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Commento all'"Eutifrone"

Aperto da Eutidemo, 12 Agosto 2024, 17:19:39 PM

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Alberto Knox

Citazione di: iano il 14 Agosto 2024, 11:49:04 AMCertamente Eutifrone doveva tenere in maggior considerazione gli dei che il padre.
Qui Socrate gli fa notare che gli dei sono spesso in contrastro fra loro per quanto riguarda cosa è giusto ( o santo come è scritto nel poema) così ciò che per Giove è giusto non lo è altrettanto per Crono il quale senso di santo è diverso e a sua volta differente da quello del dio Ares e così via. 
Eutifrone Per far si che la sua etica sia considerata norma santa e universalmente riconosciuta dagli dei e dal popolo avrebbe dovuto costruirla su delle fondamenta la cui solidità non lascia alcun dubbio. E fondarla sugli dei , Come Socrate fa notare, risulta un fondamento poco sicuro.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Eutidemo


Eutidemo

Ciao Bobmax. :)
Secondo me, soprattutto considerando che, probabilmente, Eutifrone non era un "giurisperito", rivolgersi a un tribunale affinché giudicasse suo padre, non significava affatto averlo già condannato; significava soltanto che, nel dubbio, pur propendendo per la sua colpevolezza, Eutifrone ha ritenuto che sul caso dovessero pronunciarsi persone più esperte di lui.
E, quindi, secondo me, ha fatto bene!
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Un cordiale saluto! :)
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Eutidemo

Ciao Niko. :)
Hai perfettamente ragione!
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Ed infatti, per giudicare se l'azione di Eutifrone fosse eticamente giustificabile, occorrerebbe sapere se lui era stato o meno mosso :
- da rancore verso il padre;
- da interesse personale (magari per ottenere la sua eredità una volta giustiziato il padre).
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Un cordiale saluto! :)
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Eutidemo

Ciao Iano. :)
Come io avevo già accennato nel mio topic iniziale, se il padre di Eutifrone era affetto da demenza senile, non sarebbe stato comunque punibile:
- nè ai tempi dell'antica Grecia o dell'antica Roma, perchè per condannare l'imputato era necessario che costui fosse "compos sui" (cioè cosciente di sé e delle proprie azioni);
- nè per il nostro attuale ordinamento giuridico, perchè per condannare l'imputato, è necessario che costui abbia la "capacità di intendere e di volere" (art.85 C.P.).
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Un cordiale saluto! :)
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