Essere filosofo: che cosa significa?

Aperto da Aspirante Filosofo58, 20 Aprile 2023, 12:29:24 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Aspirante Filosofo58

Secondo voi cosa significa essere filosofo? Essere laureato in filosofia? Essere curiosi e non accontentarsi della prima risposta che arriva? O cos'altro? 
Io non sono laureato in filosofia e temo di non diventarlo mai; tuttavia, da sempre sono curioso, voglio conoscere per capire. Forse ciò non è sufficiente per essere considerato filosofo, perciò mi ritengo Aspirante. 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Alberto Knox

bhè magari non diventerai mai un filosofo come non lo diventerò mai io,  ma puoi sempre essere un libero ricercatore , avere una propia cultura e concentrare le energie in qualcosa di specifico. Ci sono i filosofi di professione e poi ci sono gli apprendisti di professione, noi siamo la seconda categoria ;)
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

iano

#2
Al centro c'è la capacità di pensare, (e il piacere di farlo), che può essere indirizzata o lasciata libera di esprimersi, il che equivale, nel secondo caso, ancora ad un condizionamento, ma di origine casuale, non accademicamente predeterminato, sebbene anche in ambito accademico vi siano vari indirizzi, ma in numero limitato rispetto ad un condizionamento non predefinito; un pensiero quindi meno direttamente vincolato alla sua storia.
Un pensiero di ''minor valore'' se volgiamo, ma più libero.
Io sono tendenzialmente allergico ai condizionamenti, ma non mi illudo di esserne esente, tendendo più che altro ad assumere posizioni volutamente eccentriche, attribuendo alla diversità un valore in sè.
Mi piace possedere idee, ma non esserne posseduto.
Sono consapevole che ciò che penso e sono deriva potenzialmente dal caso,  ma in quanto individuo che quel caso ha prodotto, sento il dovere di portare avanti le mie idee, come dovere appunto dell'individuo che si comporta come tale nel comporre la diversità, svolgendo in tal modo la sua funzione.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Pensarbene

La laurea in filosofia significa qualcosa ma non certo la "Competenza" con la C maiuscola.
Chiacchierare di filosofia su un forum, è piacevole e utile culturalmente.
Questo è vero anche per le altre scienze e temi vari,io non ho lauree ma non me ne preoccupo,evito competizioni in cui non sono competente,mi piace leggere i thread che mi interessano senza necessariamente partecipare a tutti.
Quando partecipo non mi preoccupo di piacere o compiacere,mi interessa discutere e costruire qualcosa insieme.
La filosofia,forse,in questo senso offre più possibilità che la fisica o l'astronomia,
evitando però le classiche "masturbazioni mentali".
D'altra parte,molti passaggi di filosofi doc e tesi di laurea relative, sono dei mattoni della mad....a,  tormentati e tormentosi ricercatori dell' Ago....gnato....Ago in un pagliaio!



atomista non pentito

Personalmente mi sento solo un "curioso".

Ipazia

#5
Come da etimo, essere filosofo significa amante del sapere. Amore, la cui pratica rifugge da soluzioni preconfezionate, dogmi, norme prestabilite, cercando di comprenderne le cause, rispetto alla quale poi prendere una propria posizione, pubblica e privata, coerente con il risultato dell'indagine svolta. E' filosofo chi non si accontenta di verità a priori, ma ricerca coi propri mezzi le verità a posteriori, dopo averne individuato le cause. Tale percorso conduce alla libertà di pensiero.

L'operazione è agevolata, fino a renderla necessaria, dalla conoscenza di chi ha esercitato la funzione filosofica prima di noi. Data l'abbondanza di fonti, il filosofo diventa uno specialista di storia della filosofia. E vi sono corsi di studio per poterlo fare, essendone riconosciuti anche professionalmente.

La definizione di filosofo ha le stesse ambiguità di quelle di scienziato o olimpionico. Fu Einstein, mi pare, a dire che è scienziato solo chi ha fatto una scoperta. Olimpionico non è chi partecipa, ma vince medaglie alle olimpiadi. Usando lo stesso criterio il titolo di filosofo spetterebbe solo a che ha innovato la storia della filosofia con prospettive filosofiche inedite, restringendo così di molto chi legittimamente può definirsi tale. Per tale motivo, come per scienziati e olimpionici, la formazione e preparazione "atletica" sono obbligate.

Chi non è "scienziato" può comunque fregiarsi del titolo di "ricercatore", avendone le competenze. E così, nella filosofia, essere ricercatori, con gradi diversi di competenza, è alla portata di tutti coloro che "amano il sapere".

Un'altra più casereccia declinazione del "filosofo", è l'attitudine ad affrontare la vita con atteggiamento filosofico, ovvero veridico e ponderato, che è l'essenza stessa della questione, come affermato ad inizio post. Attitudine compatibile con la definizione di aspirante filosofo. Che, con adeguato percorso di studi e propria predisposizione al filosofare, diventerà prima o poi filosofo praticante, e magari, se inventerà qualcosa, maestro.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

bobmax

Filosofo è chiunque ha amore per la Verità.
L'appellativo di "filosofo" non dipende perciò da alcun titolo di studio, perché filosofo può benissimo essere anche un analfabeta.
Ciò che conta è l'apertura al Vero.

A volte si ritiene di aspirare ad essere filosofi. Mentre è impossibile "aspirare" alla filosofia, perché o si è filosofi o non lo si è.
Ed esserlo, è una scelta netta.

Capita invece di credere di aspirare a diventare filosofi, ma in realtà si aspira ad una soddisfacente dogmatica.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

egodistopico

Magari si è filosofi senza saperlo. Nietzsche quando scrisse Nascita della tragedia non era laureato in filosofia, non penso volesse scrivere di filosofia, né che si ritenesse filosofo. In passato la parola stessa filosofo non aveva lo stesso significato che gli attribuiamo noi oggi, alla filosofia appartenevano tutte le discipline che poi man mano sono diventate scienze proprie, a cominciare dalla medicina, la politica, etc etc etc. Platone, per esempio, si considerava filosofo, ma non alla maniera che intendiamo noi oggi. Alcuni anni fa Cacciari scrisse su L'Espresso che non basta una laurea in filosofia per essere filosofo. Cioè, magari si è filosofi senza saperlo, oppure si pensa di esserlo e invece non lo si è : )

Ipazia

Citazione di: bobmax il 20 Aprile 2023, 17:13:38 PMFilosofo è chiunque ha amore per la Verità.
L'appellativo di "filosofo" non dipende perciò da alcun titolo di studio, perché filosofo può benissimo essere anche un analfabeta.
Ciò che conta è l'apertura al Vero.

A volte si ritiene di aspirare ad essere filosofi. Mentre è impossibile "aspirare" alla filosofia, perché o si è filosofi o non lo si è.
Ed esserlo, è una scelta netta.

Capita invece di credere di aspirare a diventare filosofi, ma in realtà si aspira ad una soddisfacente dogmatica.

Sì è vero. Il mio primo maestro di filosofia fu mio padre che aveva fatto la quinta elementare. Però aveva ottime capacità logiche ed un fiuto istintivo per la falsità, che credo sia lo stigma inconfondibile del filosofo nella carne. Oltre che nello spirito.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Claudia K

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 20 Aprile 2023, 12:29:24 PMSecondo voi cosa significa essere filosofo?
Anzitutto avere l'Intelligenza di saper ridere di se stessi. 

Avere il massimo rispetto dell'umano cammino del Sapere e Pensare. 

Non illudersi MAI E POI MAI di essere i detentori di una <verità> , e - chiudendo il cerchio - saperci ridere di gusto se ci venisse la tentazione di illudercene, magari vergognandoci il giusto. 

Aspirante Filosofo58

Grazie per le risposte, riassumendo le quali, mi rimandano a mia nonna materna, con titolo di studio terza elementare, ma con una saggezza che i grandi della terra: o non hanno mai avuto, oppure l'hanno persa divenuti grandi.
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Discussioni simili (5)