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Eudaimonia

Aperto da Jacopus, 10 Settembre 2021, 10:01:56 AM

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Jacopus

Breve divvertissement sul termine Eudaimonia, che significa ricerca del bene, del bello, e in senso più esteso della giustizia etica e morale. L'aspetto etimologico singolare è il seguente: la parola è composta da Eu (buono-bello) e da Daimon, (demone-sorte-destino). La lingua greca, e quindi la cultura greca classica sembra dirci che c'è una sorte, un destino che in qualche modo, come ogni destino, non è controllabile dal singolo. E questa "visione del mondo" è replicata dal concetto di Ananke, ovvero del super-Dio astratto, cui devono piegarsi anche gli Dei dell'Olimpo. 

Eppure, allo stesso tempo, la filosofia classica ci trasmette continuamente il bisogno da parte del singolo di cercare l'eudaimonia, di sforzarsi in un esercizio quotidiano a praticarla, come se quel destino non fosse del tutto già scritto ma che risulta, in fondo dall'interazione fra Noi e il Mondo. Una tensione resa immortale da Ulisse, l'eroe per eccellenza della narrattiva Occidentale.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

iano

#1
Del ricco significato dell'eu greco a noi è rimasto solo un "riflesso condizionato" , per cui ciò che è bello non può che essere buono.
Ma ciò è solo ridicolo se manca la riflessione contraria, per cui ciò che è buono non può che apparire bello.
L'eclettico daimon intanto si è ridotto al diavolo.
Diciamo che seppure il distino è scritto a noi rimane comunque di portarlo a termine decidendo se , facendo una bella o una pessima figura.
Se siamo eticamente dispensati, non lo siamo esteticamente e nella misura in cui etica ed estetica si confondono nell'eu greco presentarsi bene al mondo non è comunque poco.
Il destino può ben servire a giustificare l'efferatezza degli Achei, ma gli eroi erano belli da una parte e dall'altra delle mura di Troia, e ciò dipendeva solo da loro.
Se c'è un destino c'è anche modo e modo di condurlo , che a volte merita di essere cantato.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''