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Amore ed etica

Aperto da viator, 07 Novembre 2018, 15:18:33 PM

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viator

Salve. Argomento che - credo - risulterà dei più controversi anche per via della confusione che regna tra il concetto di etica e quello di morale.
Se a ciò sommiamo la quantità di significati che vengono attribuiti al termine amore (qui da considerare in ambito esclusivamente umano e sentimentale), c'è veramente da star freschi !

Provvedo quindi a fornire le seguenti mie definizioni - anche se già presenti in altri e diversi miei post - la cui funzione sarebbe quella di precisare i concetti ai quali io mi atterrò qui nei miei interventi. Da parte mia rifiuterò qualsiasi richiamo a concetti diversi (salvo mi vengano sottoposte altre definizioni che io trovi più soddisfacenti) poichè quelle qui sotto saranno la base delle mie argomentazioni.

Amore : "pulsione psichica al completamento di sè attraverso l'inclusione in sè di qualcuno e qualcosa o - reciprocamente e spesso indistinguibilmente - l'inclusione di sè in qualcuno o qualcosa".

Etica : "l'insieme dei valori che stanno alla base delle scelte e dei comportamenti individuali di ciascuno di noi". L'etica può anche conformarsi ad una qualsiasi morale oppure risultarne completamente estranea.

Morale : "l'insieme delle regole di comportamento esplicite od implicite esistenti all'interno di una collettività allo scopo di regolarne i rapporti interpersonali". La morale può anche influenzare l'etica di ciascuno ma ciò non implica certo la sua accettazione da parte di tutti.

Secondo voi, all'interno della vita di ciascuno, risulta più importante - a livello appunto esistenziale - l'amore o l'etica ?

In caso di conflitto tra i due, sempre secondo voi, quale delle due manifestazioni verrà in genere privilegiata dalle nostre scelte ?.

Che si apran le danze.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Lou

#1
Nel caso di conflitto, date le due definizioni, se ne deduce tanto per cominciare che l'amore non rientra nell'insieme di valori che stanno alla base delle scelte, o mi sbaglio? Le pulsioni, banalmente, non hanno o possono avere valenza? ( preso che per valore intendo ciò che vale )
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

viator

Salve Lou. Perdonami ma non ho capito nulla del tuo  intervento. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Kobayashi

I valori devono essere "prodotti" da qualcosa. Forze, pulsioni.
Quindi in qualche caso anche dall'amore.
Dal conflitto tra un proprio valore etico e le esigenze dell'amore il soggetto dovrà riflettere su quale sia la forza che sta veramente alla base della propria etica. Può darsi che finisca per scoprire che al di là di tanti enunciati sull'amore la forza che lo domina e che plasma i propri valori sia qualcosa di assai diverso dall'amore.
In questo caso dovrà scegliere se rimanere fedele ad un'immagine di se' positiva ma falsa, o accettare la propria natura e quindi procedere contro l'amore per il successo della propria etica.

viator

#4
Salve Kobayashi. La "forza" che genera i valori è in primo luogo il bisogno (psichico) di essere amato.

Cioè l'egoistico (egoismo naturale generato dall'istinto di sopravvivenza) impulso a trovare il senso della propria esistenza attraverso appunto l'inclusione come specificata all'interno della mia personale definizione di "amore".

Quindi i nostri valori, la nostra etica, vengono generati dal nostro bisogno di amore. Ovviamente ciò non viene direttamente percepito all'interno delle nostre vite, perciò siamo propensi a considerare amore ed etica come separati o separabili, visto anche che sembrano poter entrare in conflitto.

Che non sia l'etica a generare l'amore ma l'inverso mi sembra evidente.

Altrimenti  a noi potrebbe capitare di innamorarci per motivi etici (mi sono innamorato di costui-costei perché merita il mio amore), quindi ad esempio a corrispondere l'amore di qualcuno solo perché egli ci ama, anche se il qualcuno non viene da noi desiderato.

Quindi l'amore è l'istanza superiore e generante rispetto all'etica ed eventuali conflitti imposti dalle circostanze verranno sempre da noi risolti a favore del soddisfacimento del nostro amore, non della nostra etica. Salutoni
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Kobayashi

Ci sono etiche basate sul conflitto. Sul desiderio di dividere e sconfiggere colui che è sentito come avversario, come ostacolo. Mi pare difficile che in questo caso si possa parlare di amore. Se lo si può fare vuol dire che si sta maneggiando una di quelle definizioni così ampie da risultare alla fine del tutto insignificante (perché mancante di quel briciolo di precisione necessaria per poter dire qualcosa di specifico e quindi di significativo).

Jacopus

Che l'amore fondi l'etica e la morale mi sembra azzardato. In questo modo si rischia che i propri amati siano sempre difesi anche se si dovessero comportare in modo immorale.
Solo un amore equo ed universale potrebbe essere il fondamento dell'etica e questo è in effetti il contenuto del messaggio evangelico.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

viator

#7
Salve. Per Kobayashi e Jacopus (le vostre obiezioni vengono da me trovate simili) ;

Nella mia definizione di amore parlo di "inclusione  in-di qualcuno o qualcosa".

L'amore non si rivolge solo alle persone. Esso è un sentimento di predilezione. Amo quella persona o quella cosa perchè la preferisco alle altre in quanto sono convinto che essa è chi o ciò che - meglio delle altre - potrà soddisfare la mia necessità (psichica ?)(spirituale ?) di "inclusione".

Ho poi detto che - sempre secondo me - l'etica è qualcosa di rigorosamente individuale e personalissimo.

Nel caso di conflitti, essi non nascono da- e non generano alcuna etica SINGOLA, ma si svolgono come confronto tra le (almeno DUE) singole etiche individuali che ne generano l'andamento.

Per quanto riguarda l'obiezione di Jacopus, in realtà anche quando - in nome dell'etica - si dà torto a qualcuno che amiamo, non stiamo dandola vinta all'etica, ma sempre all'amore.

Per la precisione poi io ho affermato che l'amore fonda l'etica, non l'etica e la morale.

C'è gente che ama assai più la propria squadra "del cuore", il gioco d'azzardo, i cani, l'uncinetto, l'arte, l'automobile......dei propri cosiddetti "cari" o "simili". Esistono persone che non si sono mai innamorate ma non per questo esse sfuggono al bisogno di amore come da me definito.

In questi casi viene quindi rivelato che le cose che ho elencato sono considerate - da chi le ama - meglio adatte a realizzare il proprio bisogno di amore-inclusione. Naturalmente solo perchè fino a quel momento essi non hanno incontrato (oppure ne sono stati delusi) l'amore propriamente interpersonale.

Quindi il caso del dar torto a chi si "ama" è semplicemente quello di chi ama l'etica più di quanto ami "l'amato". Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

viator

Salve. Ulteriore precisazione per Jacopus.
Il tuo accenno all'amore "equo ed universale" introduce la distinzione tra i tre diversi ambiti dell'amore :
- quello "cosmico" (per chi crede all'esistenza del cosmo). Argomento separato di cui non è il caso di trattare qui.
- quello "umano" (per chi crede all'esistenza dell'uomo), di cui appunto stiamo trattando.
- quello "divino" (per chi crede in Dio), che non posso trattare non credendo nel Dio delle religioni.
Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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