"L’essere è, e il non essere non è"

Aperto da Eutidemo, 02 Marzo 2020, 16:08:23 PM

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Eutidemo

Ciao Ipazia
Guarda che come risulta dalla sua stessa etimologia, il termine "onto-<logico>" significa "esame <logico> dell'essere".
Ed invero, a parte la "logica speculativa" di Hans-Friedrich Fulda, anche nella "filosofia analitica", per stabilire i criteri di "esistenza" di determinate "entità" si fa uso del cosidetto "linguaggio formale"; che, come ben sai, costituisce la "quintessenza" della logica.
Ed infatti, quanto a confondere una proposizione ontologica (esistenza) con una proposizione logica (identità), se io affermassi che il mio gatto esiste e non esiste nel stesso tempo, direi un grossa castroneria; con buona pace di  Schrödinger, il cui paradosso, però, se correttamente interpretato, non c'entra assolutamente niente con il nostro discorso!
Quanto al fatto che la metafisica se ne faccia un baffo della "vera metafisica" del Sig. Hans-Friedrich Fulda, questo è possibilissimo; come pure è possibile che a maggior ragione se ne faccia un baffo anche della mia e della tua.
Come, infatti, scriveva Virgilio nel Libro secondo della sua Georgica:"Felix qui potuit rerum cognoscere causam"

Un saluto!

paul11

 Sugli ultimi interventi riguardo all'essere, ontologico, gnoseologico, semantico, e il punto di vista indiano suggerirei il sinolo aristotelico che differenzia i concetti di forma, sostanza ed essenza, per poi unirli e costruire la relazione fra eterno e divenire, fra ciò che è e ciò che diviene altro da sé,compreso potenza e atto

Ipazia

Cucù  8) : da qualche tempo, anche in metafisica non proprio d'antan, i ta onta, di cui si occupa l'onto-logia sono gli esist-enti, per i quali il minimo di dignità metafisica richiesta é una rigorosa definizione del loro campo di esistenza.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Ipazia

Citazione di: paul11 il 07 Marzo 2020, 13:34:42 PM
Sugli ultimi interventi riguardo all'essere, ontologico, gnoseologico, semantico, e il punto di vista indiano suggerirei il sinolo aristotelico che differenzia i concetti di forma, sostanza ed essenza, per poi unirli e costruire la relazione fra eterno e divenire, fra ciò che è e ciò che diviene altro da sé,compreso potenza e atto

Di che sostanza o essenza é costituito il sinolo Paperino ?
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

paul11

Walt Disney, carta e matita e ...un pò d'Ipazia

Ipazia

Dopo Lavoisier parlare di sostanza aristotelica é come costringere la filosofia ad imboccare l'autostrada col calesse. Almeno questo risparmiamoglielo alla sua veneranda età.

Sulla sub-stantia qualche passo avanti si è fatto dai  tempi aristotelici e non c'è più partita possibile.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Ipazia

Citazione di: baylham il 06 Marzo 2020, 14:51:23 PM
Se l'Essere è il comune denominatore di ogni ente, che cosa è ciò che differenzia un ente dall'altro?

Ma ancora più difficile: cosa accomuna un ente all'altro (il fatidico A=A  ;) ) ?
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

baylham

Citazione di: Eutidemo il 07 Marzo 2020, 06:06:07 AM
Ciao Baylham.
La tua è una domanda molto appropriata: "Se l'Essere è il comune denominatore di ogni ente, che cosa è ciò che differenzia un ente dall'altro?"
Ciò che differenzia un ente dall'altro è il suo specifico e sempre diverso "predicato nominale": essere un topo, essere un gatto, essere un cane. Congiungendo i due termini, si ha, per "genere prossimo e differenza specifica", quello che possiamo definire l'"esistere" provvisorio di ogni "ente determinato" (o "fenomeno" che dir si voglia).
In altre parole, "ogni ente" ha come sostrato l'"essere", ma "nessun ente" corrisponde all'"essere"!
In un certo senso, è un po' come accade con i numeri: "ogni numero" contiene l'"1", ma (a parte lo stesso 1), "nessun numero" corrisponde ad "1".

Un saluto!

La mia tesi è questa: l'esistenza è una proprietà degli enti, la loro differenza dal nulla, ma l'insieme degli enti, (l'essere, il tutto, l'uno, dio) non esiste, altrimenti sarebbe un elemento di sé stesso. Che l'insieme degli enti sia un elemento di sé stesso dà luogo a relazioni paradossali, assurde, il caso contrario invece spiega bene la condizione esistenziale dell'uomo.

In breve: nessun ente corrisponde all'essere, che non è un ente e quindi non esiste.

bobmax

Citazione di: Ipazia il 07 Marzo 2020, 16:33:30 PM
Citazione di: baylham il 06 Marzo 2020, 14:51:23 PM
Se l'Essere è il comune denominatore di ogni ente, che cosa è ciò che differenzia un ente dall'altro?

Ma ancora più difficile: cosa accomuna un ente all'altro (il fatidico A=A  ;) ) ?
In effetti, nel nostro inoltrarci nel mondo il due viene prima dell'uno.

Perché all'inizio non può che esservi l'indeterminato. A cui è seguita una scissione, che ha comportato la nascita del determinato. Che era tale, solo in quanto distinto dal resto. E così comparve il cielo, separato dalla terra, che a sua volta si separava dalle acque e così via...
Ma non ve n'era "uno", così come non vi erano i molti.

Solo quando la determinazione mostrò delle similitudini tra determinati, ecco che nacquero i molti. La similitudine generò il due, che so, due alberi simili.
E una volta nato il due, ecco l'uno! Uno di questi due.
Ma senza il due... nessun uno.

Erroneamente, ci siamo invece convinti che l'uno fosse all'origine del nostro inoltrarci nel mondo, mentre ne è stato solo una conseguenza...

E così abbiamo stabilito come l'A=A fosse "verità" assoluta. Mentre è solo uno strumento, utile, indispensabile, ma che non è la Verità.

****
Approfitto Ipazia per fare a te, e a tutte le donne, i miei migliori auguri. Senza di voi la vita non avrebbe davvero alcun senso.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Ringrazio per gli auguri, ma non credo che il senso della vita stia nel dimorfismo sessuale umano, ma nella vita tal quale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Salve Ipazia. Citando bobmax, della cui involuta cripticità non ho mai capito quasi nulla : XXXXX"..............donne, i miei migliori auguri. Senza di voi la vita non avrebbe davvero alcun senso."XXXXX.

...........questa volta capisco che egli è d'accordo con me che, non molto tempo fa, rispondevo a qualcuno che il senso dell'esistenza umana dovesse essere VIVERE e RIPRODURSI. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

bobmax

Citazione di: Ipazia il 08 Marzo 2020, 19:33:51 PM
Ringrazio per gli auguri, ma non credo che il senso della vita stia nel dimorfismo sessuale umano, ma nella vita tal quale.

Non è la differenza in sé. Neppure l'attrazione. E nemmeno ciò che troppo spesso chiamiamo superficialmente "amore", mentre è solo appropriazione.

È invece la mancanza, sempre presente anche nell'estrema vicinanza. È la promessa di una impossibile totale felicità, a donare senso alla vita attraverso la donna.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Citazione di: bobmax il 08 Marzo 2020, 23:04:57 PM
Citazione di: Ipazia il 08 Marzo 2020, 19:33:51 PM
Ringrazio per gli auguri, ma non credo che il senso della vita stia nel dimorfismo sessuale umano, ma nella vita tal quale.

Non è la differenza in sé. Neppure l'attrazione. E nemmeno ciò che troppo spesso chiamiamo superficialmente "amore", mentre è solo appropriazione.

È invece la mancanza, sempre presente anche nell'estrema vicinanza. È la promessa di una impossibile totale felicità, a donare senso alla vita attraverso la donna.

Tornando al tema si potrebbe dire: il non essere che è  :D

La vita è vivere e riprodursi, certamente, ma il sale di tutto ciò sta nei conflitti e loro sintesi che continuamente si generano aguzzando l'igegno di chi, antinichilisticamente, della vita fa un valore.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

Citazione di: Ipazia il 07 Marzo 2020, 15:24:25 PM
Cucù  8) : da qualche tempo, anche in metafisica non proprio d'antan, i ta onta, di cui si occupa l'onto-logia sono gli esist-enti, per i quali il minimo di dignità metafisica richiesta é una rigorosa definizione del loro campo di esistenza.
"Essere" ed "esistere" sono due cose diverse; altrimenti perchè inventarsi due parole differenti, come nel caso delle "pere" e delle "mele"?
Non lo senti che hanno un sapore diverso?

bobmax

Citazione di: Ipazia il 07 Marzo 2020, 15:24:25 PM
Cucù  8) : da qualche tempo, anche in metafisica non proprio d'antan, i ta onta, di cui si occupa l'onto-logia sono gli esist-enti, per i quali il minimo di dignità metafisica richiesta é una rigorosa definizione del loro campo di esistenza.

Infatti l'ontologia nasce dalla volontà di dominio sull'oggetto.
Per cui pone l'Essere "dopo" l'ente.

Diversa è la periecontologia di Jaspers, per la quale l'Essere "passa per primo" e dona ad ogni ente significato senza a sua volta ridursi a oggetto.

Con l'ontologia si perde inevitabilmente il senso dell'Essere, della sua nullità, in quanto non c'è. Perché è!

L'ontologia in sostanza manifesta la mancanza della fede nella Verità.


Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

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