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Eric Voegelin

Aperto da paul11, 29 Agosto 2019, 23:30:26 PM

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green demetr

Stavolta è perfetto Paul.

Esatto! la Natura possiamo chiamarla ontologia dell'umano.
Ma in fin dei conti, io preferisco sempre la parola metafisica.
Che ha in sè il rapporto con l'archè, con Dio se vogliamo.
Nella relazione con quelle che chiami leggi universali del cosmo, e che ci chiedono di nuovo il confronto con il mythos, che poi non era altro che un un tentativo di "parlare" direttamente con il fantasma, meglio con i fantasmi, con i micro-telos, che però non venivano perdendosi come in questa epoca moderna, ma si univano per creare un pantheon, qualcosa che si avvicinasse al Telos universale, ossia al fantasma originario.
Per questo l'Heidegger dell'abbandono, ossia dell'impossibilità della poesia che si celava dietro il mythos, ha il difetto non solo del giro paranoico in cui cade, ma sopratutto perde di vista proprio il senso, che pure abita vistosamente in ogni sua pagina.

Forse il problema del ritorno ai greci, ma non solo, è che oggi come oggi abbiamo una strumentazione importante a livello di analisi dei testi, che quasi rende quel periodo, quell'età dell'oro, giustamente chiamata, un dedalo impossibile da affrontare in una sola vita.

Forse l'abbandono di Heidegger, era rivolto in fin dei conti (e senza aver letto quei testi fondamentali, ma solo ricostruendoli tramite la testimonianza dei suoi studiosi) proprio a questa impossibilità, e alla necessità dunque di percorrere "sentieri".

In fin dei conti per come la immagino io la comunità futura sarà tutta impegnata nel raccordo globale dei "sentieri che si incamminano sui pantheon divini". Rivisitata con gli occhi disillusi, di chi sà, che non vi è Dio, senza l'uomo che lo invoca.

Saluti, amico mio.
Vai avanti tu che mi vien da ridere