Anedottica della vita quotidiana dei filosofi

Aperto da Jacopus, 22 Aprile 2023, 16:35:50 PM

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Jacopus

I filosofi sono tuttavia uomini come noi. Di alcuni si conoscono universalmente alcuni anedotti della vita quotidiana. Fatti che li rendono più umani, comici o tragici. Chi non conosce il pianto di Nietzsche che abbraccia a Torino un cavallo che il vetturino stava frustando? Insomma qui si possono elencare gli anedotti curiosi della vita dei filosofi.
Inizio io con uno particolarmente divertente, raccontato da Galimberti. Sembra che Max Weber fosse di una erudizione mostruosa. Quando viveva ad Heidelberg, vivace città intellettuale, era lo spauracchio di ogni conferenziere. Infatti sia che ci fosse un convegno sulla zanzara anofele o sulla antica civiltà sumera, se fra il pubblico c'era  Max Weber, sarebbe intervenuto e avrebbe fatto fare una figura meschina al conferenziere, mettendo in mostra una cultura enciclopedica che non aveva uguali. Mi immagino questi conferenzieri che si informavano se per caso Weber fosse fra il pubblico e tiravano un sospiro di sollievo nel sapere che era in ferie in Tirolo.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

#1
Gli abitanti di Königsberg regolavano l'orologio sull'uscita di Kant per la camminata quotidiana.

Nella rivoluzione del '48 Wagner fu dalla parte dei rivoltosi, Schopenauer si narra che caricasse il fucile ai soldati prussiani impiegati per contrastare la rivolta. Alla morte, non avendo da misantropo qual'era alcun erede diretto (aveva già liquidato la moglie o figlia), lasciò i suoi averi agli orfani dei soldati morti nel '48. Coerente fino alla fine. Non altrettanto Wagner che finì la vita da favorito del re di Baviera, Ludwig II.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

Uno dei più grandi filosofi di tutti i tempi, Spinoza, fece per tutta la vita, il molatore di lenti ed ottenne il record di essere perseguitato sia dagli ebrei che dai cristiani. Solo l'estrema tolleranza del governo olandese del seicento lo salvò dal rogo o dalla lapidazione (ed anche il non firmare i suoi libri).
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

Spinoza era  molto stimato per le sue lenti, che fornì pure al grande fisico e astronomo olandese Christiaan Huygens per i telescopi.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

Marx viveva da parassita,mantenuto da Engels.Pur essendo sposato,scopava la sua "badante" da cui ebbe un figlio.
Beveva molto(eufemismo) come indica la corrispondenza con Engels :
"Ho saputo che ti è morta la mamma,mi spiace.A proposito di quella cassa di vino che dovevi mandarmi....ecc ..."
Al che Engels si arrabbiò rispondendogli come si meritava.

Pensarbene

Freud,sembra facesse una fatica notevole a gestire i transfert sessuati delle sue pazienti.
Mettendo il naso nell'inconscio degli altri ,si sentiva poi in dificoltà con il suo...
Leggete le lettere a Jung ed altri a proposito dei problemi di transfert e contro transfert 
Per quanto riguarda l'omosessualità,
scrive:"Jung ed io passavamo due giorni ogni mese in una camera d'albergo per discutere gli argomenti che ci interessavano.C'era, in questo, qualcosa di omosessuale...ecc..."
Non che a me interessi il prurito...riporto questa frase come didascalia possibile di un anneddoto storico.
Forse ANCHE per questo si sono poi divisi e la cosa non ha fatto piacere a nessuno dei due.  

Socrate78

Il filosofo e pedagogo (illuminista atipico) Jean Jacques Rousseau si sposò con Therese, una donna semianalfabeta che sapeva a malapena leggere ma non fare di conto, non era in grado di ricordare l'ordine dei mesi, di leggere l'orologio ed era di carattere estremamente remissivo.
Il filosofo la tradì molte volte, con relazioni con donne di alto livello culturale che però puntualmente venivano troncate e lui tornava dalla moglie come un porto sicuro. Lo stesso Rousseau ebbe da Therese ben cinque figli, che però il filosofo (pedagogo ed educatore evidentemente solo nella teoria, ma non nella pratica!) abbandonò puntualmente esponendoli nella pubblica piazza! La moglie non si oppose mai a questi abbandoni, accondiscendente com'era e il filosofo Voltaire accusò nel 1764 Rousseau di aver abbandonato i suoi figli quasi fossero dei cagnolini. Rousseau morì a 65 anni tra le braccia della sua moglie, che, sembra, gli rimase sempre fedele.

Pensarbene


InVerno

Archimede odiava le fave (favismo?), e imponeva a tutti i discepoli di starne alla larga. Quando vennero prenderlo a casa sua per ammazzarlo, per scappare avrebbe dovuto attraversare un campo di fave, si rifiutò, lo presero, e venne sgozzato.

Neanche a me piacciono le fave, ma Archimede era su un altro livello.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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