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Esiste il male assoluto?

Aperto da bobmax, 08 Maggio 2022, 15:36:11 PM

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niko

#30
Citazione di: Alberto Knox il 11 Maggio 2022, 22:22:28 PMSono d'accordo che il nemico è l'oblio certo. Le Religioni con le loro dottrinali aspettative di una vita dopo la morte nascono propio per far fronte a quel nemico di cui parli. Ebbene io nego che vi possa essere la possibilità di finire nell oblio o di finire nel nulla . Non si può finire nel nulla se si capisce che niente e mai nato e per cui niente può morire e già ce lo diceva la scianza molto tempo fa "l'enerigia non si crea, di conseguenza nulla si crea e nulla si tristugge, quello che avviene sono trasformazioni di stato" avete una vaga idea di cosa sia l'energia e di conseguenza la quantità di energia libera che è assolutamente necessaria affinchè un corpo si possa definire vivo? Ebbene quella quantità di energia libera è ciò che anima il corpo, è l'anima. Quella quantità di energia che anima il mio corpo ...non è mai nata...non è mai stata creata. La salvezza di conseguenza, c'è già.
E la vostra mente, se la ripulite, se la calmate, lo capiscè da sè. La mente comprende che finirà il modo mediante cui l'eterna sostanza si esprime in noi come corpo e come psiche, ma comprende altresì che la sostanza  eterna che ci costituisce non può finire. L'energia non può finire, non è nata, e non può morire.


Non c'è molto da capire, perché l'energia può esistere in molti modi che non implicano la vita, e quindi tantomeno la coscienza; e uno, pur credendo, come da catechismo della fisica, nel sacrosanto principio di conservazione dell'energia, può essere, comprensibilmente, terrorizzato di finire, dopo la morte, in uno stato in cui la "sua" energia costitutiva ok, si conserverà pure, ma si conserverà in una serie di ulteriori stati e stadi che non implicheranno più manco per niente la sua vita e tantomeno la sua coscienza, e quindi a lui non gliene "cale" niente, della "consolazione" che la sua energia quantitativamente costitutiva non andrà perduta, e la sua paura non diminuisce...

è come dirgli:

"ti puoi consolare perché il tuo corpo sarà cibo per vermi e concime dei fiori, e in generale le sue micro particelle dureranno indefinitamente"

Il continuare a sopravvivere energeticamente in altre forme, per quanto ne sappiamo attualmente, non implica la vita, né il ripetersi, né il trasformarsi della vita, quindi è l'altra faccia dell'andare, materialmente, a concimare i fiori e ad esistere in forma di particelle che dureranno fino alla fine dell'universo. Un continuare a esistere per altri, ma non più per se stessi.

Per questo dico che si affronterà l'oblio, non sappiamo se dopo la morte, a prescindere da quello che ne sa o ne può sapere la scienza, ci sarà uno stato esperibile: se la risposta sarà no, e la nostra energia si conserverà sempre e solo in uno stato non implicante la coscienza, questo varrà per noi esattamente come il gelido nulla della morte.
La cui miglior similitudine è l'oblio, il sonno senza sogni. Di cui si può imparare ad essere paghi. Amando quello che resterà di noi anche se noi non lo conosceremo.

Energeticamente presenti, ma non coscienti. Destino altamente probabile. Ma non è affatto scontato, che questa possa essere una consolazione alla paura della morte, o anche solo una rivelazione interessante per tutti, intendo per tutti quelli che la ricevono ed in essa, come da catechismo della fisica, credono.







Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Alberto Knox

Citazione di: niko il 11 Maggio 2022, 23:13:47 PMPer questo dico che si affronterà l'oblio, non sappiamo se dopo la morte, a prescindere da quello che ne sa o ne può sapere la scienza, ci sarà uno stato esperibile: se la risposta sarà no, e la nostra energia si conserverà sempre e solo in uno stato non implicante la coscienza, questo varrà per noi esattamente come il gelido nulla della morte.
La cui miglior similitudine è l'oblio, il sonno senza sogni. Di cui si può imparare ad essere paghi. Amando quello che resterà di noi anche se noi non lo conosceremo.
E' importante rendersi conto del fatto che al momento, in fisica, non sappiamo che cos'è l'energia" (Feynman).
è perchè noi non sappiamo esattamente dell energia e le sue forme che allora abbiamo  dei seri dubbi sul fatto che la nostra coscienza o almeno parte di essa sia poi costitutiva di quell energia che sopravvive dopo la morte fisica . Daltronde la scienza non è in grado di spiegare nemmeno la nascita, della vita dalla non vita. Ho letto ultimamente che su un asteroide è stata recentemente scoperta la presenza di tutte e quattro le basi nucleotidiche di cui si serve il dna, un Dna completo potremmo dire, ma sono solo mattoni. La vita viene dal cosmo , i mattoncini vengono dal cosmo, ma poi qual'è quella particolare fonte energetica che fa si che i mattoni si capiscano che si uniscano, che interagiscono, che cooperino per formare una cellula vivente? qual'è la logica che infonde l'informazione per assemblare la vita in molecole che non sono affatto vive? di sicuro veniamo da quella logica di aggregazione e quando torneremo a quella logica di aggregazione quello che succederà non lo possiamo sapere. Ma se la natura allora non è solo processi fisici ma è anche pensiero , cosa significa per la mia energia vitale tornare a quel pensiero? io non lo so, so che non è il nulla però.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

la logica di aggregazione ,o almeno parte di essa , ce la portiamo dentro,è ciò da cui veniamo,è ciò che da cui la vita viene. In noi quella logica si traduce nella quantità di energia libera che ci permette di interagire con il mondo e di agire in autonomia rispetto al mondo. è la vita coorporea che viene definita anima. E se la vita è energia e l anima è energia allora essa non è mai nata , e viene da una logica che non è mai nata, sia l'energia vita, sia l'anima , sia la logica di aggregazione sono eterni. Questa triade si racchiude in un uniica parola che è natura. Edè l'unica sostanza possibile , sostanza nel suo significato più vero , ovvero il vero essere, ciò che di esso permane al di sotto dei mutamenti accidentali e temporali la sostanza è ciò che è in virtù di se stesso e non dipende da nessun altra cosa. La sostanza per difinizione è ciò che è concepito in se e per se e non dipende da nessun altra sostanza , la sostanza è autosussistente e ciò che è causa di se stessa. E noi facciamo parte di quella natura che è l'unica sostanza possibile esistente.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

#33
Citazione di: bobmax il 11 Maggio 2022, 22:02:39 PMParmenide non aborriva il non essere.
In quanto il non essere non è.
Che vi sarebbe mai da aborrire?

Parmenide aborriva l'assurdità del pensare che l'essere possa non essere!
Pensare che l'essere non sia è un non pensiero.

L'essere è il non essere non è.

Soprattutto nell'idealismo non vi è cesura tra pensiero e realtà. La reificazione del pensiero regna sovrana con tutte le sue malignità: numi, famiglie, patrie, proprietà, scienze ("energia"). Tutto il bailamme di fantasmi che non dirimono la dialettica tra Eros e Thanatos, ma la stiracchiano all'infinito nel mondo dietro il mondo dove i mostri del pensiero si riproducono a velocità luminale.

Difficile fare una graduatoria del male laddove un assoluto ne oltrepassa un altro nel balletto perenne tra sommersi e salvati, soccombenti e (provvisoriamente) redenti. Archiviata la shoah, arriva la Bomba, l'impero guerrafondaio del Bene, il globalismo, la robottizzazione transumanante. Nel mortifero regno del non-essere dominante che si nutre di esseri umani reali.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Ipazia

Citazione di: Alberto Knox il 11 Maggio 2022, 21:43:48 PMo che invece Platone , Socrate, Plotino, Empedloche, Aristotele, Democrito,  Pascal , Cartesio,Spinoza,Cusano,Shelling ,Newton, Max Plank, Schrodinger ...sostenevano l'indissolubilità dello Spirito ad opera del tempo.

Reintroducendo surrettiziamente il non-essere camuffato da essere. Peggio la toppa del(la presa d'atto del) buco.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 12 Maggio 2022, 07:52:11 AMReintroducendo surrettiziamente il non-essere camuffato da essere. Peggio la toppa del(la presa d'atto del) buco
"Essere o non essere,questo è il problama"

Peccato che l'Amletico problema non si esaurisce affatto con l'essere o non essere . Il problema che ci interessa è se mai "che cosa essere" , "perchè essere" , è il senso  dell essere che ci preme. Ha un senso essere? il senso della tua vita sei tu che te la dai Ipazia? o il senso della tua vita ti è dato da qualcosa di molto più importante di quello che è la tua persona? Non si capisce in effetti se chi mette la toppa è colui che il senso se lo procura da sè o chi invece lo ricerca in qualcosa che va oltre se stessi. Tuttavia, o crearselo da sè o ricercarlo al di fuori di sè , penso che sia importante averlo, avere un senso , senso come signficato, senso come sensazioni interiori, senso come direzione. Ma ora tornate pure in topic, mi rendo conto di stare andando fuori tema.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

La toppa la mette chi inventa esseri immaginari con cui, tornando i.t., compie e giustifica malvagità vere:

...Tantum religio potuit suadere malorum...
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 12 Maggio 2022, 16:49:31 PM...Tantum religio potuit suadere malorum...
Anche le B.R. giustificavano il male in virtù di un idealismo , questa volta politico e non religioso
Anche la scienza può fare quel male in virtù di un presunto bene  maggiore , come la difesa militare nazionale , missili atomici, bombe nucleari, sottomarini nucleari e via dicendo.
E tutti i dittatori hanno fatto del male giustificandolo con il bene per la nazione
la schiavitù dei neri non viene dalla religione , viene dalla volontà di potenza della bestia umana
tutto questo male è stato fatto senza alcuna necessità di inventarsi esseri immaginari
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

Diciamo che la religione ha una marcia in più:

"With or without religion, good people can behave well and bad people can do evil; but for good people to do evil—that takes religion. Religion is an insult to human dignity. Without it, you would have good people doing good things and evil people doing evil things." (Steven Weinberg)

che si spiega con l'illimitatezza della malvagità sponsorizzata dai numi, quando l'immaginazione va al potere.

Oggi che la $cienza ha preso il posto della religione e lo $cienziato del prete, sta accadendo la stessa cosa con il delirio $cientista, la cui specialità teoretica è mischiare entropia e diritti umani, emozioni e quantistica, con effetti assolutamente grotteschi. Ma sempre altrettanto, e forse ancor più, malefici, sotto il mantra: "lo dice la Scienza".
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 12 Maggio 2022, 21:28:09 PMOggi che la $cienza ha preso il posto della religione e lo $cienziato del prete
queste son cose che ti stai inventando tu o che vi raccontate fra di voi . Son le multinazionali che hanno preso il potere già da molto tempo. Lo scienziato sai dove finisce se non viene finanziato dalle multinazionali o sussidi governativi? a pelare le patate!
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

la gente non crede alla scienza, la gente si inventa la scienza, e così nasce la medicina quantistica, la matrix divina e altre balle del genere. La scienza è una ricerca metodica dei fenomeni naturali , la religione è quell altare che i popoli nei secoli hanno costruito per cercare di raggiungere il divino. Ora è ben noto che l'uomo non è stato in grado di usare bene ne una ne l'altra e che entrambe hanno prodotto mali. Ma sarebbe stupido da parte tua sostenere che hanno prodotto solo male.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

PhyroSphera

Citazione di: bobmax il 08 Maggio 2022, 15:36:11 PMVi può essere cioè un male che non abbia altra motivazione che non sia il male stesso?

Esiste il puro male?

La questione è secondo me fondamentale.
Perché l'effettiva realtà del Male, quale principio ineliminabile del mondo, renderebbe vana ogni fede. Che è tale solo in quanto fede nel Bene.

Il Male, in quanto ontologico, non potrebbe infatti mai essere sconfitto.

L'eterna lotta tra il Bene e il Male sarebbe la realtà ultima.

E pure la relativizzazione del bene e del male che altro è, una volta diventata "realtá", se non l'accettazione del Male assoluto?

Il Male assoluto non deve esistere!

Ma grande è la paura di illudermi...

L'architetto che fa strage della sua famiglia, sembra davvero quel mostro che lui stesso dichiara di essere.
Ma la sua mostruosità è assoluta?
È il Male?

O là dietro vi è qualcosa che non vedo e che fa sì che quel male assoluto comunque non sia?

E Putin, mi illudo percependo sul suo volto la sofferenza di una vita tragica? È un agente del Male, senza se e senza ma, o pure lì vi è qualcos'altro?

E Lavrov, questo suo mentire senza mostrare remore, è una manifestazione del Male o vi sono altre ragioni?

E io stesso, che mi condanno giustamente all'inferno, sono espressione del Male?

L'imperativo che il Male assoluto non sia, chiede a me l'impossibile.

Il male assoluto non esiste ma esiste il male radicale. Se pensiamo il male assoluto, dobbiamo poi correggerci con la dottrina del male come privatio boni. Senza dubbio questa coglie il vero ma non anche l'utile se il male è radicale... E purtroppo viviamo in un epoca di male radicale. Kant ne mostrò in anticipo. Si tratta a mio avviso, bobmax, di convertire la riflessione in riflessione sulla radicalità del male.

MAURO PASTORE

bobmax

Citazione di: PhyroSphera il 13 Maggio 2022, 00:01:18 AMIl male assoluto non esiste ma esiste il male radicale. Se pensiamo il male assoluto, dobbiamo poi correggerci con la dottrina del male come privatio boni. Senza dubbio questa coglie il vero ma non anche l'utile se il male è radicale... E purtroppo viviamo in un epoca di male radicale. Kant ne mostrò in anticipo. Si tratta a mio avviso, bobmax, di convertire la riflessione in riflessione sulla radicalità del male.

MAURO PASTORE

Sì, la speranza è che il male possa essere solo radicale.

Una speranza che trova conferma nella sofferenza, che nasce dalla ricerca della Verità.
È la fede nella Verità a spronare a seguire le radici del male. Che avvinghiano il mio cuore.

E pure laddove le scorgo altrove, comunque mi coinvolgono, me ne sento in qualche modo responsabile. È come se fossi all'origine di tutte le cose...

Ad ogni strappo della radice, il cuore sanguina.

Ma è proprio questo dolore, a far sperare che il male assoluto non sia.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Citazione di: Alberto Knox il 12 Maggio 2022, 22:08:03 PMqueste son cose che ti stai inventando tu o che vi raccontate fra di voi . Son le multinazionali che hanno preso il potere già da molto tempo. Lo scienziato sai dove finisce se non viene finanziato dalle multinazionali o sussidi governativi? a pelare le patate!

Come il prete-prete, se il mondo dietro il mondo non avesse preso il dominio dell'animo umano millenni fa. Oggi sostituito, in aggiunta alle teocrazie ancora attive, dal prete-virologo, --economista, -psicologo, -politicante, -stratega, -influencer,...la ridda infinita di tarantole parassite che avvelenano il mondo reale a servizio dei padroni del mondo e del loro satanico sterco, alla cui seduzione, neppure i preti-preti sanno resistere.

Assoluto o radicale, specificamente antropologico, è il surplus malefico di cui ha parlato jacopus all'inizio della discussione.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

green demetr

Purtroppo il male assoluto esiste, in quanto ente come ogni buon ebreo sa.

Ma in un contesto filosofico come si colora questa sapienza?

Nella resistenza, che si fa comunità.

Quando l'uomo diventa macchina, come può convocare gli angeli?

E sopratutto quando l'uomo diventa macchina come può convocare la catena? invisa anche agli angeli!

L'uomo vive DENTRO il male assoluto, si conosce come MALE ASSOLUTO.

Così in DOSTOEVSKJI chiamato tra noi da morto fra i vivi, da VIVO tra i morti.

Non è una questione dell'ethos chiamata in causa da Ipazia nè della PHYSIS chiamata in causa da, per esempio, Alberto.

Per la filosofia il bene ed il male non esistono, se non come bene relativo o male relativo a qualcuno, qualcosa.

Qui non è un questione della storia e della psicologia come spesso richiamato da me.

E' qualcosa di immensamente più elevato.

E' l'afflato, è la forza, è l'amore.

Siamo ancora in gradi di evocarli? esiste ancora qualcosa che soffia dentro di noi?

E' questa l'etica definitiva ebraica: sei in grado di ascoltare DIO, o il male ti ha mangiato l'anima?

Finchè sei vivo, c'è speranza, quando muori, la speranza svanisce, ed entriamo nel mondo cosmologico della religioni. Che però in questa discussione non c'entrano più.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

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