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Cos'è la filosofia?

Aperto da Jacopus, 05 Novembre 2018, 15:35:16 PM

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Jacopus

Parafrasando deleuze, Cos'è la filosofia?
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

Il primo che risponde è fottuto, come chi parte per primo tra i pistard. A meno che ...
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

 Fare di necessità virtù, del non riuscire a smettere di pensare.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

viator

Salve. Curiosità innata che permette di fare ginnastica rendendo più ELASTICA la muscolatura mentale. La maggiore elasticità permetterà non tanto di fare salti più ampi, ma di garantirsi atterraggi più morbidi su qualsiasi tipo di terreno.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Socrate78

La vera filosofia è a mio modesto parere produrre pensieri in grado di cambiare, in maniera più o meno grande, la mentalità di un'epoca. Ad esempio i sofisti e Socrate nell'antica Grecia cambiarono una mentalità in cui ogni aspetto della vita umana era ascrivibile al divino, agli dei, e misero al centro l'uomo con le sue domande e la sua ricerca della verità. A loro volta i filosofi moderni misero in discussione l'aristotelismo e il principio d'autorità basato su Aristotele, e Kant a sua volta demolì molti pilastri dell'Illuminismo smontando la fiducia eccessiva nella ragione. Nietzsche poi mise in discussione i fondamenti della morale, Marx le teorie economiche formulate da Adam Smith. Come si può notare, il pensiero filosofico trae origine e si alimenta dalla rottura rispetto ad una mentalità corrente, ad un sistema sociale ritenuto universalmente valido, mostrandone le criticità e seminando il dubbio.

sgiombo

Non vivere a caso, secondo un conformismo acritico ma porsi il problema di come meglio vivere e operare (e conseguentemente com' é la realtà in cui agire, come e cosa si può conoscere della realtà in in cui agire...).

Ipazia

φιλο-σοφία: amore per il sapere. Quindi anche la scienza, detta giustamente dagli antichi: filosofia naturale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Phil

Per me è un'attività di pensiero piuttosto generica, quindi sia problematica che versatile (come dimostrano i post precedenti  ;) ).

paul11

Citazione di: Socrate78 il 05 Novembre 2018, 17:15:47 PM
La vera filosofia è a mio modesto parere produrre pensieri in grado di cambiare, in maniera più o meno grande, la mentalità di un'epoca. Ad esempio i sofisti e Socrate nell'antica Grecia cambiarono una mentalità in cui ogni aspetto della vita umana era ascrivibile al divino, agli dei, e misero al centro l'uomo con le sue domande e la sua ricerca della verità. A loro volta i filosofi moderni misero in discussione l'aristotelismo e il principio d'autorità basato su Aristotele, e Kant a sua volta demolì molti pilastri dell'Illuminismo smontando la fiducia eccessiva nella ragione. Nietzsche poi mise in discussione i fondamenti della morale, Marx le teorie economiche formulate da Adam Smith. Come si può notare, il pensiero filosofico trae origine e si alimenta dalla rottura rispetto ad una mentalità corrente, ad un sistema sociale ritenuto universalmente valido, mostrandone le criticità e seminando il dubbio.
questo è il motivo per cui un adolescente a metà anni 70, anche meno, ,piuttosto anarchico e nei collettivi studenteschi, decise di prendersi una lampara, una botte di Diogene e imbarcarsi nel pelago periglioso iniziando a remare con fantozziane fatiche erculee con un' antologia dell'Abbagnano.
Viator dice una cosa giusta:".....permette esistenzialmente degli atterraggi morbidi".

E' la forma di conoscenza, di sapere, che  permette di relazionare ciò che è fuori di te con ciò che è dentro di te.

E' anche utile,  perchè il ragionare aiuta in tutti gli ambiti del sapere e arrivo a dire che aiuta anche nella vita di ciascuno.

Lou

Citazione di: Jacopus il 05 Novembre 2018, 15:35:16 PM
Parafrasando deleuze, Cos'è la filosofia?
Diciamo che questa ossessione identitaria la trovo specifica proprio della filosofia, il che non è un male se non passa tutto il suo tempo avvitandosi nel mettere in discussione sè e i suoi assunti, un suo tratto unico, inattuale ;), più che non rinunci e si esima dall'uscire di casa e confrontarsi strenuamente con l'attualità, rapita com'è da questa tendenza alla ricerca identitaria.

Vabbè, detto ciò, per me non è un percorso consolatorio nè di morbidi atterraggi, anzi è  spesso uno sguardo tragico, scevro di troppe illusioni e disincantato di fronte al dolore, alla ineluttabile morte, in bilico su un crinale dove salda rimane la forza di non arrendersi al fingersi che appena dietro c'è un precipizio, che segue le conoscenze e i progressi e non ci abbandona, si sposta con noi.
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

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