Con quale filosofo/a vorreste passare un'ora a conversare e ...

Aperto da Ercole, 24 Luglio 2018, 21:00:37 PM

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Ercole

Con quale filosofo/a vorreste passare un'ora a conversare e quali domande avreste voluto formulare? La mia scelta è Schopenhauer e vorrei chiedergli:

1. Fino a che punto ritenesse realmente (e non solo per "Amore di sistema") che le Leggi Fisiche fossero manifestazioni della Volontà.
2. Un suo parere più approfondito su Leopardi.

Sariputra

Mah!...A pensarci direi sempre l'asino Anselmo, il sommo filosofo, senza ovviamente far torto a tutti gli altri che si son scervellati lungo il corso dei secoli.
Alle mie domande , anche a quella che mi rode di più, avrebbe risposto sicuramente con un gran raglio, il cui eco sarebbe risuonato giù , nella valle.
Purtroppo Anselmo se n'è andato da un pò, portandosi seco il suo segreto.
Il ricordo dei suoi grandi occhi umidi, molestati dalle mosche, ancor mi strugge l'animo.
In queste sere afose colmate dal chiarore della luna era solito uscir lentamente di stalla
e fermarsi cheto sotto il grande moraro
riposando nella frescura.
Molto mi ha insegnato l'osservarlo...
ho visto la vanità degli artifizi.
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

sgiombo

Mi piacerebbe molto parlare con Marx (ma ancor più con Engels, che personalmente ammiro non meno del suo amico fraterno nato duecent' anni fa a Treviri), per chiedergli che cosa pensa di come si é svolta la storia dopo al sua morte, in cosa correggerebbe le sue teorie, come vi inquadrerebbe gli eventi dell' ultimo secolo.

...e anche per avere qualche caustica valutazione e stroncatura di taluni suoi pretesi seguaci più o meno politicamente corretti.

Jacopus

Uno solo e' davvero poco. Parlerei con Freud per il piacere di conoscerlo di persona, magari parlando di frivolezze intervallate da pensieri piu' profondi.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

davintro

#4
direi Socrate, sulla base dell'idea che se ne ricava dai dialoghi platonici. Apprezzerei molto la conversazione con un pensatore che invece di intimidire l'interlocutore sfoggiando un'erudito citazionismo, come se la validità di un discorso dipendesse da un principio di autorità, per cui una verità è tale perché sostenuta da qualcuno invece che da un altro, utilizzasse l'ironia, non presumendo di essere in possesso di un sapere superiore all'interlocutore, ma si ponesse al suo stesso livello, usando l'analisi delle definizioni, e la logica deduttiva, cioè strumenti argomentativi comuni a ciascuna persona, indipendentemente dalla sua erudizione, dalla quantità di fonti e citazioni a cui rifarsi, limitandosi a concentrarsi sulla validità intrinseca dei discorsi. Un bel confronto senza timori reverenziali, basato solo su una comune razionalità.

Non avrei particolari questioni da porre, il bello dell'argomentazione filosofica sta proprio nella possibilità di poter trovare sempre un nesso logico per il quale, partendo da un tema casuale, si può sempre arrivare a discutere di qualunque cosa ci interessi

In generale, ho certa invidia per i pensatori greci, che non avendo dietro di essi ancora il peso di una tradizione storiografia imponente come la nostra, potevano permettersi di ragionare e discutere molto più " a mente libera", privi della tentazione di soccombere alla riverenza verso il principio di autorità, dogmaticamente accettata come indiscutibile, ponendo come criterio di verità la pura ragione che valuta il merito delle questioni, considerando la verità in termini di coerenza logica interna e corrispondenza con la realtà delle cose, senza timore di porsi in contrasto con le tendenze che emergono come dominanti sulla base dell'evoluzione della storia della filosofia, come coloro che argomentano con considerazioni del tipo "dopo Nietzsche non è più possibile pensare..." "dopo Heidegger non è più possibile pensare che...", come se la verità dei temi filosofici mutassero sulla base della successione delle opinioni storiche, come se una verità o una falsità non fosse tale prima o dopo essere stata sostenuta da un certo pensatore

Lou

Un'ora sotto il portico dipinto, domanderei sull'impronta materiale.
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

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