, come lo è David North, di cui sto leggendo un pampleth introduttivo alla sua opera "difendere la nostra  eredità" (ossia il leninismo-trotskismo contro le derive staliniste e kaufmaniane che poi sfociano nelle psedo-sinistre contemporanee), il pezzo è straordinario nel definire il break decisivo quando il partito inglese dei lavoratori si ritrasse dal trotskismo, ossia dalla rivoluzinone permanente, ossia dall'obbiettivo di rendere la classe operaia emancipata.
Si disse che questa operazione era impossibile   ???.
Le forme che presero le sinistre dopo la seconda guerra mondiale sono quelle attuali, ossia democrazie liberali, autocrazie fasciste e appunto movimente anarchici vari.
L'incapacità di vedere la soluzione nella comunità dei lavoratori (ma aggiungerei degli alienati e degli sconfitti) ha prodotto proprio quello che tu brillantemente chiami LUNA PARK delle opinioni.
Dunque anche l'anarchismo (di sinistra) fa parte di questa pseudo-sinistra.
Comunque ne darò traccia se ne trovo l'intero libro online (altrimenti solo della parte introduttiva, comunque già bella tosta e illuminante per quel che mi riguarda)

Il mio argomento filosofico comunque rimane sul quale sia la dialettica per cui un sogetto alienato, appunto schiavo del feticcio (delle mode anche), possa trasformarsi in una identità che tende alla leadership di un movimento operaio o lavoratore semplicemente.
Idem per l'operaio.
Il socialismo io l'ho abbandonato proprio per via dell'impossibilità della comunità. (ma non per questo mi sono MAI schierato col liberalismo con l'anarchismo e peggio che mai col fascismo).
Leggo da un sito comunista alcune problematiche relative proprio all'ordine della comunità (ovvero la comunità può diventare sempre gerarchica).
Questo è sommamente vera, ma quale sarebbe la scienza che possa evitare questa cosa? Come vedi mi mancano proprio le basi della discussione storica, e come questa possa essere declinata a partire dal problema del soggetto (di hegeliana memoria).

Tu Ipazia parli spesso di prassi: ma la prassi dimmi non si risolve sempre e solo in inutili manifestazioni dove al primo spruzzo d'acqua si va tutti a casa?

Questi temi sono quelli di un Zizek emendato; naturalmente è ovvio che come da copione, questa domanda è nella testa della pseudo-sinistra largamente rispondibile con un secco no! no non ci può essere alcuna prassi!

In questi tempi disperati urge una risposta convincente a partire dalla serietà di volerla trovare, e sempre con in testa la STORIA.

Dimmi se sto sbagliando. ;)
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: anthonyi il 02 Ottobre 2022, 12:56:52 PMIl marxismo é disumano nell'obiettivo di imporre l'uguaglianza a degli esseri umani che sono tutti differenti l'uno dall'altro, e nel porli tutti sotto un unico padrone (questo non é scritto esplicitamente nell'idea marxista, ma é la realtà storica osservata, e fa parte delle tante menzogne che l'idea marxista ci ha propinato).
Come dice il buon Nereo Villa citando lo Steiner (filosofo-stregone) vi devono essere uguali diritti, libera cultura e fraterna economia.

A mio parere è questo che intende Marx, che poi oggi le pseudo-sinistre dicono che il comunismo equivale al liberalismo assistenzialista, ossia debitorio porta invece al suo opposto, diritto del più potente, #cancel culture ed economia elitaria (ossia debitoria, Draghi docet).

Basta con un pò di pazienza scavare nella storia, anche solo poco, per avere immediatamente le idee più chiare.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

anthonyi

Citazione di: green demetr il 02 Ottobre 2022, 14:33:52 PMCome dice il buon Nereo Villa citando lo Steiner (filosofo-stregone) vi devono essere uguali diritti, libera cultura e fraterna economia.



Parole, parole, parole. Una teoria sistemica sulla società abbisogna di riferimenti più concreti altrimenti dietro le parole più belle si nasconde l'abisso. Anche i russi dicono che gli ucraini sono loro fratelli, e che vogliono fraternizzare con la loro economia. 
Di quali diritti stiamo parlando? Di opportunità eguali o di un sistema indifferente rispetto al merito, impegno e capacità individuale? 
E dei doveri non si parla? Una società nella quale i doveri non ci sono non é possibile, però forse al buon Nereo non fa comodo parlare dei doveri necessariamente connessi con i diritti perché sa che renderebbero sgradita la medicina marxista e preferisce illudere gli adepti con una storia fantastica?
Comunque è vero che scavando nella storia dei regimi che si sono ispirati al socialismo si hanno le idee più chiare. 

green demetr

Citazione di: anthonyi il 02 Ottobre 2022, 15:02:24 PMParole, parole, parole. Una teoria sistemica sulla società abbisogna di riferimenti più concreti altrimenti dietro le parole più belle si nasconde l'abisso. Anche i russi dicono che gli ucraini sono loro fratelli, e che vogliono fraternizzare con la loro economia.
Di quali diritti stiamo parlando? Di opportunità eguali o di un sistema indifferente rispetto al merito, impegno e capacità individuale?
E dei doveri non si parla? Una società nella quale i doveri non ci sono non é possibile, però forse al buon Nereo non fa comodo parlare dei doveri necessariamente connessi con i diritti perché sa che renderebbero sgradita la medicina marxista e preferisce illudere gli adepti con una storia fantastica?
Comunque è vero che scavando nella storia dei regimi che si sono ispirati al socialismo si hanno le idee più chiare.
Anthony, a parte che il buon Nereo è un libertario e quindi un anti-marxista, ma il sistema di riferimento a cui tu chiedi di attenersi è proprio il marxismo.
Se io i soldi in più invece che redistribuirli li butto nella finanza, abbia pazienza ma non esisteranno MAI società socialiste.
O l'economia è fratellanza oppure è sfruttamento.
Ma questo per un povero è evidente, il problema sono i borghesi che in Italia sono molti di più.

Vai avanti tu che mi vien da ridere

anthonyi

#8
Citazione di: green demetr il 02 Ottobre 2022, 16:02:58 PMAnthony, a parte che il buon Nereo è un libertario e quindi un anti-marxista, ma il sistema di riferimento a cui tu chiedi di attenersi è proprio il marxismo.
Se io i soldi in più invece che redistribuirli li butto nella finanza, abbia pazienza ma non esisteranno MAI società socialiste.
O l'economia è fratellanza oppure è sfruttamento.
Ma questo per un povero è evidente, il problema sono i borghesi che in Italia sono molti di più.


Quindi tu non stavi parlando del marxismo, erano parole in libertà.
Comunque anche nelle parole in libertà secondo me la parola fratellanza é pericolosa ed ambigua.
L'alternativa allo sfruttamento c'é è si chiama pari opportunità, rispetto dei patti(anche quelli tra stato e cittadino), libera scelta individuale per tutto ciò che non é necessariamente pubblico.
Poi non ho capito se tu sei d'accordo con me sulla disumanita del marxismo, della sua tendenza ad omologare gli individui annichilendo la loro naturale diversità.

InVerno

Ammetto di non aver sentito cosa ha da dire Zizek sull'Ucraina, a parte un articolo di marzo, se hai una fonte completa posso provare a rimediare. Però quello che vedo a vista, è che stai mascherando una critica ai contenuti con una critica alla persona, evidentemente perchè i contenuti non ti piacciono più. Capita a volte, io per esempio ho preso più serie distanze da Chomsky una volta verificata la sua posizione sul massacro di Srebrenica e ciò che che ne consegue, estremamente grave di fronte agli atti dei processi. Questo è invece "marxismo collusivo". Il marxismo è basato sulla prassi, come dice Ipazia, allora i fatti devono rimanere fatti, non fatti quando conviene.

Zizek è un filosofo, un tipo particolare, erratico e orgiastico, di quelli che cagano perle dal culo ma non sanno fare una collana. E' coerente perchè evidentemente ha dei principi, ma la sua personalità è talmente virulenta che andarlo a punzecchiare sulla coerenza è toccare basso. Mi ricorda mio zio, lirico, beone e scultore, un fuoco d'uomo, ma non particolarmente "organizzato". Per altro trovo tantissime cose assurde nel "profilo" che ne viene fatto, ad esempio questa:

La realtà è che Slavoj Žižek è l'incarnazione del ciarlatanismo pseudo-marxista che, attraverso analisi magniloquenti, mumbo-jumbo filosofici incoerenti e spesso contraddittori ed espressioni pompose, cerca di "imbiancare" lo stesso sistema di sfruttamento.

Io non ho mai sentito analisi magniloquenti da Zizek, anzi è tra i più dissacranti di questi tempi (tempi di estremo conformismo) Ne ho mai sentito mumbo-jumbo filosofici, è famoso internazionalmente perchè può essere raggiunto con inglese medio-basso e liceo. Ne ho mai sentito espressioni pompose, o senza il contesto per dedurle, e sono un agricoltore. Però conosco qualcuno che risponde a questa descrizione: Link


Marx merita certamente di essere "elevato" a profeta, e tolto dalla categoria dei filosofi, perchè la sua funzione primaria sulla società è stata religiosa. Qui si discute se Zizek sia aderente ad una linea di ortodossia, sono discussioni che si fanno al concilio di Nicea.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Citazione di: green demetr il 02 Ottobre 2022, 14:24:50 PMCiao Ipazia,...

Il mio argomento filosofico comunque rimane sul quale sia la dialettica per cui un sogetto alienato, appunto schiavo del feticcio (delle mode anche), possa trasformarsi in una identità che tende alla leadership di un movimento operaio o lavoratore semplicemente.
Idem per l'operaio.

Liberarsi dal feticismo è abbastanza facile per chi abbia assimilato l'abc del marxismo e compreso la natura feticistica della merce e quella messianica dell'accumulazione capitalistica. La soluzione è tornare al valore d'uso delle cose e del lavoro, con le antenne ritte contro ogni forma di feticizzazione.

CitazioneIl socialismo io l'ho abbandonato proprio per via dell'impossibilità della comunità. (ma non per questo mi sono MAI schierato col liberalismo con l'anarchismo e peggio che mai col fascismo).
Leggo da un sito comunista alcune problematiche relative proprio all'ordine della comunità (ovvero la comunità può diventare sempre gerarchica).
Questo è sommamente vera, ma quale sarebbe la scienza che possa evitare questa cosa? Come vedi mi mancano proprio le basi della discussione storica, e come questa possa essere declinata a partire dal problema del soggetto (di hegeliana memoria).

Nella gerarchia va disaggregata la componente funzionale da quella di dominio e oppressione. Perchè la prima non si converta nella seconda, con ideologia ad hoc al seguito, ci vuole molta scienza politica, capace di guardare alla sostanza delle cose (il valore d'uso di una funzione gerarchica) prevenendo le rendite di posizione che si cronicizzano in nuove forme di dominio e oppressione.

CitazioneTu Ipazia parli spesso di prassi: ma la prassi dimmi non si risolve sempre e solo in inutili manifestazioni dove al primo spruzzo d'acqua si va tutti a casa?

La prassi è uno stile di vita che fa tesoro della teoria ed elabora strategie efficaci di opposizione alla poltiglia omologata di cui dicevo sopra. Il capitalismo non è una tigre di carta, ma ha molte criticità sulle quali, attraverso l'organizzazione politica e i comportamenti individuali defeticizzati e disalienati, si può versare sabbia piuttosto che lubrificante nella meccanica del potere. Mi rendo conto che dopo l'89 la partita è tutta in salita e il passo assomiglia più a quello delle montagne della Resistenza che alle galoppate dei ruggenti anni sessanta.

Non vedo palingenesi dietro l'angolo e neppure soli dell'avvenire. Mi basta aver fatto la mia parte per superare l'inumanità robotizzante del Capitale. Ai posteri il testimone.


pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

green demetr

Citazione di: Ipazia il 02 Ottobre 2022, 22:12:48 PMLiberarsi dal feticismo è abbastanza facile per chi abbia assimilato l'abc del marxismo e compreso la natura feticistica della merce e quella messianica dell'accumulazione capitalistica. La soluzione è tornare al valore d'uso delle cose e del lavoro, con le antenne ritte contro ogni forma di feticizzazione.

Nella gerarchia va disaggregata la componente funzionale da quella di dominio e oppressione. Perchè la prima non si converta nella seconda, con ideologia ad hoc al seguito, ci vuole molta scienza politica, capace di guardare alla sostanza delle cose (il valore d'uso di una funzione gerarchica) prevenendo le rendite di posizione che si cronicizzano in nuove forme di dominio e oppressione.

La prassi è uno stile di vita che fa tesoro della teoria ed elabora strategie efficaci di opposizione alla poltiglia omologata di cui dicevo sopra. Il capitalismo non è una tigre di carta, ma ha molte criticità sulle quali, attraverso l'organizzazione politica e i comportamenti individuali defeticizzati e disalienati, si può versare sabbia piuttosto che lubrificante nella meccanica del potere. Mi rendo conto che dopo l'89 la partita è tutta in salita e il passo assomiglia più a quello delle montagne della Resistenza che alle galoppate dei ruggenti anni sessanta.

Non vedo palingenesi dietro l'angolo e neppure soli dell'avvenire. Mi basta aver fatto la mia parte per superare l'inumanità robotizzante del Capitale. Ai posteri il testimone.



Il valore d'uso l'ho incontrato subito nel capitale di marx, metto a posto le idee e poi inizio un 3d di comprensione dello stesso.

Poichè avevo iniziato prima dell'estate prima di scaricare una mole eccessiva (non ancora finita di sinistra in rete) di contributi contemporanei (e di cui aprirò secondo 3d dedicato anche se non so bene in quale sezione visto che abbiamo solo attualità e socialità ma non politica, dicevo a memoria il valore d'uso è il valore SOCIALE a cui si danno le UGUAGLIANZE tra gli altri 2 valori (ma forse sto già facendo casino...quindi chiedo venia subito e aspettate il ripasso è chiaro che il capitale è un edificio logico imponente, e se si perdono subito le basi, si fa una gran confusione.

La prima cosa su cui infatti ragionava era proprio: e chi decide del valore d'uso se non proprio la SOCIETA'! (e dunque non lo Stato come continuamente mi fa credere ad esempio il buon Nereo Villa che attacca il marxismo molto più del liberalismo keynesiano.)

Ma appunto è solo una scheggia della mole di pensieri che il Marx ha cominciato a muovermi dentro.

Se questo ricordo fosse vero non capisco bene come però questo possa risolvere il problema delle SCELTE.

Chi decide cosa e chi decide CHI (decide cosa)? E' il problema annoso per cui un gruppo comunista si è voluto differire da chi invece proprio NEGA il comunitarsimo, che invece filosoficamente è per me il punto centrale oggi come ieri.
E che la triarticolazione sociale di Steiner in realtà descrive così bene (e su cui Nereo Villa costruisce poi l'intero suo piano di critica che mette a nudo il re, sia esso comunista (pseudo-comunista, visto che Keynes NON è Marx!) sia esso neo-liberista (anch'esso keynesiano tra l'altro, con le solite varianti fiscali tra destra e sinistra che però non vengono MAI migliorate nel dualismo fra le 2, ma anzi prorogate e peggiorate sempre più contro le classi basse e medio-basse).

La tua soluzione mi affascina molto, sopratutto il piglio sicuro con cui la enunci, mi fa pensare che non sia un idea in progress, ma una sorta di punto fermo.
Dammi il tempo di aprire i 2 3d (marx e sinistra vera) e ne riparliamo spero volentieri.
Mentre qui vorrei concentrarmi sul questione del soggetto alienato e feticista.
(dammi cioè il tempo di anzitutto basare saldamente cosa è il valore d'uso, che appunto è ciò con cui Marx inizia).
A presto.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: anthonyi il 02 Ottobre 2022, 17:53:59 PMQuindi tu non stavi parlando del marxismo, erano parole in libertà.
Comunque anche nelle parole in libertà secondo me la parola fratellanza é pericolosa ed ambigua.
L'alternativa allo sfruttamento c'é è si chiama pari opportunità, rispetto dei patti(anche quelli tra stato e cittadino), libera scelta individuale per tutto ciò che non é necessariamente pubblico.
Poi non ho capito se tu sei d'accordo con me sulla disumanita del marxismo, della sua tendenza ad omologare gli individui annichilendo la loro naturale diversità.

Se il marxismo è quello che descrivi ne prenderò distanza, ma non credo possa essere così: se uno cerca il socialismo come può arrivare a dire che bisogna annullare il libero pensare e l'uguale diritto alla propria persona sia fisica che spirituale?
Diversa cosa per l'economia, disdegno quello che tu chiami opportunismo, e che io chiamo individualismo e menefreghismo.

Questo 3d nasce da uno sforzo ulteriore al fatto che comunque bisogna stabilire con certezza di ragione, chi sia di sinistra e chi sia di pseudo-sinistra, ma di questo parlerò altrove in altro 3d, infatti gli stimoli che sto ricevendo sono tanti e vasti nel loro campo di applicazione: serve un lavoro intellettuale di riformulazione chiara e netta.
In questa mi interessa l'aspetto filosofico, che nega al comunismo il disvalore del soggetto (probabilmente penso perchè fanno casino tra soggetto e individuo, tra spirito assoluto e persona).

Il soggetto è il tema centrale anche del comunismo del futuro (per ora negato).
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: InVerno il 02 Ottobre 2022, 19:15:53 PMAmmetto di non aver sentito cosa ha da dire Zizek sull'Ucraina, a parte un articolo di marzo, se hai una fonte completa posso provare a rimediare. Però quello che vedo a vista, è che stai mascherando una critica ai contenuti con una critica alla persona, evidentemente perchè i contenuti non ti piacciono più. Capita a volte, io per esempio ho preso più serie distanze da Chomsky una volta verificata la sua posizione sul massacro di Srebrenica e ciò che che ne consegue, estremamente grave di fronte agli atti dei processi. Questo è invece "marxismo collusivo". Il marxismo è basato sulla prassi, come dice Ipazia, allora i fatti devono rimanere fatti, non fatti quando conviene.

Zizek è un filosofo, un tipo particolare, erratico e orgiastico, di quelli che cagano perle dal culo ma non sanno fare una collana. E' coerente perchè evidentemente ha dei principi, ma la sua personalità è talmente virulenta che andarlo a punzecchiare sulla coerenza è toccare basso. Mi ricorda mio zio, lirico, beone e scultore, un fuoco d'uomo, ma non particolarmente "organizzato". Per altro trovo tantissime cose assurde nel "profilo" che ne viene fatto, ad esempio questa:

La realtà è che Slavoj Žižek è l'incarnazione del ciarlatanismo pseudo-marxista che, attraverso analisi magniloquenti, mumbo-jumbo filosofici incoerenti e spesso contraddittori ed espressioni pompose, cerca di "imbiancare" lo stesso sistema di sfruttamento.

Io non ho mai sentito analisi magniloquenti da Zizek, anzi è tra i più dissacranti di questi tempi (tempi di estremo conformismo) Ne ho mai sentito mumbo-jumbo filosofici, è famoso internazionalmente perchè può essere raggiunto con inglese medio-basso e liceo. Ne ho mai sentito espressioni pompose, o senza il contesto per dedurle, e sono un agricoltore. Però conosco qualcuno che risponde a questa descrizione: Link


Marx merita certamente di essere "elevato" a profeta, e tolto dalla categoria dei filosofi, perchè la sua funzione primaria sulla società è stata religiosa. Qui si discute se Zizek sia aderente ad una linea di ortodossia, sono discussioni che si fanno al concilio di Nicea.

Quando uno sta con l'imperialismo USA c'è poco da dire caro Inverno.

La querelle contro Zizek nasce da un articolo pubblicato dal Guardinan, dove per l'ennesima volta Zizek dopo i mumbo jumbo sul fatto che la sinistra debba ripartire dal soggetto (e sono d'accordo), poi fatalmente chiude sempre con un
1) Non c'è niente da fare.
2) C'hanno ragione gli americani, gli altri sono più cattivi.

Mi dispiace che questo dualismo sia la base di ogni discorso in cui si cerca di elevare il soggetto umano, fininendo a dire le sciocchezze senza nemmeno un filo di critica.
Critica che Zizek fa apparantemente, ma che rinnega un attimo dopo, in un continuo andare su e giù che ha chiari valori nevrotici, e su cui sia Rubino che un altro canale di psicanalisi hanno già dato una critica per me definitiva.

Francamente il contenuto è proprio legato al fatto che i falsi profeti Zisek e non certo Marx, creano una confusione, che è difficile pensare non sia collusiva.

Certamente Fusaro, Cacciari e altra robaccia simile sono pseudo-sinistra.
Basta leggere giusto qualche contributo iniziale, io sono al giorno 2, per capire come questa gente fa solo del male a chi invece vuole elevare e non sopprimere la dignità (della persona fisica) e della civiltà umana (della persona spirituale).
Il resto sono chiacchere.

Poi ben vengano tutti gli errori storici (appunti i fatti) del marxismo, anzi sono qui per imparare, grazie Inverno.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

InVerno

La "vera sinistra" (più vera di uno scozzese, garantito) è quella che quando i fatti storici vanno in penombra, specialmenti quelli legati alla WWII, e trova la "vera destra"in un anfratto della storia, NON si mette a limonarci come avesse trovato la donna della sua vita. Specialmente di questi tempi, ma non è una novità, girando per le città del pensiero invece, si trovano sempre più spesso coppiette ideologiche che hanno scoperto il piacere dell'eterosessualità, di essere diversi tanto che basta per attrarsi ancora di più di quanto si farebbe tra omologhi. E' pornografia intellettuale, di quella che è rimasta oscena - fuori dalle scene - dai tempi di Molotov-Ribbentrorp, ma che oggi è talmente comune, che si potrebbe dire essere la regola. Va da sè quindi che la "vera sinistra", essendo antitetica alla destra, vede l'uomo non come il mattone dei propri sogni utopici e dittatoriali, ma come il fine dei propri mezzi.

Per quanto riguarda ciò che tu identifichi con "pseudo sinistra" continuo a non vedere il punto di rilievo. In primis, io ho sempre sentito Zizek definirsi comunista, non so quanto goliardicamente, ma in generale penso che il punto 1 e 2 della tua definizione non lo contengano. Riguardo al punto tre invece: ho studiato la penetrazione del marxismo in america e sono in grado di rintracciare a livello di citazione testuale il percorso che il meme ha fatto per diventare "politica dell'identità". Il fatto con le religioni è questo, fioriscono sempre lontano dalla terra del profeta, e tendono ad assorbire profondamente la cultura di partenza, perciò tutte prendondo molta distanza dalle origini. Le politiche d'identità stanno al marxismo come il calvinismo sta al cristianesimo, non penso tuttavia che Zizek si sia lanciato in questa avventura a piedi uniti oltre al mero buon senso, non quanto lo ha fatto la sinistra parlamentare, compresa quella italiana, che per insipienza propria, lo usa come riparo.

Poi riguardo che la vera sinistra possa o meno affiancarsi ad uno schieramento/nazione, escluse posizioni massimaliste che sono irrilevanti in politica, in una scelta duale non ci sono molte alternative se non il meno peggio. E' un peccato che "la vera sinistra" (o quella che si arroga di esserlo e tuona dai pulpiti a riguardo) finisca sempre a letto con i fascisti, un vero peccato, perchè ormai il sospetto è che si tratti di un rapporto omosessuale, e l'eterogeneità sia solo il frutto di una mancata maturazione di uno dei due porcelli.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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