esperimento mentale: dove(e quando) scorre il tempo?

Aperto da pepe98, 02 Giugno 2017, 15:58:21 PM

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Apeiron

Volevo solo fare una critica sia al principio secondo il quale "se la molteplicità è illusoria tutto è uno" sia all'idea secondo cui "ogni istante di tempo è reale". Ossia contrasto l'idea che il tempo possa essere realmente diviso in "istanti", come un film è diviso in fotogrammi. Quest'idea secondo me ci viene perchè vediamo il mondo come "composto di cose" che "si generano e si distruggono". Ma se vediamo il mondo non più come composto di "cose" allora tutti questi problemi si "dissolvono". Nulla si genera, nulla si distrugge, nulla evolve. Se non ci sono cose non ha più senso parlare di "cambiamento", perchè niente muta.

In ogni caso se la realtà degli istanti di tempo è illusoria, se il tempo non è diviso in "fotogrammi" allora l'idea stessa di "una macchina del tempo" è inonsistente.

P.S. Trovo interessante questa idea, ma non la appoggio completamente nemmeno io...
"[C]hi non pensa di trovarsi nell'indigenza non può desiderare quello di cui non pensa di aver bisogno" (Diotima - Simposio, Platone)

sgiombo

Citazione di: Apeiron il 23 Luglio 2017, 15:39:12 PM
Volevo solo fare una critica sia al principio secondo il quale "se la molteplicità è illusoria tutto è uno" sia all'idea secondo cui "ogni istante di tempo è reale". Ossia contrasto l'idea che il tempo possa essere realmente diviso in "istanti", come un film è diviso in fotogrammi. Quest'idea secondo me ci viene perchè vediamo il mondo come "composto di cose" che "si generano e si distruggono". Ma se vediamo il mondo non più come composto di "cose" allora tutti questi problemi si "dissolvono". Nulla si genera, nulla si distrugge, nulla evolve. Se non ci sono cose non ha più senso parlare di "cambiamento", perchè niente muta.

In ogni caso se la realtà degli istanti di tempo è illusoria, se il tempo non è diviso in "fotogrammi" allora l'idea stessa di "una macchina del tempo" è inonsistente.

P.S. Trovo interessante questa idea, ma non la appoggio completamente nemmeno io...
CitazioneMa anche se consideriamo nel mondo non le cose bensì gli eventi nel loro mutare (se quanto "ci dice" la memoria è vero), il tempo comunque ne é un aspetto (è un aspetto di questo mutamento).
 
Se si ammette (senza poterlo dimostrare) che la memoria è veritiera (salvo errori in linea di principio riconoscibili e superabili), allora non è affatto vero che "Nulla si genera, nulla si distrugge, nulla evolve", bensì è vero il contrario.
E se non lo si ammette comunque nulla dimostra che "Nulla si genera, nulla si distrugge, nulla evolve", ma l' ipotesi "fissista" e l' ipotesi "mutevolista" circa la realtà sono altrettanto pensabili (non contraddittoriamente, sensatamente) accadere realmente e parimenti non accadere realmente: cioè sono altrettanto plausibilmente ipotizzabili e indimostrabili essere vere (e pure essere false).
 
 
Se il tempo non è costituito dal succedersi di istanti (ciascuno dei quali in linea di principio considerabile da parte del pensiero come "un fotogramma", isolatamente, distintamente, astrattamente dai precedenti e dai successivi, allora il tempo stesso non esiste (non "scorre"), ma si dà unicamente un eterno, immutabile presente.

Apeiron

Citazione di: sgiombo il 23 Luglio 2017, 20:47:16 PM
Citazione di: Apeiron il 23 Luglio 2017, 15:39:12 PMVolevo solo fare una critica sia al principio secondo il quale "se la molteplicità è illusoria tutto è uno" sia all'idea secondo cui "ogni istante di tempo è reale". Ossia contrasto l'idea che il tempo possa essere realmente diviso in "istanti", come un film è diviso in fotogrammi. Quest'idea secondo me ci viene perchè vediamo il mondo come "composto di cose" che "si generano e si distruggono". Ma se vediamo il mondo non più come composto di "cose" allora tutti questi problemi si "dissolvono". Nulla si genera, nulla si distrugge, nulla evolve. Se non ci sono cose non ha più senso parlare di "cambiamento", perchè niente muta. In ogni caso se la realtà degli istanti di tempo è illusoria, se il tempo non è diviso in "fotogrammi" allora l'idea stessa di "una macchina del tempo" è inonsistente. P.S. Trovo interessante questa idea, ma non la appoggio completamente nemmeno io...
CitazioneMa anche se consideriamo nel mondo non le cose bensì gli eventi nel loro mutare (se quanto "ci dice" la memoria è vero), il tempo comunque ne é un aspetto (è un aspetto di questo mutamento).  Se si ammette (senza poterlo dimostrare) che la memoria è veritiera (salvo errori in linea di principio riconoscibili e superabili), allora non è affatto vero che "Nulla si genera, nulla si distrugge, nulla evolve", bensì è vero il contrario. E se non lo si ammette comunque nulla dimostra che "Nulla si genera, nulla si distrugge, nulla evolve", ma l' ipotesi "fissista" e l' ipotesi "mutevolista" circa la realtà sono altrettanto pensabili (non contraddittoriamente, sensatamente) accadere realmente e parimenti non accadere realmente: cioè sono altrettanto plausibilmente ipotizzabili e indimostrabili essere vere (e pure essere false).   Se il tempo non è costituito dal succedersi di istanti (ciascuno dei quali in linea di principio considerabile da parte del pensiero come "un fotogramma", isolatamente, distintamente, astrattamente dai precedenti e dai successivi, allora il tempo stesso non esiste (non "scorre"), ma si dà unicamente un eterno, immutabile presente.

Più o meno concordo con te! Il "flusso del tempo" stesso d'altronde è percepito come un cambiamento da un momento all'altro, quindi è relativo alle cose. D'altronde: se "niente si crea, niente di distrugge" allora anche il flusso del tempo è illusorio perchè ovviamente il susseguirsi dei mutamenti non è altro che un continuo creare-esperire-distruggere. "Nessun mutamento=nessun flusso del tempo" ma non è nemmeno l'assenza del tempo com'è comunemente intesa, ossia di una "cosa" "bloccata". Lo stato in questione è indescrivibile perchè è aldilà di concetti e linguaggio (la mente concettuale necessita di "cose").
"[C]hi non pensa di trovarsi nell'indigenza non può desiderare quello di cui non pensa di aver bisogno" (Diotima - Simposio, Platone)

pepe98

Apeiron: infatti io chiamo l'esistenza nella sua totalità "soprarazionale", anziché razionale, poiché ogni definizione per descriverla è funzionare solo alla comunicazione.

pepe98

Ho sbagliato il topic in cui postare la risposta

pepe98

Sgiombo: La mia domanda non è "la memoria ci presenta fatti realmente successi?": ammettiamo pure, per ora, che la memoria non inganni in tal modo. Ma rimarrebbe un'altra domanda lecita: gli eventi presenti nella memoria, hanno smesso di accadere? Se la risposta è affermativa esiste il mutamento. Ma la risposta può anche essere negativa(il mutamento non è empiricamente constatabile, se empiricamente constatabile è solo la presenza di eventi ordinati nella memoria): in tal caso ogni cosa che accade ora continuerà ad accadere(ed è sempre accaduta). La parola "ora" viene ad assumere un significato relativo, esattamente come per lo spazio il significato di "qui"

pepe98

Apeiron: uso la metafora dei fotogrammi come esempio per intenderci. È chiaro che non suddivido l'esistenza in fotogrammi(cosa che andrebbe contro il mio principio di unità), ma il problema rimane comunque, poiché in ció che chiamiamo istante di tempo (o "fotogramma") c'è l'essenza del fenomeno.

sgiombo

Citazione di: pepe98 il 27 Luglio 2017, 16:47:31 PM
Sgiombo: La mia domanda non è "la memoria ci presenta fatti realmente successi?": ammettiamo pure, per ora, che la memoria non inganni in tal modo. Ma rimarrebbe un'altra domanda lecita: gli eventi presenti nella memoria, hanno smesso di accadere? Se la risposta è affermativa esiste il mutamento. Ma la risposta può anche essere negativa(il mutamento non è empiricamente constatabile, se empiricamente constatabile è solo la presenza di eventi ordinati nella memoria): in tal caso ogni cosa che accade ora continuerà ad accadere(ed è sempre accaduta). La parola "ora" viene ad assumere un significato relativo, esattamente come per lo spazio il significato di "qui"
CitazioneInfatti se la memoria non ci inganna gli eventi accaduti in passato e presenti nella memoria stessa, al presente hanno smesso di accadere, e perciò è reale il mutamento.
 
Ma se invece la memoria ci inganna non ne consegue affatto necessariamente che il mutamento (in generale) non sia reale (casomai lo sarebbe il determinato particolare mutamento testimoniato da tali determinati eventi passati erroneamente ricordati).
Men che meno ne consegue necessariamente che in tal caso ogni cosa reale (accade ora e) continuerà ad accadere, né che è sempre accaduta, essendo comunque tali fatti da te ingiustificatamente e indimostrabilmente pretesi "eterni" altrettanto del loro mutamento effettivamente ricordato - né più né meno- unicamente "testimoniati" (ma non testimoniati essere eterni bensì essere di durata temporale finita e passata) dalla memoria, e dunque essendo reali (ma di durata finita e passata) unicamente alla condizione indimostrabile della veridicità della memoria ma non affatto per questo eterni alla condizione della falsità della memoria stessa: si tratta di illazioni negate dalla memoria e inoltre del tutto arbitrarie, indimostrabili.
Della realtà del mutamento abbiamo almeno la testimonianza dubitabile della memoria, mentre della pretesa "eternità degli eventi" (ammesso e non concesso che un evento, che si svolge inevitabilmente nel tempo per definizione, possa essere sensatamente, non autocontraddittoriamente considerato eterno!) nemmeno quella.
 
La parola "ora" ha comunque un significato relativo (al passato e al futuro), esattamente come per lo spazio il significato di "qui" (relativo all' "altrove"), che la memoria sia veritiera o meno, che il mutamento sia reale o meno.

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