citazionismo intimidatorio

Aperto da davintro, 13 Aprile 2020, 20:58:06 PM

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inquieto68

L'uso violento e intimidatorio della propria millantata erudizione è un malcostume che mi pare si stia particolarmente diffondendo nel nostro tempo. L'aggettivo "intimidatorio" scelto come titolo di questo topic, mi pare alluda all'uso della citazione con questo tipo intenzione: tappare la bocca all'avversario imponendogli di inginocchiarsi al cospetto di una fonte universalmente riconosciuta come autorevole, monolitica, inconfutabile.
Posto che questo forum sia un luogo in cui il confronta si fonda comunque sul rigore logico delle argomentazioni, e non certo su una retorica assertività di facciata (di "opinionisti" è pieno il web e la televisione), l'uso della citazione non è un male in sè, e può avere certo finalità più nobili dell'intimidazione, rivelando magari l'onestà e l'umiltà di chi sta argomentando, il quale non vuole attribuire a sé le intuizioni altrui, per cui ne cita la fonte. Anche un umano sentimento di insicurezza e di scarso carisma può indurre a rafforzare il proprio ragionamento corredandolo di una citazione.


Riguardo al dilettantismo, più vole evocato nella discussione, trovo che la prevalenza di fonti filosofiche da parte dei partecipanti a questo forum, possa finire per connotare eccessivamente questo spazio di riflessioni all'interno di un'unica disciplina. Esperienze ed approcci disciplinari diversi, possono arricchire il ventagli delle fonti informative, attingendo ad esempio dall'approccio sociologico, o psicanalitico o antropologico (con i relativi corredi di autori e tradizioni), o anche da culture e sistemi coerenti di rappresentazioni simboliche millenarie, che offrono comunque strumenti potenti di lettura della realtà.

Ipazia

Citazione di: inquieto68 il 17 Aprile 2020, 01:46:38 AM
Riguardo al dilettantismo, più vole evocato nella discussione, trovo che la prevalenza di fonti filosofiche da parte dei partecipanti a questo forum, possa finire per connotare eccessivamente questo spazio di riflessioni all'interno di un'unica disciplina. Esperienze ed approcci disciplinari diversi, possono arricchire il ventagli delle fonti informative, attingendo ad esempio dall'approccio sociologico, o psicanalitico o antropologico (con i relativi corredi di autori e tradizioni), o anche da culture e sistemi coerenti di rappresentazioni simboliche millenarie, che offrono comunque strumenti potenti di lettura della realtà.

E' quello che si fa abitualmente, saltando a piè pari da un OT all'altro secondo l'estro del momento e le conoscenze specifiche, filosofiche e non, dei partecipanti. Del resto, tutto è sophia, e l'etimo, malgrado i legittimi richiami dei guardiani del tempio e delle solerti levatrici, non perdona.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

giopap

Sbaglio, o questa discussione é compresa nella sezione "Tematiche filosofiche" del forum?

Lou

#18
Citazione di: inquieto68 il 17 Aprile 2020, 01:46:38 AM

Riguardo al dilettantismo, più vole evocato nella discussione, trovo che la prevalenza di fonti filosofiche da parte dei partecipanti a questo forum, possa finire per connotare eccessivamente questo spazio di riflessioni all'interno di un'unica disciplina. Esperienze ed approcci disciplinari diversi, possono arricchire il ventagli delle fonti informative, attingendo ad esempio dall'approccio sociologico, o psicanalitico o antropologico (con i relativi corredi di autori e tradizioni), o anche da culture e sistemi coerenti di rappresentazioni simboliche millenarie, che offrono comunque strumenti potenti di lettura della realtà.
Certo. Integrare con approcci disciplinari differenti è fonte di arricchimento per questo spazio. Non a caso sono molte le sezioni a cui partecipare, dando la possibilità all'utenza di relazionarsi a un tema secondo la prospettiva che si intende scegliere, dandone un taglio "disciplinare" che si reputa opportuno. In questa particolare sezione, la "contaminazione" e l'integrazione di altri metodi e approcci differenti rispetto a quelli marcatamente filosofici è anch'essa preziosa e infatti è già così, i contributi sono svariati e plurivoci. In forza di ciò, la multidisciplinarità nell'affrontare un tema è essa stessa garanzia di libertà perchè ognuno connoti questo luogo a cui partecipa utilizzando gli approcci e gli strumenti che più reputa opportuni. Se ci son più voci che attingono da una materia e non da altre dando vita a una fisiologia delle discussioni con marcate connotazioni filosofiche, questa è la sezione loro dedicata.
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

inquieto68

Grazie per lo scambio e perdonate gli errori di battitura.


L'uso intimidatorio della citazione credo abbia a che fare con le insidie del potere.
In una posizione di potere possono emergere le proprie virtù o le proprie miserie. Un patologico delirio di superiorità può trovare un significativo rinforzo all'interno di una posizione di potere.
Lo spessore intellettuale richiede un'attitudine, una predisposizione che può esistere o non esistere a prescindere dall'erudizione, e che ha a che fare con la capacità di intuire e di desiderare (a mio avviso queste 2 capacità si nutrono reciprocamente fino quasi a confondersi l'una nell'altra), ma soprattutto non può escludere la virtù dell'umiltà, alla quale il noto "so di non sapere" socratico ha fornito un fondamento non solo morale, ma anche logico.
La saccenteria, l'uso intimidatorio della citazione, l'ostentazione del sapere, rivela l'assenza di tale attitudine, smaschera la stoltezza del saccente. La conoscenza rappresenta un potere, che può essere usato per edificare o per opprimere

giopap

Citazione di: inquieto68 il 18 Aprile 2020, 20:47:25 PM
Grazie per lo scambio e perdonate gli errori di battitura.


L'uso intimidatorio della citazione credo abbia a che fare con le insidie del potere.
In una posizione di potere possono emergere le proprie virtù o le proprie miserie. Un patologico delirio di superiorità può trovare un significativo rinforzo all'interno di una posizione di potere.
Lo spessore intellettuale richiede un'attitudine, una predisposizione che può esistere o non esistere a prescindere dall'erudizione, e che ha a che fare con la capacità di intuire e di desiderare (a mio avviso queste 2 capacità si nutrono reciprocamente fino quasi a confondersi l'una nell'altra), ma soprattutto non può escludere la virtù dell'umiltà, alla quale il noto "so di non sapere" socratico ha fornito un fondamento non solo morale, ma anche logico.
La saccenteria, l'uso intimidatorio della citazione, l'ostentazione del sapere, rivela l'assenza di tale attitudine, smaschera la stoltezza del saccente. La conoscenza rappresenta un potere, che può essere usato per edificare o per opprimere


Concordo.

Fra erudizione e autentica cultura vi é qualche superficiale somiglianza ma una reale abissale differenza.

Però rilevo che si può praticare anche un uso moderato e non intimidatorio di qualche citazione (di solito tradotta in italiano se da autore straniero: la lingua originale, a meno che non si tratti di affermazioni quasi universalmente arcinote, tende ad accentuarne a mio parere il carattere intimidatorio).
Anzi a volte potrebbe essere dimostrazione di modestia, un' ammissione della non originalità delle proprie tesi, oltre che, in qualche caso, un implicito invito ad approfondire l' argomento sui testi originali del' autore citato.

Concludo paradossalmente autocontraddicendomi di proposito su tutta la linea a scopo di autoironia:

"in medio stat virtus".

Jacopus

Una osservazione che mi è spuntata in testa solo ora. Il citazionismo intimidatorio poteva anche essere tale 100 anni fa, dove un "intimidatore citazionista" poteva citare il suo motto e ben difficilmente poteva trovare qualcuno che lo contraddiceva. Al giorno d'oggi basta aprire un browser qualunque ed iniziare ad indagare su quella citazione, magari anche citata a sproposito.
Ben più grave è il problema di riuscire a discernere le citazioni "autorevoli" dalle citazioni "deliranti". Internet è un grande spazio di libertà ma anche uno spazio verso cui bisognerebbe tutti essere educati a confrontare le fonti, senza fare un unico calderone di tutto.
Io sarò un caso particolare ma se al termine di ogni intervento ci fosse una bibliografia essenziale, sarei molto contento.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.