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Coerenza.

Aperto da iano, 20 Gennaio 2020, 05:58:09 AM

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Hlodowig

Vorrei cercare di condensare in unico pensiero;

La coerenza è per me, la differenza tra il dire e il fare (e lo scrivere su di un forum), ovvero l' esser veri con se stessi.

Per un bambino, anche un fiore che nasce dalla cacca è bellissimo (anche la cacca), diversamente, un adulto vedrà nello stronzo di un artista della bellezza. (ma non perché gli piaccia la cacca)

Se dovessi rileggermi un domani, non avvertirei nessun senso di ineguatezza o colpevolezza, ma la consapevolezza che quel che ho scritto nell' oggi, riflette quello che penso nell' oggi.

Saluti. ✋

doxa

Non so se hai letto con attenzione i nostri post e se ti rendi conto che questo non è un forum per descrivere la parte finale della digestione umana con termini "nazional-popolari". Evitali !

viator

Salve Hlodowig. Ma lo sai che quando defeco sono contento di dar nutrimento al suolo ma sono anche un poco melanconico poichè - essendo noi quel che mangiamo - la defecazione ci priva di una parte di noi stessi !.
Grazie comunque delle tue sensate osservazioni e grandi saluti anche a te.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

iano

#18
Citazione di: Hlodowig il 30 Gennaio 2020, 17:00:27 PM
Vorrei cercare di condensare in unico pensiero;

La coerenza è per me, la differenza tra il dire e il fare (e lo scrivere su di un forum), ovvero l' esser veri con se stessi.

Per un bambino, anche un fiore che nasce dalla cacca è bellissimo (anche la cacca), diversamente, un adulto vedrà nello stronzo di un artista della bellezza. (ma non perché gli piaccia la cacca)

Se dovessi rileggermi un domani, non avvertirei nessun senso di ineguatezza o colpevolezza, ma la consapevolezza che quel che ho scritto nell' oggi, riflette quello che penso nell' oggi.

Saluti. ✋

Nel senso che dici tu io posso essere coerente con me stesso , cambiando continuamente opinione , ciò che ci farà apparire incoerenti agli altri.
La preoccupazione di apparire coerenti è la stessa preoccupazione che abbiamo nel vestirci dovendo apparire in pubblico , anche se noi stavamo più a nostro agio nella nostra tenuta casalinga.
Ci cambiamo d'abito per rispetto verso gli altri.
Succede anche quando indossiamo i nostri abiti filosofici?
Penso che succeda , ma il modo dipende dal contestuale media di comunicazione.
Credo che il nostro media ( forum) si presti ad essere una via di mezzo fra la coerenza con la quale si ha tempo e modo di vestire uno scritto , e l'abito più casual verbale.
Declinando la questione nei termini della dimensione temporale , è normale cambiare idea .
Si , ma con che frequenza?
Comunque sia , esiste una personale dinamica del pensiero filosofico il cui percorso quando molto libero e incoerente non ti permette di riconoscere le fasi precedenti , quando registrate ad esempio in un post.
Questo mi mette in imbarazzo perché non è quello che mi aspetto.
Il mio cruccio è se un percorso molto libero , quindi potenzialmente incoerente , come è stato il mio , sia stato rispettoso nei confronti dei miei interlocutori .
Con me stesso sono stato invece di una coerenza rigorosa.


Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Hlodowig

Buona sera a tutti,

@Iano,

Semplice libertà di espressione, niente di più.

Un esempio di incoerenza per me, sta nel fatto di dire cacca al posto di stronzo o viceversa, eppure il significante e il significato pare dicano la stessa cosa.

E questo con tutto il rispetto verso il mio prossimo.

Saluti. ✋

iano

#20
Citazione di: Hlodowig il 30 Gennaio 2020, 20:34:56 PM
Buona sera a tutti,

@Iano,

Semplice libertà di espressione, niente di più.

Un esempio di incoerenza per me, sta nel fatto di dire cacca al posto di stronzo o viceversa, eppure il significante e il significato pare dicano la stessa cosa.

E questo con tutto il rispetto verso il mio prossimo.

Saluti. ✋
Comunque alla fine, anche senza volere , si approda a una coerenza visibile anche agli altri  e non solo a noi stessi , di modo che qualcuno qui ha potuto darmi una etichetta di "Nichilista Forte" che ho apprezzato.
Direi che è stato un gioco divertente , tanto più in quanto giocato liberamente .
Solo dopo sono arrivati gli scrupoli della libertà presami.😄
Così mi sono trovato l'alibi dando la colpa al media.😅
Ma alla fine, fuori dallo scherzo , credo che non siamo mai da soli a formulare i nostri pensieri , perché tanti altri media lo fanno insieme a noi.
Spesso però a ciò non ci si pensa.
In tal senso il pensiero non è mai completamente libero dai nostri mezzi , e la preoccupazione di coerenza potrebbe aggiungersi ad essi , nel condizionarlo , almeno nella forma in cui lo comunichiamo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Hlodowig

Concordo,

Ma per quanto mi riguarda metto un paletto:

- l' insieme delle idee può portare a buoni frutti.

Poiché sviluppa e affina ciò che pensiamo nel tempo.

- l' insieme delle idee può portare a cattivi frutti.

Poiché fossilizza la mente e rende succubi dei media nel tempo.