Identità o Soggettività. (un errore di Severino?)

Aperto da green demetr, 17 Aprile 2019, 02:29:22 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

paul11

"Se togli l'ontologia, la gnoseologia è un continuo errare per il mondo senza senso e scopo,fatto di domande inevase che rimbalzano, di blocchi emotivi per non aver trovato un senso logico alle cose, una mancanza di relazione fra le cose appaiono e si manifestano e il loro.............essere per quello che sono" cit Paul

Non sono d'accordo Paul, non esiste una semantica, ma infinite semantiche.
E ovviamente infinite sintassi, che se vuoi possiamo correlare alla gnoseologia.
Io non credo che possa esistere una sorta di semiosi definitiva. (ma su questo tu e davintro potete indagare proficuamente: è comunque una delle possibile semantiche). Piuttosto che parlare di ontologia dico.

"Vagli a spiegare fenomenologicamente il rapporto essere ed esistenza, di un bimbo che muore,
di guerre, di odi" cit Paul

Ma Heideger è ateo, figurati se gli interessa la teodicea. Almeno credo.  

------------------------------------------------------------------------------------

Esiste solo una sintassi e molte semantiche semmai.Ci deve essere solo una regola che è essenza che coniuga le semantiche, come le regole della matematica per i numeri, come le regole grammaticali per le parole, ecc.

La gnoseologia di Heidegger è fondata sull'educazione in quanto può salvare dalla gettatezza umana nel mondo, che significa trovare la "quadra" affinchè gli episodi della vita particolari e inevitabili  ,come dolore e sofferenza, vengano accettate
comprendendole

Pio

Quello che va superato non è la tecnica in se ma il dominio della Tecnica sul soggetto. La Tecnica impone al soggetto la suddivisione schizzofrenica e nevrotica in categorie. La storia della Tecnica è la storia delle categorie umane. La storia della Tecnica è quindi una storia di dominio dell'uomo sull'uomo. Il dominio della Tecnica impone la prevedibilità del soggetto. Questo dominio e questa storia vanno rigettati. La Tecnica è un idolo. È come il Vitello d'oro. Se non adori Dio, che è Soggetto e che da senso al tuo essere soggetto, adori il Vitello.
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

Ipazia

Citazione di: paul11 il 23 Aprile 2019, 12:59:51 PM
C' è una gran bella differenza, che l'ontologia e la gnoseologia di Nietzsche non costruisce fondamenti sociali, Nietzsche parla al singolo al solitario, mentre Dio, piaccia o no, fonda una comunità.E che una marxista non lo capisca.......

Mica tanto. Nietzsche vuole rifondare il mondo su un soggetto collettivo, oltre/super/umano, fin dall'inizio individuato come casta (i signori) esattamente come gli inventori di Dio fondarono il loro progetto, dalle indubbie fortune storiche, su un soggetto collettivo extraumano e sulla casta dei sacerdoti. Dietro ogni filosofia che lascia un segno c'è un progetto comunitario, da Socrate-Platone in poi. Funzionante se individua correttamente lo "Spirito dei tempi". Quello di Nietzsche è arrivato dopo di lui, ma è arrivato (con una marea di postumi che metà basta) ...

CitazioneChissà perchè fra tutti  i filosofi Marx sceglie Hegel, basta capire la gnoseologia di quest'ultimo .

... a differenza dello Spirito di Hegel, già fuori tempo massimo, che il giovane Marx dovette capovolgere per mettere coi piedi per terra, tenendosi la gnoseologia dialettica che spiegava, anche metafisicamente, il processo della lotta di classe, l'ente che gli interessava. Su cui costruì la sua gnoseologia: la concezione materialistica della storia, lasciando lo Spirito hegeliano al suo destino. Gnoseologia ancora in ottima salute, con riscontri ad ogni fixing e atto politico.

Citazione
Noi siamo intrisi di ontologie e gnoseologie, necessita a qualunque cultura per istituire appunto una condivisone sociale. A meno che siamo nostalgici del pitecantropo

Certo. Ma, tra le tante, bisogna trovare quelle giuste. Adeguate allo spirito e alla realtà del proprio tempo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Ipazia

Citazione di: Pio il 23 Aprile 2019, 13:29:13 PM
Quello che va superato non è la tecnica in se ma il dominio della Tecnica sul soggetto. La Tecnica impone al soggetto la suddivisione schizzofrenica e nevrotica in categorie. La storia della Tecnica è la storia delle categorie umane. La storia della Tecnica è quindi una storia di dominio dell'uomo sull'uomo. Il dominio della Tecnica impone la prevedibilità del soggetto. Questo dominio e questa storia vanno rigettati. La Tecnica è un idolo. È come il Vitello d'oro. Se non adori Dio, che è Soggetto e che da senso al tuo essere soggetto, adori il Vitello.

Nessun dubbio che la Tecnica, come il Vitello, possa prendere il posto di Dio. Ma qual'è il posto di Dio ? Chi lo frequenta ? Chi lo conosce ? :D

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

paul11

Citazione di: Ipazia il 23 Aprile 2019, 14:12:29 PM
Citazione di: paul11 il 23 Aprile 2019, 12:59:51 PM
C' è una gran bella differenza, che l'ontologia e la gnoseologia di Nietzsche non costruisce fondamenti sociali, Nietzsche parla al singolo al solitario, mentre Dio, piaccia o no, fonda una comunità.E che una marxista non lo capisca.......

Mica tanto. Nietzsche vuole rifondare il mondo su un soggetto collettivo, oltre/super/umano, fin dall'inizio individuato come casta (i signori) esattamente come gli inventori di Dio fondarono il loro progetto, dalle indubbie fortune storiche, su un soggetto collettivo extraumano e sulla casta dei sacerdoti. Dietro ogni filosofia che lascia un segno c'è un progetto comunitario, da Socrate-Platone in poi. Funzionante se individua correttamente lo "Spirito dei tempi". Quello di Nietzsche è arrivato dopo di lui, ma è arrivato (con una marea di postumi che metà basta) ...

Non è detto che ogni filosofia sia "sociale",dipende appunto da come ,in questo caso Nietzsche, svolge la tematica ontologica e gnoseologica
oppure non svolge quella ontologica
Ci ritornerò su come Nietzsche svolge queste problematiche
CitazioneChissà perchè fra tutti  i filosofi Marx sceglie Hegel, basta capire la gnoseologia di quest'ultimo .

... a differenza dello Spirito di Hegel, già fuori tempo massimo, che il giovane Marx dovette capovolgere per mettere coi piedi per terra, tenendosi la gnoseologia dialettica che spiegava, anche metafisicamente, il processo della lotta di classe, l'ente che gli interessava. Su cui costruì la sua gnoseologia: la concezione materialistica della storia, lasciando lo Spirito hegeliano al suo destino. Gnoseologia ancora in ottima salute, con riscontri ad ogni fixing e atto politico.

Non c'entra lo Spirito(e poi per Marx....) e il metodo dialettico è sì importante, ma non quanto il fatto che per Hegel è il pensiero che costruisce la realtà e non viceversa(come nella soggettività kantiana). Significa che operare sulla coscienza diventa fondamentale.Se la coscienza ritiene di relazionare teoria e prassi e la coscienza la ritene credibile come praticabilità, l'uomo può benissimo mutare la storia, è nella sua possibilità.
E' importante per capire molte  situazioni del mondo attuale.


Citazione
Noi siamo intrisi di ontologie e gnoseologie, necessita a qualunque cultura per istituire appunto una condivisone sociale. A meno che siamo nostalgici del pitecantropo

Certo. Ma, tra le tante, bisogna trovare quelle giuste. Adeguate allo spirito e alla realtà del proprio tempo.

Una verità se  è adattiva, non è una verità

baylham

Citazione di: Pio il 23 Aprile 2019, 13:29:13 PM
Quello che va superato non è la tecnica in se ma il dominio della Tecnica sul soggetto. La Tecnica impone al soggetto la suddivisione schizzofrenica e nevrotica in categorie. La storia della Tecnica è la storia delle categorie umane. La storia della Tecnica è quindi una storia di dominio dell'uomo sull'uomo. Il dominio della Tecnica impone la prevedibilità del soggetto. Questo dominio e questa storia vanno rigettati. La Tecnica è un idolo. È come il Vitello d'oro. Se non adori Dio, che è Soggetto e che da senso al tuo essere soggetto, adori il Vitello.

Ritenevo che il linguaggio imprevedibile fosse una caratteristica dello "schizofrenico", invece riscopro che può essere una caratteristica della normalità.

Il linguaggio non è una tecnica, le parole non sono categorie?
"questo dominio e questa storia vanno rigettati" che cosa significa, c'è un modo, quindi una tecnica per farlo?

Se l'"essenza" del soggetto è effettivamente imprevedibile, di che cosa si va lamentando rispetto alla tecnica?

Ipazia

Citazione di: paul11 il 23 Aprile 2019, 14:48:36 PM


CitazioneChissà perchè fra tutti  i filosofi Marx sceglie Hegel, basta capire la gnoseologia di quest'ultimo .

Non c'entra lo Spirito(e poi per Marx....) e il metodo dialettico è sì importante, ma non quanto il fatto che per Hegel è il pensiero che costruisce la realtà e non viceversa(come nella soggettività kantiana).

Cosa questa che Marx capovolge fin da subito in senso materialistico, senza cadere in una astorica ratio kantiana. Delle verità eterne e imperativi categorici, per intenderci  :)

Citazione
Significa che operare sulla coscienza diventa fondamentale.Se la coscienza ritiene di relazionare teoria e prassi e la coscienza la ritiene  credibile come praticabilità, l'uomo può benissimo mutare la storia, è nella sua possibilità.
E' importante per capire molte  situazioni del mondo attuale.

Quale coscienza? Non certo quella dello Spirito hegeliano o della ratio kantiana. Ma la coscienza fondata sulla materialità della classe, la cui "presa di" rimuove la falsa coscienza dell'idealismo borghese fondata su diritti formali e occultate alienazioni reali.

CitazioneUna verità se  è adattiva, non è una verità

Nell'universo antropologico le verità sono tutte adattive perché prodotte da una coscienza storica in cui vale senz'altro il nicciano "non vi sono fatti ma solo opinioni". Il che non annulla il problema ma lo sposta sul terreno della loro fondatezza. Storicamente determinata, come insegna Marx.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

#37
Salve. Scusate. Diatribe interminabili basate su affermazioni di questo tipo "....... l'uomo può benissimo mutare la storia, è nella sua possibilità".

Poichè cosa sia e come si sia svolta la storia lo si può valutare solo a posteriori, non è che per caso l'uomo, parziale protagonista della propria storia e soggetto ampiamente passivo all'interno della storia del mondo fisico, contribuendo ad esse non fa che generarle, altro che mutarle ????!!!!.

Io queste cose le chiamo delirio unilaterale di onnipotenza, mentre altri credono si tratti di discorsi ragionevoli (magari "profondi" !!) e realtà possibili. Pazzesco !!. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

green demetr

"Esiste solo una sintassi e molte semantiche semmai.Ci deve essere solo una regola che è essenza che coniuga le semantiche, come le regole della matematica per i numeri, come le regole grammaticali per le parole, ecc." cit Paul

Nella matematica si devono inventare ogni giorno nuovi simboli per andare avanti nelle ricerche, i numeri naturali sono da tempo passati.

L'unica regola grammaticale è il segno, so benissimo che è la tua ricerca.
Io non penso che esista una semiotica originaria, spero si capisca.
Ma nemmeno posso dirlo con certezza, quindi se dentro di te vi è questa urgenza fai bene a postulare il tuo preambolo.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: Pio il 23 Aprile 2019, 13:29:13 PM
Quello che va superato non è la tecnica in se ma il dominio della Tecnica sul soggetto. La Tecnica impone al soggetto la suddivisione schizzofrenica e nevrotica in categorie. La storia della Tecnica è la storia delle categorie umane. La storia della Tecnica è quindi una storia di dominio dell'uomo sull'uomo. Il dominio della Tecnica impone la prevedibilità del soggetto. Questo dominio e questa storia vanno rigettati. La Tecnica è un idolo. È come il Vitello d'oro. Se non adori Dio, che è Soggetto e che da senso al tuo essere soggetto, adori il Vitello.

mmm si quasi! lo riscrivo La tecnica è il dominio del soggetto sull'oggetto.
intrinsicamente è umana, quanto umano è il trascendente che ci abita.
Il problema nasce quanto il soggetto smette di essere tale, ossia una volta eliminato il trascendente, l'epoca moderna tende a fare dell'uomo un robot, ossia un ente, come se fosse un oggetto inanimato (appunto senza anima).
Dimodo che anche il soggetto che domina un altro soggetto, è visto come tecnica.
Le bioscienze, stanno facendo passi da gigante su questo controllo del soggetto come se fosse un oggetto.
Ora questo desiderio di controllo dell'altro, si riverbera nel suo successo, come nuovo idolo.
In nome della tecnica viene non solo amputato fisicamente proprio il desiderio trascendente, ma viene anzi cercato con veemenza (ossessivamente).
Non ci si accorge che il desiderio diventa un desiderio mortale (thanatos) esattamente come lo è la corsa agli armamenti, e la necessità di usarli.
Io prego di non vivere l'età della psichiatria di massa. Esattamente come chi vive nella pace prega di non vivere negli eccidi di massa che caratterizzano ogni guerra.
Il vil denaro caro Pio, il vil denaro.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: Ipazia il 22 Aprile 2019, 23:53:04 PM
Citazione di: green demetr il 22 Aprile 2019, 22:58:34 PM

Per quanto riguarda Heideger e Severino invece la questione è meramente analitica, un semplice prender coscienza dei rapporti di forza tra uomo e il prodotto delle sue scienze.
Basterebbe pensare alla bomba atomica. O alle armi a gas. Se proprio non si riesce a capirne il mero rapporto astratto.  ::)


Forse l'analitica deve andare un tantino più a fondo delle fenomenologie negative cherry picking. Con l'atomo si fanno bombe, ma si curano malattie "incurabili". La tecnologia ha cambiato anche la pace, non solo la guerra. Il prodotto della scienza è sempre più potente, ma opera al di qua del bene e del male, che siamo noi ad aggiungere. Esso favorisce i "fascisti", ma anche gli "antifascisti" che lo sanno usare. Dice niente la guerra intorno alla gestione della rete ?

Robot un corno. Se era per voi Metafisici saremmo ancora a consumare la vita lavando gli indumenti e tessendoli a mano, portando sacchi di legna e carbone sulle spalle, zappando. Analiticamente se ne troverebbero mille altre, dalla medicina all'agricoltura, industria, mobilità, di situazioni risolte dalla tecnica per una vita più vivibile. La tecnica ha sviluppato automezzi inquinanti e biciclette sempre più tecnologiche: sta a noi decidere come muoverci. Non lo decide la Tecnica. Ma forse non siete in grado di capire il mero rapporto concreto. E questo finisce col pregiudicare anche la valutazione del rapporto astratto. Laddove scambiate per tecnica quello che è religione/ideologia. Come nell'economia capitalistica.
.

Sei marxista? Qui c'è da impazzire!

Fammi capire, siccome l'atomo cura le malattie (ma di che parli?) allora non devo vedere che hanno costruito la bomba nucleare????

Senti purtroppo il lavoro su Marx non è cosa che riesco a fare a breve, però ti prego rileggi la parte filosofica, prima di partire in quarta con la lotta di classe, e la religione come oppio per i popoli.

Altrimenti si finisce nel naive! Il problema dell'uomo è che usa l'arma atomica, invece che la sua energia pulita? pulita...vedi giappone...
Il problema è che l'uomo è cattivo? Dai sii seria. Se l'uomo può usare il suo potere, egli lo userà per certo. La storia stessa lo dimostra, il processo dialettico di predominanza della sopraffazione tra classi, lo prevederà.
La morale è l'ideologia, non è la soluzione!
La classe politica di sinistra è ormai allo sbando ovunque nel mondo.
La perenne presa in giro moraleggiante, di fronte alla totale indifferenza delle sofferenze del popolo!!! Arrivano i nazionalismi.
Cristo Santo!
Perchè l'uomo è cattivo ah ah ah!
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: baylham il 23 Aprile 2019, 15:42:28 PM
Citazione di: Pio il 23 Aprile 2019, 13:29:13 PM
Quello che va superato non è la tecnica in se ma il dominio della Tecnica sul soggetto. La Tecnica impone al soggetto la suddivisione schizzofrenica e nevrotica in categorie. La storia della Tecnica è la storia delle categorie umane. La storia della Tecnica è quindi una storia di dominio dell'uomo sull'uomo. Il dominio della Tecnica impone la prevedibilità del soggetto. Questo dominio e questa storia vanno rigettati. La Tecnica è un idolo. È come il Vitello d'oro. Se non adori Dio, che è Soggetto e che da senso al tuo essere soggetto, adori il Vitello.

Ritenevo che il linguaggio imprevedibile fosse una caratteristica dello "schizofrenico", invece riscopro che può essere una caratteristica della normalità.

Il linguaggio non è una tecnica, le parole non sono categorie?
"questo dominio e questa storia vanno rigettati" che cosa significa, c'è un modo, quindi una tecnica per farlo?

Se l'"essenza" del soggetto è effettivamente imprevedibile, di che cosa si va lamentando rispetto alla tecnica?

Non mi trattar male Pio!

poi ti risponderà lui.

Intanto ti rispondo io.

il problema è la politica, il rigetto è un atto politico.
Che la tecnica usa il bio-potere oh uomo cieco! è una politica.
Cosa pensi che sia la sociologia? Il PNL? L'uso di droghe?
vogliamo dimenticare cosa era il trattamento sanitario prima di Basaglia?
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: viator il 23 Aprile 2019, 18:06:19 PM
Salve. Scusate. Diatribe interminabili basate su affermazioni di questo tipo "....... l'uomo può benissimo mutare la storia, è nella sua possibilità".

Poichè cosa sia e come si sia svolta la storia lo si può valutare solo a posteriori, non è che per caso l'uomo, parziale protagonista della propria storia e soggetto ampiamente passivo all'interno della storia del mondo fisico, contribuendo ad esse non fa che generarle, altro che mutarle ????!!!!.

Io queste cose le chiamo delirio unilaterale di onnipotenza, mentre altri credono si tratti di discorsi ragionevoli (magari "profondi" !!) e realtà possibili. Pazzesco !!. Saluti.

La scioccheza della storia chi l'ha scritta?
Io?  ;D
Comunque il problema non è che la tecnica domina la storia, ma che domina l'oggetto di cui si occupa.

Certo la tua conclusione è comunque ancora valida, ma ha bisogno di una interpretazione più completa per essere argomentativamente efficace, che non quella "facile" (mica tanto eh, anzi tu bravo a farla) sulla storia.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Ipazia

Citazione di: green demetr il 24 Aprile 2019, 00:41:07 AM
La morale è l'ideologia, non è la soluzione!

L'etica è l'unico sapere in cui la filosofia può dire qualcosa di sensato. Più dell'astrologia, del prete e dei cenacoli iniziatici. Un filosofo della stratosfera dovrebbe conoscere la differenza tra morale e moralismo. E, seppur ispirato dal Maestro, capire che alla fine anche lui andò a parare nella morale: dei signori. L'umano non è nè cattivo, nè buono. Semplicemente è. Etica è teknè della sua migliore sopravvivenza possibile. A differenza delle sette, non ha nemmeno bisogno di una sovrastruttura ideologica bizantina che vada al di là delle regole di convivenza qui ed ora di una comunità di uguali (almeno nei diritti e doveri). La filosofia serve pure a capire dove va a parare l'ideologia. E a trarre le opportune contromisure. Come insegnano i maestri.

P.S. Questo l'ho letto anch'io  ;)
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

paul11

#44
Citazione di: viator il 23 Aprile 2019, 18:06:19 PM
Salve. Scusate. Diatribe interminabili basate su affermazioni di questo tipo "....... l'uomo può benissimo mutare la storia, è nella sua possibilità".

Poichè cosa sia e come si sia svolta la storia lo si può valutare solo a posteriori, non è che per caso l'uomo, parziale protagonista della propria storia e soggetto ampiamente passivo all'interno della storia del mondo fisico, contribuendo ad esse non fa che generarle, altro che mutarle ????!!!!.

Io queste cose le chiamo delirio unilaterale di onnipotenza, mentre altri credono si tratti di discorsi ragionevoli (magari "profondi" !!) e realtà possibili. Pazzesco !!. Saluti.
citazione di paul11
Non c'entra lo Spirito(e poi per Marx....) e il metodo dialettico è sì importante, ma non quanto il fatto che per Hegel è il pensiero che costruisce la realtà e non viceversa(come nella soggettività kantiana). Significa che operare sulla coscienza diventa fondamentale.Se la coscienza ritiene di relazionare teoria e prassi e la coscienza la ritene credibile come praticabilità, l'uomo può benissimo mutare la storia, è nella sua possibilità.
E' importante per capire molte  situazioni del mondo attuale


Se Lei Signor Viator ,avesse la compiacenza e spero in buona fede, prima di giungere  a giudizi con  aggettivi e sostantivi, di leggere attentamente  , Le rammenterei che esiste una coscienza civile, una coscienza sociale, una coscienza religiosa, una coscienza di patria, per cui umani martiri per i diritti sociali, civili, religiosi, per la patria e per valori quali la libertà   e chi per "coscienza di classe" si  attivò per la rivoluzione d' ottobre.Tutte queste persone hanno contribuito a mutare la storia.
Se Lei ha una concezione diversa della storia ...please... l'argomenti

A posteriori vinciamo tutto al lotto .

Discussioni simili (5)