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Escher e Popper.

Aperto da Carlo Pierini, 26 Maggio 2019, 01:03:40 AM

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Carlo Pierini

Popper, nella sua teoria dei 3 Mondi, per sostenere che il Mondo 2 è REALE, ha suddiviso il Mondo 1 (della materia) in Mondo 1f (fisico) e il Mondo 1m (mentale) dicendo che quest'ultimo <<...consiste nella descrizione in termini fisici della classe di tutti i processi mentali o psicologici che verranno sempre conosciuti per esperienza diretta>>, e poi conclude che <<...siccome Mondo 1f e Mondo 1m sono parti dello stesso Mondo 1 che è reale, (...) allora il Mondo 2 non sarà più epifenomenico, ma sarà un mondo REALE>>.
In altre parole, Popper rappresenta il Mondo 2 (il mentale) su un altro piano rispetto a quello del Mondo 1, ma nello stesso tempo conferisce al Mondo 2 la stessa realtà (ontologia) del Mondo 1 (POPPER-ECCLES: L'io e il suo cervello - pg. 107).

Escher ha così rappresentato questa assurdità:

https://i.postimg.cc/t4JQX94m/ESCHER-waterfall.jpg

sgiombo

Citazione di: Carlo Pierini il 26 Maggio 2019, 01:03:40 AM
Popper, nella sua teoria dei 3 Mondi, per sostenere che il Mondo 2 è REALE, ha suddiviso il Mondo 1 (della materia) in Mondo 1f (fisico) e il Mondo 1m (mentale) dicendo che quest'ultimo <<...consiste nella descrizione in termini fisici della classe di tutti i processi mentali o psicologici che verranno sempre conosciuti per esperienza diretta>>, e poi conclude che <<...siccome Mondo 1f e Mondo 1m sono parti dello stesso Mondo 1 che è reale, (...) allora il Mondo 2 non sarà più epifenomenico, ma sarà un mondo REALE>>.
In altre parole, Popper rappresenta il Mondo 2 (il mentale) su un altro piano rispetto a quello del Mondo 1, ma nello stesso tempo conferisce al Mondo 2 la stessa realtà (ontologia) del Mondo 1 (POPPER-ECCLES: L'io e il suo cervello - pg. 107).

Escher ha così rappresentato questa assurdità:

https://i.postimg.cc/t4JQX94m/ESCHER-waterfall.jpg


Se ben lo comprendo dalle tue citazioni, Popper non cade in contraddizione, ma distingue tra mondo 1m (le elaborazioni algoritmiche cerebrali, perfettamente integrate, insieme al mondo 1f, nel complessivo mondo 1 (in generale i fenomeni materiali) e mondo 2 (fenomeni mentali; e più in generale coscienza), che del mondo fenomenico materiale o mondo 1 non fa parte (non identificandosi col mondo 1m), ma invece si colloca  su un altro piano rispetto a quello del Mondo 1, essendo altrettanto reale (ontologicamente) ma ben diverso, altro.

Carlo Pierini

#2
Citazione di: sgiombo il 26 Maggio 2019, 12:50:01 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 26 Maggio 2019, 01:03:40 AM
Popper, nella sua teoria dei 3 Mondi, per sostenere che il Mondo 2 è REALE, ha suddiviso il Mondo 1 (della materia) in Mondo 1f (fisico) e il Mondo 1m (mentale) dicendo che quest'ultimo <<...consiste nella descrizione in termini fisici della classe di tutti i processi mentali o psicologici che verranno sempre conosciuti per esperienza diretta>>, e poi conclude che <<...siccome Mondo 1f e Mondo 1m sono parti dello stesso Mondo 1 che è reale, (...) allora il Mondo 2 non sarà più epifenomenico, ma sarà un mondo REALE>>.
In altre parole, Popper rappresenta il Mondo 2 (il mentale) su un altro piano rispetto a quello del Mondo 1, ma nello stesso tempo conferisce al Mondo 2 la stessa realtà (ontologia) del Mondo 1 (POPPER-ECCLES: L'io e il suo cervello - pg. 107).

Escher ha così rappresentato questa assurdità:

https://i.postimg.cc/t4JQX94m/ESCHER-waterfall.jpg

SGIOMBO
Se ben lo comprendo dalle tue citazioni, Popper non cade in contraddizione, ma distingue tra mondo 1m (le elaborazioni algoritmiche cerebrali, perfettamente integrate, insieme al mondo 1f, nel complessivo mondo 1 (in generale i fenomeni materiali) e mondo 2 (fenomeni mentali; e più in generale coscienza), che del mondo fenomenico materiale o mondo 1 non fa parte (non identificandosi col mondo 1m), ma invece si colloca su un altro piano rispetto a quello del Mondo 1, essendo altrettanto reale (ontologicamente) ma ben diverso, altro.
CARLO
Appunto, giochi di parole.
L'inganno sta proprio nell'introduzione del Mondo 1m che è nello stesso tempo Mondo 1 e Mondo 2. Ma l'identità di questi due mondi si chiama MONISMO, non dualismo. Tale inganno è perfettamente illustrato dalla seguente metafora geometrica:

http://www.incontriconlamatematica.net/images/oscar_scala.JPG?860

...nella quale due lati diversi del medesimo piano (Mondo 1f e Mondo 1m) sembrano appartenere a due piani diversi, uno superiore (Mondo 2) e l'altro inferiore (Mondo 1), mentre in realtà appartengono al medesimo piano (Mondo 1).
Il classico, astuto, "voler stare con un piede in due scarpe", ...O l'altrettanto classico "pretendere la botte piena e la moglie ubriaca", con il fine di sottrarsi sia alle critiche contro il monismo sia alle critiche contro il dualismo. A chi lo accusasse di monismo-epifenomenismo, risponderebbe: <<Non è monismo, perché la mente appartiene al Mondo 2>>; a chi, invece lo accusasse di dualismo risponderebbe: <<Non è dualismo, perché la mente trova la sua REALTA' nel Mondo 1m, cioè, nel Mondo 1>>.  In altre parole, può vendere la sua teoria sia ai monisti che ai dualisti, ma anche a chi, come Ipazia, da una parte rifiuta il dualismo perché assomiglia pericolosamente alla classica distinzione corpo-anima di "misticheggiante" memoria, e dall'altra rifiuta il monismo perché vuole spaziare con i suoi voli pindarico-filosofici senza la palla al piede del causalismo-determinismo del Mondo 1. In questo caso, niente di meglio che una filosofia "double face", un paradigma Arlecchino-Truffaldino ben corroborato da altri concetti double-face come il "trascendentale" kantiano (mezzo trascendente e mezzo immanente), o come le "proprietà emergenti" (per metà proprietà DELLA materia e per metà emergenti DALLA materia).

https://youtu.be/Td0APlhAgIg?t=4

sgiombo

Citazione di: Carlo Pierini il 26 Maggio 2019, 13:36:50 PM
Citazione di: sgiombo il 26 Maggio 2019, 12:50:01 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 26 Maggio 2019, 01:03:40 AM
Popper, nella sua teoria dei 3 Mondi, per sostenere che il Mondo 2 è REALE, ha suddiviso il Mondo 1 (della materia) in Mondo 1f (fisico) e il Mondo 1m (mentale) dicendo che quest'ultimo <<...consiste nella descrizione in termini fisici della classe di tutti i processi mentali o psicologici che verranno sempre conosciuti per esperienza diretta>>, e poi conclude che <<...siccome Mondo 1f e Mondo 1m sono parti dello stesso Mondo 1 che è reale, (...) allora il Mondo 2 non sarà più epifenomenico, ma sarà un mondo REALE>>.
In altre parole, Popper rappresenta il Mondo 2 (il mentale) su un altro piano rispetto a quello del Mondo 1, ma nello stesso tempo conferisce al Mondo 2 la stessa realtà (ontologia) del Mondo 1 (POPPER-ECCLES: L'io e il suo cervello - pg. 107).

Escher ha così rappresentato questa assurdità:

https://i.postimg.cc/t4JQX94m/ESCHER-waterfall.jpg

SGIOMBO
Se ben lo comprendo dalle tue citazioni, Popper non cade in contraddizione, ma distingue tra mondo 1m (le elaborazioni algoritmiche cerebrali, perfettamente integrate, insieme al mondo 1f, nel complessivo mondo 1 (in generale i fenomeni materiali) e mondo 2 (fenomeni mentali; e più in generale coscienza), che del mondo fenomenico materiale o mondo 1 non fa parte (non identificandosi col mondo 1m), ma invece si colloca su un altro piano rispetto a quello del Mondo 1, essendo altrettanto reale (ontologicamente) ma ben diverso, altro.
CARLO
Appunto, giochi di parole.
L'inganno sta proprio nell'introduzione del Mondo 1m che è nello stesso tempo Mondo 1 e Mondo 2. Ma l'identità di questi due mondi si chiama MONISMO, non dualismo. Tale inganno è perfettamente illustrato dalla seguente metafora geometrica:

http://www.incontriconlamatematica.net/images/oscar_scala.JPG?860

...nella quale due lati diversi del medesimo piano (Mondo 1f e Mondo 1m) sembrano appartenere a due piani diversi, uno superiore (Mondo 2) e l'altro inferiore (Mondo 1), mentre in realtà appartengono al medesimo piano (Mondo 1).
Il classico, astuto, "voler stare con un piede in due scarpe", ...O l'altrettanto classico "pretendere la botte piena e la moglie ubriaca", con il fine di sottrarsi sia alle critiche contro il monismo sia alle critiche contro il dualismo. A chi lo accusasse di monismo-epifenomenismo, risponderebbe: <<Non è monismo, perché la mente appartiene al Mondo 2>>; a chi, invece lo accusasse di dualismo risponderebbe: <<Non è dualismo, perché la mente trova la sua REALTA' nel Mondo 1m, cioè, nel Mondo 1>>.  In altre parole, può vendere la sua teoria sia ai monisti che ai dualisti, ma anche a chi, come Ipazia, da una parte rifiuta il dualismo perché assomiglia pericolosamente alla classica distinzione corpo-anima di "misticheggiante" memoria, e dall'altra rifiuta il monismo perché vuole spaziare con i suoi voli pindarico-filosofici senza la palla al piede del causalismo-determinismo del Mondo 1. In questo caso, niente di meglio che una filosofia "double face", un paradigma Arlecchino-Truffaldino ben corroborato da altri concetti double-face come il "trascendentale" kantiano (mezzo trascendente e mezzo immanente), o come le "proprietà emergenti" (per metà proprietà DELLA materia e per metà emergenti DALLA materia).

https://youtu.be/Td0APlhAgIg?t=4


Facendo forza su me stesso sopporto (non so fino a quando ci riuscirò ancora) il tuo atteggiamento scostantemente inquisitoriale ("giochi di parole", "inganni", "classico astuto voler stare con il piede in due scarpe", "pretendere la botte piena e la moglie ubriaca",  "vendita di teorie", "filosofia double face", "voli pindarico filosofici" e così via penosamente alzando il ridicolissimo dito accusatore alla maniera di Pippo che non lo sa...).

Se, come tu steso scrivi, Popper distingue il mondo 1m (quello della "mente computazionale" -ben diversa dalla mante fenomenica cosciente- che insieme al mondo 1f costituisce il mondo 1; che credo di poter identificare con quello che per me é il mondo fenomenico materiale scientificamente conoscibile in senso stretto) dal mondo 2 (che credo di poter identificare col mondo fenomenico mentale: pensieri, res cogitans, la "mente fenomenica"), allora sostiene, con perfetta, irreprensibile onestà intellettuale e in modo ben comprensibile per chiunque abbia un minimo di competenza in filosofia della mente, un dualismo.

Il mondo 1m é infatti il "mentale" inteso però, come fanno molti filosofi e scienziati cognitivi (per esempio Ray Jackenfoff) come gli aspetti computazionali - algoritmici del funzionamento cerebrale (il funzionamento del cervello come macchina di Turing) aventi corrispettivi coscienti; e non invece come questi ultimi, e cioé non il "mentale" inteso come pensiero cosciente, esperienze "interiori", res cogitans, "mente fenomenica").

Carlo Pierini

SGIOMBO
Il mondo 1m é infatti il "mentale" inteso però, come fanno molti filosofi e scienziati cognitivi (per esempio Ray Jackenfoff) come gli aspetti computazionali - algoritmici del funzionamento cerebrale (il funzionamento del cervello come macchina di Turing) aventi corrispettivi coscienti; e non invece come questi ultimi, e cioé non il "mentale" inteso come pensiero cosciente, esperienze "interiori", res cogitans, "mente fenomenica").
 
CARLO
Il cervello dell'homo sapiens è pressoché immutato dal almeno 50 mila anni, mentre la matematica è comparsa negli ultimi 3 mila anni. Quindi lasciamo perdere queste illazioni gratuite costruite ad hoc solo per rimanere abbarbicati al dogma materialista. Se il cervello fosse una calcolatrice, avrebbe dovuto essere tale già 50 mila anni fa, così come 50 mila anni fa l'uomo aveva gli stessi istinti biologici fondamentali che ha oggi. Ma non è così. La matematica è un prodotto della mente, non un istinto biologico. Anzi, è nata come "numerologia", cioè come una branca della "scienza sacra", come pratica religiosa ed era appannaggio dei soli sacerdoti. E la stessa scuola pitagorica, che fece di essa una scienza a sé, era una congregazione religiosa i cui adepti osservavano la pratica del celibato e varie ritualità di purificazione del corpo e dell'anima, proprio come i preti. Altro che Macchina di Turing.

sgiombo

Citazione di: Carlo Pierini il 26 Maggio 2019, 21:20:53 PM
SGIOMBO
Il mondo 1m é infatti il "mentale" inteso però, come fanno molti filosofi e scienziati cognitivi (per esempio Ray Jackenfoff) come gli aspetti computazionali - algoritmici del funzionamento cerebrale (il funzionamento del cervello come macchina di Turing) aventi corrispettivi coscienti; e non invece come questi ultimi, e cioé non il "mentale" inteso come pensiero cosciente, esperienze "interiori", res cogitans, "mente fenomenica").

CARLO
Il cervello dell'homo sapiens è pressoché immutato dal almeno 50 mila anni, mentre la matematica è comparsa negli ultimi 3 mila anni. Quindi lasciamo perdere queste illazioni gratuite costruite ad hoc solo per rimanere abbarbicati al dogma materialista. Se il cervello fosse una calcolatrice, avrebbe dovuto essere tale già 50 mila anni fa, così come 50 mila anni fa l'uomo aveva gli stessi istinti biologici fondamentali che ha oggi. Ma non è così. La matematica è un prodotto della mente, non un istinto biologico. Anzi, è nata come "numerologia", cioè come una branca della "scienza sacra", come pratica religiosa ed era appannaggio dei soli sacerdoti. E la stessa scuola pitagorica, che fece di essa una scienza a sé, era una congregazione religiosa i cui adepti osservavano la pratica del celibato e varie ritualità di purificazione del corpo e dell'anima, proprio come i preti. Altro che Macchina di Turing.
Citazione
"Quindi" una beata fava!

Solite "accuse" non argomentata da parte tua.

Negli ultimi 50 000 anni e più il  cervello umano non é sostanzialmente mutato.
Quel che é mutato (tantissimo quantitativamente e qualitativamente) é l' insieme delle conoscenze umane (corrispondente a- ma diverso da- - processi neurofisiologici di fatto svoltisi nei  cervelli umani e considerabili come analoghi alle elaborazioni algoritmiche operate da una macchina di Turing; che per la cronaca é un modello ideale astratto e non una concreta macchina calcolatrice), matematica e suoi stravolgimenti superstizioni e irrazionalistici compresi 

Carlo Pierini

CARLO
Il cervello dell'homo sapiens è pressoché immutato dal almeno 50 mila anni, mentre la matematica è comparsa negli ultimi 3 mila anni. Quindi lasciamo perdere queste illazioni gratuite costruite ad hoc solo per rimanere abbarbicati al dogma materialista. Se il cervello fosse una calcolatrice, avrebbe dovuto essere tale già 50 mila anni fa, così come 50 mila anni fa l'uomo aveva gli stessi istinti biologici fondamentali che ha oggi. Ma non è così. La matematica è un prodotto della mente, non un istinto biologico. Anzi, è nata come "numerologia", cioè come una branca della "scienza sacra", come pratica religiosa ed era appannaggio dei soli sacerdoti. E la stessa scuola pitagorica, che fece di essa una scienza a sé, era una congregazione religiosa i cui adepti osservavano la pratica del celibato e varie ritualità di purificazione del corpo e dell'anima, proprio come i preti. Altro che Macchina di Turing.
Citazione
Citazione"Quindi" una beata fava!

Solite "accuse" non argomentata da parte tua.

Negli ultimi 50 000 anni e più il  cervello umano non é sostanzialmente mutato.
Quel che é mutato (tantissimo quantitativamente e qualitativamente) é l' insieme delle conoscenze umane (corrispondente a- ma diverso da- - processi neurofisiologici di fatto svoltisi nei  cervelli umani e considerabili come analoghi alle elaborazioni algoritmiche operate da una macchina di Turing; che per la cronaca é un modello ideale astratto e non una concreta macchina calcolatrice), matematica e suoi stravolgimenti superstizioni e irrazionalistici compresi 
CARLO
Non hai capito: l'assunto secondo cui <<il Mondo 1m è identico al Mondo 2>> è una tesi monista che toglie ogni significato alla distinzione Mondo 1 / Mondo 2, poiché in questo modo il Mondo 2 non ha una sua propria ontologia, ma appartiene a quella del Mondo1.  E' una questione di logica pura, indipendente da qualunque elucubrazione sul cervello-computer.

sgiombo

Citazione di: Carlo Pierini il 26 Maggio 2019, 22:54:07 PM

CARLO
Non hai capito: l'assunto secondo cui <<il Mondo 1m è identico al Mondo 2>> è una tesi monista che toglie ogni significato alla distinzione Mondo 1 / Mondo 2, poiché in questo modo il Mondo 2 non ha una sua propria ontologia, ma appartiene a quella del Mondo1.  E' una questione di logica pura, indipendente da qualunque elucubrazione sul cervello-computer.

Se, come mi sembra di capire dalle tue brevi citazioni, il mondo 1m é una parte del mondo 1 (il mondo fenomenico materiale; insieme all' altra parte costituita dal mondo 1f) rappresentato dai cervelli e dai loro funzionamenti analoghi per certi aspetti a computazioni algoritmiche, e invece il mondo 2 é tutt' altro che materia, é la mente cosciente (compresi i pensieri; fenomenici ma non materiali) che coesiste ma non si identifica con le funzioni neurologiche cerebrali analoghe a computazioni algoritmiche, allora quello di Popper é un dualismo.

Queste mie considerazioni sono basate su un "se": se quel che mi par di capire dalle tue brevissime  citazioni (oltretutto polemiche) delle tesi di Popper é vero.
Sarebbe interessante (non é detto che non lo farò, prima o poi) leggere l'originale.

Carlo Pierini

Citazione di: sgiombo il 27 Maggio 2019, 08:17:47 AM
Citazione di: Carlo Pierini il 26 Maggio 2019, 22:54:07 PM

CARLO
Non hai capito: l'assunto secondo cui <<il Mondo 1m è identico al Mondo 2>> è una tesi monista che toglie ogni significato alla distinzione Mondo 1 / Mondo 2, poiché in questo modo il Mondo 2 non ha una sua propria ontologia, ma appartiene a quella del Mondo1.  E' una questione di logica pura, indipendente da qualunque elucubrazione sul cervello-computer.

Se, come mi sembra di capire dalle tue brevi citazioni, il mondo 1m é una parte del mondo 1 (il mondo fenomenico materiale; insieme all' altra parte costituita dal mondo 1f) rappresentato dai cervelli e dai loro funzionamenti analoghi per certi aspetti a computazioni algoritmiche, e invece il mondo 2 é tutt' altro che materia, é la mente cosciente (compresi i pensieri; fenomenici ma non materiali) che coesiste ma non si identifica con le funzioni neurologiche cerebrali analoghe a computazioni algoritmiche, allora quello di Popper é un dualismo.
CARLO
Quello di Popper è un finto dualismo, cioè è un monismo (Mondo 1m = Mondo 2) mascherato da dualismo.
Questo, a prescindere dalle ragioni (arbitrarie) che giustifichino l'uguaglianza in oggetto.

SGIOMBO
Queste mie considerazioni sono basate su un "se": se quel che mi par di capire dalle tue brevissime  citazioni (oltretutto polemiche) delle tesi di Popper é vero.
Sarebbe interessante (non é detto che non lo farò, prima o poi) leggere l'originale.

CARLO
Intanto ti mando la fotocopia della pagina :

https://i.postimg.cc/zB3QDgZ9/Popper.jpg

sgiombo

Citazione di: Carlo Pierini il 27 Maggio 2019, 12:02:09 PM

Queste mie considerazioni sono basate su un "se": se quel che mi par di capire dalle tue brevissime  citazioni (oltretutto polemiche) delle tesi di Popper é vero.
Sarebbe interessante (non é detto che non lo farò, prima o poi) leggere l'originale.

CARLO
Intanto ti mando la fotocopia della pagina :

https://i.postimg.cc/zB3QDgZ9/Popper.jpg

Ho letto la pagina che hai linkato (grazie; di che opera é? La vorrei leggere perché mi sembrano considerazioni comunque interessanti).

Effettivamente, se sono parole di Popper, allora identifica mondo 1f e mondo 2, ovvero cervello e pensieri coscienti.

E questo per me é un' assurdità (non un disonesto voler "barare" facendo ambiguamente e furbescamente "la melina" fra monismo e dualismo).

Secondo me cervello (materiale) e coscienza (anche mentale) sono - divengono in necessaria corrispondenza biunivoca ma sono due ordini di fenomeni completamente diversi.
Casomai si può ipotizzare un' unica "entità in sé" (noumeno) che non é né l' uno né l' altra (entrambi essendo insiemi - successioni di fenomeni) ma appare in quanto oggetto ad altri soggetti di coscienza come (i fenomeni costituenti un) cervello e a se stesso in quanto oggetto riflessivamente identificantesi con il soggetto di coscienza come pensieri (fenomeni mentali, res cogitans).

Carlo Pierini

#10
SGIOMBO
Ho letto la pagina che hai linkato (grazie; di che opera é?

CARLO
POPPER-ECCLES: L'io e il suo cervello, Vol. 1 di 2)

SGIOMBO
E questo per me é un' assurdità (non un disonesto voler "barare" facendo ambiguamente e furbescamente "la melina" fra monismo e dualismo).

CARLO
Ci sono due opzioni: o è stupido oppure è disonesto. Per me, ...la seconda che ho detto, per due ragioni:
1 - Scrive queste minchiate moniste (o pseudo-tali) su un libro che doveva essere la presentazione di una teoria ontologicamente dualista come quella di Eccles (infatti, il secondo libro Eccles se lo è scritto da solo);
2 - Si è voluto parare il deretano dagli strali della comunità scientifica che è in stragrande maggioranza costituita da materialisti antidualisti. Infatti la teoria di Eccles è ignorata-emarginata dai circuiti della scienza ufficiale, e quando è (raramente) menzionata, è stigmatizzata come non-scientifica, se non come anti-scientifica.  
...Questo è lo strapotere arrogante (e ignorante) dei baroni materialisti!

SGIOMBO
Casomai si può ipotizzare un' unica "entità in sé" (noumeno) che non é né l' uno né l' altra (entrambi essendo insiemi - successioni di fenomeni) ma appare in quanto oggetto ad altri soggetti di coscienza come (i fenomeni costituenti un) cervello e a se stesso in quanto oggetto riflessivamente identificantesi con il soggetto di coscienza come pensieri (fenomeni mentali, res cogitans).

CARLO
Non sono mai riuscito a tradurre in una immagine concettuale queste tue affermazioni. Il "noumeno" ha lo stesso non-significato di "sarchiapone".
Per me, molto più semplicemente, la psiche è un organismo immateriale (ma sostanziale) i cui "organi" (le funzioni psichiche come l'intelletto, il sentimento, l'apprendimento, la funzione trascendente, ecc.) sono analoghi agli organi del corpo (il corpo si nutre di cibo, l'intelletto si nutre di idee; il sistema digerente assimila il cibo, l'intelletto assimila le idee, ecc.), ed è capace di interagire con il corpo secondo i principi della MQ.
In altre parole, la relazione corpo-mente è una unità di opposti complementari, come l'amore, la conoscenza, la virtù, la giustizia, la scienza, il Sé, l'archetipo, ecc.

sgiombo

Citazione di: Carlo Pierini il 27 Maggio 2019, 19:38:43 PM
SGIOMBO
Ho letto la pagina che hai linkato (grazie; di che opera é?

CARLO
POPPER-ECCLES: L'io e il suo cervello, Vol. 1 di 2)
CitazioneGrazie ancora.




SGIOMBO
E questo per me é un' assurdità (non un disonesto voler "barare" facendo ambiguamente e furbescamente "la melina" fra monismo e dualismo).

CARLO
Ci sono due opzioni: o è stupido oppure è disonesto. Per me, ...la seconda che ho detto, per due ragioni:
1 - Scrive queste minchiate moniste (o pseudo-tali) su un libro che doveva essere la presentazione di una teoria ontologicamente dualista come quella di Eccles (infatti, il secondo libro Eccles se lo è scritto da solo);
2 - Si è voluto parare il deretano dagli strali della comunità scientifica che è in stragrande maggioranza costituita da materialisti antidualisti. Infatti la teoria di Eccles è ignorata-emarginata dai circuiti della scienza ufficiale, e quando è (raramente) menzionata, è stigmatizzata come non-scientifica, se non come anti-scientifica.  
...Questo è lo strapotere arrogante (e ignorante) dei baroni materialisti!
Citazione
Trattare da disonesti o da stupidi gli interlocutori da cui si dissente é ...certamente non disonesto ma altrettanto certamente stupido (almeno quando si tratta di gente del calibro di Popper), e anche ridicolo.
Ridicolissimo poi pensare che Popper, tanto meno da vecchio, avesse minimamente bisogno di ruffianarsi il mondo accademico politicamente corretto (casomai il contrario).
Poi lasciati dire che fai fare (credo proprio indebitamente!) ad Eccles una figura da stupidissimo sprovveduto che firma con Popper un' opera nella quale il coautore lo prenderebbe allegramente per i fondelli. 





SGIOMBO
Casomai si può ipotizzare un' unica "entità in sé" (noumeno) che non é né l' uno né l' altra (entrambi essendo insiemi - successioni di fenomeni) ma appare in quanto oggetto ad altri soggetti di coscienza come (i fenomeni costituenti un) cervello e a se stesso in quanto oggetto riflessivamente identificantesi con il soggetto di coscienza come pensieri (fenomeni mentali, res cogitans).

CARLO
Non sono mai riuscito a tradurre in una immagine concettuale queste tue affermazioni. Il "noumeno" ha lo stesso non-significato di "sarchiapone".
Citazione
Mi dispiace sinceramente per te.
Ma la mia pazienza nel cercare di spigartelo ha dei limiti.





Per me, molto più semplicemente, la psiche è un organismo immateriale (ma sostanziale) i cui "organi" (le funzioni psichiche come l'intelletto, il sentimento, l'apprendimento, la funzione trascendente, ecc.) sono analoghi agli organi del corpo (il corpo si nutre di cibo, l'intelletto si nutre di idee; il sistema digerente assimila il cibo, l'intelletto assimila le idee, ecc.), ed è capace di interagire con il corpo secondo i principi della MQ.
In altre parole, la relazione corpo-mente è una unità di opposti complementari, come l'amore, la conoscenza, la virtù, la giustizia, la scienza, il Sé, l'archetipo, ecc.
Citazione
Molto jungiano (non commento, tanto sai già cose ne penso).

Carlo Pierini

Cit. SGIOMBO
E questo per me é un' assurdità (non un disonesto voler "barare" facendo ambiguamente e furbescamente "la melina" fra monismo e dualismo).

CIT. CARLO
Ci sono due opzioni: o è stupido oppure è disonesto. Per me, ...la seconda che ho detto, per due ragioni:
1 - Scrive queste minchiate moniste (o pseudo-tali) su un libro che doveva essere la presentazione di una teoria ontologicamente dualista come quella di Eccles (infatti, il secondo libro Eccles se lo è scritto da solo);
2 - Si è voluto parare il deretano dagli strali della comunità scientifica che è in stragrande maggioranza costituita da materialisti antidualisti. Infatti la teoria di Eccles è ignorata-emarginata dai circuiti della scienza ufficiale, e quando è (raramente) menzionata, è stigmatizzata come non-scientifica, se non come anti-scientifica.  
...Questo è lo strapotere arrogante (e ignorante) dei baroni materialisti!
Citazione
CitazioneSGIOMBO
Trattare da disonesti o da stupidi gli interlocutori da cui si dissente é ...certamente non disonesto ma altrettanto certamente stupido (almeno quando si tratta di gente del calibro di Popper), e anche ridicolo.
Ridicolissimo poi pensare che Popper, tanto meno da vecchio, avesse minimamente bisogno di ruffianarsi il mondo accademico politicamente corretto (casomai il contrario).
Poi lasciati dire che fai fare (credo proprio indebitamente!) ad Eccles una figura da stupidissimo sprovveduto che firma con Popper un' opera nella quale il coautore lo prenderebbe allegramente per i fondelli.
CARLO
Ma è proprio per questo che si tratta di una grave disonestà da parte di Popper: perché non poteva non sapere - prima di iniziare la stesura del testo - che la teoria di Eccles è di stampo squisitamente dualista. Se fosse stata una persona onesta, avrebbe dovuto rinunciare alla collaborazione, invece di presentare il dualismo per mezzo di una spiegazione pseudo-monista e perdipiù puerilmente cervellotica. Probabilmente Eccles si è fidato, non avendo alcuna formazione di tipo filosofico; e seanche alla fine si fosse accorto che lo scritto di Popper non aveva niente a che fare col dualismo, immagino che per qualche ragione di tipo contrattuale abbia dovuto accettare comunque il suo contributo, ...e chi s'è visto s'è visto.
Insomma non ti capisco (tanto per cambiare): parli come se la disonestà intellettuale non esistesse o come se tuttii filosofi fossero dei santi, ma io non la vedo così. E non è nemmeno lontanamente vero che io consideri truffatori/disonesti tutti quelli che non la pensano come me. Fin qui ho trovato disonesti solo Kant e Popper, per ragioni che per me sono evidenti e che ho spiegato. Per esempio, anche la filosofia di Nietzsche mi ripugna visceralmente, eppure non ho mai pensato che fosse un disonesto, ma un esaltato, un ipocrita in buona fede, uno squilibrato; senza nulla togliere, tuttavia, all'ottima qualità della sua letteratura.

sgiombo

Citazione di: Carlo Pierini il 28 Maggio 2019, 01:49:53 AM

Ma è proprio per questo che si tratta di una grave disonestà da parte di Popper: perché non poteva non sapere - prima di iniziare la stesura del testo - che la teoria di Eccles è di stampo squisitamente dualista. Se fosse stata una persona onesta, avrebbe dovuto rinunciare alla collaborazione, invece di presentare il dualismo per mezzo di una spiegazione pseudo-monista e perdipiù puerilmente cervellotica. Probabilmente Eccles si è fidato, non avendo alcuna formazione di tipo filosofico; e seanche alla fine si fosse accorto che lo scritto di Popper non aveva niente a che fare col dualismo, immagino che per qualche ragione di tipo contrattuale abbia dovuto accettare comunque il suo contributo, ...e chi s'è visto s'è visto.
Insomma non ti capisco (tanto per cambiare): parli come se la disonestà intellettuale non esistesse o come se tuttii filosofi fossero dei santi, ma io non la vedo così. E non è nemmeno lontanamente vero che io consideri truffatori/disonesti tutti quelli che non la pensano come me. Fin qui ho trovato disonesti solo Kant e Popper, per ragioni che per me sono evidenti e che ho spiegato. Per esempio, anche la filosofia di Nietzsche mi ripugna visceralmente, eppure non ho mai pensato che fosse un disonesto, ma un esaltato, un ipocrita in buona fede, uno squilibrato; senza nulla togliere, tuttavia, all'ottima qualità della sua letteratura.

Sei tu che parli come se tutti i filosofi da cui dissenti fossero dei malvagi truffatori e imbroglioni disonesti e in malafede.

Per conto mio semplicemente evito di ridicolizzarmi con pretese "liquidazioni sommarie dialettiche" di grandi filosofi dai quali dissento, anche radicalmente.

Carlo Pierini

Citazione di: sgiombo il 28 Maggio 2019, 21:33:22 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 28 Maggio 2019, 01:49:53 AM

Ma è proprio per questo che si tratta di una grave disonestà da parte di Popper: perché non poteva non sapere - prima di iniziare la stesura del testo - che la teoria di Eccles è di stampo squisitamente dualista. Se fosse stata una persona onesta, avrebbe dovuto rinunciare alla collaborazione, invece di presentare il dualismo per mezzo di una spiegazione pseudo-monista e perdipiù puerilmente cervellotica. Probabilmente Eccles si è fidato, non avendo alcuna formazione di tipo filosofico; e seanche alla fine si fosse accorto che lo scritto di Popper non aveva niente a che fare col dualismo, immagino che per qualche ragione di tipo contrattuale abbia dovuto accettare comunque il suo contributo, ...e chi s'è visto s'è visto.
Insomma non ti capisco (tanto per cambiare): parli come se la disonestà intellettuale non esistesse o come se tuttii filosofi fossero dei santi, ma io non la vedo così. E non è nemmeno lontanamente vero che io consideri truffatori/disonesti tutti quelli che non la pensano come me. Fin qui ho trovato disonesti solo Kant e Popper, per ragioni che per me sono evidenti e che ho spiegato. Per esempio, anche la filosofia di Nietzsche mi ripugna visceralmente, eppure non ho mai pensato che fosse un disonesto, ma un esaltato, un ipocrita in buona fede, uno squilibrato; senza nulla togliere, tuttavia, all'ottima qualità della sua letteratura.

Sei tu che parli come se tutti i filosofi da cui dissenti fossero dei malvagi truffatori e imbroglioni disonesti e in malafede.

Per conto mio semplicemente evito di ridicolizzarmi con pretese "liquidazioni sommarie dialettiche" di grandi filosofi dai quali dissento, anche radicalmente.
CARLO
Sarebbe bene che leggessi i post prima di commentarli.

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