I 3 Mondi di Popper: una truffa logico-filosofica

Aperto da Carlo Pierini, 23 Maggio 2019, 13:12:08 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

sgiombo

Citazione di: Carlo Pierini il 25 Maggio 2019, 23:40:52 PM
CitazioneSGIOMBO
Resta il ridicolo dei toni con i quali svillaneggi grandi  filosofi come Kant, Popper, Hume ed altri; che non é certo vietato criticare (fra l' altro lo faccio anch' io), ma é certamente ridicolo farlo con la prosopopea e la presunzione che ti caratterizzano.

CARLO
La conosci la parabola della pagliuzza e della trave? Ricordi cos'hai detto di Jung e delle mie riflessioni sugli archetipi?



Citazione
CitazioneSGIOMBO
Che dell' irrazionalismo (in generale e  jungiano in particolare) non me ne può fregare di meno.
CARLO
In venti volumi di scritti di Jung, non c'è una sola affermazione irrazionale, se per irrazionale intendi qualcosa che viola le regole della ragione. La sua è una teoria interamente fondata sull'osservazione empirica. Se vuoi sostenere il contrario, dovresti indicarmi in cosa Jung sarebbe irrazionale; e potresti cominciare da qualcuna delle numerose citazioni che ho postato in questo forum.
Al contrario di Jung, la teoria dei 3 Mondi di Popper viola gravemente la logica e la ragione, come ho mostrato nella mia sintetica critica che ho riportato sopra. Resto in attesa di una tua confutazione punto per punto di quella critica.

Certo che conosco la parabola.


Le parole con cui ho parlato di Jung non le ricordo, e ho fatto passare le prime cinque pagine di discussioni filosofiche del forum trovandovi una mezza dozzina circa di argomenti da te lanciarti che parlavano di archetipi e nei quali non sono intervenuto.
Mi sono quindi stancato di cercare oltre.
Ma posso immaginare di avere scritto che si tratta di un irrazionalista per il quale non nutro alcun interesse: non certo di "disonestà", "scopi di lucro", scopiazzature", "truffe logico - filosofiche" e così via autoridicolizzandosi.

Dalle tue citazioni si evince che le sue teorie sono "fondate" (o meglio pretendono di fondarsi) su suggestioni fantasiose del tutto, prive di alcuna dimostrazione logica né prova empirica, ovvie analogie e superficiali somiglianze presenti in vari miti più o meno antichi di civiltà da gran tempo tramontate e resoconti di sogni pretesi come "dimostrazioni" di "verità profonde" e così via immaginando a ruota libera.

A perdere tempo per confutare punto per punto le illazioni infondate che Jung trae da tutto ciò non ci penso nemmeno.

Jacopus

Che Jung non abbia detto insulsaggini è alquanto improbabile. Nessun essere umano ci riesce. E più si scrive più la probabilità aumenta. In Bertani " sulla politica della psicoanalisi nel tempo della biolitica", il melangolo, Genova, 2010, a pag. 108 viene riportata questa affermazione attribuita a Jung dai suoi studenti. Secondo Jung era un errore imperdonabile ritenere validi per tutti i risultati di una psicologia ebraica e discettera' di un inconscio ariano che dispone di un "potenziale più elevato di quello ebraico". In seguito si pentirà di queste affermazioni, buon per lui, prima della sconfitta del nazismo. Ciò non toglie che qualche stupidaggine la dice chiunque e con ciò non voglio togliere il valore di Jung come studioso della psiche, perlomeno perché al suo orientamento sono seguiti altri grandi studiosi, basti pensare per l'Italia a Luigi Zoja.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Carlo Pierini

Citazione di: Jacopus il 26 Maggio 2019, 10:04:10 AM
Che Jung non abbia detto insulsaggini è alquanto improbabile. Nessun essere umano ci riesce. E più si scrive più la probabilità aumenta. In Bertani " sulla politica della psicoanalisi nel tempo della biolitica", il melangolo, Genova, 2010, a pag. 108 viene riportata questa affermazione attribuita a Jung dai suoi studenti. Secondo Jung era un errore imperdonabile ritenere validi per tutti i risultati di una psicologia ebraica e discettera' di un inconscio ariano che dispone di un "potenziale più elevato di quello ebraico". In seguito si pentirà di queste affermazioni, buon per lui, prima della sconfitta del nazismo. Ciò non toglie che qualche stupidaggine la dice chiunque e con ciò non voglio togliere il valore di Jung come studioso della psiche, perlomeno perché al suo orientamento sono seguiti altri grandi studiosi, basti pensare per l'Italia a Luigi Zoja.
CARLO
I detrattori di Jung lo hanno accusato di tutto: di credere negli spiriti e di organizzare sedute spiritiche, di credere negli Ufo, di essere ateo, di essere un mistico della psicologia, e persino di essere un nazista. Ma sono solo dicerie infondate. La frase da te citata è stata chiarita dallo stesso Jung in un'intervista concessa nel 1949 al Bullettin of the Analytical Psychology Club of New York (pag. 255-256):

«Chiunque abbia letto uno qualsiasi dei miei libri non può avere dubbi sul fatto che io non sono mai stato filo-nazionalsocialista e tanto meno antigiudaico; non c'è citazione, traduzione o manipolazione tendenziosa di ciò che ho scritto che possa modificare la sostanza del mio punto di vista, che è lì stampato, per chiunque voglia conoscerlo. Quasi tutti questi brani sono stati in qualche misura manomessi, per malizia o per ignoranza. Prendiamo la falsificazione più importante, quella sul Saturday dell'11 giugno: "L'ebreo, che è una specie di nomade, non ha mai creato una forma propria di civiltà, e probabilmente non lo farà mai. L'inconscio ariano dispone di un potenziale più elevato di quello giudaico". Guarda caso, se lette nel loro contesto queste frasi acquistano un significato esattamente contrario a quello attribuito a esse da questi "ricercatori". Sono state prese da un articolo intitolato "Situazione attuale della psicoterapia". [...] Perché si possa giudicare il senso di queste frasi controverse, le leggerò per intero il paragrafo in cui ricorrono: 
"In virtù della loro civiltà, più del doppio antica della nostra, essi presentano una consapevolezza molto maggiore rispetto alle debolezze umane e ai lati dell'Ombra, e perciò sono sotto questo aspetto molto meno vulnerabili. Grazie all'esperienza ereditata dalla loro antichissima civiltà essi sono capaci di vivere, con piena coscienza, in benevola, amichevole e tollerante prossimità dei loro difetti, mentre noi siamo ancora troppo giovani per non nutrire qualche "illusione" su noi stessi... Il giudeo, quale appartenente a una razza che dispone di una civiltà di circa tremila anni, possiede, come il cinese colto, un più ampio spettro di consapevolezza psichica rispetto a noi. Il giudeo, che è una specie di nomade, non ha mai creato una forma propria di civiltà, e probabilmente non lo farà mai, poiché tutti gli istinti e i suoi talenti presuppongono, per potersi sviluppare, un popolo che li ospiti, dotato di un grado più o meno elevato di civiltà. La religione giudaica nel suo insieme possiede perciò – per l'esperienza che me ne sono fatta – un inconscio che si può paragonare solo con alcune riserve a quello ariano. Eccezion fatta per alcuni individui creativi, possiamo dire che il giudeo medio è già molto più consapevole e raffinato per covare ancora in sé le tensioni di un futuro non nato. L'inconscio ariano dispone di un potenziale più elevato di quello giudaico, il che costituisce al tempo stesso il vantaggio e lo svantaggio di una giovane età che non si è ancora completamente distaccata dall'elemento barbarico»

Discussioni simili (5)