Centro di gravità (im)permanente

Aperto da Jean, 19 Dicembre 2019, 21:54:13 PM

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viator

Salve Jean. Permettimi un intervento del tutto estemporaneo, sollecitatomi dall'aver incappato nella tua seguente domanda : "La mente ha una forma, o come un liquido assume quella del contenitore?".
La mente è una struttura (che ha una forma esteriore complessivamente quasi identica per ciascuno di noi e dei contenuti del tutto specifici per ciascuno di noi) che deve svolgere una funzione : quella di accogliere i contenuti che la psiche autorizza a transitare dal mondo esterno (attraverso la psiche stessa) alla mente stessa.............quindi poi ad elaborarli ed a codificare una certa reazione che potrà consisterere :

  • nel memorizzare consapevolmente, oppure.............
  • nel rinviare direttamente al corpo impulsi di risposta destinati al mondo esterno.

Squallido, vero ? Sursum corda e saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Jean

Citazione di: viator il 16 Gennaio 2020, 15:53:05 PM
Salve Jean. Permettimi un intervento del tutto estemporaneo, sollecitatomi dall'aver incappato nella tua seguente domanda : "La mente ha una forma, o come un liquido assume quella del contenitore?".
La mente è una struttura (che ha una forma esteriore complessivamente quasi identica per ciascuno di noi e dei contenuti del tutto specifici per ciascuno di noi) che deve svolgere una funzione : quella di accogliere i contenuti che la psiche autorizza a transitare dal mondo esterno (attraverso la psiche stessa) alla mente stessa.............quindi poi ad elaborarli ed a codificare una certa reazione che potrà consisterere :

  • nel memorizzare consapevolmente, oppure.............
  • nel rinviare direttamente al corpo impulsi di risposta destinati al mondo esterno.

Squallido, vero ? Sursum corda e saluti.

Sinceramente non credo tu ritenga squallido il tuo modello mente-psiche, un'ipotesi come un'altra che cerca di semplificare il mistero umano assegnando forme, ruoli e compiti a fenomeni/entità sfuggenti ed inafferrabili (altrimenti che mistero sarebbe?). 

Secondo @Myfriend ognuno si ritrova (attraverso il proprio giudizio/valutazione) custode (e custodito) delle proprie mappe mentali dalle quali originano i pensieri, assunto che non condivido, mentre per le motivazioni primarie tese al soddisfacimento di bisogni naturali e istintivi non penso ci sia bisogno di mappe. 
Per le secondarie che soddisfano bisogni di carattere sociale e culturale, un modello a mappe o altre strutture psichiche agevola il tentativo di riportare sulla terra quel che avviene per aria, alias l'immateriale campo della coscienza.

Per districarsi in tali gineprai, come tentò di fare (riuscendovi quanto vorrete riconoscergli) C.G. Jung, potrebbe non bastare una vita, ma il punto per il quale non esercita su di me un'attrattiva sufficiente ad impegnarmi in tal direzione è che preferisco l'altra, quella à rebours (accidenti Ipazia, hai usato una parola fantastica...). 

Percorrendo la quale le mappe, se e come che siano, saltano (o si dissolvono) una appresso all'altra... affrancando il custodito dal compito divenuto fardello e catena del custodire.

Vero che qualcos'altro potrebbe, come riporti nella tua icona, liberarci... ma quello non si comanda, e pur non guardando in faccia nessuno colpisce dovunque, di giorno e di notte... (parole di un poeta).



Sempre alti, Viator
Jean

viator

Salve Jean. Hai perfettamente ragione. Non trovo per nulla squallido contemplare le mie componenti a costo di trascurare la loro totalità. Lo squallore è l'impressione provata dalla massa di coloro che pensano di essere estranei e "superiori" alla propria fisicità. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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