Menu principale

Decalogo liberale

Aperto da Aspirante Filosofo58, 22 Maggio 2023, 20:30:43 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Aspirante Filosofo58

« Quando sei confrontato da una opposizione, anche se dovesse trattarsi di tuo marito o dei tuoi figli, cerca di superarla con la discussione e non con l'imposizione, perché una vittoria ottenuta con la forza è fittizia  e illusoria.

Non avere alcuna venerazione per l'altrui autorità, in quanto si possono sempre trovare altre autorità ad essa contrarie.

Non utilizzare il potere per sopprimere opinioni che ritieni dannose, perché così facendo saranno le opinioni a sopprimere te.

Non aver paura di essere eccentrico nelle tue idee perché ogni idea ora accettata è stata una volta considerata eccentrica.

Trova più gusto in un dissenso intelligente che in un consenso passivo, perché, se apprezzi l'intelligenza come dovresti, nel primo caso vi è una più profonda consonanza con le tue posizioni che non nel secondo. »

B. Russel, "Un decalogo liberale", 1951.

Secondo voi quanto è attuale? Io mi ci trovo in alcuni punti, e voi?
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Jacopus

Sono tutti condivisibili ma sono necessarie alcune precondizioni, anzi una: la possibilità che gli esseri umani che rispettano quei precetti liberali abbiano le risorse economiche per non farsi condizionare, altrimenti sono precetti validi ed ineccepibili solo per chi se li può permettere.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Jacopus il 22 Maggio 2023, 23:07:26 PMSono tutti condivisibili ma sono necessarie alcune precondizioni, anzi una: la possibilità che gli esseri umani che rispettano quei precetti liberali abbiano le risorse economiche per non farsi condizionare, altrimenti sono precetti validi ed ineccepibili solo per chi se li può permettere.
Scusa ma non ho capito cosa c'entrino i soldi. Forse l'unica frase che può essere interpretata "in presenza di soldi" é:

Non utilizzare il potere per sopprimere opinioni che ritieni dannose, perché così facendo saranno le opinioni a sopprimere te.

Nel senso che per salire al potere occorre farsi una campagna elettorale, per la quale, indubbiamente, occorrono i soldi. 
Per le altre non vedo il nesso con l'avere i soldi. Me (ce) lo spieghi? Grazie. 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Jacopus

#3
Un motivo è senz'altro quello che hai descritto tu, Aspirante. Più in generale il problema riguarda la relazione esistente fra uguaglianza formale e uguaglianza sostanziale. I principi liberali sono sicuramente un passo avanti rispetto a concezioni ancora più retrograde, per le quali neppure questi principi erano rispettati, perchè si accettava il principio generale della sottomissione all'autorità tradizionale, sia che essa fosse il potere del re o quello del papa o di entrambi, e discendendo da essi, valvassori, vescovi, proprietari terrieri, genitori e fratelli maggiori.
Ma di fronte alla diseguaglianza sostanziale ogni principio di eguaglianza formale diventa una petizione di principio, basti pensare ai voti di scambio oppure alla capacità di dichiarare le proprie idee in contesti di lavori fortemente gerarchici e nei quali non vi è alcun interesse ad uno scambio di opinioni paritario.
Il sistema di pensiero liberale si muove sempre in un territorio ambivalente, perchè per essere effettivo dovrebbe estendersi il più possibile, ma estendosi riduce le nicchie di privilegi su cui si fonda, sulla base di ideologie come quella del "vinca il migliore".
Questo che dico è la struttura classica della critica marxista al pensiero liberale, niente di nuovo sotto il sole. A questa critica si può aggiungere quella più culturalista, secondo la quale per ottenere un pensiero davvero liberale occorre investire in strumenti didattici ed educativi, affinchè il maggior numero di persone possa davvero interpretare i propri interessi in modo non strumentalizzato dagli altri. E questo passaggio richiede altissimi investimenti e sostanzialmente il passaggio da uno stato liberale ad uno stato con forti connotazioni socialiste e pertanto non si farà mai, almeno nell'attuale contesto storico. Viceversa accade, come sta accadendo che si possano facilmente creare dei capri espiatori, della armi di distrazione di massa che finiscono per diventare le "tue idee" contro l'autorità, ma in realtà sono solo costruzioni fittizie ed alienanti che tendono a distogliere l'attenzione dalla vera problematica attuale, ovvero la drammatica sperequazione di risorse materiali e culturali, che si sviluppa sia all'interno delle nazioni, ma ancor di più nel confronto fra nazioni sviluppate e nazioni del terzo mondo.

Un ultimo excursus: Con Spinoza e il pensiero liberale tradizionale anglo-sassone, si è sviluppato il pensiero liberale, quello riassunto dalle tue citazioni di Russell. Per tre secoli quel pensiero è stato combattuto con tutti gli strumenti possibili, dalla residua aristocrazia, dalle Chiese, dal potere degli stati autoritari. Quel pensiero effettivamente muoveva le persone all'azione e cambiava gli assetti di potere (basti pensare alla glorious revolution o alla dichiarazione dei diritti americana del 1776) e quindi era necessario opporvisi da parte di chi difendeva antichi privilegi. Dopo l'ultimo tentativo di rovesciare questo processo di dominio del pensiero liberale da parte dei totalitarismi, ora assistiamo in linea di massima, almeno in Occidente, ad una completa libertà di espressione, e nessuno che si scandalizza, tantomeno che organizzi campi di rieducazione.
Oggi il problema è quindi quello della frattura ormai esistente fra "Teoria" e "Prassi", in senso etico di ricerca di una possibile giustizia. Il nesso fra "Teoria" e "Prassi" è infatti divenuto un fatto tecnologico, in un orizzonte dove non viene considerato possibile un diverso modo di considerare i rapporti umani, se non attraverso il denaro. La libertà di espressione è quindi diventata un principio simile a quello della libertà confessionale, che determinò un paio di secoli di guerre in Europa, proprio nel periodo in cui si sviluppava il pensiero liberale.
Un pò come se il potere dicesse: "siate liberi di dire quello che volete ed anzi dite pure tutte le cavolate che volete, perchè intanto non avete più gli strumenti per valutare criticamente il mondo e vi abbiamo comunque convinto che non esistono alternative e pertanto le vostre parole sono vane, a meno che non siano tecniche. Qualora esse siano tecniche o manipolazione della realtà, allora vi accoglieremo come alleati".
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

baylham

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 22 Maggio 2023, 20:30:43 PM« Quando sei confrontato da una opposizione, anche se dovesse trattarsi di tuo marito o dei tuoi figli, cerca di superarla con la discussione e non con l'imposizione, perché una vittoria ottenuta con la forza è fittizia  e illusoria.

Apprezzo tantissimo il matematico, filosofo e politico Bertrand Russell.
Tuttavia questa asserzione di principio non tiene conto degli aspetti economici e politici. Il problema è che non è affatto probabile che il conflitto sia superabile normalmente tramite il dialogo, confronto dialettico. Comunque condivido il tentativo, il provarci.

Pensarbene

Di tutto un po',io non mi fisso su niente e nessuno in ogni cosa,ideologie comprese.
Bisogna personalizzare l'esistente quel tanto che basta per vivere bene.

anthonyi

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 22 Maggio 2023, 20:30:43 PM« Quando sei confrontato da una opposizione, anche se dovesse trattarsi di tuo marito o dei tuoi figli, cerca di superarla con la discussione e non con l'imposizione, perché una vittoria ottenuta con la forza è fittizia  e illusoria.

Non avere alcuna venerazione per l'altrui autorità, in quanto si possono sempre trovare altre autorità ad essa contrarie.

Non utilizzare il potere per sopprimere opinioni che ritieni dannose, perché così facendo saranno le opinioni a sopprimere te.

Non aver paura di essere eccentrico nelle tue idee perché ogni idea ora accettata è stata una volta considerata eccentrica.

Trova più gusto in un dissenso intelligente che in un consenso passivo, perché, se apprezzi l'intelligenza come dovresti, nel primo caso vi è una più profonda consonanza con le tue posizioni che non nel secondo. »

B. Russel, "Un decalogo liberale", 1951.

Secondo voi quanto è attuale? Io mi ci trovo in alcuni punti, e voi?
Sono affermazioni che possono definire la base di partenza di un libero pensatore. Credo che però l'aggettivo liberale porti ad attribuire ad esso il riferimento a un sistema economico e sociale che a me non sembra Russell avesse intenzione di specificare. D'altronde le sue posizioni, di stampo tendenzialmente libertario, lo hanno spesso contrapposto a visioni di tipo liberale tradizionale.
Direi che quello problematico al riguardo é il secondo punto, cioè quello che tratta del rapporto con l'autorità, che certamente non deve essere venerata, ma rispettata se legittima, in quanto rappresentativa dell'azione pubblica.