Cacciari e l'aporia: non c'è LA strada, ma ci siamo NOI.

Aperto da green demetr, 14 Giugno 2024, 11:21:03 AM

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Ipazia

Citazione di: Koba II il 21 Giugno 2024, 08:56:02 AM...

Dunque quello che si propone nella conferenza è capire bene che la singolarità di ogni cosa (inanimata o animata) non ha fondamento. La sua essenza non esiste. La sua natura è aporetica.
Questo lo si dimostra filosoficamente (come ripetuto più volte: la questione della definizione della cosa predicandone aspetti generali che non possono delineare, neanche nella loro sommatoria, la sua identità, che si perde così nella serie di qualità universali).
Ma questo lo si dimostra anche scientificamente, o meglio questo è il convincimento della scienza contemporanea con il passaggio da un paradigma meccanicistico ad uno probabilistico. È la fisica a rifiutare da tempo il mito neopositivista dell'esattezza e a capire che ogni stato è unico e irriducibile a uno schema esatto, anche se si fosse capaci di riversare in esso tutte le variabili in gioco.
La singolarità è cioè inestinguibile. Solo avvicinabile. Non per mancanza di conoscenza quindi, ed eventualmente raggiungibile in futuro, ma per sua stessa natura.

Questo può essere un problema per la metafisica/episteme assoluta, ma non per una concreta che agisce per prospettive diverse delimitando il campo funzionale di ogni essente alla sommatoria (aperta) dei suoi "accidenti" rinunciando alla determinazione "sostanziale", rivelatasi noumenicamente insussistente e ontologicamente impraticabile.


pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele22

Tanto di cappello per questa erudita lezione che, pur non fornendo alcun dettaglio sull'eventuale procedere sotto il segno dell'"indaganda veritas", ha fornito precise nozioni a me ignote che confermano la mia opinione circa il fatto che la filosofia fosse divenuta una scienza da ranocchi. Non sarà facile per il professore affermarsi; ha scelto un avvicinamento alla cristianità, ovviamente, mettendola pure in guardia nella parte finale della sua lezione ... fino a qui condivido il suo pensiero e gli faccio tanti auguri

pandizucchero

la scienza non fa filosofia ma procede per ipotesi,verifiche,falsificazioni quando è possibile e così via fino a modelli e teorie.
Cacciari  è un filosofo quindi propone cose che possono essere discusse  ma non direttamente connesse alla fisica quantistica.
Anche perché ci sono troppi fisici quantististici che usano l'entanglement,il collasso d'onda e l'indeterminazione come se fossero cose oggettive e non idee connesse a fenomeni in gran parte non capiti.


green demetr

Citazione di: pandizucchero il 14 Agosto 2024, 09:54:19 AMla scienza non fa filosofia ma procede per ipotesi,verifiche,falsificazioni quando è possibile e così via fino a modelli e teorie.
Cacciari  è un filosofo quindi propone cose che possono essere discusse  ma non direttamente connesse alla fisica quantistica.
Anche perché ci sono troppi fisici quantististici che usano l'entanglement,il collasso d'onda e l'indeterminazione come se fossero cose oggettive e non idee connesse a fenomeni in gran parte non capiti.


Ho avuto una discussione con un fisico quantistico questa estate, che mi ha detto che queste cose matematiche MAGARI non sono vere.
E che anzi la fisica italiana paga perchè vengano confutate.
Ovviamente l'aveva già detto il mio maestro: la fisica teorica è snobbata a favore di quella pratica.
Ovvio ciò che è sperimentabile è anche FINANZIABILE.
Ora sono stato contento relativamente a Cacciari.
Perchè rimane un filosofo che NON VEDE, o NON VUOL VEDERE, cosa sia il collettivismo contemporaneo, con la sua ideologia tossica anti-umanista, anti-liberale e financo, ma guara un pò, anti-scientifica.
Francamente il mio maestro mi ha dato alcuni libri pericolosi da leggere.
Finalmente sono riuscito a finirne uno.
La politica contemporanea si basa sulla critica ai gruppi sociali, gruppi sociali completamente inventati al giorno d'oggi.
A livello neuroscientifico per mille spettatori che guardano la medesima partita, mille saranno i percetti.
Dunque la teoria dei bias dei gruppi sociali è un duble binding alla critica di sta ceppa.
Echissenefrega della unità dell'ontologia ad un certo punto! E invece tutti lì ancora a parlarne.
E invece di quello che fanno gli Stati, della loro impucizia, del loro sozzume morale, nemmeno una parola.
In tempi di cancel culture, meglio parlare dei temi e non delle persone.
L'io è un bias ambulante.

BE FREE!
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Stavo pensando a come agisce l'industria culturale.

E allora rilancio ma se l'oggetto in sè non esiste e il soggetto che noi siamo esiste...
come facciamo a dire che esistiamo se l'oggetto non esiste ? che ci permetta di dire che siamo soggetti voglio dire?

Mi pare un bel modo di passare dalla nevrosi (incapacità di vedere i propri bias) alla psicosi pura (incapacità di agire con la realtà).

In effetti i potenti vogliono che diventiamo psicotici, infatti non penso esista un servo meglio di così.

la lotta di classe coi psicotici.... :D
Vai avanti tu che mi vien da ridere

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