Fino a quando Occidente e Metafisica?

Aperto da PhyroSphera, 09 Luglio 2021, 15:55:03 PM

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Ipazia

La verità c'è,  ma è nel divenire,  nei fatti, non nelle cose, nell'essere, su cui la veterometafisica si è rivelata fallace. Fino alla feticistica superstizione dell'Essere, più o meno Supremo.

Benedetto, di nome e di fatto, Spinoza, si illuse di risolvere la contraddizione tra l'essere e il male (morte, sofferenza, conflitto per l'esistenza, inadeguatezza,...) riesumando Parmenide in un panteismo naturalistico. Benedetta ingenuità che nella sua purezza metafisica non si rese conto che la toppa era peggio del buco.

Se ne accorsero fin troppo gli scomunicanti custodi sacerdotali della veterometafisica, ma ormai il dado era tratto e la natura prese il posto degli antichi numi, obbligando a riscrivere le tavole della legge. Con molte titubanze (giusnaturalismo) e sentieri interrotti (Heidegger), perché il divenire, ce lo insegna Eraclito, è un animale assai meno mansueto dell'essere, metafisicamente parlando. Ma si può fare.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

PhyroSphera

Citazione di: Jacopus il 09 Luglio 2021, 16:14:55 PM
Almeno da Epicuro in poi (ma per Adorno le tracce sono già presenti in Omero) il pensiero antimetafisico ha una tradizione altrettanto solida di quella metafisica, ammesso che parlare di tradizione abbia un senso. La filosofia se vuole essere viva deve confrontarsi con il mutamento e non con ciò che si pretende erroneamente immobile, visto che non sono immobili neppure le leggi fisiche.
La metafisica può aver senso solo nel contesto etico come ricerca condivisa della giustizia. Ma anche qui, fissare valori assoluti comporta sempre il rischio di schiacciare le persone reali, come spesso è accaduto nella storia, sia quando si trattava di valori metafisici spirituali (gli eretici) sia quando si trattava di valori metafisici materiali (i nemici del popolo).


In quanto contrarietà, l'antimetafisica non si limita alla non-metafisica e pretendendo di soppiantare la metafisica finisce col contrariare l'identità occidentale, che è pur sempre la nostra, perché andare oltre la mera fisicità è nella cultura e nella vita una fatale ovvietà. L'antimetafisica può essere episodica ed in tal caso può avere di volta in volta ragioni particolari ma non in quanto antimetafisiche in quanto tali. Non esiste una vera e propria tradizione antimetafisica e la tradizione metafisica, come ha mostrato anche il pragmatismo, è radicata in un bisogno.
Concretamente esistono le metafisiche ed il loro succedersi è mutamento. Benché correlata a volte o coincidente, l'etica ne resta distinta. Inoltre esiste il relativismo non solo l'assolutismo in metafisica.


MAURO PASTORE

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Citazione di: Ipazia il 09 Luglio 2021, 22:07:20 PM
La scienza è metafisica naturale.


La scienza esiste in virtù della metafisica in tal senso non ne è disgiunta.


MAURO PASTORE

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Citazione di: Kobayashi il 10 Luglio 2021, 09:11:49 AM
Ma è la filosofia a doversi occupare di etica, non la metafisica.
Quali sarebbero i fondamenti su cui la metafisica potrebbe costruire un'etica? Non certo su Dio. Ne tantomeno sulle verità sempre provvisorie della scienza.


Non è possibile costruire un'etica restando nell'ambito della fisicità. Sarebbe come stabilire le regole della boxe facendo a pugni o come tentare di far scegliere i fiori ai fiori.


MAURO PASTORE

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Citazione di: Alexander il 10 Luglio 2021, 10:35:59 AM

Il problema è che, dopo aver demolito (decostruito?) l'edificio metafisico ormai in rovina, bisognerebbe trovare il modo di costruire qualcosa di eticamente condiviso (se non è condiviso non si riesce nemmeno ad iniziare i lavori, perdendosi nella babele del soggettivismo).


Ad essere andati in rovina sono i materialismi marxiani e marxisti. (D'altronde, come ha puntualizzato D. Fusaro (nonostante suo orientamento politico), Marx fu materialista mancato. Aveva solo rovesciato lo spiritualismo hegeliano.)


MAURO PASTORE

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Citazione di: Kobayashi il 10 Luglio 2021, 10:47:51 AM
Citazione di: Ipazia il 10 Luglio 2021, 10:01:06 AM
L'etica è metafisica del comportamento umano. Filosofia e metafisica sono la stessa cosa. Oppure bisognerebbe cominciare a discutere su cosa divergono. Qualsiasi etica necessita di fondamenti. Che per loro natura non possono essere che metafisici, visto che la fisica (physis) non dice nulla a riguardo.

Un discorso completamente insensato.
La filosofia contemporanea si distingue dalla metafisica nella consapevolezza che la ricerca dei fondamenti (sulla natura umana, per esempio) non possa portare mai a qualcosa di assoluto, di eterno, di definitivo.


Il pensiero filosofico contemporaneo non è univoco. Il suo orizzonte è variegato.


MAURO PASTORE

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Citazione di: Kobayashi il 10 Luglio 2021, 11:01:32 AM

Se credo che l'uomo sia un animale sociale cerco di costruire un discorso che sia convincente, condivisibile, confrontandomi sia con la Tradizione che con la scienza, ma non potendo prendere come verità assoluta ne' quello che viene detto dal Dio biblico intorno all'argomento, ne' quello che mi dice l'ultima pubblicazione su primati e homo sapiens.
È il compito della filosofia.



La filosofia di per sé prescinde da società come da civiltà o da altro di analogo. Deve essere ricerca disinteressata.


MAURO PASTORE

PhyroSphera

Citazione di: Jacopus il 10 Luglio 2021, 11:32:16 AM

Inoltre la scienza, nel campo fisico, quello che viene definito in Anglia "hard sciences", ha raggiunto un codice valido anche se ovviamente contestabile. La filosofia può dire qualcosa in questo settore come spazio metacritico, ovvero come riflessione critica sul metodo (che è già critico) scientifico. Però, pensandoci bene, è come criticare un frigorifero perché mantiene il cibo fresco.



L'esempio non calza perché va tenuto distinto il sapere scientifico da quello tecnico. Una cosa è la coerenza del dato scientifico, altra ne è la efficienza tecnica.


MAURO PASTORE

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Citazione di: Ipazia il 10 Luglio 2021, 14:52:33 PM

Il fondamento della metafisica moderna è, testualmente, "la consapevolezza che la ricerca dei fondamenti (sulla natura umana, per esempio) non possa portare mai a qualcosa di assoluto, di eterno, di definitivo".

Mi pare molto sensato e decisamente più sensato della veterometafisica dei fondamenti assoluti ed eterni, perennemente bisticcianti con la realtà.

Il che non esclude che vi siano fondamenti (ed elementi della natura umana) più costanti di altri nel fluire del tempo.


Per un periodo la metafisica fu soggetta ad assolutizzazioni, irrigidimenti per così dire alieni dalla logica del divenire. Ma non ne fu tutta, non nelle massime espressioni singole. Inoltre gli Antichi non ebbero proprio il tempo di sbagliare a riguardo ma vennero travisati, in molti attribuendo essi mentalità successive. Non esiste in Platone una specifica forma metafisica ed in Aristotele ne manca il formato culturale dato che sua espressione poi ritenuta fondante, "Metafisica", era invece da intendersi solamente così: "dopo la fisica".


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Citazione di: iano il 10 Luglio 2021, 15:40:50 PM
A me sembra che la cosiddetta fisica non possa non accorgersi di essere piena zeppa di metafisica non appena solleva la testa dalla sua prassi consolidata.
In effetti a me pare che la metafisica sia un prodotto, desiderato o meno, dell'uso della coscienza, che in se' non è necessaria nel determinare la prassi secondo la quale ci rapportiamo con la realtà.
Dalla prassi  possiamo trarre una teoria come cosa non certo superflua, ma neanche necessaria. La teoria è gia' metafisica, ma correntemente la intendiamo ancora come fisica.




La fisica scientifica rivela ad attenta analisi di provenire da una metafisica (filosofica).
La metafisica ha per principale referente diretto la coscienza ma indirettamente è riferibile all'inconscio (esempio chiaro in Plotino).
Resta che interpretare la scienza accade anche con teorie scientifiche che in sé già constano.


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Citazione di: iano il 10 Luglio 2021, 15:40:50 PM

La scienza è il nostro agire secondo coscienza, ma l'azione in se' non richiede coscienza.
Il suo uso, e quindi la scienza, non è perciò separabile da un etica.



Per prudenza o necessità non sarebbe separabile da una etica ma può accaderne ed allora bisognerebbe congiungerla.


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Citazione di: Ipazia il 11 Luglio 2021, 09:18:12 AM

È vero che si sarebbe potuto fare la stessa cosa senza scomodare l'iperuranio, ma sarebbe stato ugualmente un metapolpettone geometrico. Le cui formule e regole, a differenza dell'iperuranio platonico e delle narrazioni religiose, non sono arbitrarie, ma necessarie per la realizzazione di opere materiali a regola d'arte.


Eppure l'iperuranio è solo una innocente nozione cosmologica ((checché ne dica Galimberti)).


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#27
Citazione di: niko il 11 Luglio 2021, 11:16:40 AM
E' l unita" stessa del divenire a sconfessare la verita' della metafisica, credo quindi che sia responsabilita' dei singoli ripensare la tradizione come tradimento.


Nel mondo reale non c'è una tradizione in generale cosi' come non c'è un'idea della tradizione, c'e' la realta' e la condizione umana della coesistenza e della discendenza, e il modo in cui esse si incrociano: ad esempio nasciamo da uomo e da donna, quindi la discendenza stessa è coesistente, e multicausale.


Questa unità del divenire che tu dici fu il racconto del "grande fiume" dell'essere, roba da culto della Grande Madre, non da filosofia.
Non c'è una tradizione in generale ma tradizione generica, non quale unità assoluta, ve ne è. Costruire idee sulla tradizione è possibile e necessario. Indubbiamente l'Occidente è vasto e non bastano neppure gli "incroci" ma resta un darsi di tradizioni occidentali secondo peculiarità singola ovvero occidentale.
L'umano è anche animale metafisico e questa espressione dell'Occidente non va negata all'Occidente.

MAURO PASTORE

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Citazione di: PhyroSphera il 11 Luglio 2021, 15:16:17 PM
ma non in quanto antimetafisiche in quanto tali.



O meglio: ma non antimetafisiche in quanto tali.


MAURO PASTORE

Ipazia

Citazione di: PhyroSphera il 11 Luglio 2021, 16:07:41 PM
Eppure l'iperuranio è solo una innocente nozione cosmologica ((checché ne dica Galimberti)).
Innocente mica tanto visto che attraverso Plotino ha alimentato una delle religioni più importanti ancora attiva. Dalle forme ideali allo Spirito ideale il passo fu breve e sicuro. Molto occidentale, certamente.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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