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Democrazia e Nichilismo

Aperto da bobmax, 10 Marzo 2021, 14:50:17 PM

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bobmax

Sì Iano, la crisi può essere salutare. Infatti il nichilismo è una sfida necessaria.

Se si accetta la sfida però, non se se ne rimane succubi.

I libri servono solo per cercare di capire la realtà.
E la realtà è fatta dalla vita di tutti i giorni, così come la partecipazione politica, il lavoro, i rapporti economici.
Ed è proprio in questa realtà che avanza il nichilismo.

Certamente le differenze sono preziose e necessarie, ma è altrettanto indispensabile un fondamento comune per un "autentico"confronto.
È il comune fondamento che permette la comunicazione.
Se manca, il confronto è fasullo.

Questo fondamento è la comune fede nella Verità.

Se non c'è non vi è confronto, ma solo parole al vento.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

E' la fede nella verità che ci permette di liberarci di millenni di fedi farlocche in illusori dei falsi e bugiardi e soprattutto delle loro ben materializzate cricche sacerdotali. A costo della vita, ovunque ed anche oggi. Quindi di che nichilismo stiamo parlando ?!? Democrazia e libertà di pensiero hanno portato verità, non nichilismo.

Non è che con ciò si sia superata la sorgente del nichilismo, ma si è fatto un grande passo dell'umanità verso la conquista della luna "Verità". Arrivati sulla quale ci siamo accorti che c'eravamo solo noi e che toccava a noi edificarvi i valori condivisi con cui filosoficamente abitarla.

La sapeva anche il più autorevole combattente contro il nichilismo degli dei falsi e bugiardi che la fossa dove era sepolto Dio avrebbe realizzato un cratere di proporzioni immani in cui sarebbero cresciuti altri e più volgari nichilismi.

Ma la fede nella verità non consente sconti e scorciatoie. Per quel deserto bisogna passare (lo sai anche tu bobmax) se si vuole alfine accedere alla verità. Umana, totalmente umana. Senza reificanti maiuscole e nostalgiche reificazioni ultraterrene. Il nostro compito per casa. Finchè saremo degni di averne una.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#17
@Bobmax
Ciò che i media digitali rendono facile è accasarsi in una comunità dove condividere una propria verità.
Quindi quello che tu cerchi non è difficile da trovare.
Secondo me si tratta di una tentazione da tenere a bada, cosa che non faccio fatica a fare per mia natura.
È questione che merita attenta riflessione .
Abbiamo vissuto finora in un mondo in cui il nostro istinto di fuggire la diversità è stato costantemente frustrato.
Non è più così, ma non riesco a intravedere cosa di buono possa venirne.
Troppo facile ai nostri tempi è diventato sbattere fragorosamente la porta e andarsene , per rinchiudersi in comunità esclusive dalle quali rinfacciarsi a vicenda accuse di nichilismo, come dice Ipazia.
Se questa prospettiva non dovesse piacere, oggi come non mai occorrerebbe eleggere la diversità a proprio valore.
Un principio che come tanti va' contro la nostra natura, ma a cosa servono i principi, appunto, se non a forzarla?
In questa epoca di vuoti, o voragini per dirla alla Ipazia, si può vivere un senso di sparsamente o, a scelta, percorrere l'esaltante prospettiva di riempirli di nuovi propositi che ci aiutino a tirare innanzi.
In un epoca in cui tutto si ridefinisce chi ama giocare col pensiero e con le idee non dovrebbe ammusonirsi più di tanto.😊
Naturalmente viviamo una crisi reale con risvolti tragici.
Ma alla fine la mia sensazione è che il fastidio maggiore che si provi è nel dover abbandonare le proprie routine, e i propri  tran tran.
Apparentemente sono finiti i tempi esaltanti i cui si scoprivano nuove terre, ma adesso abbiamo una nuova terra intera da scoprire, da colonizzare, dove piantare le nostre bandierine di verità.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

bobmax

Vedo Iano, che insisti nell'affibbiarmi una fede in una verità.
Che non c'entra davvero nulla.

Non c'entra nulla una verità unica!

In cosa consista la fede nella Verità l'ho detto in tutte le salse.
Senza di essa non è possibile alcun reale confronto.
Perché è l'interlocutore a non essere affidabile.
Non le sue idee.

Mai una volta che replichi nel merito.
Devo prenderne atto.

Buona continuazione.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

iano

#19
@Bobmax
Ti ho già' detto che non comprendo cosa sia questa fede nella verità, e ti ho invitato a farmene partecipe.
Però ho piena coscienza di essere una eccezione. Magari è proprio questa la mia diversità.
Ma non vado in cerca della diversità per la diversità, quindi non fuggo possibili convergenze.
L'unica cosa che riesco a concepire finora e mettere in pratica è una fede data  fino a prova contraria, con la certezza che quest arriverà sempre, e , filosoficamente è anche un piacere andarla a cercare.
Mi auguro che questo tuo prendere atto non sia quella porta sbattuta che paventavo.
Ne sarei molto dispiaciuto.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#20
Citazione di: Ipazia il 11 Marzo 2021, 08:15:48 AM
E' la fede nella verità che ci permette di liberarci di millenni di fedi farlocche in illusori dei falsi e bugiardi e soprattutto delle loro ben materializzate cricche sacerdotali. A costo della vita, ovunque ed anche oggi. Quindi di che nichilismo stiamo parlando ?!? Democrazia e libertà di pensiero hanno portato verità, non nichilismo.

Certamente se parli di fedi farlocche tu possiedi questa , per me fantomatica , fede nella verità.
Per me abbiamo solo là libertà di uscire da una cricca per rientrare in una nuova della quale potremmo essere noi, senza neanche renderci conto , i nuovi sacerdoti contro i quali ti scagli sovente.
Si tratta di una libertà che nonostante tutto , beninteso, difendo coi denti e con la vita in accordo con te.
È per me là libertà di procedere secondo natura umana senza restare impatanati in nessun posto dove piantare la bandiera della verità.
Io mi limiterei a parlare di fedi dismesse, destino di tutte le fedi, superate come tappe di un cammino che secondo alcuni porta alla verità, metà troppo pretenziosa per i miei gusti, o che solo forse non comprendo.
Davvero non si riesce a procedere senza questa tensione alla verità, affidandosi alla propria natura?
Oppure questa tensione fa' proprio parte della nostra natura?
Se così è vorrei allora testimoniare che le cose stanno cambiando, possedendo noi una natura mutevole.
Il motore di questo cambiamento è proprio un accumulo di sapere come prodotto della coscienza , essendo la coscienza caratteristica forte e persistente di quella natura.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
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Kobayashi


Sì, credo che la società democratica (quindi democrazia in senso ampio, non solo come sistema politico) favorisca il diffondersi del nichilismo, lo alimenti con le sue tendenze egualitarie.
Una prova è il fatto che sembra di vivere in "comunità" dominate dall'invidia e dal risentimento. Tutti vogliono essere qualcos'altro ma si aspettano di essere riconosciuti come tali dagli altri, o incanalati dalle istituzioni come se fossero dei bambini, anziché lavorare al cambiamento dall'interno. E non riuscendoci, restando sempre le stesse persone, si scagliano contro gli altri perché non possono sopportare che ci sia una differenza.
Una civiltà vitale dovrebbe favorire tendenze all'auto-miglioramento del singolo, dovrebbe essere generosa nel distribuire compiti che possano rappresentare delle sfide, delle prove, delle avventure.
Trovarsi a fare qualcosa di umile e portare tale attività alla perfezione e intanto guardarsi dentro per capire se è presente l'effetto decadente del conformismo democratico che ti suggerisce che meriteresti ben altro, o se al contrario in te c'è solo la tranquillità dell'artigiano immerso nella sua attività spinta lentamente verso l'eccellenza. 

La vita umana probabilmente è soltanto un cieco e ottuso andare avanti senza un perché.
Nessuno si muove in nome della giustizia. Sotto l'eroismo dei martiri c'è soprattutto lo spirito della vendetta, l'incapacità a sopportare l'arroganza e la violenza dei nemici.
Siamo egoisti, ma non necessariamente meschini. Siamo esploratori, avventurieri, ma finiamo per lasciarci alle spalle le rovine del nostro passaggio.
Non abbiamo ancora accettato fino in fondo questa verità, e il nichilismo può essere visto come lo stato emotivo dell'elaborazione del lutto delle grandi illusioni: essere come Dio, essere forti perché solidali gli uni con gli altri, essere capaci di manovrare il potere tecnologico in modo che le società siano più giuste e più armoniose.

iano

#22
Citazione di: Kobayashi il 11 Marzo 2021, 10:05:58 AM

Nessuno si muove in nome della giustizia. Sotto l'eroismo dei martiri c'è soprattutto lo spirito della vendetta, l'incapacità a sopportare l'arroganza e la violenza dei nemici.

Post interessante e ricco di spunti il tuo, e questa frase in particolare andrebbe sviluppata e approfondita.
L'ingiustizia potrebbe essere ciò da cui tentiamo di svincolarci avendo acquisito la capacità di farlo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Kobayashi

Citazione di: iano il 11 Marzo 2021, 10:23:48 AM
L'ingiustizia potrebbe essere ciò da cui tentiamo di svincolarci avendo acquisito la capacità di farlo.

Sì, e naturalmente è bene che ci sia questo gioco di limatura delle tendenze più violente e crudeli.
In questi ultimi tempi sto pensando che forse sulla questione del nichilismo si sia sempre data troppa importanza alla questione della metafisica e del cristianesimo e si è invece trascurato il fatto che l'uomo, almeno dall'età del ferro, sembra essere stato più o meno lo stesso miscuglio di cui parlavo sopra. Allora non si capisce perché ci si dovrebbe spaccare la testa sulle sottigliezze del sapere aurorale dell'essere dei presocratici etc....




bobmax

Sì Kobayashi, sono anch'io convinto che la causa vada ricercata ben più in profondità.
È la stessa interpretazione razionale della realtà ad alimentare il pensiero nichilista.

Quindi nichilismo sempre latente, che diventa però più appariscente con la democrazia.

Ritengo tuttavia che questo non sia soltanto un male, è pure un'occasione.
Il nichilismo è infatti una sfida.

Che si può rifiutare ripiegando su noi stessi, inseguendo l'ogni lasciata è persa.

Oppure affrontare: cosa ha davvero valore?
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Citazione di: bobmax il 11 Marzo 2021, 14:54:46 PM
Oppure affrontare: cosa ha davvero valore?
Benvenuti nella verità.  Ma soprattutto che cos'è e come nasce un valore. Ma anche come muore, una volta che si riveli falso e bugiardo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alexander

Buongiorno a tutti


Penso sia più semplice fare lo storico che non il profeta. La democrazia come governo del popolo non è necessariamente soggetta al nichilismo. Nell'Italia del secondo dopo guerra forze politiche che incarnavano valori "forti" sedevano in parlamento e legiferavano (cristiani e marxisti). Piuttosto vedo il nichilismo come una specie di "diluente". Pensiamo per esempio al diluente che aggiungiamo alla vernice o al colore: ne otteniamo una quantità maggiore con minore densità. Nelle democrazie attuali il nichilismo ("nulla ha valore") funziona proprio così. Si insinua lentamente nel pensiero forte e lo diluisce, lo annacqua, così che, come vediamo, man mano che si aggiunge questo pensiero diluente, si vedono i colori perdere sempre più densità fino ad assomigliarsi tutti. E' quello che sta avvenendo con la politica, dove non esistono più "valori" che definiscono un partito o un altro, ma una specie di magma freddo che rende, per il cittadino, tutto quasi indistinto, diluito per l'appunto.  E' razionale pensare che la democrazia sia ormai al capolinea, come forma effettivamente efficace di governo , però restando , sopravvivendo direi, come un "fantasma" (o un utile idiota), in mano e al servizio di nuove e più efficaci forze di potere (o tecno-potere per l'esattezza). Credo che la censura operata al presidente Usa da parte di coloro che , di fatto, hanno in mano il vero potere attuale, sia indicativa, inaudita fino a qualche decennio fa, e punto di non ritorno per la democrazia.I nuovi agenti  si serviranno, ma è solo un'ipotesi, non faccio il profeta, ancora per un po' del sistema democratico come "filtro" tra i tecnocrati e le masse e anche perché queste forze sono in competizione tra loro e quindi una blanda regolamentazione, delegata ad una politica sempre più compiacente e asservita, può persino essere utile (per il momento). Ai posteri...

iano

#27
Si Alexander, viviamo una trasformazione radicale che non si presta a profezie.
Ma se andiamo alla ricerca dei valori dobbiamo chiederci cosa ha funzionato e cosa ,proiettandolo nel futuro ,potrebbe funzionare.
Se la democrazia ha funzionato si può prevedere che funzionerà ancora, magari sotto una forma riveduta.
Se andiamo alla ricerca di valori dovremmo chiederci quale sia l'essenza della democrazia che andrebbe comunque preservata.
Credo che la sua essenza sia l'essere un terreno dove nascono punti di vista diversi.
Quindi tutto sommato una profezia mi sentirei di farla.
Chiunque governerà il pianeta avrà vita breve se non coltiverà questo terreno.
Se non la democrazia, la sua essenza.
Nessuno possiede la giusta ricetta del successo, quindi sarebbe saggio non trascurare alcuna prospettiva e anzi incentivarne la pluralità.
Gli individui fanno proprio questo se li si lascia liberi di agire secondo natura.
In fondo non è questo che ci insegna la teoria dell'evoluzione delle specie, dove le specie altro non sono che fittizi quanto comodi ai fini descrittivi raggruppamenti di individui ?
Noi, cosiddetta specie umana, in quanto praticanti assidui della coscienza ,dovremmo cercare di amplificare ciò che già sappiamo funzionare in natura, evitando interpretazioni di parte.
A furia di parlare di poteri forti affamatori e di complottisti professionisti ci stiamo dimenticando che esistono in natura meccanismi che hanno agito e continuano a farlo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

#28
Se si continua a parlare della malattia "nichilismo" con strumenti conoscitivi che non vanno oltre quelli dei medici medioevali contro la peste, gli esiti non possono che essere quelli di allora. Ognuno la vede a modo suo e nessuno vede la causa, che bobmax aveva colto con la domanda: che cosa ha valore ? A cui ho risposto chiedendo:  che cosa è valore e donde nasce e muore ?

L'idea della diluizione dei valori forti è meramente sintomatica, fenomenologica. Perchè un valore si diluisce ? Forse perchè ha già prodotto troppi guai e abbiamo imparato a maneggiarlo con le pinze ? Ma non è allora preferibile indagarlo a fondo fino a riconoscere che non è più un valore, ma un disvalore ? Nichilismo o igiene mentale ?

Mi pare che già Diogene cinico avesse posto la questione e Socrate abbia bevuto la cicuta perchè era troppo intraprendente nel cercare la fondatezza dei valori del suo tempo. Evidentemente anche allora il "nichilismo" imperversava e l'ortodossia esecrava, giudicava e giustiziava. Da che parte sta la "Verità" ?
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Citazione di: Ipazia il 11 Marzo 2021, 15:45:43 PM
Citazione di: bobmax il 11 Marzo 2021, 14:54:46 PM
Oppure affrontare: cosa ha davvero valore?
Benvenuti nella verità.  Ma soprattutto che cos'è e come nasce un valore. Ma anche come muore, una volta che si riveli falso e bugiardo.

Oh Santo Cielo ! "Valore" : "Ciò che vale (cioè è in grado di funzionare, di fungere) nel conseguire  una utilità materiale od immateriale".

I valori nascono dal riconoscimento (soggettivo, individuale oppure collettivo, sempre relativo e sempre variabile nel tempo) della capacità del "concetto oppure della cosa valoriale" di soddisfare un bisogno, una necessità, una utilità, oppure una facoltà. Che poi i valori possano essere astratti oltre che concreti, dipende solamente dal fatto se essi rappresentino un investimento materiale, psichico o spirituale per chi li riconosca e li utilizzi.

Come cambiano o muoiono i valori ? Come tutto il resto di tutto ciò che è umano e relativo. "Falso" e "bugiardo" sono naturalmente anch'esse denotazioni perfettamente relative, usate da candidi e grulli i quali pensano che i valori debbano o possano essere immortali, oggettivi, sacri, eterni.

Naturalmente candidi e grulli sono anche perfettamente umani poichè, senza l'ancoraggio della loro fede in valori immodificabili, essi si ritroverebbero completamente nudi ed in balia di un mondo privo di un senso soddisfacente e consolatorio.

Tutti noi - a questo mondo - ci divertiamo o ci consoliamo come meglio possiamo. (P.S. : Non trovate che più nichilisti di così......si muore !). Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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